Nuovo successo per Anton Palzer in Cina
Seconda giornata di Coppa del Mondo in Cina con il vertical al Lake Songhua Ski Resort: tracciato di 2,8 km con un dislivello di 610 metri. Nuovo successo per Anton Palzer davanti a Jakob Herrmann e Daniel Zugg con quarta piazza per Marc Pinsach Rubirola, quinto Armin Höfl. Al femminile a segno Nahia Quincoces Altuna.
Anton Palzer vince in Cina
Tutto secondo copione nella individual di Coppa del Mondo in Cina. La sfida è stata tra i quattro europei in gara dei quattordici al via: vittoria di Anton Palzer davanti a Jakob Herrmann, staccato di 1.23, con terzo Marc Pinsach Rubirola e quarto Armin Höfl, quinto il cinese Yubo Jin. Senza storia la gara rosa con il primo posto Nahia Quincoces Altuna con oltre venti minuti sulla cinese Na Zhang.
Mercoledì la Coppa del Mondo in Cina. Senza Italia, Francia e Svizzera
Mercoledì prima delle prove di Coppa del Mondo in Cina: si parte con l’individual, a seguire vertical e sprint. Alla tappa organizzata al Lake Songhua Ski Resort, nella provincia di Jilin, nel nord-est del paese assenti Italia, Francia e Svizzera: favorito numero uno Anton Palzer che se la dovrà vedere con lo spagnolo Marc Pinsach Rubirola e il team austriaco con Jakob Herrmann, Armin Höfl e Daniel Zugg. A livello femminile sembra senza rivali la spagnola Nahia Quincoces Altuna.
Feuerstein Skiraid a Alex Oberbacher e Corinna Ghirardi
Condizioni ideali in Val di Fleres domenica, per il recupero della Feuerstein Skiraid. «Una bella giornata di sole - spiega Stefanie De Simone, presidente del comitato organizzatore - tanta neve, ancora farinosa nella seconda parte del tracciato, tutto a Nord. Ed è stata tosta, basta guardare i tempi, quasi 21 km e 1700 metri di dislivello per l’assoluta maschile, 15 km e 1300 per la gara rosa. E siamo contenti anche per le presenze: erano 75 al via; peccato non essere riusciti a svolgere la gara 14 giorni fa, quando sarebbe stata anche tappa di Coppa Italia, sarebbero stati 170. Speriamo di essere rimessi nel calendario di Coppa Italia anche 'anno prossimo e che il tempo ci sia clemente. Desidero ringraziare i numerosi volontari e i tanti sponsor generosi, senza i quali sarebbe impossibile realizzare un evento simile».
Pronti, via e subito all’attacco Alex Oberbacher che sfrutta le doti di fondista nella ‘forestale’ iniziale dopo la partenza e poi controlla il vantaggio, andando a vincere in 1h49'19, precedendo di oltre cinque minuti Valentino Bacca, con David Thöni del team di casa del Gossensass a completare il podio.
Al femminile nuovo sigillo di Corinna Ghirardi che si impone in 1h50'02 con più di quattro minuti su Giorgia Felicetti con terza Melanie Dorfmann.
Non sono un eroe, è stato un bel gioco
Mi chiamo Zen, anche se il mio nome è Jeet Kune Do della Maschera di Ferro. Sì, ho il pedigree, sono un pastore belga Malinois nato tre anni fa a Bricherasio, in provincia di Torino. Quando avevo sessanta giorni mi sono trasferito con il mio padrone Seba a Pontechianale in alta Valle Varaita, nel Cuneese; quassù di neve ce n’è sempre tanta. E a me piace giocare nella neve. Seba mi ha insegnato un gioco nuovo, cercare le persone sotto la neve. E se le trovo, mi dà un manicotto per giocare, una cosa che mi diverte tantissimo. A qualche mio amico danno una pallina o un wurstel, io preferisco il manicotto. Certo, non è stato facile trovare le persone: c’è voluto tempo e tanta pazienza, ma alla fine ce l’ho fatta. Io sono un po’ miope, come tutti i cani, ma in compenso il mio fiuto funziona eccome. Prima mi hanno fatto le radiografie per vedere se le mie zampette erano in ordine, poi ho dovuto fare due esami insieme a Seba per vedere se ero capace, e li abbiamo superati entrambi: posso andare a cercare le persone sia d’estate che in inverno.
Tecnicamente, dicono quelli del CNSAS, sono bivalente, ovvero abilitato alla ricerca in valanga e in superficie. Quasi sempre quando arriva la chiamata partiamo con l’elicottero. Quando ero piccolo Seba mi portava vicino a quel bestione di ferro, vedevo girare le pale, sentivo il rumore del motore e così non ho avuto paura quando sono salito sopra con lui la prima volta. Sono sempre insieme a Seba. Andiamo a correre, ma sulla neve è meglio in salita. Una volta in discesa andavo troppo forte e mi sono fatto male: così mi ha portato dal veterinario che mi ha fatto una cosa che si chiama tecarterapia e mi è passato il dolore. Ma dal veterinario ci vado spesso: mi dice cosa e quanto devo mangiare per stare in forma, ogni anno mi fa una visita completa come fossi un atleta.
Diventando grande è stato più facile scavare nella neve. Seba e i suoi amici mi fanno sempre degli scherzetti per mettermi in difficoltà. Scavano delle tane dove si nascondono e spesso le creano con il gatto delle nevi per non darmi indicazioni con i loro odori. Cercano di farmi sbagliare, lasciando loro tracce un po’ ovunque,mettono altre persone intorno per confondermi, ma quando Seba mi grida cerca! io parto diretto sull’obiettivo, annuso e scavo. Abbaio per chiamare Seba. Siamo una bella squadra insieme. Lui sugli sci è forte, faceva l’allenatore, anche di una ragazza che adesso è andata alle Olimpiadi, continua a insegnare sci, va in neve fresca e scala. Ed è volontario nel Soccorso Alpino.
Martedì 6 marzo ero di turno con Seba alla base dell’elisoccorso: è scattato un allarme, c’era una persona sotto una valanga. Mi ha messo l’imbrago e la pettorina con dentro una piastrina che si chiama Recco, e siamo partiti con un medico e un infermiere. Mi ha detto cerca! E sono volato a razzo in un punto preciso, ho scavato nel posto giusto, Seba mi ha dato una mano a estrarlo dalla neve. Abbiamo avuto la fortuna di trovarlo vivo. Dicono che erano tanti anni che un cane non salvava una persona sotto una valanga. Mi sono divertito: è stato un bel gioco, non sono mica un eroe. Quella volta Seba non mi ha dato il manicotto, ma era felice, si vedeva nei suoi occhi. L’ho capito ed ero felice anche io. Quella è la sua vita, il suo stile di vita con me.
La storia di Zen che avete letto è quella di un cane che ha recuperato davvero una persona sotto una valanga. E Seba è Sebastiano Faraudo, il suo conduttore che fa parte del gruppo delle unità cinofile da valanga del Soccorso Alpino e Speleologico del Piemonte, della quattordicesima delegazione, la Monviso. Martedì 6 marzo Zen e Sebastiano erano di turno alla base elisoccorso dell’aeroporto di Levaldigi, in provincia di Cuneo, dove, durante il periodo invernale, oltre a medico, infermiere, pilota, tecnico verricellista e tecnico di soccorso alpino, c’è sempre un’unità cinofila, pronta ad intervenire in caso di valanga. Scattato l’allarme, la centrale operativa di Torino ha disposto l’invio in quota dell’elisoccorso. Seba e Zen hanno raggiungere il monte Viridio, nella zona di Castelmagno in Valle Grana. Zen con il fiuto, Seba con l’utilizzo dell’Artva, hanno ritrovato vivo uno scialpinista che era rimasto sotto la valanga per oltre tre ore. Un lavoro prezioso quello delle unità cinofile, fatto di sacrifici e costanti esercitazioni. Fatto da persone che amano il loro animale. Abbiamo colto quest'occasione per mettere in luce l'importanza del lavoro dei cani e dei loro conduttori, a volte un po' trascurato, ma fondamentale per la sicurezza di chi frequenta la montagna.
Questo articolo è stato pubblicato sul numero 117, uscito ad aprile 2018. Se non vuoi perderti nessuna delle storie di Skialper e riceverlo direttamente a casa tua puoi abbonarti qui.
Niente Cina per l’Italia
Niente Cina per l’Italia: la nazionale azzurra non sarà al via della tappa di Coppa del Mondo a Jilin, dove sono previste tre gare (individual, sprint e vertical), dal 20 al 22 febbraio. Una trasferta lunga e costosa: così la Fisi ha deciso di puntare sui Mondiali e sulle altre tappe sulle Alpi. Una scelta già fatta anche dalla Svizzera: una decisione, però, tecnica e non di budget, per presentarsi al meglio nei Mondiali di casa. In casa Francia ancora qualche dubbio, anche se non ci sono ancora comunicazioni ufficiali: di sicuro Sevennec ed Equy difficilmente partiranno per la Cina visto che sono iscritti alla Trancavallo (che si conclude domenica a Tambre, mentre le prima gara di Coppa in Cina è già mercoledì).
Ad una settimana dalla gare al momento sul sito della ISMF risultano iscritti Anton Palzer, Marc Pinsach Rubirola, Nahia Quincoces Altuna ed la junior russa Ekaterina Osichkina.
Li Skariza da Foc(a), i vincitori della Coppa Italia Giovani
Tappa di Coppa Italia Giovani a Santa Caterina Valfurva, con Li Skariza da Foc(a), una individual disegnata nella zona del Sunny Valley.
Doppietta valdostana negli Junior con la vittoria di Sebastien Guichardaz, con un margine di 1’46” su Fabien Guichardaz, entrambi del Corrado Gex, con terzo Daniele Corazza del Valtartano, quarto Alessandro Rossi del Lanzada, quinto Pietro Festini Purlan del Valpadola. Nella gara rosa prima la trentina Lisa Moreschini del Monte Giner con un vantaggio di 1’37” sull’atleta di casa dell’Alta Valtellina Samantha Bertolina; sul terzo gradino del podio Valeria Pasquazzo del Brenta Team, quarta piazza per Katia Mascherona dell’Alta Valtellina, quinta Michela Scherini dell’Albosaggia.
Nei Cadetti stoccata vincente di Luca Tomasoni del Presolana, davanti a cinque portacolori dell’Albosaggia, Rocco Baldini, Riccardo Boscacci, Luca Vanotti, Simone Murada e Tommaso Colombini. Albosaggia che festeggia i primi due posti nella Cadette con Silvia Berra prima e Nicole Valli seconda. Completa il podio Agnese Cervellieri dell’Alta Valtellina. Quarta Noemi Gianola del Premana, quinta Cristina Manaigo dell’Auronzo.
In gara anche i Promozionali: tra gli Allievi successo di Mirko Migliorati del Presolana e Irene Gianola del Premana, tra i Ragazzi di Federico Pacchiarini e Giulia Visinoni entrambi del 13 Clusone.
Lo ski-alp azzurro si ritrova in Valtellina: domenica ad Albosaggia la sfida tricolore nell'individuale
Doppio appuntamento in Valtellina per lo ski-alp azzurro: si parte sabato a Santa Caterina Valfurva, con Li Skariza da Foc(a), una individual Race che vale come Coppa Italia Giovani, mentre domenica spazio alle Valtellina Orobie che assegna i titoli italiani sempre nell’individuale. La neve è arrivata, tanta e polverosa: saranno dunque gara di alto livello.
LI SKARIZA DA FOC(A) - Percorsi tecnici disegnati nella zona del Sunny Valley con un minimo di 527 metri di dislivello per le Cadette, sino ai 1053 per gli junior maschile. In gara anche le categorie Promozionali. Attesi tutti gli atleti del Comitati italiani, la prima partenza è prevista alle ore 9.30.
VALTELLINA OROBIE - Per i ‘grandi’ è la prima vera gara in ambiente in Italia e assegnerà gli scudetti nell’individuale. Alla gara organizzata dalla Polisportiva Albosaggia, tutti i big azzurri presenti, protagonisti in questo avvio d stagione in Coppa del Mondo; le iscrizioni sono comunque ancora aperte sino a sabato. Percorso confermato in condizioni che non si vedevano da anni: sarà grande sfida sul Meriggio, in salita e in discesa.
Azzurri sempre a segno in Coppa del Mondo
Individuale di Coppa del Mondo sabato a Le Dévoluy. Percorso modificato viste le condizioni meteo in Francia, con un percorso ad anello da 440 metri di dislivello da ripetere quattro volte per i senior. Ed è ancora un successo targato Italia. Nell’ultima frazione stoccata vincente di Matteo Eydallin e Michele Boscacci: insieme sul traguardo anche se il cronometro dice primo Eyda per 21 millesimi su Miky. Terzo, per pochi metri, William Bon Mardion, quarto Robert Antonioli che mette in tasca altri punti pesanti per la generale. Nella top ten Anton Palzer, Werner Marti, Davide Magnini, leader Espoir, Xavier Gachet, Jakob Herrmann e Alexis Sévennec. Tredicesimo Damiano Lenzi.
Nella gara rosa (tre giri) torna al successo Axelle Gachet Mollaret con quasi due secondi di margine su Claudia Galicia Cotrina, con Alba De Silvestro a completare il podio. Sesta assoluta e ancora una volta prima Espoir Giulia Murada, decima e seconda Espoir Mara Martini, dodicesima Ilaria Veronese, terza Espoir.
JUNIOR - Sigillo di Giovanni Rossi che chiude davanti a Sebastien Guichardaz con terzo lo svizzero Patrick Perreten; sesta piazza per Matteo Sostizzo. ottavo Daniele Corazza, al femminile affermazione della russa Ekaterina Osichkina, sulla svizzera Emilie Farquet, con Samantha Bertolina sul terzo gradino del podio, sesta Valeria Pasquazzo.
Il Trofeo Gino Berniga apre la Coppa Italia Giovani
Tempo di Coppa Italia Giovani con il Trofeo Gino Berniga: viste le condizioni di innevamento, la gara prevista nella abituale sede in Val d’Arigna è stata trasferita a Caspoggio passando da individuale a sprint. Tra gli Junior maschile podio tutto Alpi Centrali con il successo di Davide Lucchini del Sondalo su Alessandro Rossi del Lanzada e Simone Antonioli dell’Alta Valtellina, nella gara rosa a segno la trentina Lisa Moreschini, portacolori del Monte Giner, con piazza d’onore per Katia Mascherona dell'Alta Valteiina e terza Alessia Giudici del Sondalo.
Nei Cadetti ancora Alpi Centrali sugli scudi grazie alla vittoria di Luca Tomasoni del Presolana davanti alla coppia della Polisportiva Albosaggia con Rocco Baldini secondo e Simone Murada terzo, nella Cadette affermazione di Silvia Berra della Polisportiva Albosaggia davanti a Nicole Valli della Polisportiva Albosaggia e alla piemontese Elisa Tron del Prali Val Germanasca.
Robert Antonioli a podio anche nel vertical e sempre più leader in Coppa
Seconda giornata di Coppa del Mondo con il vertical: tracciato ‘classico’ sulle piste di Arinsal, con 740 metri di dislivello; una gara caratterizzata dalle forti raffiche di vento, anche con la neve nel finale, all’arrivo della prova maschile. Una gara serratissima, con un terzetto a menare le danze, e con Robert Antonioli a guidare il gruppetto con Werner Marti e Rémi Bonnet sulle code. Nella rampa finale gli svizzeri trovano un break, se la giocano così loro due. Bonnet davanti, Marti sulle code che poi trova lo spunto vincente negli ultimi metri. Terzo un grande Robert Antonioli, soddisfatto anche per aver consolidato il primato in Coppa del Mondo con un nuovo podio. Quarto lo spagnolo Oriol Cardona Coll che ha provato anche ad agganciare i primi tre, poi ha preferito mantenere la posizione. Quinto l’austriaco Armin Höfl, sesto il tedesco Anton Palzer, settimo il belga Maximilien Drion Du Chapois, primo tra gli Espoir, ottavo il francese Xavier Gachet. Nono Michele Boscacci: una trasferta difficile con i postumi dell’influenza per lui, si è trovato anche quinto incollato a Cardona Coll, la benzina un po’ è mancata, non la testa per rimanere nella top ten.
GARA ROSA - Al femminile vittoria di Victoria Kreuzer che esce per prima dal lungo stradino iniziale e mantiene la posizione sino all’arrivo a Bar Igloo, chiudendo in 34.24. Seconda piazza per Claudia Galicia Cotrina che riesce a trovare qualche metro di vantaggio su Alba De Silvestro. Ancora Spagna ai piedi del podio con Marta Garcia Farres e Nahia Quincoces Altuna, sesta la svedese Fanny Borgström e settima Giulia Murada, anche oggi ancora prima Espoir, alla prima gara ‘lunga’ in Coppa (rerza espoir Ilaria Veronese). Assente Axelle Mollaret, non al meglio, dopo il ritiro nell’individual.
JUNIOR - Nella gara rosa detta legge da pronostico la russa Ekaterina Osichkina che chiude con più di un minuto di margine su Samantha Bertolina con la francese Malaurie Mattana a completare il podio. Quarta la svizzera Emilie Farquet, quinta Valeria Pasquazzo. Tanta Svizzera al maschile con quattro atleti nelle prime cinque posizioni. In mezzo solo Sebastien Guichardaz, secondo alle spalle di Aurélien Gay con un distacco di 18 secondi. Terzo Patrick Perreten, quarto Florian Ulrich, quinto Léo Besson. Sesta piazza per Giovanni Rossi, nei dieci anche Daniele Corazza, ottavo.
William Boffelli vince in Svizzera
Annullato il Tour del Monscera in Val Bognanco, per le condizioni di innevamento, prova di Coppa Italia, si va allora in Svizzera alla Torgon Skialpi, valida per la Swiss Cup e del Grand
Prix Jean Pellissier, sulle montagne vallesane vicine del Lago Lemano al confine con la Francia. Una individuale tecnica, con discese impegnative e tre passaggi a piedi, di livello, con molti atleti non presenti ad Andorra in Coppa del Mondo. Vittoria di William Boffelli in 1h29’42”, che chiude con 46 secondi di vantaggio su Pietro Lanfranchi, con terzo il francese Valentin Favre a 3’50”. Quarto lo svizzero Julien Ançay, quinto il francese Didier Blanc, sesto l’altro svizzero Pascal Egli, con settimo Henri Aymonod e ottavo Filippo Beccari.
Nella gara rosa a segno l’atleta di casa Séverine Pont Combe; sesta Tatiana Locatelli, settima Natalia Mastrota.