Commissioni tecniche FISI, fumata nera per lo ski-alp

Nella seduta del consiglio federale della FISI di venerdì scorso sono stati nominati i presidenti delle ‘Commissioni tecniche e funzionali’ per il quadriennio 2018/2022: unica casella ancora mancante quella dello sci alpinismo. Dunque slitta tutto alla riunione che si svolgerà a Milano il 20 luglio. Nomina importante per avere poi i nomi dei tecnici e la composizione delle squadre per la prossima stagione (ma che può essere fatta direttamente dal presidente con una delibera d’urgenza che deve poi essere solo ratificata dal consiglio), ma anche per organizzare il prossimo inverno, e parliamo prima di tutto dei calendari, in modo da essere pronti con un buon anticipo. Vedremo se in questo mese ci saranno novità; resta comunque un dato importante, quello dell’aumento del budget della FISI verso lo ski-alp, già approvato e messo a bilancio nell’ultima seduta del precedente consiglio, passando dai 70.000 euro ai (circa) 140.000.

 


Matteo Eydallin dal 2003 sempre in pista

Nel 2003 la prima presenza in Nazionale, con la partecipazione agli Europei in Slovacchia. Adesso Matteo Eydallin, dopo il ritiro di Manny Reichegger, può essere considerato il nuovo capitano degli azzurri.
«Ma quale capitano - scherza Eyda - contano i risultati e non l’età. E poi mi sento ancora un ragazzino. Piuttosto da quest’anno, visto che sarà nello staff tecnico, mi rimetto nelle mani di Manny per la preparazione. Seguirò le sue indicazioni alla lettera perché voglio arrivare come lui ai quarant’anni ancora in gara».

Già, come si trovano le motivazioni?
«Diciamo che ho ancora voglia di mettermi in gioco… Certo quello che potevo vincere per le mie caratteristiche l’ho vinto. Mi manca la Coppa del Mondo overall, ma per quella, con vertical e sprint che proprio non sono nelle mie gambe, serve un miracolo. Mi manca l’oro mondiale individuale, ma lì bisogna azzeccare davvero la giornata giusta, visto il livello»

Però quest’anno ci sono i Mondiali.
«Ed è davvero un peccato che siano in concomitanza con la Pierra Menta: fosse per me le farei entrambe. Credo che bisognerebbe remare tutti dalla stessa parte, altrimenti si sta fermi. Altro che pensare alle Olimpiadi».

A fine giugno si riparte con il primo raduno del CS Esercito, come è l’ambiente a Courmayeur con il nuovo comandante Farcoz?
«Onestamente ho staccato un po’ la spina. Sono andato ad arrampicare, con qualche intermezzo sui pedali. Credo che per noi cambi poco: lo ski-alp è sempre stato un punto di forza dell’Esercito e lo sarà anche in futuro».

A livello materiali, tutto confermato?
«Sono in scadenza di tutti i contratti, ma non credo che ci saranno novità. Almeno da parte mia: con Dynastar, Scarpa, Atk, Camp e Montura c’è un rapporto ‘importante’ che penso continuerà ancora in futuro».


Ecco come potrebbe essere la prossima Coppa del Mondo

Tempo di assemblea ISMF nel fine settimana a Zakopane, in Polonia, dove verrà anche ufficializzato il calendario della Coppa del Mondo della prossima stagione. Ma qualcosa già si sa: sono sei le tappe, più i Mondiali. Debutta l’Austria a Bischofshofen: sul sito della Erztrophy (www.erztrophy.at) già pubblicate le date. Tre giorni di gara che aprono la stagione a gennaio, dal 18 al 20, con sprint, vertical e individual. Confermata poi la trasferta ad Andorra a fine gennaio, mentre a febbraio dovrebbero esserci Francia (il 2 e 3, sul percorso della Grande Trace, nella zona di Gap), e Cina (a fine mese, ma a Jilin). Marzo è il mese dei Mondiali in Svizzera a Villars dal 19 al 16, poi si torna a gareggiare in Coppa, sempre in Svizzera a Disentis, dove si svolge il Trofea Péz Ault. Finali in Italia, ancora a Madonna di Campiglio a fine marzo o inizio aprile.


Sold out alla The North Face Lavaredo Ultra Trail

Anche per la dodicesima edizione, in programma dal 21 al 24 giugno a Cortina d’Ampezzo, la The North Face Lavaredo Ultra Trail ha registrato il sold out: 3000 prescrizioni per la LUT e 2600 per la Cortina Trail; dopo il sorteggio effettuato dagli organizzatori, sono stati assegnati 1600 pettorali per la LUT e 1600 pettorali per la Cortina Trail. La Cortina Skyrace, che giovedì 21 giugno alle 17 aprirà ufficialmente il fine settimana dedicato al mondo trail, vedrà al via 400 atleti.
Circa il 60% dei partecipanti viene dall’estero, con 60 nazioni rappresentate. I gruppi più numerosi arrivano da Francia, Polonia, Gran Bretagna, Spagna e Hong Kong; quest'ultimo è il paese con il tasso di incremento maggiore. La quota rosa si attesta al 15%.
La The North Face Lavaredo Ultra Trail fa parte dal 2014 dell'Ultra-Trail World Tour e dallo scorso anno è inserita tra le gare ‘Series’, uno speciale riconoscimento che la colloca tra le sei gare più prestigiose al mondo.
Alle 23 di venerdì 22 giugno ai nastri di partenza in corso Italia, ci saranno i migliori runners al mondo. Il livello è altissimo tra gli atleti élite che prenderanno il via alla The North Face Lavaredo Ultra Trail di 120 km, ma anche alla Cortina Trail di 48 km.
Nella gara regina saranno gli statunitensi i grandi favoriti, con Hayden Hawks, attualmente il terzo atleta più forte al mondo, e Tim Tollefson, terzo all'Ultra Trail du Mont Blanc 2017. The North Face, title sponsor dell'evento, mette in campo il suo atleta di punta, lo spagnolo Pau Capell, che lo scorso anno dominò la prima parte della LUT prima di doversi ritirare a 20 chilometri dall'arrivo per problemi di stomaco. Tra i favoriti anche il tedesco Stephan Hugenschmidt, il polacco Marcin Świerc, i francesi Aurélien Collet e Michel Lanne e il giovanissimo cinese Min Qi, vincitore con record della Hong Kong 100 lo scorso gennaio.
Atlete a stelle e strisce favorite anche in campo femminile, con la vincitrice della CCC 2017 Clare Gallagher e le sue connazionali Keely Henninger, Kelly Wolf, Taylor Nowlin e Darcy Piceu. La nepalese Mira Rai e l'emergente cinese Miao Yao proveranno a dar battaglia alle americane, così come le spagnole Nuria Picas ed Emma Roca, e la brasiliana Fernanda Maciel, più volte sul podio alla Lavaredo Ultra Trail.
Tra gli italiani occhi puntati su Fulvio Dapit, quarto a Cortina lo scorso anno, sul veneto Stefano Fantuz, campione italiano di trail running e su Andrea Macchi (Team Eolo), primo italiano al recente campionato del mondo in Spagna. Al via anche Matteo Pigoni, vincitore della Cortina Trail 2017, Emanuele Ludovisi, Carlo Salvetti e Fabio Di Giacomo. L'Italia al femminile potrà contare sulle nazionali Lisa Borzani e Chiara Bertino, e su Elisabetta Mazzocco e Katia Fori.
Ottimo parterre anche alla Cortina Trail 48 km, con la stella americana Zach Miller al via. Il trentenne del Team Buff è uno degli atleti più attesi a Cortina, con la sua potenza e il suo stile di gara particolare, sempre al massimo dall'inizio alla fine, che lo ha reso celebre nel mondo trail. Il francese Sebastien Chaigneau, sempre tra i primi nelle ultime edizioni della LUT, ha scelto quest'anno la distanza minore. L'Italia schiera al via alcuni tra i suoi atleti più forti su questa distanza: l'azzurro Riccardo Borgialli, Gabriele Pace, Stefano Rinaldi e Christian Modena.


Domenica Sion decide sui Giochi Olimpici del 2026

Ormai archiviata l’ipotesi Pechino 2022, lo ski-alp guarda al 2026, sperando in una sede che possa dire sì. Sion potrebbe essere una di queste, visto che nel 2020 lo ski-alp debutta ai Giochi Olimpici, quelli giovanili proprio in Svizzera, a Losanna, a due passi da Sion. Ma domenica è il giorno di Sion 2026: il giorno del referendum, quello che dirà se gli svizzeri, o meglio i vallesani vorranno ospitare i Giochi Olimpici nel loro territorio. La questione è sempre quella dei costi, oltre che dell’impatto ambientale. Influirà la dichiarazione del presidente del Comitato organizzatore di PyeongChang 2018, Lee Hee-Beom su un ritorno economico di molti milioni di dollari?
Sicuramente Sion è una candidate più forti in vista della decisione dei CIO prevista a settembre 2019 nell’assemblea di Milano, ma prima ci sarà quella di ottobre a Buenos Aires, dove saranno ufficializzate le sedi candidate.
In chave ski-alp l’Italia ovviamente andrebbe benissimo ma si dovrà decidere tra Cortina, Milano e Torino, una scelta che coinvolge il nuovo governo. C’è poi il Canada, dove lo ski-alp sta crescendo, ma non è così conosciuto: Calgary ha avuto il sostegno politico, ma ci potrebbe essere anche qui un referendum. Restano tutte ancora in ballo: Erzurum (forse la vera outsider, dove c’è stata una tappa del Coppa del Mondo), Stoccolma, Graz (anche se pesa l’esito del referendum che ha bocciato Innsbruck) e Sapporo (che sta già sondando l’ipotesi 2030).


La nuova sfida di Moreno Pesce

Quasi non ci crede di far parte del progetto: Moreno Pesce lo abbiamo visto da Fully ai Vertical Up sino alla Duerocche, adesso lo troviamo testimonial e parte attiva dell’Oxygen Natural Emotion Project. Ma chi meglio di lui, che porta all’estremo il fisico, salendo in montagna con una protesi a una gamba può essere tester migliore? Altra domanda, ma cos’è l’O.N.E. Project? Capire, studiare e monitorare, come, attraverso le giuste tecniche respiratorie, prima e durante l’attività in montagna, si sono possono velocizzare i tempi di acclimatazione e al tempo stesso contrastare il mal di montagna. Insomma accrescere più rapidamente il benessere in alta quota e al tempo stesso avere una soluzione ‘pratica’ quando si sta male. Il programma di sperimentazione in vetta partirà in Italia sul Monte Rosa tra fine luglio e inizio agosto, proseguirà sull’Aconcagua dal a gennaio nel 2019 e si concluderà sull’Everest a maggio sempre nel prossimo anno. In realtà è già iniziato da tempo, ‘a casa’, con la conoscenza diretta di queste pratiche di respirazione da parte di ‘Fish’.
Un progetto che si avvale del sostegno dell'Università di Ferrara, dell'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, dell'Università della Valle d’Aosta ed è patrocinato dell'ASI Sport Italia, coordinato da Alberto Oro istruttore della scuola di apnea vicentina.


I rifugi della Valle Stura fanno squadra, con lo ‘zampino’ di due conoscenze dello ski-alp

Se quest’estate andate in Valle Stura, nei rifugi della Valle Stura, troverete due volti noti nel mondo dello ski-alp: Katia Tomatis e Oscar Angeloni. Katy è di casa lì, è la sua valle e ormai da anni gestisce (con il marito Andrea, il papà Beppe e aggiungiamoci anche la cagnolina Neve) il Rifugio Malinvern nel vallone di Rio Freddo sopra Vinadio, Oscar dal Bellunese è arrivato nel Cuneese, insieme a Valentina, e da quest’anno si occupa del Rifugio Becchi Rossi a Ferrere.
Ma la novità è un’altra. Tutti i rifugisti della Valle Stura hanno fatto squadra, una collaborazione stretta per lanciare la valle. Hanno creato un logo, sono presenti come ‘Rifugi Valle Stura’ sui canali social, hanno (come si dice) fatto sistema per la promozione del territorio, mettendo insieme le loro professionalità, le loro idee e i loro progetti. Non sempre scontato in montagna. E allora vediamoli tutti i ‘Rifugi Valle Stura’: l’Olmo Bianco a Bergemolo, il San Gioachino a Sant’Anna di Vinadio, il Laus ai Bagni di Vinadio, il Dahu a San Bernolfo, il Migliorero sopra Bagni di Vinadio, il Prati del Vallone a Pontebernardo, il Rifugio della Pace al Colle della Maddalena, il Carbonetto nel Vallone dell’Arma e il Paraloup nella borgata sopra Rittana.Info www.rifugivallestura.it


Auguri Sara, auguri Lence

Dire che in questo periodo è indaffarato è dir poco. Un periodo di grandi cambiamenti per Damiano Lenzi. C’è la vita da atleta, con il passaggio a Dynafit per la prossima stagione, il programma degli allenamenti… E poi c’è la vita privata. Di quella di solito non scriviamo, ma questa volta facciamo una eccezione. Lence e Sara sabato si sposano. Matrimonio a casa di Sara, a Vinadio, in alta Valle Stura. Ma c’è anche da finire la casa e Lence spesso e volentieri è lì non ad organizzare i lavori, ma a farli in prima persona. Dentro, ci ha detto è posto… E adesso il matrimonio: arriveranno i compagni di squadra, i vecchi amici e quelli del fans club. Poi il viaggio di nozze e la voglia di ripartire per una stagione tutto all’attacco. In stile Lence. E allora auguri e buona festa, Sara e Lence.


Francesco Cucco, la sorpresa dell’ultima Salomon Gore-Tex MaXi-Race

È stata un po’ la sorpresa dell’ultima Salomon Gore-Tex MaXi-Race andata in scena nel fine settimana ad Annecy: la vittoria di Francesco Cucco nella Ultra-Race, la prova da 116 km con 7360 metri di dislivello. Crono di15h01’08”, davanti al francese Fabrice Couchoud, staccato di oltre mezz’ora, e alla prima donna, la svedese Mimmi Kotka.
«La gamba c’era, ma certamente non mi aspettavo di arrivare davanti a tutti. Una bella soddisfazione e uno stimolo per i prossimi appuntamenti che ho messo in calendario».

Targa ITA, ma da anni vivi in Francia.
«Sono di Chieri, in provincia di Torino: per lavoro mi sono trasferito prima a La Réunion dove ho vissuto tre anni, adesso invece sono a Chambery. La MaXi-Race adesso è un po’ la gara di casa, ma in cantiere ho anche LUT, TDS e ovviamente La Diagonale, sicuramente la vera gara di casa…».

Già, come sei arrivato alle ultra?
«Avevo un passato agonistico nel triathlon a livello giovanile. Insomma un po’ di base c’era… Poi per un po’ di anni ho staccato, ma vivendo a La Réunion è impossibile non farsi contagiare dal trail: è quasi una religione. Così cinque anni fa ho ripreso a correre, da lì il passaggio alle gare. Ovviamente lunghe distanze».

Nel 2015 la prima Diagonale des Fous, undicesimo, l’anno successivo decimo.
«Una gara fantastica che ti entra dentro, difficile, ma in un’atmosfera unica».

Eri al via anche della UTMB, dunque tante gare impegnative, come riesci a gestire gli allenamenti?
«Alla UTMB ho pagato il freddo, forse ero troppo abituato al clima de La Réunion... Sono fisioterapista e lavoro in uno studio dove posso gestire al meglio i miei orari. Ma non è facilissimo anche perché c’è anche una figlia di due anni e mezzo. Ogni momento libero si corre, nel fine settimana si allunga un po’ di più, cercando di sfruttare al massimo ogni uscita».


Giochi Olimpici, ci prova il telemark. E lo ski-alp?

Per lo ski-alp ai Giochi Olimpici di Pechino 2022 la strada sembra sbarrata, poi arriva una notizia che fa sobbalzare sulla sedia tutto il comitato direttivo dell’ISMF riunito a Barcellona. Dalla Grecia, nel congresso della FIS (che ha rieletto presidente lo svizzero Kasper) emerge la proposta di sottoporre al CIO per i Olimpiadi Invernali di Pechino 2022, anche il telemark. Un po’ a sorpresa, si potrebbe dire, perché a livello agonistico il seguito non è davvero gran cosa. Una disciplina nuova, anche se andrebbe sotto il cappello dello sci alpino. Così in casa ISMF si farà un ultimo tentativo per lo ski-alp, anche se sembra davvero una mission impossible. I Giochi Olimpici saranno comunque tema dell’assemblea generale della ISMF che si terrà a metà giugno (dove saranno anche ufficializzato il calendario di Coppa del Mondo articolato in sei tappe, più i Mondiali): meglio concentrarsi su quelli giovanili del 2020 a Losanna e poi puntare dritto al 2026, sperando che vinca una nazione candidata dove lo ski-alp sanno cos’è.


Azione di richiamo precauzionale dell’A.R.T.VA Ortovox 3+

Dalla Ortovox arriva questa indicazione: ‘Singole segnalazioni dei nostri Partner Safety Academy hanno fatto notare che nel dispositivo A.R.T.VA 3+ con la versione di software 2.1 in situazioni molto rare si può verificare un disturbo temporaneo della funzione di trasmissione. Ciò può comportare un prolungamento del processo di ricerca. Il motivo di questo disturbo è da ricercare in un errore di software. Non abbiamo conoscenza di alcun incidente che avrebbe potuto essere causato da questo errore del software. Per escludere ogni tipo di rischio per i nostri clienti abbiamo deciso di avviare un’operazione di richiamo precauzionale del 3+ con la versione di software 2.1. I dispositivi interessati dall’azione di richiamo non possono più essere usati senza prima aver effettuato il necessario aggiornamento del software. L’azione di richiamo precauzionale riguarda esclusivamente i dispositivi A.R.T.VA del modello Ortovox 3+ con la versione di software 2.1. Non sono coinvolti i dispositivi 3+ con le versioni di software 1.0, 1.1, 2.0, 2.2 – indipendentemente dal colore del loro cassa – così come tutti gli altri dispositivi A.R.T.VA Ortovox (S1+, S1, ZOOM). Con la nuova versione di software 2.2 il difetto è stato eliminato. I dispositivi coinvolti possono essere inviati a partire dal 25 maggio. Tutte le informazioni necessarie per l’identificazione dei dispositivi coinvolti e la procedura prevista per questa azione di richiamo si possono trovare sul nostro sito web al punto www.ortovox.com/recall-3plus'


Nuovo comandante, stesso impegno del Centro Sportivo Esercito verso lo ski-alp

Nuovo comandante, stessa linea di lavoro, almeno per il settore sci alpinismo. Al Centro Sportivo Esercito è arrivato il tenente colonnello Patrick Farcoz, subentrato al colonnello Marco Mosso, ma non è cambiata la struttura tecnica per lo ski-alp, anzi è stata rafforzata. Confermato ‘Lillo’ Invernizzi con Denis Trento, ma soprattutto con la new entry di Manny Reichegger. «Il nuovo comandante ci crede - spiega ‘Lillo’ -, crede nell’importanza dello ski-alp per il Centro Sportivo Esercito. Abbiamo già pronto il calendario dei raduni, anche se rimaniamo in attesa di sapere come sarà il nuovo staff della Nazionale e di conoscere quali saranno gli stage azzurri durante la stagione estiva e autunnale, per poterli coordinare nel modo migliore per gli atleti. Come Esercito inizieremo in caserma a Courmayeur a fine giugno».

Manny Reichegger premiato alla Festa degli atleti