La MAGA Skymarathon a Serina BG 1 settembre 2013

Torna lo skyrunning sulla corona di cime della Val Serina

Presentazione oggi a Bergamo, presso il Palamonti sede del CAI, della Maga Skymarathon rinata dopo un anno di stop. 'Maga' non è solo un acronimo. E' formato dalle iniziali dei nomi delle quattro cime delle Prealpi Orobie che circondano la Val Serina, in provincia di Bergamo: Menna 2300, Arera 2512, Grem 2049, Alben 2019.
E' anche la tradizione sportiva in senso ampio che ha ispirato la skymarathon.  

UNA STORIA BREVE MA CON RADICI PROFONDE -
Proprio per far conoscere la particolare bellezza della zona, un gruppo di volontari e appassionati ha ripreso in mano l'organizzazione della Skymarathon realizzata nel 2002 per la prima volta, e che già alla seconda edizione costituiva prova di Campionato italiano skyrunning. Ma c'è alle spalle soprattutto una tradizione locale molto radicata ma mai certificata ufficialmente prima della Maga Skymarathon: quella di affrontare lo stesso percorso come prova personale, o per la preparazione a salite dure sulle Alpi. Spesso controllando l'orologio, nella tradizione di quelle sane sfide pre-sportive che costellano da sempre le valli alpine.

NELLA VALLE DI CAROLINA -
Racconta Carolina Tiraboschi, testimonial di Maga Skymarathon e forte skyrunner , fondista e scialpinista, che vive proprio al centro di questa corona di cime: «Sì, qui è proprio così. Giù in valle ne parla, si confrontano tempi, varianti, persone, e prima o poi si parte per provare. Ma senza dichiararlo prima, eh? …non si sa mai. Resta una prova dura per tutti. Per me è stata la prima esperienza in una gara Sky: ero partita senza sapere bene a che risultato sarei andata incontro in gara, ed è stata una bella sorpresa giungere seconda dietro a Manuela Brizio - un'atleta vincente - ma davanti all'atleta che conduceva il ranking di campionato italiano. E da lì è nata la mia passione per queste gare».  

UN PERCORSO TECNICO -
Il percorso è prevalentemente tecnico, con tratti di cresta attrezzata con corde fisse e sentieri mai banali; si corre su terreno quasi sempre ripido, a parte il tratto scorrevole sul Sentiero dei Fiori, noto per la presenza di flora endemica e rara. E' una gara impegnativa con forte dislivello in rapporto allo sviluppo. Si snoda quasi completamente sopra il limite del bosco, con vista aperta su grandi spazi fino sulla pianura padana nelle giornate limpide.   

L'APPUNTAMENTO -
Alle 7.00 di domenica 1 settembre partiranno da Zorzone due gare: Maga Skymarathon disegnata su 40km per 3000 metri positivi, e Maga Skyrace di 25 km per 1500 metri positivi. L'arrivo per entrambe le gare in paese a Serina.  

IL SITO DELLA MAGA -
 È pienamente operativo il sito www.magaskymarathon.it
Guardate il filmato sul percorso, realizzato due settimane fa non appena la fusione della neve lo ha permesso.
Aggiornamenti, novità, approfondimenti anche su skialper.it  


Skialp a luglio con la neve di aprile

Ecco le zone dove si scia ancora bene. Anzi, benissimo.

Le temperature si sono alzate solo negli ultimi giorni e restano ancora molto gradevoli in montagna.  Ma nei giorni precedenti lo scorso week end la neve è scesa fin sotto i 2000 metri, specialmente nel Nord Est. E' rimasta un po' più alta altrove, ma in quota tutti hanno trovato neve nuova  fredda, perlomeno in salita. Tutti hanno segnalato condizioni tardo primaverili in discesa.  

Nel gruppo del Bianco sabato sono caduti circa 50 centimetri di neve oltre i 3000 metri, e per qualche giorno persistevano condizioni proibitive di freddo e vento per la vetta. Poi sono ripartite le cordate per la cima, ed ora la salita dai Trois Mont Blanc è tracciatissima ed in ottime condizioni. Si passa facilmente la terminale per il Tacul e anche il breve tratto ripido per il Col du Mont Maudit è elementare.

Avviso ai naviganti senza sci: è aperto il nuovo rifugio del Gouter e il vecchio è stato chiuso. Nuova regola: chi sale senza prenotazione paga 90.00€, niente cena, e dorme sul pavimento. I furbi sono avvisati…ma come faranno quelli che escono tardi dalle vie lunghe, o in difficoltà?  

Grande traffico sulle cime del Rosa Vincent, Parrot, Gnifetti e innevamento addirittura migliorato, con discese in neve polverosa nel week end. Con gli sci fino alla funivia dell'Indren.  

Ha nevicato anche in Presanella, quindi la normale sciistica resta in ottime condizioni da pochi minuti dopo il Denza. 

Dal Passo Gavia si portano gli sci pochi minuti, poi via libera per Tresero, San Matteo, Dosegù, anche se in Val Dosegù la neve si assottiglia.  

In Svizzera il Grand Combin è in condizioni tardo primaverili e firn prevalente. Si mettono gli sci a circa 2400 metri nel vallone sotto la Panossiere, e l' innevamento è continuo dal rifugio. Molta neve in quota, un po' di ghiaccio affiorante sopra il Couloir du Gardien.  

Il Fletschorn è sciabile praticamente dall'auto  sul versante Gruebugletscher. Traffico sulla Nord Est in salita, e ormai un po' meno in discesa. La neve quasi invernale dei temporali serali è uno strato sottile che appoggia su neve molto dura e rigelata dopo le scaldate del sole di luglio. È  però ancora sciabile la Nord Est del Sengchuppa su Rossboden e quindi Simplon Dorf, chiudendo così l'anello versante Sempione.  

Molto gettonate le gite sui 4000 del Vallese dalla Britanniahutte sopra Saas Fee, comodamente raggiungibile con l'impianto. Su Strahlhorn, Rimpfitschorn e Allalinhorn si è sciato su 30 centimetri di neve quasi invernale, e al ritorno si risale alla Britannia ancora sci ai piedi!  

Dal Nufenenpass si parte ancora con gli sci da 1950 metri sul versante Nord per il Blinnenhorn 3373, per la Punta dei Camosci, e viene segnalato innevamento per almeno altre due settimane dal lago di Gries. Arbola ben innevata e tracciata.
Ottime condizioni anche sulle classiche dei passi svizzeri dal Belvedere sopra Gletsch. Al Sustenhorn sono saliti a decine.  


Marco Facchinelli Uomo Verticale

La vittoria 'di forza' al Vertical del Cornon, ma non solo

Marco Facchinelli sta specializzandosi sempre più nelle gare di salita ripida, con gli sci e a piedi. Domenica mattina ha vinto al Cornon una gara difficile, e anche un po' atipica rispetto agli standard dei VK. La parte alta del percorso completava gli ultimi 80 / 100 metri positivi in un lungo alternarsi di terreni comprendenti anche una discesa (e non così corta).  

Marco, puoi raccontare la gara del Cornon?

«Sono stato in testa fin dal primo metro, e ho tenuto alto ilo ritmo. Però Philip (Götsch) teneva, anche quando ho provato a fare la differenza diverse volte. Solo alla fine, proprio sull'ultima salita si è staccato. Io lì ho tirato al massimo, e comunque poi mi ha detto che era al limite già da prima».  

Questa sembrerebbe una gran bella stagione per te. Racconta dell'Elbrus.
«All'Elbrus World Series martedì 7 maggio abbiamo corso il Vertical Km come gara 'propedeutica' a quella principale. Mille metri per 3,7 chilometri tra 2400 e 3400 metri, parzialmente innevati. Giovedì 8 invece la gara partiva a 2300 metri, dove ci sono gli alberghi, e la cima è 5642, quindi 3300 metri positivi su terreno di nevaio e ghiacciaio facile. L'unico problema poteva essere il clima. Ci hanno detto: 'Se da una bandierina non vedete la successiva, la gara è annullata e tornate indietro'. Invece è andata bene. Vittoria e record: il precedente apparteneva a Luis Alberto in 3h 41', e io ci ho messo 3h 30'».  

E il tuo progetto al Pic Lenin?

«Eh, per quello servono anche i soldi! Mi sto dando da fare a cercarli, ma ormai manca un mese e mi sa che se ne riparla l'anno prossimo. Comunque quella è una cosa molto diversa. Non ha nulla a che fare con le nostre gare ne' con le Sky. E' una cosa dei russi, loro hanno sempre fatto queste gare (ai tempi dell'URSS selezionavano così i partecipanti alle spedizioni). Lì si parte dal campo base o dal campo 1, non so bene. Comunque a una quota tra 4400 e 4500,  e poi si sale in cima a 7134. In passato aveva vinto Urubko, e anche Bolotov, che è appena morto sull'Everest, e il record è sulle 6h 30'».  

Con Marco i discorsi vanno a toccare un sacco di argomenti, ed è lui a proporli a getto continuo. Dalla sua filosofia del Vertical al Soccorso alpino, dal suo passato nel mezzofondo (con tempi di tutto rispetto) allo scialpinismo, fino al suo personalissimo progetto di mappatura di percorsi vertical in posti belli e su sentieri poco frequentati scovati sulla cartina; e con tempo di riferimento…naturalmente stabilito da lui stesso.  

Rimanete in contatto perché Marco non è 'solo' un atleta fortissimo, ma ha anche molti argomenti da proporre a 360°.

Per ora chiude con una precisazione importante: «Io voglio ringraziare il Team La Sportiva, che mi sostiene tutto l'anno. Ma voglio ringraziare anche i Bogn da Nia, il club per cui sono tesserato!»        


Kilian e Matheo ancora in cima al Monte Bianco

Troppa neve, niente record, ma non finisce qui

Dopo il week end dedicato al Vertical al Brevent e alla Mont Blanc Marathon di Chamonix, oggi Kilian Jornet & Mathéo Jacquemoud hanno fatto una puntatina in cima al Monte Bianco. 

NIENTE RECORD...PER OGGI -
Tentativo di record rimandato per la troppa neve.
Kilian ha twittato verso le 15.50:  «Primo tentativo di record al Monte Bianco con Mathéo! Buone condizioni e salita veloce ma molta neve sulla discesa! percorso da preparare di più ; ) »
...ecco, potrebbero fare ancora un po' di su e giù dal Bianco nei prossimi giorni, così battono bene la Nord...  

IL TEMPO DI MATHÉO -
Per ora il record di 5h 06' dalla piazza di Cham e ritorno appartiene a Mathéo che l'ha stabilito individualmente lo scorso 14 maggio, quasi dispiacendosene perchè Kilian era impegnato altrove.
Non aveva neppure ritenuto di mediatizzare preventivamente il tentativo, ritenendolo un crono personale.  Era stato accompagnato nella prima parte anche da Filippo Beccari.

Le sue dichiarazioni vertevano sul mito di questo record, appartenente a Pierre Gignoux e Stèphane Brosse. Proprio il compianto Stèphane aveva investito Mathéo e Kilian come suoi 'successori designati' al record, invitandoli a realizzarlo insieme. Poco tempo prima Mathéo e Kilian avevano staccato un tempone, forse ancora più impressionante, ma non dalla piazza di Cham. Ed ora eccoli nuovamente in azione insieme.


Sudtirol Vertical Tour prima prova: Selva dei Molini

Subito Manfred Reichegger nella corsa di casa

Nell'ottava edizione del Km Verticale di Selva dei Molini, sullo sviluppo di 3800 metri, Manfred Reichegger conferma la sua classe: vittoria piena, correndo in casa in 36' 06" . A 1'42" David Thöni e, a continuare la lista delle vecchie volpi dello skialp, compare Filippo Beccari in 39' 20" seguito da Roberto De Simone in 39' 55".   

Tra le donne ha dominato l’atleta austriaca di Stubai Andrea Reithmayr in 46’34’. La local Astrid Renzler è giunta seconda con 3' di ritardo, e terza classificata Marlene Weissteiner ad altri 30".
Si trovano in classifica a seguire anche i nomi di Valentina Danese e Steffi De Simone, che abbiamo seguito questo inverno nel circuito skialp di Eisacktal Cup.  

Quasi 100 classificati hanno onorato il primo appuntamento del Südtirol Vertical Tour in una giornata di bel tempo, piuttosto fresco all'arrivo. 

La prossima sfida verticale del circuito è fissata a Colle Isarco il prossimo 27 luglio, con l'assalto a cima Gallina.


Elisa Compagnoni: sci, corsa e passione

'Dopo il Vertical Cornon, stamattina ho corso bene'

Ecco una delle due pesi piuma del lotto. Elisa, insieme a Giulia Compagnoni (ma non sono parenti), rappresentano molto bene le proprietà della leggerezza nel rapporto peso-potenza quando si tratta di endurance.  La ascoltiamo dopo la vittoria di ieri nel Vertical del Cornon a Tesero (TN), prova di Campionato italiano di specialità che l'ha collocata in testa alla classifica femminile parziale.  

Elisa, complimenti per la tua gara di ieri. La motivazione non ti manca! Quante gare di sci hai corso quest'inverno, e quante ne corri a piedi?

«Non le ho contate bene, ma certamente più di 30 con gli sci. Infatti ho finito la stagione abbastanza cotta. In estate gareggio meno, ma comunque quasi ogni week end».  

Quali sono per te i vantaggi e quali gli svantaggi di correre due stagioni?

«I vantaggi per me stanno nell'avere motivazioni continue per mantenere un certo grado di preparazione. Lo svantaggio è che bisogna valutare meglio il recupero. Quando smettere una stagione e iniziare l'altra».  

Riposo assoluto, ferma?

«In aprile, finita la stagione dello sci, sono stata fermissima due settimane. Poi ho ricominciato molto lentamente, uscendo per un periodo solo un paio di volte la settimana».  

Ieri hai corso e vinto un VK, due settimane fa la Skyrace Alta Valtellina
(seconda classificata dietro ad Elisa Desco, ndr). Quali scelte fai per le tue gare di corsa?
«Di solito gareggio nella corsa in montagna, quindi la mia distanza di gara sono gli 8 km. Gare lunghe, quasi mai».  

Quanto pesi esattamente? E quali sono i pro e i contro in gara dell'essere così leggera?

«Non mi peso quasi mai, ma l'ultima volta ero a 44 kg. In realtà non saprei dire esattamente perché non ho termini di confronto precisi, e poi sono sempre stata così. Sulla durata, nella Skyrace ho capito che mi servivano zuccheri dopo 90' di gara, che mi sembra un valore comune. Una bustina di gel mi è servita e bastata. Invece sugli sci capisco che la muscolatura così sottile, la mancanza di forza, mi penalizza in discesa: i muscoli vanno subito in affaticamento, specialmente in neve profonda. Ma potrebbe trattarsi anche di mie lacune tecniche. Non sono una grande discesista, arretro, e così… Sui tempi di recupero tra una gara e l'altra, mi sembra siano nella norma: quando quest'inverno capitavano gare in sequenza, nei giorni ero sicuramente un po' più affaticata. Ma per esempio stamattina sono uscita a correre dopo il Vertical di ieri, e andavo bene».  

Su quale terreno vai meglio, e dove invece perdi?

«Sia nella corsa che nello sci naturalmente preferisco la salita e perdo nelle discese, specialmente nei tratti tecnici. Invece mi difendo in pianura nella corsa, nonostante non vada mai in pista ne' faccia cross».  

Sappiamo che collabori all'organizzazione di eventi sportivi dalle tue parti, in Alta Valtellina.

«…be', dò una mano preparando comunicati stampa, occcupandomi un po' delle foto, della comunicazione, oppure segnalando il percorso il giorno prima. Le solite cose!»  

Studio, lavoro, vacanze?

«Eh! vacanze non si sa! Sono alla ricerca di lavoro, e per ora sto facendo un po' la baby-sitter. Lo scorso luglio 2012 mi sono laureata in Scienze della comunicazione a Pavia, ma mi accontenterei di qualunque cosa che mi permetta di conciliare sport e lavoro. Però qui in alta valle tutte le attività sono collegate al turismo, e quindi i fine settimana sono lavorativi per definizione. Mi spiacerebbe tantissimo dover rinunciare allo sport!»    


Vertical del Cornon, quasi una short race

Nadir Maguet ed Elisa Compagnoni conducono il Campionato italiano

Un chilometro verticale molto abbondante.
Oggi non mancava nulla, al Vertical del Cornon. Tratti da correre, sezioni pendenti al limite,  gradini e gradoni, qualche passo in cui usare anche le mani, quattro discese di cui una piuttosto lunga, qualche decina di metri positivi in più, il fango, e infine la neve. Tutti elementi che l'hanno reso più interessante della media.
Un vertical quasi più definibile come una 'short race' della gara maggiore, Stava Skyrace, che sarebbe partita un'ora dopo passando esattamente sullo stesso tracciato. 

I tempi più alti rispetto a edizioni precedenti vanno rapportati anche alla neve, in fusione per via del bel sole che la raggiungeva per la prima volta, ma soprattutto ad una variante significativa del percorso introdotta per motivi di sicurezza.   

Hanno fatto la differenza i tratti  scorrevoli, dove chi ne aveva cambiava marcia. Soprattutto perché si trovavano quasi tutti alla fine, quando le gambe avevano già dato.  

GARA UOMINI -
La vera battaglia è stata tra Marco Facchinelli e Philip Götsch, che sulle ultime rampe ripide salivano incollati. Facchinelli è riuscito a prevalere solo nel tratto misto finale, davvero molto corribile per oltre cinque lunghi minuti. A circa 1' transitavano Gardener, Zemmer e Maguet separati da pochi metri e pochi secondi ciascuno, che si sarebbero dilatati a qualche decina solo nel misto corribile finale.
Alla fine Marco Facchinelli ha vinto da finisseur in 49' 37", staccando Philip Götsch di soli 11". E' passato un altro minuto per l'arrivo di Gardener, ed altri 37" per Zemmer. Anche Nadir Maguet ha subìto il misto finale giungendo a 30" da Zemmer.
Va assolutamente evidenziato il mostruoso parziale di Tadei Pivk sullo stesso tratto, ma in gara nella Skyrace: 50' 30", soli 53" in più rispetto a Facchinelli.  

DONNE VERTICALI -
Gara solitaria per le tre ragazze salite sul podio. Soprattutto per Elisa Compagnoni che ha concluso il lungo Vertical del Cornon in 1h 03' 08", staccando di quasi 2' Francesca Rossi e di altri 30" Irene Senfter. Ai piedi del podio un'altra skialper che corre su quattro stagioni, Sabrina Zanon.  


Impressionante Pivk alla Stava Skyrace 2013

E Antonella Confortola non si ferma mai

Tadei Pivk aveva il pronostico dalla sua, ma non ne ha affatto sentito il peso. Più ancora degli oltre 7' finali inflitti a Ionut Zinca, ha impressionato la sua facilità di corsa in tutte le fasi di gara e su ogni terreno.   

I PARZIALI DEL VINCITORE -
Sul tratto iniziale della Skyrace, coincidente con il Vertical del Cornon, ha realizzato un tempo che l'avrebbe collocato al terzo posto sul relativo podio: 2' 06" in cascina sul primo inseguitore.
Tratto centrale misto  veloce ma con neve e fango : altri 2' 30" di vantaggio da sommare.
Sezione finale mista con la lunga discesa che riportava aTesero: miglior parziale, nettamente anche sugli specialisti del downhill.
Il livello della sua prestazione è ancora più evidente se si considera che in questo tratto ha comunque fatto meglio di 1' 30" rispetto a Ionut Zinca che proprio qui ha costruito il suo podio, con una discesa travolgente che l'ha portato dal settimo iniziale fino al secondo posto finale.  

DIFFERENZE VISIBILI -
Ma la differenza di prestazione di Pivk è visibile sul terreno, prima ancora di conoscerne le proporzioni numeriche. Se per tutti gli altri la corsa in salita su sentiero consiste nei classici saltelli, i 190 centimetri di altezza di Pivk sviluppano passi di corsa vera e propria. Sembra di vedere un medio su pendenze stradali…invece poi passano gli altri e magari camminano!  Un runner completissimo ed evidentemente in grande forma.  

LA SKYRACE DEGLI UOMINI -
La Stava Skyrace 2013 è stata modificata nel percorso per via  della neve distribuita su tutte le parti alte, quindi nessun confronto é possibile con i tempi delle edizioni precedenti.
Tadei Pivk ha vinto in 2h 14' 11", staccando Ionut Zinca di 7' 21" in ritardo di forma e comunque grande discesista e lottatore: un metro dopo il traguardo si è bloccato in ginocchio, più commosso che stremato. Paolo Bert ha fatto una gran gara nella prima e parzialmente nella seconda parte, e in discesa è stato l'ultimo a venir riassorbito da Zinca: 20" il suo ritardo, accumulato solo negli ultimissimi minuti.
Grande discesa anche per Matteo Piller Hofer, e grandissima per Paolo Gotti dato quarto a pochi minuti dall'arrivo, in rimonta dalla nona posizione iniziale. Rimonta interrotta da una brutta caduta, seguita da un'altra provocata dal crampo conseguente alla prima: circa 1' perso per risolvere il problema, e addio sogni di podio.  

ANCHE LE DONNE RISPETTANO I PRONOSTICI -
Dopo il passaggio dei primi concorrenti uomini, il terreno in alto è diventato un frullato di fango e neve scivolosissimo, con cui han dovuto fare i conti anche tutte le donne. Antonella Confortola, forse più specializzata nei Vertical ultimamente, ha costruito la sua gara nella prima parte ripida: quasi 5' di vantaggio per lei sul Cornon, e poi Emanuela Brizio, Debora Cardone e Nadia Scola in 20 secondi. Entro un altro minuto le successive tre: Dimitra Teocharis, Chiara Gianola e Lisa Buzzoni.
Poi la Confortola ha gestito le discese, realizzando comunque il miglior tempo nella sezione centrale, seppure di pochi secondi. Migliore ultimo parziale invece per Emanuela Brizio, seguita da Debora Cardone e dalla Confortola.
Al traguardo i tempi si sono  così riallineati. Antonella Confortola ha vinto in 2h 48' 06", con 1' 27" di vantaggio su Emanuela Brizio e 5' 03" su Debora Cardone.
Bella gara della non specialista Nadia Scola, ai piedi del podio.

Le classifiche Stava Skyrace e Vertical Cornon sono inserite nel database del calendario di Ski-alper  
  


Stava Skyrace e Vertical del Cornon con il bel tempo

Il briefing: eliminati i tratti con neve, il percorso in ottime condizioni

Sembra proprio che il meteo la mandi buona alla Stava Skyrace, dopo il freddo e le burrascate di questa settimana che hanno costretto altre manifestazioni in calendario a modificare radicalmente percorsi e orari. Anche se la neve ha costretto a delle modifiche, queste sono minime e non cambieranno le caratteristiche e l'impegno globale della gara.  

LE CONDIZIONI DEL TERRENO -
Oggi abbiamo percorso il Vertical del Cornon, che costituisce anche la prima salita della Skyrace. I primi 400 metri sono relativamente scorrevoli (per lo standard 'vertical'), piuttosto vari, e a tratti anche corribili. E' tutto terreno morbido di bosco e di prato, con poche radici e nessun sasso.
Poi si trova un canale veramente ripidissimo tra bosco e qualche roccia, con numerosi gradini muscolari per circa 150 metri positivi. E' il tratto più lento, poi la traccia ridiventa un po' più varia e scorrevole. Il terreno è umido ma non bagnato: sono bastate poche ore di sole pomeridiano per asciugarlo quanto basta.  Il grip è buono, ma attenzione alle radici scoperte che restano scivolose.


Alba De Silvestro al raduno FIDAL del Sestriere

E' tra i convocati per i Campionati Europei di Borovets

Il prossimo 6 luglio a Borovets (Bulgaria) si disputeranno i Campionati europei di corsa in montagna. I convocati in squadra azzurra sono in raduno al Colle del Sestriere, e tra loro c'è anche Alba De Silvestro. 
Facciamo il punto con lei dopo la stagione scialpinistica 2012-13, in cui ha occupato il primo gradino del podio di categoria in tutte le gare cui ha partecipato.  

Alba, prima di tutto i complimenti anche per quest'ultima convocazione. Da quanto tempo gareggi nella corsa in montagna?

«Correre, ho sempre corso. Ma ho gareggiato solo negli ultimi due anni e solo nei Campionati italiani, dove sono giunta terza tra le Cadette. Quest'anno corro tra le Junior. Sono tesserata con la Polisportiva Caprioli di San Vito di Cadore e mi segue il tecnico Luciano De Barba».  

Qual è il tuo terreno preferito, e quale meno, nella corsa?

«Preferisco senza dubbio la salita! E quello in cui devo migliorare è la pianura, soprattutto perché le altre ragazze in generale alternano mezzofondo in pista e Cross alla corsa in montagna. In discesa mi difendo».  

Tra i lavori di corsa che adotti, quali preferìsci?

«Quando esco a correre mi piace star fuori tanto e andare, ma devo mettermi in testa la velocità perché anche d'inverno, con gli sci, non se ne fa veramente; mentre queste sono gare di mezz'ora, molto veloci».  

Sugli sci è stata una lunga stagione anche per la tua categoria.  Quante gare di skialp hai totalizzato quest'anno?

«23 gare, contando i due giorni di Pierra Menta e per ultima la Dolomiti di Brenta. Infine mi sono aggregata alla trasferta norvegese dei Senior, solo per andare a vedere, e poi ho messo via gli sci. Ma alla fine non ero stanca. Ero più soddisfatta e motivata!»  

La vita di tutti i giorni: scuola e vacanze?

«Ho appena finito il quarto anno dell'Istituto tecnico edile, che è andato bene. Intanto ho iniziato anche il corso per Maestri di sci alpino, cui si può partecipare già nell'anno in cui si compiranno i 18. E per le vacanze vedremo per un po' di mare a settembre, ma mi accontento anche di questi dieci giorni!»    


Corsa in montagna: gli azzurri per gli Europei

Raduno al Sestriere per le squadre Seniores e Juniores

Il D.T. Massimo Magnani ha convocato gli atleti delle squadre nazionali per Borovets. Ecco l'elenco ufficiale degli atleti che correranno in Bulgaria, equamente distribuiti tra Seniores e Juniores.  

UOMINI 

Seniores
Alex Baldaccini (G.S. Orobie)
Xavier Chevrier (Atl. Valli Bergamasche Leffe)
Bernard Dematteis (Podistica Valle Varaita)
Martin Dematteis (Podistica Valle Varaita)

Juniores
Nadir Cavagna (Atl. Valle Brembana)
Michele Vaia (Atl. Trento CMB)
Michael Monella (Atl.Vallecamonica)
Giampaolo Crotti (Atl. Vallecamonica)
 
DONNE 

Seniores
Elisa Desco (Atl. Alta Valtellina)
Renate Runnger (G.S. Forestale)
Valentina Belotti (Runner Team 99 SBV)
Samantha Galassi (La Recastello Radici Group)

Juniores
Simona Pelamatti (Atl. Vallecamonica)
Alba De Silvestro (Pol. Caprioli)
Laura Maraga (GS Quantin)
Michela Comola (APD Pont Saint Martin)

Gli azzurri convocati per i Campionati europei di corsa in montagna del prossimo 6 luglio a Borovets, in Bulgaria, sono in questi giorni in raduno ai 2035 metri del colle del Sestrieres. Insieme a loro anche altri giovani che condividono l'esperienza con la squadra maggiore.  


Clima fresco e neve nuova, si scia ancora bene

Passi svizzeri e impianti al Rosa aperti. Lo skialp non finisce mai

E' in corso una settimana di tempo molto fresco, che in quota ha rigelato il manto duramente provato dall'anticiclone africano della settimana precedente. Anzi, soprattutto nelle Alpi Centrali sono segnalati a macchia di leopardo nuovi depositi di 20-30 centimetri oltre i 2800 metri, conseguenti alle brevi ma intense burrascate dei giorni scorsi. Ecco la situazione generale.  

MEDIA QUOTA -
Gli itinerari di media quota più gettonati sono stati i soliti di fine stagione…a fine maggio: ma siamo a fine giugno.  

- Il Gavia, come punto di partenza per San Matteo, Pedranzini, Cadini, Mantello, quasi esaurisce i posti macchina. La Nord classica del San Matteo è irriconoscibile sulla via classica, sconvolta da spaccature e assestamenti. E' stata salita, e scesa in sci comunque in condizioni non buone, sulla linea alla destra orografica delle rocce.  

- Allo Stelvio proseguono le puntate alle tre classiche: Cristallo, ormai più per le paretine Nord e Nord-Est che per la cresta, Punta degli Spiriti e soprattutto cima Tuckett, che permette ancora la discesa fino a pochi minuti di cammino dal Franzenshöhe, l'albergo sul tornante a 2270 metri della strada, versante altoatesino. Per l'Ortles invece bisogna camminare circa 20 minuti a monte del rifugio Borletti, oltre al solito arroccamento di 600 metri.  

- Presanella e Muraccia:  la strada da Vermiglio per i Pozzi Alti è aperta, quindi si cammina per un'ora sul comodo sentiero per il Denza. Folla sui vari scivoli Nord Est, Faustinelli (delicata in alto per poca neve), ai lati del Seracco. Quest'ultimo è stato salito, descrivendo poi la riduzione del tratto verticale (85°) a circa 10 metri iniziali, seguiti da un paio di tiri su ghiaccio molto ripido oltre i 60°. Ormai si scende in sci solo dalla normale in ottime condizioni (fino a cinque minuti dal Denza) perché sul ripido si sono formate le rigole più i rigoloni centrali, c'è ghiaccio scoperto e la neve è dura. Manto regolare, invece, senza pieghe sulle pendenze sciistiche. Ottime condizioni sui versanti meridionali (Nardis), per gli amanti della ripellata.  

- Piemonte:
buone condizioni per gli itinerari serviti dalle carrozzabili di servizio alle dighe in quota, come in Valle dell'Orco sopra il lago Serrù e in Piantonetto sopra il Teleccio. 'Portage' più che accettabile, poi sopra è stata forse la zona più nevosa questo inverno.  

 - I passi svizzeri (Furka, Susten, Grimsel)
: sono aperti, quindi via libera agli itinerari sopra Gletsch.      

ALTA QUOTA - 
Dal 22 giugno è stata riaperta la funivia per Punta Indren da Gressoney.   

- Monte Rosa: rifugi già molto frequentati, ma con la riapertura dell'impianto le cime ridiventano convenienti in giornata per gli sciatori. Segnalati tanta neve in quota e crepacci ben chiusi (ma attenzione, sempre). Da Cervinia si portano gli sci poco più di 200 metri sulla pista del Ventina.   

- Vallese:
per la zona di Saas Fee bisogna prevedere neve solo da 2500 nei versanti al sole, e poco più in basso sugli altri. Ottime condizioni in quota sui 4000 sciistici classici, ancora convenienti con gli sci piuttosto che a piedi, anche se ormai gli sciatori sono in minoranza.  

- Monte Bianco:
ancora frequentata la via dai Grand Mulets, però La Jonction è diventata più delicata anche perché di solito si passa tardi. Ponti dubbi, la stanno passando in corda e ramponi. Sulla Nord viene aggirata la parte alta, entrandoci verso 4500 dalla parte Colle della Brenva sopra il Mur de la Cote. Segnalata ancora neve di deposito nei canali  sopra il Tunnel fin poco sopra i 2200 metri, per chi volesse allungare il brodo. 

Versante italiano: primi approcci dal rifugio Gonella - aperto e gestito dal 14 giugno - e una salita in sci fino al Colle des Aiguilles Grises. Miage sciabile fino a 2100 metri, sulla destra.