Grande lavoro organizzativo vista la poca neve
Organizzare una prova di Coppa del Mondo non è facile, se poi manca anche la neve allora tutto si complica. Alla Valtellina Orobie hanno fatto i salti mortali, ma ce l’hanno fatta. «Per evitare che, oltre la partenza – spiega Ivan Murada della Polisportiva Albosaggia, prima del briefing – gli atleti facessero altri tratti a piedi, abbiamo lavorato per far ‘scivolare’ la neve sul tracciato in alcune parti esposte al sole. In questi giorni abbiamo dovuto fare i conti anche con il caldo, ma la neve comunque si è ben assestata e abbiamo confermato il tracciato. Anzi i ragazzi che sono saliti ancora oggi ci hanno detto che le condizioni della neve sono belle».
Partenza alle 9 dalla località Campelli, sopra Albosaggia: primo tratto a piedi per poi calzare gli sci con una prima salita di 400 metri di dislivello. Breve discese e nuova salita al Dosso Piada di 440 metri dislivello. Si perde quota per salire l’anticima del Meriggio. Discesa e nuova salita sul Meriggio a quota 2350 metri. Inizia la discesa più lunga, sino a Salinù, prima di una brevissima salita verso Pianili (60 metri di dislivello), da dove inizia la discesa finale sul traguardo. Totale 1635 metri di dislivello in salita, 1625 in discesa.
Per la categorie femminile e gli Junior, non c’è la quarta salita al Meriggio, ma dopo la discesa dell’antecima si sale a Pianili verso la finish line con 1195 metri di dislivello. Per le Junior tagliate anche la salita all’antecima per 870 metri di dislivello.