Disponibile la classifica ufficiale nel database di Ski-alper

Pronostici rispettati nella nona Ski Alp Val Rendena, terza tappa del circuito di sci alpinismo Coppa delle Dolomiti, nella quale si sono imposti i favoriti della vigilia e in particolar modo i freschi medagliati ai campionati mondiali di Pelvoux della scorsa settimana. E per molti si tratta della prima iscrizione del proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione organizzata dallo Sci club Alpin Go di Pinzolo, che, a causa della fitta nevicata, ha dovuto proporre un percorso ridotto. A dominare sono infatti stati i due valdostani Matteo Eydallin in campo maschile e Glorian Pellissier fra le donne, mentre nelle categorie giovanili il successo ha arriso ai cadetti Davide Magnini ed Elisa Dei Cas, e allo junior Federico Nicolini.

IN 450 AL VIA – Per gli oltre 200 partenti, ai quali bisogna aggiungere altri 250 partecipanti al XIV raduno Massimo Nella, niente da fare dunque per il tracciato originale (uno dei più spettacolari in assoluto) a causa della neve caduta nella nottata e durante la gara, costringendo gli organizzatori capitanati da Matteo Campigotto a proporre un percorso alternativo con 1550 metri di dislivello e 15 km di sviluppo con partenza in località Prà Rodont e arrivo tradizionale al Doss del Sabion. L’alpino Eydallin ha dunque fatto valere la legge del più forte, risultando così vincitore di tutte e tre le prove di Coppa delle Dolomiti e indossando saldamente il pettorale rosso di leader. Al primo cambio pelli sul Doss del Sabion i big sono transitati tutti assieme. In testa Matteo Facchinelli, seguito da Matteo Eydallin, Lorenzo Holzknecht, Davide Galizzi, Thomas Martini, Thomas Trettel ed Alex Salvadori, ma già nella prima discesa che portava in località Malga Brogn da l’Ors le posizioni di vertice si erano delineate con la formazione di un terzetto e una coppia: davanti Eydallin, Holzknecht e Facchinelli, leggermente staccati Galizzi e Martini. 

EYDALLIN SI CONFERMA – Dopo il secondo cambio assetto ecco il primo colpo di scena con Facchinelli che è costretto al ritiro per un problema tecnico, quindi via libera all’alfiere dell’Esercito e al portacolori dello sci club Alta Valtellina che fanno gara in scia fino all’ultima salita che dal lago di Valagola, transitando in località Madonnina, ha portato fino allo spigolo di Grual. In questa fase di gara è partito l’attacco definitivo di Eydallin, che ha staccato Holzknecht, transitando a braccia alzate sul traguardo del Doss del Sabion dopo 1 ora 27 minuti e 28 secondi di gara. A due minuti e 10 secondi il valtellinese e dopo tre minuti il trentino di Cimego Davide Galizzi, quindi leggermente più staccati Thomas Martini e Thomas Trettel. Più indietro Riccardo Dezulian e l’atleta di casa Alex Salvadori. «È stata una gara impegnativa – ha commentato a caldo Matteo Eydallin – anche perché ho ancora dolore alla spalla dopo la caduta ai Mondiali. In questa occasione ho davvero privilegiato il percorso ridotto, dove fortunatamente non c’erano discese eccessivamente impegnative che potevano farmi soffrire. Un tracciato comunque all’altezza, che ho affrontato con una strategia diversa dal solito, forzando nel finale e fortunatamente riuscendo a staccare Lorenzo». Molto sereno Lorenzo Holzknecht nel suo commento: «Speravo di poter vincere, ma Matteo ha avuto più forza di me e quando ha aumentato il ritmo non sono riuscito a stargli dietro. Nessun rammarico perché ha vinto il più in forma. Percorso ottimo».

STRAPPO VINCENTE DI GLORIANA – Nella gara femminile, sullo stesso percorso dei maschi, prestazione di forza di Gloriana Pellissier, che era transitata da sola al primo cambio pelli, con una ventina di secondi su Elena Nicolini e con oltre un minuto su Francesca Martinelli. La Nicolini, da ex agonista dello sci alpino, si è gettata a capofitto nella discesa raggiungendo e addirittura superando momentaneamente l’alpina valdostana. La parte centrale della gara l’hanno disputata assieme, fino a quando nell’ultima salita la Pellissier ha alzato il ritmo, staccando l’amica rivale a sua volta alle prese con un piccolo inconveniente tecnico, e tagliando il traguardo con il tempo di 1 ora 42 minuti e 35 secondi. «E’ la mia prima partecipazione a questa gara e sono contenta – ha commentato la valdostana -. Devo fare i complimenti all’organizzazione che è riuscita a proporre un percorso all’altezza e tecnico nonostante il meteo proibitivo». Ad oltre quattro minuti la Nicolini e terza a 6 minuti esatti la Martinelli, che conserva comunque il pettorale rosso di leader di Coppa delle Dolomiti. Felicità per la Nicolini, nonostante un inconveniente di percorso: «Sono stata con Gloriana fino all’ultima salita, poi inevitabilmente lei se ne è andata, e io ho avuto un piccolo problema tecnico per una piccola slavina che è caduta addosso. Personalmente sono molto felice perché per me questa è davvero una superstagione, nella quale ho fatto il salto di qualità, e sono stata addirittura convocata in nazionale». Senza storie le gare giovanili su percorsi ridotti e vinte dal plurimedagliato iridato Davide Magnini fra i cadetti e da Federico Nicolini fra gli junior, entrambi trentini ed entrambi alfieri del Brenta Team, capaci di infliggere distacchi notevoli agli avversari. Prima cadetta invece l’atleta di casa Elisa Dei Cas.
La classifica provvisoria di Coppa delle Dolomiti dopo la gara del giro di boa vede in testa Eydallin con 300 punti, seguito da Holzknecht con 260 e Reichegger con 160. Fra le donne domina la Martinelli con 220 punti, davanti alla Pellissier con 200 e alla Nicolini con 160.