Zanchi undicesimo a Chamonix
Prima del via un post su Facebook con la bandiera italiana listata a lutto per i terremotati: «UTMB 2016 ti ho aspettato per due anni ho una rivincita in sospeso. Sarà un lungo viaggio con il pensiero ai miei connazionali che in questo momento stanno lottando tra le macerie. Non possiamo fare molto, se non dedicarvi ogni nostro passo fino al traguardo di Chamonix…». Pettorale 69: qualcuno ha commentato… ‘con quel numero devi fare un garone’. E lui l’ha fatto. Marco Zanchi è questo, un piccolo, grande gigante di generosità, un ‘operaio’ del trail che, zitto zitto, scava terreno e guadagna posizioni. Alla vigilia l’aveva detto: ‘fino a Courmayeur sto tranquillo, poi se sto bene inizio la mia gara’. E così ha fatto. Undicesimo nella gara delle gare, il risultato di una vita. Per buona parte della mattinata ha fatto tandem con Ornati, poi Giulio è andato via e lui ha dovuto guardarsi le spalle dallo spagnolo Rodriguez Bodas ed è stato chiuso in un sandwich dall’altro iberico Jimenez Llorens. La top ten è sfumata per un soffio, undicesimo! 23h44’43’’ il suo tempo, comunque inferiore a quello di Geronazzo nel 2014. Un risultato che corona lo score del team Vibram (secondo Grinius, quinto Dominguez Ledo), insieme al team Nike (Tollefson, Laney, Miller), protagonista assoluto. Incredibile Zanchi.