I probabili protagonisti della gara attorno al Monte Bianco

L’edizione 2013 dell’Ultra-Trail du Mont Blanc dimostra quanto sia difficile fare una previsione per la regina delle gare outdoor running. Xavier Thévenard non era tra i favoritissimi, meno ancora il terzo classificato Javier Dominguez Ledo (senza assistenza!) e Miguel Heras era un punto di domanda per il suo stato di forma. Proviamo però a dare uno sguardo al parterre di questo pomeriggio.

LA GARA E IL METEO – Il via è previsto alle 17.30 da Chamonix. Come sarà il tempo che, a parte l’ultima edizione, è sempre stato uno dei fattori determinanti? Il bollettino meteo prevede bel tempo ma con il cielo che si coprirà sempre di più e temporali dall’inizio del pomeriggio. Le temperature in valle andranno da 12 a 21 gradi e a 2.500 metri da 6 a 11. Nella prima parte della notte ancora qualche temporale e minime di 5 gradi a quota 2.500 metri. Sabato prevalentemente bello con qualche rischio di temporale nel pomeriggio. Rispetto a qualche edizione passata decisamente previsioni favorevoli…

UOMINI – Tre nomi su tutti: Francois D’Haene, Luis Alberto Hernando e Anton Krupicka. Il francese e lo spagnolo sono i nomi forti della stagione: vittoria impressionante al Monte Fuji per D’Haene e secondo posto ai Mondiali di Chamonix proprio dietro a Hernando. Senza dimenticare che negli ultimi 15 mesi ha vinto anche 80 km del Monte Bianco, Ice Trail Tarentaise e Diagonale des Fous. La vittoria della ‘garetta’ 2012 all’UTMB era il sintomo di un atleta in grande crescita e ora maturo ma non sazio. Hernando non ha mai fatto una 100 miglia ma la vittoria alla Transvulcania ha impressionato e inoltre ha impostato la stagione su pochissimi obiettivi. E poi non dimentichiamo una certa Nuria Picas che l’anno scorso, alla prima 100 miglia, arrivò seconda all’UTMB. Se non da vittoria, la spagnolo è da podio. Krupicka? L’anno scorso andava forte prima di essere azzoppato da un infortunio. Quest’anno ha gareggiato poco ma ha vinto bene alla Lavaredo e fatto un record di gara negli Stati Uniti. Che sia la volta buona? Attenzione però a un altro statunitense, Mike Foote, quinto nel 2013 e terzo nel 2012 e uomo da grandi recuperi come al Monte Fuji. Timothy Olsen l’anno scorso è stato quarto ed è sicuramente tra i top, Dakota Jones dopo l’exploit alla Transvulcania 2012, quando ha battuto Kilian, non ha più confermato il livello ma il motore c’è, è un talento e, fino al 2012, aveva le 100 miglia nelle gambe. E poi c’è Iker Karrera. Dopo il Tor non ha più ingranato, ritirandosi per infortunio al Monte Fuli, ma ha recentemente vinto la 96k Buff Epic, se non sarà stanco sarà un osso duro. Tofol Castanyer non ha mai fatto una 100 miglia ma abbiamo ancora tutti negli occhi la bella CCC 2012. I francesi candidano anche Fabien Antolinos, secondo all’Ice-Trail Tarentaise e alla Maxi Race di Annecy, ma ci sono anche Erik Clavery, Emmanuel Gault e Clement Petitjean e poi si potrebbero citare Javier Dominguez Ledo (non sembra in grande forma), terzo nel 2013, il solito Carlos Sa o il nepalese Aite Tamang (sì, un altro Tamang). Oppure, un nuovo Thévenard…

ITALIANI – Difficile pensare a una vittoria, non facile il podio ma la top ten potrebbe essere un bel traguardo. Sulla carta il più quotato sembra essere Giuliano Cavallo, l’anno scorso ritiratosi in Val Veny quando era tra i primissimi. Quest’anno primo al Gran Trail Courmayeur 90 km e all’Ultrabericus, dopo l’infortunio del 2012, quando arrivò anche nono alla Transvulcania, ha faticato a ritrovare la forma migliore. Se sarà la sua giornata può essere un osso duro per tutti. Ivan Geronazzo, quinto alla Lavaredo Ultra Trail, sembra in buona forma. Marco Zanchi, ottavo alla LUT, si è preparato meticolosamente e sa gestirsi bene: potrebbe fare una bella gara. Nel 2011 è stato 29° ed è maturato molto, l’anno scorso sesto al Tor. Ci crede e ci crediamo. Stefano Trisconi è partito benissimo, con il successo alla Maremontana e alle Porte di Pietra, poi il ritiro alla LUT. La gara più lunga affrontata la TDS del 2013 (dodicesimo). Daniele Fornoni nel 2012, gara accorciata a 100 km, è stato quarantaseiesimo. Quest’anno primo al Trail del Bric dei Gorrei e al Trail Oasi Zegna, non ha esperienza nelle 100 miglia. Poi ci sono Mattia Roncoroni (l’anno scorso terzo da Carneade alla TDS e spavaldo al punto giusto), Alexander Rabensteiner, due volte vincitore della Sud Tirol Ultra Race (interessante vederlo in una ultra con gente tosta), Filippo Canetta (26° nel 2012, quest’anno quinto all’Eiger Ultra Trail 101 km e diciassettesimo alla Transgrancanaria), Pablo Barnes (quest’anno primo al Cro Magnon, a Chamonix 14° nel 2007… quando i valori erano altri), Christian Insam (vincitore della Dolomiti Sky Run, 36° alla Transvulcania e 142° a Chamonix l’anno scorso) e Christian Modena (131° nel 2012, 41° al Tor 2013, quest’anno 39° alla Lavaredo Ultra Trail).   Risulta iscritto anche Sergio Vallosio, nel 2011 35° e quest’anno ventesimo alla Maremontana. 

DONNE – Rory Bosio fa poche gare, due o tre all’anno, corre tanto e si rilassa con lo yoga. E l’anno scorso ha sbancato l’UTMB con un garone da record. Quest’anno il successo alla Lavaredo Ultra Trail. Più che tra gli uomini una favorita nel campo femminile c’è. Le avversarie? Prima fra tutte la Picas, seconda l’anno scorso alla prima 100 miglia, quest’anno prima alla Transgrancanaria, al Monte Fuji e alle TNF 100k Australia ma out a Zegama e ai Mondiali di Chamonix. La sensazione è che abbia ‘tirato un po’ troppo’ ma se sarà in forma sarà un osso durissimo. Poi c’è Nathalie Mauclair, terza alla Western States ma ritiratasi al Monte Fuji. Fernanda Maciel potrebbe essere da podio dopo il bel secondo posto al Monte Fuji ma anche la gara da dimenticare alla 80 km dei Mondiali. Le altre? da citare la spagnola Silvia Trigueros, l’americana Meghan Arbogast, la spagnola Uxue Fraile, l’americana Ashley Arnold, la francese Laurence Klein e l’ungherese Ildiko Wermescher.

ITALIANE – Un nome su tutti, quello di Federica Boifava. La lunghezza non è la sua (è andata oltre, con il Tor, ma è cosa ben diversa) ma ha il motore e la spavalderia giusta per provarci. Sesta ai Mondiali (nonostante qualche problemino), prima alla Dolomiti Sky Run (e addirittura terza assoluta), Federica ci ha abituato a tutto e questi sentieri ha dimostrato già di apprezzarli. Se sarà in giornata e saprà gestirsi è sicuramente da top ten e magari… Virginia Oliveri, quinta nel 2007, arriva con la vittoria del Cro-Magnon ed è sicuramente una ‘tosta’. Emanuela Scilla Tonetti: il terzo posto al TOR e il quarto alla TDS nel 2013 non sono cose da poco. Forse non è al top ma può essere un brutto cliente.