250 atleti si sfideranno domenica prossima sul Monte Grappa

Domenica prossima si correrà la prima edizione del Trail degli Eroi, i duecentocinquanta partecipanti già accreditati partiranno dal ristorante Antica Abazzia nel comune di Borso del Grappa, per attraversare in poche ore quasi tutti i comuni del comprensorio del Brenta. Una gara di 46,5 chilometri affrontati in autosufficienza e 2900 metri di dislivello positivo che porterà i concorrenti a vivere la storia. L’itinerario segue tutti i principali crinali della Cima Grappa ricalcando, dove possibile, i tratti di trincea della Grande Guerra e l’alta via degli Eroi. Un percorso che toglie il fiato nato da un’idea di un gruppo di corridori locali coordinati da Lorenzo Doris, sarà lui a spiegarci tutto o quasi, di questa incredibile avventura.

Qual è il significato del "Trail degli Eroi"? 

E’ la voglia di commemorare e di ricordare, in modo diverso, forse meno celebrativo, ma sicuramente non meno toccante, migliaia di padri e figli, di molte nazionalità, che hanno perso la vita per quello che oggi chiamiamo Italia, ma più genericamente per il suolo dove in pace riusciamo a vivere. Non voglio abusare del termine Eroi, ma gli atleti che negli ultimi chilometri della gara correranno tra le trincee, affaticati dai precedenti quaranta chilometri, immersi nel silenzio più totale, potranno capire.

Come nasce l’idea?

Corro Trail da undici anni. Ne ho corsi moltissimi in Italia e all’estero, la mia zona di allenamento è stato sempre il Massiccio del Grappa ed il territorio Bassanese. Il Grappa ha un terreno di "gioco" che molte gare rinomate si sognano! Il terreno di corsa è ideale, i sentieri CAI, i paesaggi ariosi, la flora, la fauna, ma soprattutto la storia. Già, qui corriamo nella Storia! Il fatto di realizzare un Trail in questo territorio è quasi venuto da sé. Il 5 ottobre dello scroso anno da un manipolo di appassionati e di amici si è corsa l’edizione numero zero.

In che modo si unisce la Sacralità del Monte Grappa con un evento sportivo?
Perché il Trail Running è un evento sportivo sui generis. Concettualmente Trail Running significa correre nella Natura. Il popolo dei trailers ha nel dna la tipica filosofia dell’escursionista, ama il paesaggio ed essere immerso nella natura, però adora correre. Potrà sembrare strano, ma anche il silenzio e la solitudine sono elementi caratterizzanti di questo sport. Siamo di fronte a persone-atleti che sanno apprezzare dove si trovano e ne partecipano intimamente ed esternamente. L’agonismo non è dominante. Certo, i top runners puntano alla vittoria, ma anche tra loro non è difficile vedere a volte qualcuno che estrae una macchinetta fotografica e immortala il momento. In quale altro sport l’ultimo concorrente è premiato, nel Trail viene festeggiato ed applaudito! Vedrete che sulla scalinata dell’Ossario qualcuno sarà emozionato e commosso! Quale unione più indicata tra sacralità e sport.

Da cosa si caratterizza il Trail degli Eroi?
Sono tre gli elementi su cui abbiamo fortemente lavorato. Il primo: dare visibilità a una montagna e a un territorio ricco di sport, cultura, storia, gastronomia, e accoglienza. Speriamo che questi aspetti si possano cogliere da tanti particolari: la volontà di avere gli amici atleti già da sabato, il pacco gara sarà ricco di prodotti locali, attraversare le zone di lancio dei parapendii e quella del free climbing.
Il secondo: creare una gara "socialmente responsabile ed eco-compatibile". Ad esempio le frecce che indicano la via da seguire sono state realizzate da una Cooperativa d’inserimento al lavoro di persone disagiate, le medaglie dei classificati sono state prodotte dal popolo Profugo Saharawi (Algeria). Inoltre il numero di atleti in corsa è di basso impatto per una montagna così vasta. Il nostro trail aderisce alla campagna "Io Non Getto Rifiuti" (che comporta, nel caso, l’immediata squalifica). Per questo motivo, i concorrenti usufruiranno di "ecotazze", e sia i piatti sia i bicchieri sono di materiale biodegradabile.
Il terzo: abbiamo voluto realizzare una gara che per chilometraggio, dislivello e tempo massimo concesso sia il primo passo per tutti coloro (corridori di strada, maratoneti) che vogliano avvicinarsi e tentare la prima esperienza di Trail Running. Nello stesso tempo il Trail degli Eroi è una gara "severa" che può inserirsi nel panorama nazionale delle gare importanti.

Quante persone ‘lavorano’ per la riuscita della manifestazione?
Aggiungerei anche da quanto tempo. L’edizione ‘zero’ è stata corsa da un manipolo ‘test’ un anno fa. Ed era già da un paio di mesi che si lavorava per trovare il percorso migliore. Da quel giorno non si è più smesso! Oggi abbiamo un Comitato Organizzatore formato da nove persone, ognuna con il suo ruolo e responsabilità. Lungo il tracciato ci saranno circa sessanta volontari, mentre la zona di partenza e arrivo sarà presidiata da trenta persone. Mi piacerebbe citarli uno ad uno, perché le cose riescono bene solo se tutti ci mettono, anche poco, ma un po’ del suo. Questo è il Trail degli Eroi: un grande gruppo di persone.

Quali sono le istituzioni/associazioni volontaristiche che collaborano nel progetto?

Sono orgoglioso nel dire che nessuno ci ha messo i "bastoni tra le ruote". Il territorio nel suo insieme, è stato da subito ricettivo e collaborativo, dalla Regione Veneto, alle Provincie di Vicenza e Treviso, ai Comuni di Romano e Borso, dal Consorzio Turistico Vivere il Grappa, ai Gruppi di Soccorso Alpino Pedemontana, Protezione Civile, Associazione Alpini Semonzo.
Inoltre anche gli sponsor hanno creduto nella valenza del nostro Trail, Scarpa, Montura, Alpstation, Frescolat, Finleal, Dopla, Pasta Sgambaro, e l’Antica Abbazia ci sono stati vicino sin da subito. In particolar modo una rete di amici e persone entusiaste del progetto che si sono messe a disposizione per risolvere i molteplici problemi che inevitabilmente sorgono in continuazione. Mi spiace ripetermi, ma questo è un evento corale.