Ventisei diversi atleti di nove Paesi, sciatori e sciatrici di lingue e stili diversi, dal rail al pillow, passando per il ripido sciato in velocità, con meno curve possibili. Dai piatti parchi innevati di Helsinki ai boschi carichi di neve del Giappone, con una sosta sui quattromila della Svizzera. Star del calibro di Sam Anthamatten, Duncan Adams, Sarah Hoefflin, Alex Hall, Kelly Sildaru, Antti Ollila. Lo ski colossal The Collective, prodotto da Faction in collaborazione con Red Bull Media House, potrebbe essere uno degli altri, uno dei tanti movie tutti salti e sciate impossibili. E in parte lo è perché il livello è decisamente alto e le riprese che non lesinano nell’utilizzo di droni, Gopro & co sono spettacolari. Ma se The Collective ha fatto il tutto esaurito nelle 400 proiezioni del world tour, ha mandato in tilt il mini sito dedicato ieri a partire dalle 17, ora del lancio online, e collezionato duemila visualizzazioni sul canale Red Bull Snow di Youtube in una sola ora è perché dietro a tanti salti, kicker, pillow e ski star c’è di più, c’è un’idea. Quella che lo sci, nelle sue diverse anime, dalle pelli ai twin tip, è un’avventura incredibile, un caleidoscopio di emozioni da vivere insieme. «Non importa chi sei e da dove vieni, è bello essere parte di qualcosa di speciale». Ed è proprio il lato esperienziale, a partire dalla bella colonna sonora firmata tra gli altri da Peggy Gou, Chaka Khan e George Clanton, disponibile gratuitamente a partire da ieri e dal format scelto da Etienne Mérel per comunicare la sua idea di sci come melting pot di emozioni e sensazioni che abbattono i muri – tema decisamente attuale – a coinvolgere e a fare volare via i 49 minuti del film. In più c’è anche tanta visibilità per le donne – Kelly Sildaru, Sarah Hoefflin, Mathilde Gremaud, Giulia Tanno, Caroline Claire et Margaux Hackett insieme formano un capitale di medaglie olimpiche, mondiali e agli X Games – altro tema attuale e spesso poco in luce negli ski movie. Alla fine quello che rimane dopo tutti quei wow a guardare Anthamatten che si mangia i ripidi 4.000 della Svizzera in quattro curve e Alex Hall passare con disinvoltura dai rail di Helsinki ai pillow della British Columbia o ai kickers di La Clusaz è la forza dell’idea, ben sfruttata dal regista.

Sam Anthamatten e Andrew Pollard ©Ruedi Fluck

The Collective è un film a episodi, collegati tra di loro dall’appartenenza degli atleti al team Faction e dalla colonna sonora che ti tira da un luogo all’altro e da un salto su kicker a un atterraggio nella neve soffice del Giappone con toni sempre simili ma allo stesso tempo coinvolgenti. Le location sono il ghiacciaio di Folgefonna in Norvegia, Laterbrunnen, Leysin e Saas Fee in Svizzera, Hakuba in Giappone, Helsinki, la British Columbia e La Clusaz. Con un intelligente editing Mérel ci fa fare il giro del mondo e del calendario, iniziando con il sole che non tramonta mai e gli impianti chiusi dell’estate nordica, immergendoci nel freddo inverno per poi chiudere a fine stagione sulle Alpi francesi, con le piste ancora innevate ma gli impianti chiusi, come a dire che un anno è passato ma la ciclicità della vita saprà proporre altre emozioni, perché le più belle sono quelle che devono ancora essere vissute. La convivialità dello sci, la condivisione di passioni che vanno oltre la mera curva nella powder è rappresentata con ricorrenti inquadrature che chiudono sulle crew sorridenti dopo le session, ma anche con l’audio delle risate degli amici durante le sciate. Però è il doppio piano scelto per dividere l’azione pura dal doposci o dai momenti di convivialità sulla neve l’idea più potente. Mérel ha scelto di riprodurre l’effetto dei vecchi filmini super8, con sensazioni molto reali per chi quei filmini li ha visti proiettare e scritte fedeli allo stile dell’epoca, ma soprattutto utilizzando in questi frangenti immagini con formato quattro terzi per rappresentare giochi di società, tavolate e bevute. Così si ha quell’effetto libro dei ricordi che ognuno collega prepotentemente al proprio vissuto. Quello senza gli sci, naturalmente, almeno per la maggior parte di noi. E poi a rendere più umani i protagonisti c’è una lunga serie di blooper (gli errori) sugli sci nei titoli di coda. Ecco perché vale la pena di vedere The Collective. E di ascoltarsi la colonna sonora, anche dopo averlo visto.

Sam Anthamatten nella powder giapponese ©Mark Clinton

I 26 protagonisti degli episodi, ma rigorosamente tutti episodi ‘collettivi’, mai un solista, sono: Alex Hall, Alexis Ghisleni, Andrew Pollard, Antti Ollila, Ben Buratti, Benjamin Forthun, Caroline Claire, Cody Cirillo, Corey Jackson, Daniel Hanka, Duncan Adams, Eirik Sateroy, Giulia Tanno, Kelly Sildaru, Mac Forehand, Margaux Hackett, Markus Fohr, Mathilde Gremaud, Pablo Schweizer, Sam Anthamatten, Sarah Hoefflin, Shingo Sasaki, Taisuke Kusunoki, Tim McChesney, Timothé Sivignon, Will Berman.

The Collective, oltre che nel player video di questo articolo, può essere visto online sul sito www.thecollective.film e sul canale Youtube di Red Bull Snow in 4k. Buona visione!

Ben Buratti ©Chris Baldry
© Alric Ljunghager