Tommy Live al Tour de Sas
Nell’anno che sarà ricordato come avaro di neve, perlomeno al nord, ci mancava anche il freddo.
Mi presento puntuale al mio quarto Tour de Sass vestito come un palombaro, il termometro segna -19° la tentazione di rimanere con il piumino per tutta la gara mi passa per la mente sempre più insistentemente, e penso non solo a me, alla fine decido per la svestizione con l’aria del condannato a morte.
Rotti gli indugi da un provvidenziale start, partiamo in direzione del Sasso della Croce accompagnati da un sole che comincia a fare capolino, dieci minuti di pista non di più e poi ci inoltriamo in ambiente naturale per l’intera gara, la neve è fredda inconsistente come palline di polistirolo e non tarda a mietere le prime vittime per cambio pelli fuori programma, intravedo il pericolo e decido di tenere una condotta più accorta possibile per scongiurare il pericolo, mi concentro sulle inversioni cercando di non falciare con la spatola la neve, e a strisciare gli sci come se fossero ciabatte.
I cambi assetti si susseguono considerando anche i due tratti a piedi, saranno ben sette alla fine fondamentale fare le cose per bene, riporre una pelle pulita, e a contatto con il corpo, ed alternare l’altra e così via a rotazione per concedere un pò di tepore a ciascuna, quasi con affetto materno.
Il percorso è bellissimo si sviluppa lungo le pendici del Sasso della Croce tra antichi masi e stalle, è un intricato intreccio di forestali e sentieri su bosco rado, ci muoviamo tra luce ed ombra perchè il sole mostra il suo splendore e finalmente anche tepore.
Le discese sempre su bosco non permettono grandi velocità, la poca neve ma comunque sufficiente non è riuscita a colmare le naturali asperità e gli avvallamenti sono in agguato, meglio non rischiare, solo l’ultima discesa, visibile nell’ultima parte anche dalla zona del traguardo, regala qualche emozione in più anche al pubblico.
Bella gara e molto seguita, più di duecento gli arrivati, come sempre i ragazzi capitanati da Daniele Irsara hanno fatto centro anche questa volta regalandoci un week-end con i brividi.