Su Skialper di giugno intervista a uno dei runner più promettenti

Negli occhi ancora lo stupendo settimo posto alla Diagonale des Fous. Stefano Ruzza da Busto Arsizio, basso varesotto, un piattume unico con il Monte Rosa sullo sfondo e i rumori dei jet che atterrano a Malpensa, è decisamente uno dei più forti ultra-runner italiani. Ecco qualche anticipazione.

ULTRA NATIVE –  «Diciamo, in realtà all’inizio ho fatto anche qualche gara di corsa in montagna ma poi sono passato subito alle lunghe distanze».

ASPIRANTE ROCKER – «Sono un aspirante rockettaro che per caso ha scoperto di correre forte in montagna, uno che ha iniziato a correre per riprendersi dai bagordi di gioventù. Ho iniziato dalla strada, nel 2004/05, poi nel 2010 il primo trail, Feneratrail, una sessantina di chilometri. Pensavo di essere allenato invece sono arrivato a pezzi».

IL LIVELLO ITALIANO – «In Francia il trail è un fenomeno di massa, in Italia ancora sport di nicchia. In Spagna molti ultra-trailer di livello arrivano dallo skyrunning mentre tra gli italiani direi che l’unico che ha fatto la transizione è Fulvio Dapit. Secondo me c’è ancora troppa divisione a compartimenti stagni, da noi chi fa strada fa strada e chi fa trail fa trail, mentre King a Canaday negli Stati Uniti, o Rancon, che alterna corsa in montagna e trail, sono esempi interessanti di convivenza. Non mi dispiacerebbe vedere, per esempio, un Calcaterra alla Transvulcania».

KILIAN &… – «Kilian è un maestro per tutti, ma io dico Antoine Guillon perché è una persona normale che sa alternare lavoro duro e divertimento e programma sempre bene le gare».

GIA’ DISPONIBILE – Skialper di giugno è disponibile nelle migliori edicole. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare immediatamente su smartphone o tablet, è già disponibile. È sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!    

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