Allora cominciamo bene?
Giovedì 9 dicembre, verso le 10.30 ho ricevuto una telefonata dalla G.A. Erminio Sertorelli, Presidente del Collegio Nazionale delle Guide Alpine che, molto garbatamente, mi faceva osservare che serpeggia un certo malcontento tra la Guide Alpine a proposito del contenuto di “Cominciamo Male”, pubblicato sul sito di Ski Alper. Nel nostro colloquio mi faceva osservare che gli escursionisti che sono deceduti nella valanga del Mortirolo non erano accompagnati da nessuna Guida Alpina e che era opportuna una smentita. Aggiungeva inoltre che non erano risultate gradite le mie osservazioni circa l’eccessivo anticipo con cui si suole iniziare la stagione sci alpinistica e sul pensiero “dovrebbero essere loro, gli esperti, a consigliare al cliente di attendere momenti migliori; forse badano solo all’incasso di una gita?”
Caro Presidente, se ricordi bene ho risposto che avrei riletto il mio scritto, impegnandomi a correggere le inesattezze ed a rivedere la forma con cui avevo espresso la mia opinione, se questa fosse risultata offensiva per la categoria.
Eccomi dunque pronto a rivedere quanto ho scritto:
“Poi la notizia si è fatta più completa ed ho dovuto mentalmente chiedere scusa ai tre escursionisti: erano accompagnati da una Guida.” Questo ho scritto e questo corrisponde alla notizia trasmessa dai mezzi d’informazione. Non vedo la necessità di smentire ciò che non ho mai detto; al massimo posso precisare che non ho mai aggiunto l’attributo Alpina dopo la parola Guida. E poiché esistono anche le Guide Escursionistiche, le Guide Ambientali, le Guide Naturalistiche, le Guide Turistiche, … ogni membro di queste categorie professionali potrebbe sentirsi coinvolto. Ritengo di non aver, volontariamente o involontariamente, frainteso che la Guida doveva necessariamente essere una Guida Alpina, categoria di professionisti verso la quale nutro solo sentimenti di stima.
Presidente, mi credi se dico che PURTROPPO un paio di ore dopo la tua telefonata sono stato dolorosamente sorpreso dalla notizia che ho letto sul giornale (La Stampa – Giovedì 9 dicembre 2010 – pag. 23) FUORIPISTA SUL ROSA – UCCISO DA UNA VALANGA. Nel testo si dice che “ un gruppo di tre sciatori, tra cui una guida alpina, erano (sic) impegnati in una delle discese più selvagge dell’Alto Vercellese, Il Colle della Malfatta”.
Tralascio il nome della Guida Alpina e la descrizione dell’incidente e tralascio pure i commenti espressi da “un valsesiano nato con gli sci ai piedi” a proposito della validità dei Bollettini Valanghe. Evito di farlo perché potrei fornire spunto a qualche consulente, d’ufficio o di parte, per aggiungere prove a carico della Guida Alpina che “… è stata ascoltata in caserma dai Carabinieri …”. Proprio come dicevo, questo che accade ogni volta che si provoca il distacco di una valanga e, quasi sempre, c’è un seguito.
Per quanto si riferisce agli altri argomenti, trattando i quali non ho espresso giudizi, ma solo pensieri personali, se ti fa piacere ritiro tutto e lascio la parola al cronista (Giuseppe Orrù) che mette in bocca a Silvio Mondinelli, che di montagne e di guide se ne intende certamente più di me, queste parole: “Ormai non c’è più il periodo più indicato per il fuoripista, la gente vuole sciare subito e dappertutto, le guide alpine devono lavorare e poi, comunque abbiamo tutti la testa sulle spalle per valutare i rischi. Queste cose purtroppo possono succedere. La montagna è così.”
Dicendo che la gente vuole sciare subito e dappertutto e che le guide alpine devono lavorare Mondinelli usa parole diverse, ma conferma il mio pensiero. Mondinelli dice anche Ormai non c’è più il periodo più indicato per il fuoripista. Se non c’è più vuol dire che una volta c’era, ed è proprio quello che ho cercato di dire io.
Presidente, per convincermi che anche nei tempi lontani si andava in gita con gli sci nel mese di dicembre mi hai raccontato l’episodio di tuo nonno, anche lui Guida Alpina, che prima del Natale è stato travolto da una valanga nei pressi del Rifugio Pizzini, mentre conduceva un gruppo. Fortunatamente tutti se la sono cavata senza danni.
Non ti ribatto che “un caso non fa regola”, perché il fatto che tuo nonno sia stato colto da una valanga nel mese di dicembre conferma che, all’inizio dell’inverno, anche “a quei tempi” la neve faceva fatica ad assestarsi sui versanti montani.
Ebbene, siamo solo al 9 di dicembre, l’inverno non è neppure cominciato ed abbiamo già sette morti in valanga. Ti sembrano pochi? A me no, e ritengo di avere la libertà di esprimere questo concetto. Ciò che ho scritto erano delle riflessioni e non dei giudizi. Ovviamente altri possono avere idee diverse e possono esprimerle quando e dove vogliono, possibilmente usando le stesse buone maniere con cui mi hai esposto le tue osservazioni.
Auguro a te, alle Guide Alpine e a tutti i lettori di Ski Alper un Buon Natale ed una buona stagione invernale, aggiungendo ancora un pensiero di Mondinelli: Tutti abbiamo la testa sulle spalle per valutare i rischi.