Parla il dt azzurro Stefano Bendetti

Stefano Bendetti dovrebbe essere ancora alla guida della Nazionale italiana nella prossima stagione. Condizionale d’obbligo perché manca ancora la firma sul contratto (scaduto a giugno), ma la volontà della FISI è quella di confermare lui e Davide Canclini.
Come sarà essere alla guida di squadra ‘olimpica’?
«Magari nell’immediato non cambierà molto, ma credo che il riconoscimento olimpico darà stimoli nuovi a molte Nazionali. Quelle più ‘piccole’, almeno nello ski-alp, penso alla Germania o all’Austria, faranno sicuramente investimenti importanti, altre che magari hanno un solo atleta top lavoreranno per allestire un gruppo più numeroso e competitivo, e sicuramente qualche nuovo team entrerà in Coppa del Mondo. Credo che il livello nei prossimi anni si alzerà ancora di più, le gare saranno ancora più avvincenti con molti più atleti di nazionali diversi pronti a giocarsi la vittoria. Un bel passo avanti per tutto il movimento. Certamente bisognerà essere pronti al cambiamento: si arriverà ad un livello professionistico».
Anche a livello giovanile?
«Soprattutto a livello giovanile, direi. In Italia abbiamo un’ottima base, siamo competitivi, ma adesso, un po’ come con i ‘grandi’ ce la giochiamo quasi sempre con Francia e Svizzera. Ma gli ‘altri’ non staranno fermi, già adesso abbiamo visto atleti austriaci e anche russi da podio, in futuro ce ne saranno sempre di più. Se poi verrà confermata la presenza dello ski-alp già ai prossimi Giochi Olimpici invernali (che sono in programma dal 10 al 19 gennaio 2020 in Svizzera, a Losanna, con possibile sede-gara a Verbier, ndr) allora tutto il cambiamento sarà ancora più veloce».