Serata trionfale per Robert Antonioli, al termine di una stagione trionfale (che non è ancora finita). Basta il secondo posto nel vertical di Madonna di Campiglio, per aggiudicarsi la Coppa del Mondo 2019. Per il portacolori del Centro sportivo Esercito si tratta della seconda sfera di cristallo dopo quella ottenuta nel 2017, che si aggiunge alle 11 medaglie centrate complessivamente ai campionati mondiali. Una sfida combattuta quella che si è disputata con partenza da Madonna di Campiglio e arrivo sul Monte Spinale, dopo aver affrontato un percorso di 3500 metri di sviluppo e 650 metri di dislivello. Sotto una fitta nevicata e anche un fastidioso vento nell’ultimo tratto il primo a tagliare il traguardo è stato lo svizzero Werner Marti, che è riuscito a staccare gli avversari a 200 metri dalla fine imprimendo un ritmo insostenibile per gli avversari. Il suo tempo finale è di 24’31”, quindi dopo 13 secondi è giunto Robert Antonioli. Ancora Italia e ancora Centro sportivo Esercito sul terzo gradino del podio, grazie a Michele Boscacci, arrivato sul traguardo dopo 6 secondi dal compagno di nazionale. Decisamente positiva anche la prova di Federico Nicolini, che si è reso autore di una prestazione tutta all’attacco su un tracciato che conosce alla perfezione, piazzandosi quarto e accusando un ritardo di soli 27 secondi dal vincitore. Il portacolori del Brenta Team ha avuto un ruolo strategico anche nella lotta per il successo finale del compagno Antonioli, visto che è riuscito a precedere il rivale tedesco Anton Palzer di soli 5 secondi. Sesto Davide Magnini, a 40 secondi dal vincitore ma primo Under 23 e vincitore della coppetta di specialità Espoir, che ha preceduto Alex Oberbacher.
Particolarmente combattuta anche la sfida assoluta femminile, al termine della quale l’ha spuntata la favorita francese Axelle Mollaret Gachet, capace di precedere di ben 51 secondi la svizzera Victoria Kreuzer, mentre in terza posizione ha terminato Alba De Silvestro, staccata di 1 minuto e 43 secondi, quindi la slovacca Marianna Jagercikova e sesta Giulia Murada prima nella graduatoria vertical Espoir. E la giovane portacolori del Centro sportivo Esercito è risultata anche la migliore under 23, di 18 secondi più rapida rispetto alla svizzera Arina Riatsch, che a sua volta ha preceduto la compagna Alessandra Schmid.
Affermazione italiana anche fra gli junior, grazie al valdostano Sebastien Guichardaz, che ha attaccato sin da subito riuscendo a staccare gli avversari e a chiudere il percorso con il tempo di 26’23”, di dieci secondi migliore rispetto a quello del secondo classificato, lo svizzero Aurelien Gay, mentre terzo è giunto l’austriaco Paul Verbnjak a 13 secondi. Quarto poi il gemello Fabien Guichardaz e quinto il valtellinese Daniele Corazza.
In campo femminile ennesima affermazione stagionale per la russa Ekaterina Osichkina, che ha inflitto un distacco di quasi 2 minuti alla svizzera Emilie Farquet, quindi terza la francese Malaurie Mattana, seguita dalle due azzurre Samantha Bertolina e Valeria Pasquazzo.