Pattuglie italiane rifiutate da anni

Mandateci i vostri commenti. Qualcuno sempre dentro e qualcuno sempre fuori.
Da dieci anni si verificano sistematiche esclusioni da una delle gare più impegnative e affascinanti dello ski-alp internazionale. Un turbine di contatti, telefonate, richieste di raccomandazione, poi l’iscrizione, il pagamento della quota e l’immancabile rifiuto con restituzione del denaro. Nessuna spiegazione, nessun motivo palese, nessuna selezione logica in base a meriti o piazzamenti nelle edizioni precedenti ma semplicemente «non accettato».
Qualcuno inspiegabilmente è sempre in partenza. Si tratta di nominativi che conosciamo da sempre per averli letti sulla lista dei partenti della Pierra ma quasi solo e sempre lì…
In questi giorni abbiamo ricevuto moltissime telefonate di affezionati lettori e conoscenti che ci chiedevano quale potesse essere la scappatoia per venire accettati almeno una volta alla Pierra.
«Non lo so, di certo l’arroganza e la superbia con cui vengono valiate e rifiutate le richieste di partecipazioni offendono il nostro scialpinismo e il valore dei nostri ski-alper.»
Questa è una delle ragioni per cui ho preferito che fossero dei miei collaboratori a seguire la gara: quando sono alla Pierra Menta preso dalla bellezza dei luoghi e dal fascino di questa gara mi lascio andare a racconti avvincenti e a filmati coinvolgenti che poi non fanno altro che suscitare un’irrefrenabile voglia fra i lettori di partecipare.
Corre voce che si venga accettati solo se appartenenti ad alcuni sci club oppure se amici di amici. Non possiamo dirlo con precisione ma di certo un clientelaralismo serpeggiante caratterizza tutta la fase di iscrizione e accettazione a questa gara.
Il fatto poi di far parte della Grande Course dovrebbe imporre almeno una scala di merito che determini il diritto ad essere fra i fortunati che possono prendere il via.
La trasparenza non è di casa qui: almeno finché ci si metterà in ginocchio davanti a certi personaggi fino a coglierne un cenno di assenso che vuol dire: «dai, prendi sci e pelli che per questa volta sei dentro», qualcuno ci ha provato senza riuscirci affatto, nemmeno in questo modo.
Che dire, le montagne sono belle ovunque e certamente ci sono gare in cui chi si iscrive viene portato in palmo di mano e non trattato a pesci in faccia.