Anno sabbatico per la Sky sugli antichi sentieri dei contrabbandieri

Il prossimo giugno non si correrà la prestigiosa kermesse italo-svizzera disegnata sui sentieri percorsi un tempo dai contrabbandieri.
Dopo alcune edizioni su percorso alternativo, causa condizioni meteo sfavorevoli, e vista una crisi finanziaria prolungata che di riflesso si fa sentire anche sul ‘mondo  gare’, il comitato organizzatore, orfano del presidente Moreno Raselli, ha preferito prendersi un anno sabbatico per decidere il futuro della gara: «Gli impegni professionali mi impediscono di garantire il contributo necessario in termini di tempo affinché la gara possa essere organizzata mantenendo lo standard che l’ha resa famosa a livello internazionale – ha dichiarato quest’ultimo -. Sulla mia decisione ha pure pesato la delusione per il gravoso taglio del sostegno finanziario da parte del Cantone dei Grigioni. Cosa che, a medio termine, rappresenterà una vera e propria spada di Damocle. Per un evento che nel corso degli anni è divenuto un vero e proprio simbolo sia per la Valposchiavo che per la vicina Valmalenco».    

PAUSA DI RIFLESSIONE –
Di qui la decisone sofferta, ma unanime,  di prendersi una piccola pausa di riflessione: «La SkyRace si fermerà per un anno  per motivi di natura organizzativa e finanziaria – ha continuato Raselli -.

I comitati dei due versanti, svizzero e italiano, hanno però già individuato possibili soluzioni che renderanno la Valmalenco – Valposchiavo ancora più bella e spettacolare. Ciò a condizione di riuscire a risolvere il serio problema di budget insorto a causa del decurtamento del fondamentale contributo fin qui garantito da Graubünden Sport».  

IL FUTURO –
Al fianco di un gruppo che nel corso dell’ultimo decennio ha portato questa gara ad essere una delle più belle e blasonate del Vecchio Continente vi sono istituzioni locali e sponsor privati che hanno da subito hanno colto le potenzialità turistico – sportive dell’evento: «Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare pubblicamente le istituzioni locali e main sponsor come Repower e Banche Raiffeisen. Grazie a loro ha potuto crescere ed affermarsi sino a diventare una delle tappe obbligate per grandi campioni e semplici amatori.
Un grazie va anche a La Sportiva e a Gore-Tex con l’augurio che il circuito da loro ideato, pur se orfano per un anno della nostra competizione, possa crescere ulteriormente».     

Raselli ha voluto riservare una menzione ai volontari, da sempre cuore pulsante di questa kermesse transfrontaliera: «Un grande grazie va ai volontari che con impegno, passione  e dedizione si sono dati da fare sia sul fronte italiano, sia su quello svizzero.  Il comitato organizzatore farà tutto il possibile affinché il loro grande impegno venga onorato anche in futuro».