Vogliamo parlarne?
Nel mio viaggio tra gli sci club ho ascoltato da più presidenti la speranza che si possa cambiare la gestione del famigerato modello 61 che, ricordiamo, è il modello istituito dalla Fisi per gestire il problema delle visite mediche. In sostanza ad ogni gara il presidente deve sottoscrivere, ed inviare, il modello 61 per attestare che tutti i suoi atleti compresi nell’elenco sono in regola con il certificato medico per la pratica di attività agonistica. L’avvento del modello 61 è stato un ottimo deterrente contro la contraffazione dei certificati, che ahimè si è dovuta registrare. Fotocopiare certificati cambiando la data di validità sembrava il sistema ricorrente, di fatto ora la Fisi ha spostato il problema a monte, incaricando i presidenti delle società di verificare e certificare che l’atleta sia in regola. Tutto bene e corretto, solo che un presidente non può certificare per 20 domeniche di fila che quell’atleta è a posto. Con tutti i problemi annessi e connessi. Quante volte infatti è capitato che i fax o le mail non siano arrivate alle organizzazioni, o siano andate perse, e che l’atleta di conseguenza non poteva ritirare il pettorale anche se in regola con l’iscrizione. Presidenti tirati giù dal letto, presidenti rintracciati il sabato sera a cena e obbligati a rientrare in fretta per rinviare il modello 61, presidenti esasperati che nelle settimane clou, in cui ci sono più gare, passano le serate a compilare modelli 61 e rintracciare gli atleti per capire dove gareggeranno. Siamo nell’era del telematico, noi pensiamo che si possa ovviare a tutto questo semplicemente con un clic ad inizio stagione. In sintesi: la fisi rilascia un pin code od una password collegata al codice dello sci club. Il presidente entro il 30 novembre dovrà entrare nel database della fisi ed abbinare ad ogni suo atleta le date con la validità del certificato, poi durante la stagione tenerlo aggiornato man mano che scadono certificati e vengono rinnovati. Spetterà poi agli organizzatori di ogni singola manifestazione consultare il database per rilevare quali atleti iscritti siano in regola o meno con il certificato medico. Visto poi che negli sci club non tutti i tesserati svolgono attività agonistica, sarebbe utile prevedere il rilascio delle tessere Fisi in due colorazioni diverse per differenziare chi opta per le gare e chi semplicemente sottoscrive la tessera per avere una copertura assicurativa.
Nessuna polemica la nostra, l’intento è quello di aprire un sereno confronto tra le parti per poter migliorare la gestione del modello 61. I tempi tecnici per mettere in piedi e testare questo nuovo sistema ci sono, perché non provarci? Apriamo un dibattito, magari nascono nuove idee, magari per una volta riusciamo a metterci tutti d’accordo.