Un crono che resisteva dal 1995. L’ennesimo record sulle vette più alte d’Italia che cade in questa estate senza gare. È successo questa mattina sul Gran Paradiso. Una sfida per due. I due alpini in forza al Centro Sportivo Esercito, Nadir Maguet e Daniel Antonioli, hanno attaccato lo storico primato di Ettore Champrétavy. A spuntarla in 2h02’32” (1h29 in vetta), con il nuovo record di salita e discesa è stato Nadir Maguet. L’altro alpino ha invece stoppato il cronometro sul tempo di 2h10’32”. I due sono partiti dalla frazione Pont di Valsavarenche (1960 mslm), hanno risalito sentieri, pietraie, ripide pareti e la parte sommitale di ghiacciaio, fino a toccare i 4.061 m della vetta. Da lì, giù a rotta di collo in una e vera corsa contro il tempo.

Il precedente storico primato di 2h21’36” (1h43’22” il tempo di ascesa) del 1995 era di Ettore Champrétavy che a sua volta aveva invece battuto quello di Valerio Bertoglio, guardaparco di Ceresole Reale con un passato da atleta, che il 6 agosto 1991 fermò il cronometro sul tempo di 2h32’6” (1h50’il tempo di salita).

Dopo essersi confrontati con Ettore Champrétavy, che non ha lesinato loro preziosi consigli, alle prime luci dell’alba i due alpini sono partiti da Valsavarenche per attaccare i 2.101 metri di tecnicissima ascesa. Lo stesso Champrétavy, si è unito al personale della Sezione Militare di Alta Montagna e ad altro personale tecnico del Centro Sportivo Esercito e dell’ambiente, per creare una cornice di sicurezza lungo il percorso permettendo agli atleti di compiere l’ascesa e la discesa in completa autonomia e in piena sicurezza seppur con limitato materiale alpinistico al seguito. Un record certificato del sistema GPS Live Tracking di Wedosport e dal cronometraggio classico della Federazione Italiana Skyrunning.