250 atleti al via, doppietta azzurra con Tadei Pivk e Elisa Desco
250 partenti in una timida giornata di sole a Livigno per la prima edizione della Livigno Skymarathon, percorso tecnico e muscolare lungo i 34,5 chilometri sulle creste al confine tra Italia e Svizzera nel Piccolo Tibet. Tranne i primi, veloci e fortunati, gran parte dei concorrenti ha corso la seconda parte di gara sotto una fitta pioggia, prima che ritornasse, finalmente il sole. Idea di successo per la squadra coordinata da Marco De Gasperi, Adriano Greco e Mario Poletti, direttori del percorso, per una prima edizione entrata di diritto nelle World Series del campionato Skyrunning come confermato da un entusiasta Marino Giacometti prima della partenza: «Livigno è un territorio che grazie alla sua morfologia, alle sue montagne, alle sue strutture organizzative e al vantaggio di trovarsi a 1700 metri di quota, ben si presta ad una tappa delle World Series».
GARA MASCHILE – Successo di giornata per un grandissimo Tadei Pivk che si conferma campione vero nelle gare di lunghe distanze: dopo il successo (tra gli altri) a Zegama del 2015 e il titolo di Campione del Mondo Skyrunning, il portacolori del Team Crazy Idea-La Sportiva, ha ricominciato il 2016 così come aveva chiuso l’anno, vittorioso con un tempo di 3 ore 55 minuti e 27 secondi. Nella prima parte di gara lo svizzero Pascal Egli, Team Dynafit, vincente meno di un mese fa alla Resegup di Lecco (con record del percorso) e il forte scialpinista francese del Team Scott, Alexis Sévennec hanno provato a fare il buco ma il friulano non ha mollato un centimetro e già alla prima discesa si è rifatto sotto. Nel frattempo il giovane Jan Margarit (anno 1997) del Team Salomon a debita distanza ha controllato i giochi e in Val Federia, intorno al ventesimo km, ha sferrato l’attacco decisivo ai due atleti Egli e Sevennec, sfiancati dall’avvio troppo veemente, e ha cercato di staccare anche Tadei Pivk. Il friulano è però riuscito a resistere e, all’ultimo passaggio in salita, a quota 2700 del Carosello, Tadei conduceva con più di un minuto di vantaggio sul giovane catalano. Le posizioni si sono cristallizzate e Jan Margarit ha chiuso arrivando in Plaza da Comun due minuti e mezzo dopo il campione del Team Crazy. Otto minuti più tardi accolti da un grande pubblico, nonostante la forte pioggia, sono arrivati Pascal Egli (terzo in 4h 06′ 52") e Sevennec (4h 07′). Al quinto posto Pablo Villa Gonzales (Team Salomon), nei dieci anche André Jonsson, Hassan Ait Chaou, Marc Mir Casal, Albert Garcia Puyol e Dani Garcia Gomez.
GARA ROSA – Al femminile l’atleta di casa, Team Scott, Elisa Desco ha dominato in lungo e in largo: dopo una prima fase di studio in cui Katrine Villmussen e Oihana Cortazar hanno provato a fare il vuoto, Elisa alla fine della prima salita, all’attacco delle catene ha preso la testa della gara e nonostante temesse potessero riprenderla lungo la tecnica ed aerea cresta, si è presentata in solitaria all’arrivo con un tempo di 4 ore 48 minuti e 54" davanti a Aitziber Ibarbia (5h 04′) della Selezione Basca e Megan Kimmel, la forte statunitense del Team Asics con 5 ore e 05′. Chiudono le cinque, Sheila Aviles Castano e Marta Molist Codina.