Tutto prondo per la settima edizione della gara piemontese

Percorrendo la strada della Val Borbera, ad un certo punto la stretta valle si allarga e le ripide pareti rocciose lasciano il posto a un orizzonte fatto di ampie vedute su prati e boschi. A fare da sfondo, le cime dell’Appennino Ligure, fino ai 1.700 metri del Monte Ebro. Nel punto esatto dove la stessa valle svolta a destra, prima del pianoro dove è ubicato il paese di Cantalupo Ligure, questa raggiunge la sua larghezza minima e le ripide pareti che si bagnano nel  Torrente Borbera sembrano disegnare una porta d’accesso a un nuovo territorio. Ed è proprio da questo punto, Pertuso, che si entra in uno dei regni del trail piemontese, nel regno de Le Porte di Pietra. Sabato si disputerà la sua settima edizione su un percorso ormai consolidato negli anni di 71 km e 4.000 m D+.anche quest’anno la gara fa parte del circuito Salomon Trail Tour Italia.  

DAI PIONIERI AI GIORNI NOSTRI
– Tutto iniziò nell’ormai lontano 2006 quando, nella sua edizione zero, arrivarono primi a pari merito il piemontese Marco Olmo e l’argentino Pablo Barnes. Il loro tempo finale fu di 9 ore e 3 minuti. L’anno successivo, con la prima edizione ufficiale, Pablo Barnes si prese la rivincita e andò a vincere in solitaria in 7h51’, con un vantaggio di 15 minuti su Flavio Gadin. Dal 2009, ha inizio invece il dominio targato Silvano Fedel che vince l’edizione in 7h36’, davanti a Marco Zarantonello. Nel 2010, Fedel si riconferma ma il suo tempo di 8h20’ fu viziato dalle avverse condizioni del percorso. Dietro di lui, Enrico Camarda concluse in 8h40’.

L’ANNO DEL RECORD
– L’edizione de Le Porte di Pietra che tutti gli appassionati della disciplina ricordano con più emozione fu sicuramente quella del 2011. Silvano Fedel, Guliano Cavallo e Daniele Fornoni diedero vita a una sfida memorabile che si risolse solo nell’ultima parte di gara. Fedel andò a cogliere il suo terzo successo consecutivo stabilendo anche il nuovo record della corsa in 7h21’19’’. Un tempo che per qualcuno rappresenta un sogno, per molti un semplice miraggio. Cavallo giunse secondo in 7h30’, anche lui sotto il precedente primato. Terzo Fornoni in 7h42’.

L’ANNO DEL GRANDE CADO
 – L’edizione 2012 sarà invece ricordata per il caldo che ha colpito la Val Borbera nei giorni della gara causando numerosi ritiri. Vinse Matteo Pigoni, facendo comunque registrare un ottimo 7h35’22’’, davanti a Cristiano Campestrin in 8h03’ e Pablo Barnes in 8h30’.

LE
ATTESE DI QUEST’ANNO – Sabato saranno presenti al via come di consuetonomi importanti del trail italiano. I pronostici dicono Matteo Pigoni e Daniele Fornoni con un Sergio Vallosio che cercherà di confermare l’ottimo avvio di stagione. Ma la lista dei pretendenti alla vittoria finale sembra essere molto lunga. A partire da Stefano Trisconi che con il secondo posto alla Maremontana ha dimostrato di essere nel gruppo dei primi. Proprio la Maremontana avrebbe dovuto essere un bel banco di prova per questi quattro atleti ma la classifica finale, con la Vittoria di Segio Vallosio non ha visto Matteo Pigoni e Daniele Fornoni ritiratisi per le condizioni meteo. A seguire, altri atleti possono sicuramente dire la loro come Michael Dola, recentemente ottimo quarto classificato all’Elba Trail, Fabio Pozza, un nome nuovo di questo avvio di stagione con l’ottimo terzo posto all’ultimo Gorrei, Davide Ansaldo, dato in grande forma, e Roberto Beretta, dotato di esperienza e di grande regolarità nelle ultra.