Nella gara rosa festeggia Emelie Forsberg

Un Kima memorabile: giornata calda e senza una nuvola per un’edizione da sogno. Una prima fase di studio con un terzetto di testa composto da due francesi Leo Viret ed Alexis Sévennec insieme al sei volte campione di corsa in montagna Marco De Gasperi che ha fatto il passo, seguito a distanza da un altro terzetto con Manuel Merillas, secondo all’edizione 2014 dietro a Kilian, Tom Owens e il nepalese Bhim Gurung. Dopo la Bocchetta Roma il nepalese ha aumentato il passo e raggiunto al Bivacco Kima il gruppo di testa. Ritmo fortissimo che ha costretto agli straordinari Merillas e Owens: il primo ha alzato bandiera bianca in Gianetti ritirandosi, mentre Owens (Team Salomon) dopo aver raggiunto i quattro di testa in prossimità del Passo del Barbacan ha dovuto rallentare il proprio ritmo lasciando gara a quattro per il primo posto.
Sotto la Omio il campione del Team Scott Marco De Gasperi ha rotto gli indugi e portandosi in testa ha tentato la fuga decisiva. Ma la volata finale sorride a Bhim Gurung che con 6h10’44" fa segnare il record al Kima. Terzo Leo Viret, quarto Alexis Sevennec, quinto Tom Owens, completano la top ten lo spagnolo Genis Zapater, il britannico Jonathan Albon e gli azzurri Christian Minoggio e Matteo Piller Hoffer.

GARA FEMMINILE – Nella prova rosa, posizioni cristallizzate già dopo il Rifugio Ponti con la favorita Emelie Forsberg davanti a tutte fin dalla Piana di Predarossa andando a coronare il suo sogno, svanito nel 2014 per un errore di percorso. La svedese arrivava da un grave infortunio ed era la sua prima gara veramente impegnativa della stagione e così ha deciso di forzare fin dall’inizio nella parte meno tecnica del percorso. 7h49’06” il suo crono davanti alla neozelandese del Team Scott International Ruth Croft ed ad un’indomabile Emanuela Brizio del Team Valetudo Rosa. Quarta la britannica Holly Page, quinta la spagnola Roser Espanyol.