Grande gara del francese, secondi Castanyer e Karrera, ventesimo Geronazzo

Capolavoro di François D’Haene alla UTMB: il francese taglia per primo il traguardo di Chamonix in 20h11’44", nuovo record del percorso. Dopo la ‘garetta’ accorciata causa maltempo del 2012, eccolo dunque sul gradino più alto della gara vera. Una gara durissima: prima parte sotto la pioggia battente, ma il ritmo è stato comunque molto veloce. Da Les Contamines le posizioni iniziano a delinearsi: nella traversata dalla Val Veny sono in quattro a fare gruppo di testa, mentre a Courmayeur allungano in tre: D’Haene appunto, Tofol Castanyer e Iker Karrera. Appena dietro di loro Luis Alberto Hernando, un po’ più staccato Anton Krupicka che dopo una partenza dietro le quinte, rimonta posizioni, decidendo anche di saltare un ristoro in direzione Italia.
Ma il ritmo dei primi tre è incessante, soprattutto quello di D’Haene: a Champex arriva con un vantaggio di 11 minuti sulla coppia spagnola e soprattutto con un passo diverso. Hernando, intanto ha deciso di ritirarsi, Krupicka viene rimontato e superato dal connazionale Jason Schlarb e dal lituano Gediminas Grinius.
D’Haene ha la gara in mano e decide di chiudere i conti: al passaggio di Catogne il suo vantaggio è salito a 23 minuti. Il francese del Team Salomon arriva con il sole tra due ali di folla a Chamonix, gli spagnoli hanno alzato bandiera bianca: arrivano insieme, abbracciandosi con un ritardo di 44 minuti. Per la classifica ufficiale secondo Castaner in 20h55’42", terzo Karrera in 20h55’46". E festeggia la Salomon con tre suoi atleti sul podio.

HO VISTO CHE ERO PIU’ IN FORMA – «Abbiamo corso tanto con Iker e Tofól e mi sono trovato bene, poi al km 80 circa ho visto che ne avevo di più e ci ho provato, oggi è andata bene a me ma domani spero che vada meglio a loro» ha detto D’Haene. «Nelle ultime due ore ho sofferto, anche perché secondo me all’inizio abbiamo tirato troppo». 

TOP TEN – Al quarto rimane lo statunitense Jason Schlarb in 21h39’44", quinto Gediminas Grinius in 21h5”04". Il sesto posto conferma il feeling degli australiani con Chamonix dopo la bella prestazione dei Mondiali di Skyrunning: lo conquista Andrew Tackey in 22h40’26”. Al settimo posto il norvegese Sondre Amhdal, all’ottavo il portoghese Carlos Sa, uno che a CHamonix è sempre tra i piazzati, al nono il francesce Bernard Collomb-Patton e al decimo il francese Stéphane Brogniart. 

KRUPICKA – 47° Anton Krupicka, partito piano, poi in grande recupero fino al quarto posto del Grand Col Ferret. Poi problemi ad alimentarsi e una sosta di 3 ore a dormire per recuperare a Trient… Ecco spiegato il 47° posto.

RITIRATI –
Diversi i ritirati, tra i quali alcuni favoriti: Luis Alberto Hernando, dopo circa 100 km (problemi di stomaco), Mike Foote, Fabien Antolinos, Dakota Jones. 

ITALIANI – Ottime prestazioni di Ivan Geronazzo (ventesimo e migliore azzurro, 24h16’46”) e Christian Insam (ventottesimo dopo il 142° posto dell’anno scorso, 25h5’56”). Stefano Trisconi è arrivato 38° in 25h59’12”). 43° Filippo Canetta: «La mia gara è iniziata negli ultimi 30 km, prima ho avuto problemi ad alimentarmi». Al cinquantesimo posto troviamo Sergio Vallosio. Ritirati Fornoni, Zanchi, Roncoroni e Rabensteiner. «Ho avuto qualche problema con la frontale e per questo dovevo puntare bene il terreno perché non vedevo e le gambe ne hanno risentito ma è stata una gara come volevo, in rimonta, sono soddisfatto di questo risultato» ha detto Geronazzo. «Ho sofferto le prime 4-5 ore per la pioggia incessante e il fango, ma ho tenuto duro e sono contento di essere arrivato al traguardo» il commento di Insam. E le donne? Federica Boifava, che è stata anche quarta e comunque sempre nella top ten, ha dovuto arrendersi ad Arnuva dopo una sosta di tre ore al rifugio Bonatti per problemi intestinali. Emanuela Scilla Tonetti si è rotirata a Les Chapieux.    
 

UTMB® 2014 – Race report di UltraTrailMontBlanc