Non è vero, ma ci credo. Oppure, se volete, non ci credo, ma è vero. A volte le coincidenze sono solo coincidenze, ma nel caso di François D’Haene potrebbero non esserlo e c’è un sottile filo magico che lega i suoi successi a un luogo: Domaine du Germain, comune di St.-Julien-en-Beaujolais, dipartimento del Rodano. Dopotutto ci troviamo a pochi chilometri da Lione, che con Torino e Praga forma un noto triangolo dell’esoterismo. La terra rossa argillosa di queste colline famose per il loro vino allegro e fruttato sembra avere avuto un magnetismo positivo sulla vita e la carriera sportiva del più forte ultra-trailer del mondo. E noi siamo stati tra i pochissimi giornalisti al mondo (gli unici di una rivista specializzata) a potere passare una giornata intera con François D’Haene tra i suoi vigneti. Sul numero 115 di Skialper, di dicembre-gennaio (clicca qui per riceverlo a casa) pubblichiamo un ampio reportage.

François D’Haene nei vigneti del Domaine du Germain ©Federico Ravassard

CINQUE ANNI MAGICI – François e la moglie Carline hanno completamente cambiato le loro vite nel 2012 quando hanno messo tra parentesi le precedenti occupazioni per prendere in affitto le vigne della famiglia di Carline. Da fisioterapista e vignaiolo. Da atleta di buon livello a trail runner più forte del mondo. Guarda caso Il 2012 è il primo dei cinque anni magici. Cinque – altro legame esoterico – come i tralci di ogni vigna di Gamay che possono essere potati ogni anno secondo il contratto di affitto firmato da François e Carline. Prima una bella carriera, con il terzo posto alla CCC del 2006, il podio sfiorato a La Reunion e ai Templiers, il secondo posto alla TNF Australia. Risultati che ognuno di noi farebbe carte false per ottenere, per carità. Ma manca quel numero – uno – nelle gare che contano veramente. Sei uno tra i tanti. Poi improvvisamente nel 2012 arriva la vittoria all’Ice Trail Tarentaise e all’UTMB, il secondo posto all’Endurance Challenge 50 in California, nel 2013 la vittoria alla 80 km du Mont Blanc e alla Diagonale des Fous, nel 2014 il trittico Mt Fuji, UTMB e Diagonale, nel 2016 ancora la Diagonale e la Hong Kong 100, nel 2017 Madeira, Maxi Race d’Annecy e soprattutto l’UTMB dei record, quella che lo consacra, se ci fosse stato ancora bisogno di una prova, come il più forte ultra-trailer del mondo. Di sempre.

DR JEKYLL E MR. D’HAENE – Non si può dire che D’Haene sia uno dei runner più simpatici ed espansivi. Almeno questo è il volto pubblico di un atleta che sembra sempre concentrato e introverso. Avere la possibilità di incontrarlo al Domaine du Germain restituisce un’immagine completamente diversa, di una persona semplice e genuina, con i valori della famiglia e dell’amicizia al primo posto. François invita i suoi amici più stretti a vendemmiare e a provare i primi calici dei suoi migliori cru, va a correre con i vicini quando si allena, ha sempre un sorriso (e una flute) pronti… D’Haene realizza ogni due anni un cartone speciale con tre bottiglie dei migliori millesimati dedicate a tre vittorie. Al Domaine du Germain produce circa 14.000 bottiglie all’anno su un totale di poco meno di cinque ettari di vigne. I suoi vini possono essere acquistati online: domainedugermain.com

I vigneti del Domaine du Germain ©Federico Ravassard

TUTTI GLI UOMINI DI FRANÇOIS – I successi nascono da un piccolo e affiatato team. Jean Michel Faure Vincent è il fidato manager e consigliere, Christophe Malarde il preparatore, con il quale però, più che condividere tabelle e programmi, si consulta quando ha dubbi, Arnaud Tortel il fisioterapista, David Hugot si occupa della gestione degli accordi di sponsorizzazione e Damien Rosso il fotografo di fiducia, compagno di tante avventure.

OBIETTIVO WESTERN STATES – Intanto D’Haene ha già svelato una gara del suo calendario del 2018… Western States Endurance Run, dove troverà anche Jim Walmsley!

La maglia a maniche lunghe che François D’Haene usa sempre nelle ultra ©Federico Ravassard
François D’Haene re dell’UTMB 2017 ©UTMB