È stata un po’ la sorpresa dell’ultima Salomon Gore-Tex MaXi-Race andata in scena nel fine settimana ad Annecy: la vittoria di Francesco Cucco nella Ultra-Race, la prova da 116 km con 7360 metri di dislivello. Crono di15h01’08”, davanti al francese Fabrice Couchoud, staccato di oltre mezz’ora, e alla prima donna, la svedese Mimmi Kotka.
«La gamba c’era, ma certamente non mi aspettavo di arrivare davanti a tutti. Una bella soddisfazione e uno stimolo per i prossimi appuntamenti che ho messo in calendario».
Targa ITA, ma da anni vivi in Francia.
«Sono di Chieri, in provincia di Torino: per lavoro mi sono trasferito prima a La Réunion dove ho vissuto tre anni, adesso invece sono a Chambery. La MaXi-Race adesso è un po’ la gara di casa, ma in cantiere ho anche LUT, TDS e ovviamente La Diagonale, sicuramente la vera gara di casa…».
Già, come sei arrivato alle ultra?
«Avevo un passato agonistico nel triathlon a livello giovanile. Insomma un po’ di base c’era… Poi per un po’ di anni ho staccato, ma vivendo a La Réunion è impossibile non farsi contagiare dal trail: è quasi una religione. Così cinque anni fa ho ripreso a correre, da lì il passaggio alle gare. Ovviamente lunghe distanze».
Nel 2015 la prima Diagonale des Fous, undicesimo, l’anno successivo decimo.
«Una gara fantastica che ti entra dentro, difficile, ma in un’atmosfera unica».
Eri al via anche della UTMB, dunque tante gare impegnative, come riesci a gestire gli allenamenti?
«Alla UTMB ho pagato il freddo, forse ero troppo abituato al clima de La Réunion… Sono fisioterapista e lavoro in uno studio dove posso gestire al meglio i miei orari. Ma non è facilissimo anche perché c’è anche una figlia di due anni e mezzo. Ogni momento libero si corre, nel fine settimana si allunga un po’ di più, cercando di sfruttare al massimo ogni uscita».