Il runner americano e' finito sotto una valanga
Anton Krupicka, ultra runner americano, è stato sorpreso da una valanga sul versante nord del Longs Peak, a pochi km da Boulder, in Colorado. Un terreno ormai abituale per i suoi allenamenti, nonché la montagna scelta per il suo ultimo progetto di record, 52 ascensioni in un anno su 12 vie differenti, una al mese. Una nuova sfida che l’ha portato a unire la corsa con l’alpinismo.
La disavventura è successa il 4 aprile scorso, dopo aver compiuto la decima ascensione annuale salendo la cima dal Martha Couloir, via per lo stesso Krupicka inedita e non priva di passaggi tecnici. In discesa, su un tratto in forte pendenza, è stato trascinato dalla massa di neve, giunta all’improvviso, per alcune decine di metri. Fortunatamente si è arrestato prima di alcuni salti di roccia e in poco tempo, mantenendo la calma, e riuscito a liberarsi. Per lui solo dolori al fianco sinistro, al piede sinistro e al ginocchio destro, lo stesso operato due anni fa. Ha quindi concluso il suo allenamento mattutino di 4h18’. Pur senza aver subito particolari conseguenze, Anton considera l’accaduto come una sorta di monito su quelli che sono i potenziali pericoli in montagna, i particolare in primavera quando i cambiamenti climatici sono spesso repentini. Un monito anche all’eccessiva sicurezza in quanto lo stesso Anton riconosce di essersi concentrato tutta la mattina sulla nuova e impegnativa via di salita e di essere stato troppo sicuro su quella di discesa che conosceva molto bene, sottovalutando in definitiva le condizioni ambientali. Nel pomeriggio, a dimostrazione del fatto che l’incidente non ha portato con se particolari conseguenze, Krupicka è poi salito sul solito Mt. Green per un’altra ora e 20’ di allenamento. Prossimo obbiettivo, la Transvulcania Ultramarathon l’11 maggio.