Il cielo è il limite per Davide Magnini, è davvero il caso di dirlo. Il ventiduenne di Vermiglio, punta di diamante della squadra di scialpinismo del Centro Sportivo Esercito, ha lasciato la sua firma su un’altra vetta salita in velocità questa mattina. Questa volta l’obiettivo era la Cima Presanella, la più alta del Trentino con i suoi 3.558 metri d’altezza e, soprattutto, la montagna di casa per Davide, che ogni mattina la guarda svegliandosi nella sua Vermiglio, sulle prime pendici del Passo del Tonale.
La corsa di Magnini è partita proprio dal suo paese natale alle 7.19 del mattino, circa un’ora dopo l’orario inizialmente previsto a causa della nebbia e delle basse temperature in quota prima che il cielo si aprisse. Dopo aver raggiunto la vetta con una grande prestazione (probabilmente la mia migliore scalata della Presanella di sempre dirà dopo la prova,) lo skyrunner si è lanciato nella discesa verso la località Cadin, sede di partenza e arrivo, arrivando a chiudere il suo sforzo in 2 ore, 39 minuti e 7 secondi sui complessivi 21 km di percorrenza per 2.350 metri di dislivello positivo. In allenamento, il trentino aveva fatto segnare un personal best di 3 ore, 7 minuti e 19 secondi: un miglioramento di quasi mezz’ora, a conferma di una prestazione di livello assoluto.
Magnini ha poi proseguito la sua corsa verso il centro di Vermiglio, dove ad attenderlo ha trovato famiglia, tifosi e appassionati per celebrare una nuova impresa conquistata dopo il record di salita e discesa dell’Ortles di appena otto giorni fa. «Dopo il record della scorsa settimana sapevo di contare su un’ottima condizione, ma l’emozione che provo oggi è fatta di tante cose. C’è stata la tensione, con l’avvio ritardato al mattino, ma anche la responsabilità dell’organizzazione che caratterizza eventi come questo, il desiderio di fare bene davanti alla mia gente, e la gioia di incontrare così tante persone prima sul percorso, e poi in piazza a Vermiglio. Volevo che fosse la festa di Vermiglio, della montagna, della passione: è stato proprio così» ha detto Davide. «Questa mattina avrei voluto partire alle 6, ma in quota c’era nebbia e uno strato di ghiaccio sulla cresta. Mio padre e il tecnico dell’Esercito Manfred Reichegger che erano sul percorso mi hanno consigliato di attendere, e anche grazie a questo sono riuscito a fare un’ottima ascesa, mentre oggi la discesa ha rappresentato l’insidia più grossa, sia per il fondo che per lo sforzo che nell’ultima parte ha iniziato a farsi sentire parecchio. Ma non c’è dubbio: sentire così tanto affetto intorno a me mi ha permesso di dare qualcosa in più, e staccare un tempo che ha superato le mie più rosee aspettative. Sono felice.
Al fianco di Davide Magnini nella sua impresa, il Consorzio Pontedilegno-Tonale. Davide Magnini ha la straordinaria capacità di riuscire a sorprenderci ogni volta – ha detto il consigliere delegato Michele Bertolini – Ormai tutto il mondo conosce il valore di questo straordinario campione, che oggi ha regalato ai tifosi di casa sua una grande prestazione e un’emozione ancora più grande. Non vediamo l’ora di seguire le prossime imprese di Davide: un percorso di grandi successi che speriamo lo porterà alla ribalta nel 2026, quando lo scialpinismo potrebbe fare il suo debutto come sport olimpico proprio nei Giochi di Milano-Cortina».