Si corrono sabato mattina i mondiali lunghe distanze

Saluteranno il Colle del Sestriere nella mattinata di giovedì gli azzurri della corsa in montagna. Sabato si corre la Zermatt Marathon, valida per i Campionati Mondiali di Lunghe Distanze. In terra elvetica, l’Italia riparte dai due argenti a squadre ottenuti lo scorso anno in Colorado, quando sul Pikes Peak, sfruttando al meglio anche il fattore quota, i padroni di casa degli Stati Uniti monopolizzarono il podio individuale, al netto del solo argento dell’eritreo Azerya Teklay. Rispetto al 2014, protagonisti diversi, almeno in parte, quelli attesi sui quarantadue chilometri e spiccioli di gara che vedrà al via anche il Kenya che punta al colpo grosso con Francis Njoroge, Francis Ngare, Isaac Kosgei e Paul Maticha Michieka. Quest’ultimo, vincitore delle ultime tre edizioni della Zermatt Marathon, detiene anche il record della gara, portato lo scorso anno a 2h55’04". Dai 1116 metri di St. Niklaus ai 2585 di Riffelberg, con il passaggio a Zermatt (1616 metri) fissato attorno a metà gara: all’ombra del Cervino, è una sfida che al maschile vede tra i protagonisti annunciati anche il bronzo iridato 2014, lo statunitense Andy Wacker, e lo sloveno Mitjia Kosovelj, iridato nelle Lunghe Distanze nel 2013 in Polonia.
Cinque gli uomini azzurri in gara, con Tommaso Vaccina, sesto lo scorso anno in Colorado e annunciato in ottima condizione, a caccia di ulteriore piazzamento di prestigio, insieme agli esordienti in azzurro Alessandro Rambaldini e Francesco Puppi, a Massimo Mei, sedicesimo nel 2014, e a Gerd Frick. L’esperto altoatesino, in particolare, è di casa da queste parti, avendo vinto l’edizione 2008 della gara ed avendo chiuso altre tre volte al secondo posto, l’ultima delle quali nel 2013. Al podio individuale si candida anche il bulgaro Shaban Mustafa, terzo nel 2014, ma per la classifica a squadre l’Italia dovrà guardarsi, oltre che dagli Stati Uniti campioni in carica, anche dalla Svizzera di Patrick Wieser e dal Sudafrica di Thabang Madiba.
In campo femminile, due le punte azzurre, tenute in alta considerazione dall’intero lotto di partenti. Maratonete di livello anche su strada, Catherine Bertone e Ivana Iozzia coltivano sogni che parlano magari anche di podio, in una prova in cui Francesca Iachmet, già in azzurro lo scorso anno sul Pikes Peak, e l’esordiente Gloria Giudici saranno chiamate a dare il loro importante contributo nella classifica per Nazioni, data dalla somma dei tre migliori tempi.
Per gli Stati Uniti iridati in carica, da seguire soprattutto Stevie Kremer e Megan Kimmel, oltre a Roche, Dalzot ed Erholtz: sfida aperta dunque per un successo cui ambisce anche la Svizzera guidata dalla due volte campionessa europea Martina Strahl, una delle maggiori favorite a livello individuale, e dalla non più giovanissima detentrice del record della gara, Daniela Gassman (3h29’13" nel 2012). Per la vittoria finale, fari però puntati con decisione anche sulla francese Aline Camboulive, qui vincitrice tanto nel 2013 quanto nel 2014.
Gara open quella iridata delle Lunghe Distanze: alla maratona individuale, risultano iscritti circa 1500 atleti, cui vanno aggiunti i 700 partecipanti alla prova a staffetta. Non solo maratona però nel weekend elvetico, perché in giornata totalmente dedicata alla corsa in montagna troveranno spazio anche una mezza maratona (600 iscritti) e un’Ultra Marathon di 45 km, con 800 partenti al via.