Come si usa e a cosa serve. Lo utilizza anche Tadei Pivk
Correre in inverno, magari su fondi duri o innevati. Come cambia la tecnica? Quali accorgimenti adottare? Quando si parla di corsa su fondi innevati o ghiacciati, soprattutto in gara, viene naturale pensare a un accessorio che negli ultimi anni è sempre più entrato nel set-up dei trail runner, il micro rampone, obbligatorio anche al Tor des Geants e al 4K.
MISTO OK – Però il micro rampone pensato per la corsa non è solo per la neve. Anzi, è proprio il misto il terreno d’elezione perché lì si può nascondere l’insidia di un velo di ghiaccio invisibile e la soglia di attenzione del runner è inferiore a quando sta correndo sul bianco… In inverno poi, come avviene per i pneumatici delle auto, che perdono molta aderenza sotto i sette gradi centigradi, la trazione soffre e fondi duri e insidie del gelo sono sempre in agguato: anche un prato bagnato può diventare un campo di pattinaggio. «In autunno sono stato in Slovenia a correre un vertical su un trampolino per il salto con gli sci, su quel mix di erba bagnata e terreno garzato i ramponcini sono perfetti» dice il campione di corsa in montagna Emanuele Manzi.
COME USARLI – È sempre importante calzare ramponi della giusta taglia e indossarli a partire dalla punta, allungando l’elastomero fino a farlo entrare anche nel tallone e controllando che catene o microfuni e punte siano ben posizionate. Per togliere il ramponcino si parte invece dal tallone ed entrambe le operazioni sono molto veloci. Terminato l’utilizzo l’ingombro è minimo perché possono venire ripiegati. Ma come si corre con un micro rampone? Ecco un video appena realizzato da Nortec, azienda produttrice di due modelli utilizzabili per trail e sky, nel quale Tadei Pivk, per la seconda volta vincitore della classifica Sky delle Skyrunner World Series, mostra come si allena e cosa fa con i ramponcini ai piedi.