Al Nasego il valdostano batte Mamo, la bresciana rifila 4 minuti a Collinge
Dopo le emozioni del Kilometro Verticale protagonista la Corsa in Montagna Lunghe Distanze questa mattina a Casto, Il piccolo centro valsabbino che ha ospitato per due giorni il meglio che il mountain running può offrire oggi a livello nazionale e non solo. In Palio c’era il Trofeo Nasego, 21,5 km e 1.300 m D+, gara internazionale di montagna lunghe distanze giunta alla quindicesima edizione che assegnava a livello Italiano i titoli assoluti, promesse, master e società di specialità per il 2016.
SUPER CHEVRIER E MAESTRI – È stata gara vera e molto combattuta fin dai primi km con gli atleti più attesi a cercare di imporre un ritmo indiavolato e stanare gli avversari più pericolosi. Dopo poco più di 5 km a lanciare la prima azione importante della giornata era il Valdostano Xavier Chevrier (Atl . Valli Bergamasche Leffe), con lui andavano via in tre: l’eritreo super favorito Petro Mamu, Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche Leffe) e Martin Dematteis (Corrintime), il gruppetto procedeva appaiato ed al km 7 vantava 10” di vantaggio su Alex Baldaccini (GS Orobie), 15” su Bernard Dematteis (Corrintime) e 25” su Francesco Puppi (Atl. Valle Brembana). Posizioni che si mantenevano invariate anche nei passaggi in località Pannelli (km 11) e successivamente a Piazze (km 13,5). La gara entrava nel vivo con lo spettacolare passaggio in cresta nei pressi del Rifugio Nasego (km 16): Petro Mamu rompeva gli indugi e passava al comando, non mollava alle sue spalle Chevrier che con tenacia si poneva all’inseguimento del battistrada e sapeva rintuzzare l’attacco poco prima del GPM: il momento era decisivo perché permetteva al valdostano di non perdere contatto con la testa della gara e nel contempo di mettere alcuni secondi tra se stesso e il compagno di squadra Maestri. I due transitavano al Nasego rispettivamente staccati dall’Eritreo di 12” e 29”, quarto si presentava in vetta Baldaccini con un ritardo di 1’35” grazie al sorpasso nel frattempo effettuato ai danni di un Martin Dematteis entrato in crisi e riagganciato dal gemello Bernard. Quando gli equilibri di gara sembravano comunque delineati ecco tutta la bellezza e l’imprevedibilità di uno sport come il Mountain Running a sovvertire i pronostici: nella cresta dopo il rifugio Nasego e successivamente nel tratto in discesa si consumava l’esaltante finale di Xavier Chevrier e di Cesare Maestri che riprendevano e superavano Mamu involandosi per il duello finale. Il rilevamento a 2 km dall’arrivo emetteva il verdetto senza appello: Chevrier al comando, 17” il ritardo di Maestri, 42” quello di Mamu. Dunque Xavier Chevrier campione d’Italia 2016 di corsa in montagna lunghe distanze e trionfatore del Trofeo Nasego forse più combattuto e spettacolare di sempre, argento tricolore e assoluto per Cesare Maestri, promosso con lode in quello che era considerato dagli addetti ai lavori come un esame di maturità, terzo Petro Mamu, protagonista per tre quarti di gara e vittima prima della grandissima impresa dei due azzurri e poi di qualche malanno che lo ha afflitto in settimana e non gli ha permesso forse di gestire la gara come è solito fare. Il podio tricolore si concludeva invece con la grande rimonta di Bernard Dematteis, che nel finale metteva alle proprie spalle Alex Baldaccini. La superlativa top ten della gara maschile registrava inoltre il quinto posto del grande veterano Emanuele Manzi (Forestale), il sesto di un ottimo Luca Cagnati (Atl.Valli Bergamasche Leffe) che esce rinfrancato dalla due giorni valsabbina dopo una primavera difficile, ottavo Martin Dematteis , protagonista in avvio di gara ma poi alle prese con la classica giornata no. Nona posizione per Francesco Puppi (Atl. Valle Brembana), più a suo agio oggi dopo la difficile giornata patita nel vertikal, nei primi 10 anche Nicola Pedergnana (Atl. Clarina Trentino), protagonista ieri.
BOTTARELLI DA URLO – Nella gara donne l’atteso attacco di Sara Bottarelli (Freezone) non si faceva attendere: per l’atleta della Valtrompia un vantaggio di circa 40” già al km 7, al suo inseguimento Alice Gaggi (La Recastello) ed Emmie Collinge (Gran Bretagna – Atl. Alta Valtellina). Il forcing della Bottarelli però non si placava e i successivi passaggi decretavano la giornata di grazia della portacolori del Freezone che in località Pannelli era saldamente in testa con oltre 1’ sulle inseguitrici più vicine, minuto che si dilatava fino raggiungere l’1’40” sulla Collinge ed oltre 3’ sulla Gaggi all’attacco della salita Nasego. Ma anche nella parte di ascesa più dura l’azione della giovane di Sarezzo non accennava a diminuire la propria intensità: in cima al Nasego il distacco era oltre i 3’ e la festa poteva davvero iniziare presso il traguardo di Famea che Sara tagliava tra due ali di folla dopo 1h54’42” infliggendo addirittura 4’24” ad Emmie Collinge e 5’13 alla terza classificata, e seconda italiana, Alice Gaggi. Il podio del campionato italiano si concludeva con Antonella Confortola (Forestale), eterna campionessa e icona del movimento azzurro degli sport legati alla montagna. Nella top ten anche i nomi di Ivana Iozzia (Calcestruzzi Corradini) quinta, Francesca Iachmet (Atl. Trento) ottima sesta in una gara dove sempre sa fare bene.
COMBINATA – Nelle speciali graduatorie di Combinata, che sommavano i crono di Vertikal e Trofeo Nasego, vittoria per Emmie Collinge al femminile e Bernard Dematteis al maschile.