Il Lattebusche VK ha assegnato i titoli italiani FISKY

Vittoria di Manuel Da Col e Francesca Rossi

Ancora Manuel Da Col nel Lattebusche Vertical Kilometer, gara organizzata dal Gruppo Marciatori Calalzo domenicaa Domegge di Cadore (Belluno) che assegnava i titoli di campione italiano vertical 2017 della FISKY. Partenza da Vallesella, a 750 metri di altitudine, sulle rive del lago di Centro Cadore, il traguardo fissato a Croda, 1750 metri di altitudine: gli atleti dovevano salire per 2,7 chilometri, percorrendo un tracciato che si sviluppa tra asfalto (le prime decine di metri), strada bianca, sentieri nel bosco, scalee scalini, piccoli salti di rocce. Un vero e proprio muro, quello del Lattebusche Vertical Kilometer, con la fatica accresciuta dalle alte temperature. In cima, uno spettacolo come ce ne sono occhi: le Dolomiti a 360 gradi: le cime della Marmarole a nord, gli spalti di Toro e il lago di Centro Cadore a sud, l’Antelao a ovest.
Da Col, dopo la vittoria alla Orobie Vertical, si presentava con i favori del pronostico e li ha rispettati, mettendo le cose in chiaro fin dai primi metri e battendo con grande autorevolezza non solo tutti gli avversari ma anche la contrattura muscolare a un polpaccio che in settimana lo aveva rallentato. Il portacolori del Team Scott, ha portato a termine la propria fatica in 34’14”59”, migliorando di 1’16” il tempo che aveva fatto registrare lo scorso anno. In seconda posizione, staccato di 1’45”, il friulano di Gemonatletica Tiziano Moia. A completare il podio il trentino del Team Dynafit Daniele Felicetti, arrivato con un ritardo di 2’24”.
Più combattuta è stata la gara femminile: in testa per gran parte della prova Cecilia De Filippo, raggiunta poi e superata da Francesca Rossi che si imposta con il tempo di 41’57”. Piazza d’onore per la De Filippo, che bissa il piazzamento del 2016 migliorando però nettamente il tempo: 42’21” contro il 46’30” del 2016. La terza piazza è andata alla friulana dell’Aldo Moro Paluzza Dimitra Theocharis (45’39”).


Francesca Canepa regina dello Scenic Trail

La valdostana prima nella gara valida per le Skyrunner World Series

Successo per Francesca Canepa ieri nella gara da 113 km del Scenic Trail, in Svizzera, subito davanti Yulia Baykova del Team Vibran e a Denise Zimmermann. La valdostana ha chiuso in 19h12’18’’, contro le 19h43’05’’ della Baykova e le 20h46’48’’ della Zimmermann. Al maschile successo di Matthias Dippacher (Dynafit) in 15h04’44’’ a pari merito con Stephan Higenschmidt (Salomon), che in classifica è comunque secondo. terzo Marek Causidis, Nella 54 km successo di Adrian Brennwald in 5h59’07’’ su Urs Jenzer e Benjamin Bublak, al femminile di Vera Nina Schneebeli su Ylenia Polti e Yukako Takashima. La gara di 113 km era valida per la classifica delle Skyrunner World Series.
 


Duello Macchi-Ludovisi al Dolomiti Extreme Trail

I due atleti insieme sul traguardo ma la vittoria ufficiale e' per Macchi

Andrea Macchi ha vinto la Dolomiti Extreme Trail, disputata ieri tra le Dolomiti. L’atleta dell’Atletica Gavirate, nel 2017 quinto alle Porte di Pietra 71 km e alla Maremontana 63 km, ha chiuso in 14h12’07’’ la prova di 103 km, distanziando di tre secondi circa Emanuele Ludovisi che in realtà è transitato sul traguardo insieme a Macchi, ma la classifica ufficiale vede Macchi al comando. Più di 20 minuti il vantaggio sul terzo, Christian Insam. Ludivisi ha chiuso al secondo posto la Maremontana 2017, ha vinto l’Amalfi Positano Ultratrail ed è arrivato terzo all’Elba Trail. Nella top ten, in ordine di arrivo, Jimmy Pellegrini, Manuel Degasperi, Maurizio Gualeni, Federico De Col, Matteo Grassi, Aleson Orbegozo Imanol ed Eugeni Roselló Solé. Successo femminile per la polacca Marta Wenta in 17h04’41’’ sull’olandese Susan Van Dujil e su Annemarie Gross.


Ledro Sky Race a Martin Stofner e Ingrid Mutter

Seconda prova del La Sportiva Mountain Running Cup

Domenica a Mezzolago, in programma la Ledro Sky Race, seconda prova del La Sportiva Mountain Running Cup. Vittoria di Martin Stofner al traguardo, dopo 19 km e 1.610 metri di dislivello sul Senter dele Greste, in 1h48'20” precedendo Gil Pintarelli in 1h49'17", con Marco Filosi 1h52'46" a completare il podio. Nel top ten troviamo Paolo Bert, Marco Leoni, Andrea Debiasi, Istvan Gyorgy Szabolcs, Davide Invernizzi, Patrick Facchini e Mattia Gianola. Al femminile affermazione di Ingrid Mutter in 2h16'24”, piazza d’onore per Annelise Felderer in 2h24'02" con terza Lisa Buzzoni 2h24'47". Quarta Paola Gelpi, quinta Francesca Rusconi, quindi nelle prime dieci si piazzano Angela Sbrissa, Silvia Tomasini, Giulia Orlandi, Elena Tomè e Daniela Saiani.


Belladormiente Skyrace, successo di Alberto Claudio

Raffaella Miravalle detta legge al femminile

Sigillo di Alberto Claudio alla Belladormiente Skyrace, prova inserita nel calendario delle Skyrunner Italy Series. Il portacolori dell’Atletica Susa ha chiuso i 29 km del tracciato con 2.100 metri di dislivello positivo in 3h07’24”, precedendo Stefano Castagneri (3h14’00”) con Maurizio Fenaroli (3h22’04”) a completare il podio. Quarto Mattia Renaldi, quinto Aldo Christille. Sul gradino più alto del podio rosa è salita Raffaella Miravalle sul traguardo di Castelnuovo Nigra in 4h03’50”, seconda Anna Biasin in 4h20’13”, terza Iva Borgesio 4h20’26”.


Licony Trail a Dennis Brunod e Roberta Jacquin

Nella 70 km primi Erik Pinet e Emanuela Scilla Tonetti

La quinta edizione del Licony Trail fa il pieno di iscritti: oltre 550 atleti impegnati sulla 70 chilometri e sulla classica da 25. A brindare nella piazza centrale di Morgex sono stati Dennis Brunod e Roberta Jacquin, vincitori della 25 ed Erik Pinet e Emanuela Scilla Tonetti nella 70. Salite e discese, due percorsi che hanno entusiasmato i partecipanti, giunti all’arrivo stremati per il grande caldo delle ore centrali della giornata. Nella 25 chilometri grande bagarre in avvio di gara tra Dennis Brunod, passato in testa a Planaval pochi secondi davanti a Mathieu Brunod e Davide Cheraz, con un gruppetto di inseguitori subito dietro. Brunod poi ha allungato e sul traguardo di Morgex ha vinto in solitaria con il crono di 2h15’33”, tempo che vale il terzo successo consecutivo al Licony Trail dopo quelli fatti registrare nel 2015 e 2016. Nel finale allunga anche Davide Cheraz che alla fine chiude secondo in 2h 17’42”, a precedere Mathieu Brunod, figlio di Bruno, arrivato in 2h19’44”.
La gara femminile è stata vinta dalla valdostana di Brusson Roberta Jacquin, nelle prime fasi di gara tallonata da Stefania Canale e Jessica Gerard. Jacquin, trentunesima assoluta, ha tagliato il traguardo dopo 2h59’16”, precedendo proprio Canale e Gerard, appaiate al secondo posto con il crono di 3h01’32”.
Senza rivali Erik Pinet nella 70 chilometri. È passato in testa al primo passaggio nella piazza di Morgex ed è salito per primo sulla pedana rossa finale. Ha vinto in 8h34’01”, davanti al francese Gregoire Curmer (8h56’54”) e Loris Vuillen (9h03’18”). Testa a testa nella gara femminile con le due favorite distanziate di circa quattro minuti. Ha vinto la lombarda Emanuela Scilla Tonetti in 10h 40’17”, (16esima assoluta) davanti a Marina Plavan, diciassettesima in 10h 44’59”. Terza posizione per Chiara Tallia in 11h 31’56”.


Grignetta Vertical da record

Vittoria e best crono per Michele Boscacci e Silvia Cuminetti

Edizione da record per il Grignetta Vertical. Dopo quello delle presenze, Michele Boscacci e Silvia Cuminetti hanno fatto saltare anche quelli cronometrici. In una giornata baciata dal sole oltre 270 atleti si sono dati appuntamento ai Piani Resinelli per sfidarsi sul percorso di 3.5 km di sviluppo e un dislivello positivo di 900 metri. Protagonista assoluto l’atleta del Centro Sportivo Esercito Michele Boscacci, che sul sentiero Cermenati, ha impresso un forcing incredibile frantumando così il record della corsa, siglato anni addietro dallo skyrunner di casa Nicola Golinelli e mai avvicinato da nessuno.
Michele Boscacci ha fatto registrare il tempo stratosferico di 32’33”15 regolando tutti gli avversari. Ottima seconda piazza per Vincenzo Milesi e terza posizione per il giovane atleta di casa Paolo Bonanomi. Quarta piazza invece per il capitano dei Falchi Lecco Carlo Ratti. Da segnalare la bella prestazione del giovane Danilo Brambilla che si è classificato sesto alle spalle di Fabio Bazzana. Record demoliti anche al femminile dove è andata in scena una bella sfida tra la giovane portacolori del Team La Sportiva Arianna Oregioni e Silvia Cuminetti. Quest’ultima è riuscita a spuntarla per pochi secondi chiudendo con un tempo di 41’20”70 che le ha così permesso di diventare la nuova regina della Grignetta. Kuzminska Katarzyna, vincitrice dell’edizione 2016, ha terminato la corsa in terza posizione.


Rampazzo terza, azzurre seconde, e' grande Italia!

La cronaca dei Mondiali di Trail di Badia Prataglia

Luis Alberto Hernando bi-campeon! Lo spagnolo vince con il cuore per la seconda volta consecutiva il titolo mondiale di trail running. Questa mattina a Badia Prataglia 266 (153 uomini, 113 donne) atleti in rappresentanza di 38 differenti Paesi sono andati caccia di un titolo iridato tra i sentieri del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.

PERCORSO - Alle 8 come da programma, dal centro di Badia Prataglia, il via.  Ad attendere gli atleti un percorso difficile da interpretare, 49 chilometri con quasi 6.000 metri di dislivello totale. Un tracciato molto veloce nella sua prima parte e muscolare nella seconda, quando le gambe dei concorrenti cominciano a dare segni di cedimento. Un anello disegnato all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi che ha toccato località di incredibile fascino come l’Eremo di Camaldoli, la diga di Ridracoli, La Lama e la chiesetta di Pietrapazza, coinvolgendo sette comuni del Casentino.

CRONACA - Pronti, via e dopo 9 chilometri il primo a passare all’Eremo di Camaldoli è stato l'americano Andy Wacker davanti al francese Cedric Fleuerton e al campione del mondo in carica Luis Alberto Hernando. Nelle posizioni che contano un altro americano, Cody Red, e lo spagnolo Miguel Caballero. Al femminile l'americana Ladia Albertson conduce sulle francesi Adeline Roche e Amandine Ferrato. In casa Italia quinta posizione temporanea per Silvia Rampazzo, decima Gloria GIudici, undicesima Barbara Bani. Dopo 25 chilometri, alla diga di Ridracoli, il transalpino Cedric Fleureton si è messo davanti dando il cambio all'americano Andy Wacker. Terzo assoluto sempre lo spagnolo Luis Alberto Hernando. In quarta e quinta posizione ancora due francesi, Nicolas Martin e Ludovic Pommeret. Anche al femminile cambio al vertice con la francese Adeline Roche e la compagna di nazionale Amandine Ferrato che provano a mettere la freccia sull'americana Ladia Albertson. Sempre quinta  una super Silvia Rampazzo. In località Prato ai Grilli, archiviata la parte più muscolare di questo Mondiale, è passato in solitaria il transalpino Fedric Fluereton. Nonostante un evidente problema alla gamba, secondo uno stoico Luis Alberto Hernando a meno di 2'. In terza posizione il finlandese Henri Ansio. Segue un altro francese, Ludovic Pommeret. In lizza per un piazzamento di alta classifica anche lo spagnolo Miguel Cabalero Ortega. Decimo l’azzurro Christian Pizzatti. Al traguardo sorprese a non finire, con Heranndo che vince e si riconferma campione in 4h23'31". Secondo posto per il suo connazionale Cristofer Clemente in 4h 24'31". Terza piazza per un provato Cedric Fluereton in 4h28'03". Migliore degli italiani Christian Pizzatti dodicesimo.  Buon gara anche  per Stefano Fantuz, sedicesimo, Luca Carrara, ventiquattresimo e Massimo Mei, trentaduesimo. Per loro un posto ai piedi del podio nel ranking per nazioni.  Al femminile successo per Adeline Roche (5h00'44") seguita a pochissimo dalla connazionale Amandine Ferrato (5h00'47"). Terza una stratosferica Silvia Rampazzo in 5h11'07".  Le altre azzurre Giudici e Bani hanno portato punti pesanti con il loro dodicesimo e quindicesimo posto. Bene pure Mongelli 21, Borzani, posizione 24 e Lara Mustat, novantacinquesima. Nella classifica per nazioni vince la Francia su una grande Italie e Spagna.

LE ALTRE GARE - Oltre alla gara che assegnava i titoli iridati, questa mattina alle ore 5 è partita la prova lungo gli 80 chilometri, mentre nel pomeriggio sono partite le due gare più brevi, 24 chilometri e 13 chilometri, con rispettivamente 1.500 metri e 700 metri di dislivello positivo. A Badia Prataglia in questo weekend iridato sono arrivate oltre 2.000 persone tra i partecipanti alle gare e gli accompagnatori. La soddisfazione del Comitato Organizzatore è enorme. «Oggi, per me e per tutti i volontari - ha detto Dimitri Bonucci - che sono stati impegnati in questa bellissima impresa si è realizzato un sogno. Un sogno iniziato quasi per caso, ma che ha dato a Badia Prataglia, a tutto il territorio del Parco Nazionale e alla vallata del Casentino una visibilità mondiale».


Bronzo iridato per Silvia Rampazzo

Luis Alberto Hernando si conferma campione del mondo

Luis Alberto Hernando si conferma campione del mondo, vincendo il Trail Sacred Forest, il Mondiale di trail della IAU-ITRA a Badia Prataglia. Tanta Spagna nella classifica maschile: alle spalle di Hernando, primo in 4h23’31”, dopo 48,7 km e 2.990 metri di dislivello, si è piazzato Cristofer Clemente in 4h24’31”, con terzo il francese Cedric Fleureton in 4h28’03”, quarto il finlandese Henri Ansio, quinto un altro spagnolo Daniel Garcia, quindi il francese Ludovic Pommeret, lo spagnolo Miguel Caballero, il ceco Jiri Cipa, lo statunitense Mario Mendoza e lo spagnolo Manuel Villa Pablo a completare la top ten. Dodicesimo il primo azzurro Christian Pizzatti, sedicesimo Stefano Fantuz. Spagna dunque anche oro nella classifica per nazioni. Italia a medaglia al femminile con il bronzo di Silvia Rampazzo in 5h11’07, alle spalle delle francesi Adeline Roche in 5h00’44” e Amandine Ferrato in 5h00’47”; quarta l’olandese Ragna Debats, quinta Nathalie Mauclair posizione che vale il primo posto a squadre per la nazionale transalpina.


Tutto pronto per il Scenic Trail

La gara ticinese entra nelle World Series

Alla sua quarta edizione, Scenic Trail, è già diventato appuntamento di richiamo: e lo attestano sia il premio come migliore gara di trail running 2016 nell’ambito degli Swiss Trail Awards, vinto già nel 2015, che le cifre, che quest’anno prevedono circa 1200-1400 atleti da 30 paesi fra i quali figurano degli specialisti di livello nazionale e internazionale, visto l’ingresso della prova ticinese nelle World Series. La novità di quest’anno è proprio la gara di 113 km del circuito mondiale ultra, che prevede un dislivello positivo complessivo di circa 7000 metri, e partirà a mezzanotte di venerdì. Toccherà la valle del Vedeggio in zona Mezzovico-Vira-Sigirino, per poi salire ad Arosio, continuare sul Monte Ferraro, il Gradiccioli, Monte Tamaro, Monte Ceneri, Cima di Medeglia, Val Caneggio ed Isone per poi inserirsi a Gola di Lago sul tracciato originale creato dalla gara classica, terminando a Tesserete, con un tempo minimo di percorrenza stimato in 14 ore.
Sabato 10 giugno Scenic Trail prevede la prova classica per eccellenza, la 54 km, con partenza e arrivo a Tesserete. Con un dislivello di 3800 metri si sviluppa su un percorso panoramico che segue le creste dei rilievi montani della Capriasca, della Val Colla e della sponda sinistra del Cassarate. Verranno affrontati il Monte di Bigorio, Cavaldrossa, Monte Bar (con la sua nuovissima capanna), Gazzirola, Fojorina, Denti della Vecchia e Monte Boglia. La vista per i concorrenti è spettacolare, spazia a 360 gradi, con vedute panoramiche sui laghi del Verbano, Ceresio e Lario, sulle Alpi e le Prealpi. I corridori della 27 km si sfideranno su salite altrettanto impegnative fino al Monte Bar e successivamente al Gazzirola, punto culminante di tutte le gare, a quota 2116 metri per poi scendere al passo del San Lucio e terminare la gara a Bogno, dove è posizionato l’arrivo, con un dislivello complessivo di 2200 metri.
E ci sarà anche il Vertical della Croce, in programma domenica 11 giugno, su una distanza di 4 km e 900 metri di dislivello, con partenza da Tesserete. Dopo un falso piano viene poi affrontato il percorso ripidissimo che transita dalla Capanna della Ginestra e si inerpica verso il Motto della Croce. All’altezza degli intervalli rocciosi sono stati installati 100 metri di catene.


Domenica la Ledro SkyRace

Tappa del La Sportiva Mountain Running Cup

Tutto pronto alla Ledro SkyRace: la gara, seconda tappa del circuito La Sportiva Mountain Running Cup, che domenica 11 giugno vedrà al via 500 atleti sui 19 km e 1.610 metri di dislivello. Prova tecnica sul Senter dele Greste che collega le tre vette del tracciato di gara, Cima Caret (a quota 1793), Cima Parì (1988) e Cima d'Oro, con partenza e arrivo a Mezzolago. Si annuncia una grande sfida sportiva: al via campione uscente Andrea Debiasi (Team Crazy) che dodici mesi fa impiegò 1h56'37" per presentarsi al traguardo di Mezzolago, imitato al femminile dall'altra trentina Simonetta Menestrina (2h32'18"). Ma i pretendenti al titolo non mancano: Paolo Bert, Patrick Facchini e Christian Varesco del Team LaSportiva, ma anche Daniel Antonioli (Cs Esercito), Gil Pintarelli e Mattia Gianola del Team Crazy, Filippo Bianchi (Montura Running Team), Marco Filosi (Atletica Valchiese), Christian Modena (Team New Balance) o Luca Miori (Team Noene). In campo femminile occhi puntati soprattutto sul Team LaSportiva con Lisa Buzzoni e Chiara Gianola, oltre alla rumena del Valetudo Ingrid Mutter.


Belladormiente Skyrace verso il tutto esaurito

Sabato previsto bel tempo, in arrivo Fanaroli e Miravalle

Tutto pronto per la Belladormiente Skyrace, in programma sabato prossimo, 10 giugno, a Castelnuovo Nigra, in Piemonte. La gara, inserita nel calendario delle Skyrunner Italy Series, si svolgerà su un anello di 29 km e 2.100 m di dislivello positivo, toccando la quota massima di 2.406 metri della Punta Verzel. Si corre sul profilo della Quinzeina, catena molto panoramica che si affaccia sulla pianura e che disegna il profilo di una donna dormiente. Si annuncia bel tempo e caldo e gli organizzatori si aspettano di superare i numeri dello scorso anno, quando su questo percorso tecnico arrivarono 120 persone. Darà forfait il vincitore del 2016 Luca Carrara, impegnato ai Mondiali ITRA, ma ci sarà un altro atleta top del calibro di Maurizio Fenaroli, mentre tra le donne ha confermato la presenza Raffaella Miravalle, vincitrice nel 2016. Le iscrizioni sono ancora aperte, per informazioni belladormienteskyrace.com