Doppietta dell'Esercito al vertical di Selva dei Molini
Vittoria di Alba De Silvestro e Manfred Reichegger
Nel Km Verticale di Selva dei Molini, prima tappa del Vertical Tour Alto Adige, a segno Alba De Silvestro e Manfred Reichegger. Doppietta dunque del CS Esercito: nella gara rosa l’atleta di Padola è andata all’attacco, chiudendo in 46’45”; con lei sul podio anche Dimitra Theocharis e Claudia Stauder. In campo maschile Manfred Reichegger ai aggiudica la gara di casa in 36’14” davanti a Henry Hofer e Andreas Niederbrunner. Prossima tappa del circuito il 23 luglio con il Vertical km Col de Lana, con finale a Colle isarco il 3 settembre.
Francesco Puppi e Stephanie Jimenez, ok alla Stava
Percorso ridotto per il maltempo
Francesco Puppi è il rain man della Stava Mountain Race, ridotta dagli organizzatori della Cornacci a 15 km e 1200 metri di dislivello a causa di un forte temporale in quota, mentre al femminile ha trionfato la sempre fortissima Stephanie Jimenez. Così, dopo il caldo africano del sabato nel Verticale del Cornon, i 150 partecipanti alla prova valida come tappa del circuito La Sportiva Mountain Running Cup e come selezione del team Italia per i mondiali su lunga distanza di corsa in montagna si sono dovuti confrontare con un'incessante pioggia che non ha dato tregua per tutto lo svolgimento della competizione. Una Stava Mountain Race di assoluto livello in quanto a starting list, che ha comunque rispettato i valori in campo, in particolar modo con Francesco Puppi che ha subito forzato il ritmo, staccando tutti, gestendo poi il recupero e il sorpasso di Nadir Maguet nell’ultimo tratto in salita, ed infine sferrando l’attacco definitivo proprio nell’ultimo fase in discesa e transitando così per primo sul traguardo posto a Tesero. Il giovane alfiere dell’Atletica Valle Brembana ha così chiuso la sua fatica con il tempo di 1h22’05”, precedendo di 37 secondi Nadir Maguet e di 40 Luca Cagnati che nel finale per poco non riusciva a superare il valdostano di Torgnon. Quarto, a 57 secondi, Nicola Spada, che ha perso nel finale a causa dei crampi dopo essere stato addirittura secondo nella prima parte della gara. Proprio Spada, assieme a Puppi e a Cagnati hanno provato ad alzare il ritmo sin dai primi metri di gara in località Bossedel, con il comasco che se ne è andato in solitaria e con il feltrino e il valdostano appaiati nei pressi del Corozo de la Roca. Quando però la verticalità è aumentata sui pendii di Sas Redon ecco che il nazionale di sci alpinismo ha fatto la differenza, staccando gli avversari e giungendo in località La Bassa con 40 secondi di vantaggio su Puppi e un minuto su Cagnati e Spada. Nella discesa si è poi decisa la classifica, con Puppi che ha sfoderato tutta l’esuberanza e la grinta, riuscendo a riprendere e superare Maguet, e con Cagnati che si è sbarazzato di uno Spada in difficoltà per i crampi, tentando il tutto per tutto per centrare l’argento, sfuggitogli per soli 3 secondi.
Sul traguardo di Tesero ha poi concluso in quinta posizione Martin Stofner, a 1’45” dal trionfatore, quindi il primo trentino in gara Gil Pintarelli, a 3’41”, ed ancora Marco Zanoni e il sorprendente atleta di casa Stefano Gardener, ottavo a 5’07”. Completano la top tem Paolo Bert e Marco Filosi.
Giornata straordinaria per Stephanie Jimenez, che ha lasciato sfogare le avversarie nel primo tratto percorribile, per poi recuperare posizione su posizione e conquistare la leadership nell’ascesa conclusiva nei pressi di Croce Cornon. Nella lunga e impegnativa discesa dopo il Baito de Val Sossoi poi non si è certo risparmiata ed ha dato il tutto per tutto, con l’obiettivo di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro di questa gara, riuscendosi. Nella prima fase di gara però davanti a tutti c’era Gloria Giudici con Lisa Buzzoni poco distante assieme alla Jimenez, e leggermente dietro Ivana Iozzia e Antonella Confortola. Ma poi è iniziato il forcing della Jimenez e per le avversarie non c’è stato nulla da fare. Le posizioni dietro sono cambiate di poco, tranne il terzo gradino del podio che è stato conquistato da Barbara Bani del Free Zone, capace di sfruttare le doti da discesista che le hanno consentito di recuperare posizioni su posizioni. Sul traguardo la Jimenez ha preceduto di 52 secondi Lisa Buzzoni, quindi di 1’01” Barbara Bani, di 1’47” Ivana Iozza, di 1’48” Gloria Rita Antonia Giudici, di 2’51” Nadia Re e di 5’27” lAntonella Confortola con un ginocchio ko dopo la caduta in allenamento.
Nella classifica per categoria successi per Marco Filosi nella under 23, quindi Roberto Maguet e Ida Parisi nella over 50.
Dopo la terza tappa fiemmese si sta delineando anche la graduatoria del circuito La Sportiva Mountain Running Cup che vede al comando Paolo Bert con 242 punti, seguito da Andrea Debiasi con 186 e da Martin Stofner con 178 punti. Al femminile al comando troviamo Antonella Confortola con 142 punti, seguita da Francesca Rusconi con 136 e Ida Parisi con 130.
Skyrace Alta Valtellina a Krupicka e Compagnoni
Oltre trecento gli atleti in gara in Val Viola
In tanti alla quinta edizione della Skyrace Alta Valtellina: oltre trecento atleti al via. Lo start, inizialmente previsto per le 9.15 sulla strada della Decauville, è stato posticipato alle 10, visto il forte temporale che stava imperversando da alcune ore ad Arnoga. Decisione più che azzeccata, in quanto proprio in linea di partenza start le ultime gocce di pioggia hanno lasciato spazio a un clima gradevole in cui anche il sole è riuscito a fare capolino nella seconda parte di gara. Subito dalle prime battute si è messo in luce un drappello di atleti, guidati da Daniel Antonioli e Stefano Scaini. Al loro inseguimento il ceco Robert Krupicka e Marco De Gasperi. Al punto di ristoro di Altumeira, Antonioli si produceva in un forcing in salita a cui il solo Krupicka riusciva a rispondere. Al passaggio di metà gara nei pressi del Rifugio Viola, Antonioli e Krupicka procedevano appaiati, con De Gasperi a 1’15” e Scaini a 2’20” tallonato dai fratelli Walter e Davide Trentin. Nell’ultimo chilometro Krupicka riusciva ad inserire il turbo e a tagliare vittorioso il traguardo in 1h33’13”, con 27” di margine su Daniel Antonioli, e con 2’01” su Marco De Gasperi, nel doppio ruolo di responsabile di percorso e atleta. Quarto Walter Trentin e il fratello Davide a chiudere la top five di giornata.
Gara femminile con la favorita Elisa Sortini al comando al ristoro di metà gara, con la compagna di società Elisa Compagnoni al suo inseguimento con un distacco di circa 40”. Elisa Sortini, vittima di una distorsione a una caviglia durante la discesa, lasciava via libera all’amica-rivale Elisa Compagnoni al traguardo in 1h57’48” , con 1’06” di vantaggio sulla sfortunata Sortini. Terza classificata Giulia Compagnoni per un podio tutto targato Atletica Alta Valtellina, in 2h04’12”. Quarta Lorenza Combi e Michela Acquistapace al quinto posto.
Monte Olimpo da record
Vittorie di Egea e Debats, quinta Cecilia Pedroni
Tappa in Grecia ieri per le Skyrunner World Series. La vittoria della Olympus Marathon è andata allo spagnolo Aritz Egea in 4h24'26’’, nuovo record della gara. Primato crollato anche tra le donne con il successo dell’olandese Ragna Debats in 5h18’20’’. Podio maschile completato dallo spagnolo Jessed Nernandez e dal bulgaro del team Scarpa Kiril Nikolov, al femminile dalla spagnola Laura Sola e dalla statunitense Hillary Allen. Quinta l’italiana Cecilia Pedroni.
Kilian vince la Marathon du Mont Blanc
Nella top ten Riccardo Borgialli
E’ stato sull’Everest ben due volte, è tornato da poco, eppure Kilian è sempre Kilian. E infatti oggi, a Chamonix, con un parterre di atleti al via di altissimo livello, ha vinto la prestigiosa Marathon du Mont Blanc. 3h45’45’’ il tempo del catalano, 3h47’05’’ quello del norvegese Stian-Angermund Vik e 3h50’49’’ quello dello statunitense Max King. La top ten nell’ordine: Marc Lauenstein, Kane Relly, Thibaut Garrivier, Thibaut Baronian, Sage Canaday, Tony Moulai, Riccardo Borgiali. All’undicesimo posto un altro italiano, Davide Cheraz. Al femminile successo di Megan Kimmel su Ida Nilsson e Annie Jean. 4h40’36’’ il tempo della statunitense, quasi 9 minuti il vantaggio sulla svedese del team Salomon.
VERTICAL - Nel Km vertical di ieri successo del francese Yoann Sert in 36’25’’ e della spagnola Laura Orgue in 42’48’’.
Ryan Sandes re della Western States, Grazielli 18esimo
Jim Walmsley ritirato, vittoria femminile di Cat Bradley
Doppietta del Team Salomon nella gara mito dell’ultra-trail, la Western States Endurance Run. Si aspettava il nuovo prodigio del running stars and stripes, Jim Walmsley, e invece la vittoria è andata a una vecchia volpe del team Salomon, un ‘cecchino’ che raramente sbaglia bersaglio, il sudafricano Ryan Sandes, già secondo qui e vincitore di un’altra gara simbolo come la Leadville. Walmsley era in testa fino a circa 75 miglia, con un vantaggio ci circa 40 minuti, poi la sorpresa e il passaggio di Sandes davanti a tutti al guado (questa volta in gommone) dell’American River, con la vittoria in 16h19’38’’ davanti ad Alex Nichols (Scott, 16h48’22’’) e Mark Hammond (16h52’57’’). Walmsley si è ritirato, sembra per problemi di stomaco. Ma la notizia per noi italiani è il diciottesimo posto di Davide Grazielli (Scarpa), in 19h49’15’’. Quarto Jeff Browning (Altra), quinto Chris De Nucci (Hoka One One). Tra le donne successo di Cat Bradley in 19h31’31’’ su Magda Boulet (Hoka One One, 19h49’15’’) e Sabrina Stanley (20h11’41’’).
Becca di Viou a Colle', Miravalle, Chevrier e Canale
Il valdostano di Gressoney ha vinto la 31 km
Quasi 200 concorrenti e nomi importanti del panorama nazionale della corsa in montagna e del trail running. Il trail della Becca di Viou ha richiamato ieri in griglia di partenza anche il re del Tor des Géants Franco Collé e il campione mondiale di corsa in montagna Xavier Chevrier che, partiti da super favoriti, non hanno fallito l’appuntamento che ha riunito i Comuni di Doues, Roisan, Ollomont e Valpelline.
31 KM - Sono stati 71 i concorrenti partiti nella nuova 31 chilometri, tracciata a quote più basse tagliando fuori la vetta della Becca di Viou. Fin dalle prime battute è stato un testa a testa tra Franco Collé e Mathieu Brunod, con il veterano di Gressoney che sulla lunga distanza ha fatto la differenza e si è imposto con il crono di 2h 46’10”, lasciando a oltre 7’ Mathieu Brunod (2h 53’58”; figlio di Bruno che è stato costretto al ritiro) e a circa 22’ Marco Béthaz (3h 08’17”). La gara femminile è andata alla favorita di giornata Raffaella Miravalle, già in netto vantaggio al passaggio di Alpe Verney (20 km) e giunta a Roisan in 3h 44’03” (undicesima assoluta). Secondo posto per Tatiana Locatelli in 4h 00’07” e terzo per Denise Avalle in 4h 18’58”.
21 KM - Allenamento-gara per Xavier Chevrier che ha corso e vinto senza problemi la 21 km, partita sempre da Valpelline (oltre 100 al via), ma un’ora e mezza dopo il ‘lungo’. Il campione mondiale di corsa in montagna ha fatto gara a sé e ha chiuso poco sopra le due ore: 2h 00’06”, precedendo Stefano Bertucci all’arrivo in 2h 07”44 e Nicolò Pomina in 2h 13’59”. Trail femminile combattuto con Stefania Canale e Jessica Gérard subito in testa. Canale, passata con un minuto di vantaggio ad Alpe Verney, ha poi proseguito in solitaria aggiudicandosi la 21 chilometri in rosa con il crono di 2h 25’42”. Seconda posizione per Jessica Gérard in 2h 33’03” e terza per Roberta Jacquin (2h 34’22”), grande protagonista al Licony Trail di inizio giugno. Nel pomeriggio spazio anche a una decina di bambini che hanno corso una prova non competitiva intorno al campo di Roisan. Nessuna particolare classifica, solo un premio di partecipazione uguale per tutti.
I PROTAGONISTI - Franco Collé: «Una prima parte di gara molto tirata, Mathieu (Brunod, ndr) può solo crescere, io invece vado sempre di più verso il giro di boa. Sul lungo poi sono uscito, lui giustamente ha ceduto un po’, ma arriverà. Io sto bene, è un periodo che mi gira tutto facile, sono contento, anche se mi aspetto un crollo perché l’inizio di stagione è stato ad alto livello».
Xavier Chevrier: «Sono contento, sono partito con l’idea di correre tutta la gara, l’ultima salita era bella impegnativa, mi ha fatto piacere partecipare e vedere tanta gente ai punti di ristoro. Il tracciato? Disegnato e segnalato bene, io di solito mi perdo un po’…».
Stefania Canale: «Finalmente una bella vittoria, ho provato a tirare e poi ho cercato di non farmi riprendere, contenta della mia gara, anche perché era il mio trail».
Raffaella Miravalle: «Tanto caldo nella parte bassa del percorso, mentre nel bosco si stava bene. È stata una gara tutta da correre, mi sono divertita e ho conosciuto nuovi sentieri».
Verticale del Cornon, la prima volta di Hannes Perkmann
Al femminile nuovo successo di Francesca Rossi
Ha un nuovo primattore il Verticale del Cornon - Trofeo Ana Tesero, seconda tappa del nuovo Trentino Vertical Circuit. A dominare, per la prima volta nella gara organizzata dall’Unione Sportiva Cornacci, è Hannes Perkmann, mentre al femminile si impone per la terza volta Francesca Rossi, che aveva già trionfato proprio in Val di Fiemme nel 2012 e nel 2015. Due splendide affermazioni, ma i record rimangono imbattuti, anche perché le elevate temperature di questi giorni e, soprattutto, il fatto di gareggiare nel pomeriggio, non hanno certo rappresentato un vantaggio per i concorrenti che hanno affrontato il tracciato di 5.050 metri di sviluppo e 1.080 metri di dislivello.
Perkmann, forte atleta del team La Sportiva, ha dunque sbaragliato la concorrenza, giungendo sul traguardo posto ai 2.150 metri del Monte Cornon dopo 46’40” (tempo di 3 minuti più elevato rispetto al primato di Pedergnana), lasciandosi alle spalle i due compagni di team Patrick Facchini, che ha accusato un ritardo di 43 secondi, e Nicola Pedergnana, a 1’36”. Davvero positiva anche la prestazione di Daniele Felicetti del team Dynafit, quarto a 2’05” dal vincitore, precedendo di oltre 2 minuti Luca Binelli.
Il forte atleta di Sarentino ha messo subito le cose in chiaro, imponendo un ritmo che è risultato insostenibile per gli avversari. Fino a prati di Bossedel gli è rimasto incollato Patrick Facchini, mentre Pedergnana aveva già perso una ventina di secondi. Quando la verticalità è aumentata Perkmann ha allungato su Facchini, mentre dietro le posizioni si sono consolidate e i distacchi dilatati.
La sfida al femminile ha invece visto trionfare la favorita della vigilia, ovvero Francesca Rossi, che ha fatto gara in solitaria sin dai primi metri, e capace di chiudere la propria prova con il tempo di 1h00’28”, prestazione lontana dal record che Antonella Confortola stabilì nel 2014 in 53’33”. Ha distaccato di 2’35” Veronica Bello del Team La Sportiva e di 3’05” Erika Forni. Più staccate Michela Cozzini e Federica Iachelini. Posizioni che si erano definite già dai primi metri, consolidatesi al traguardo sotto la Croce del Monte Cornon. Nella classifica per categoria Daniele Felicetti ed Anna Santini hanno vinto nella under 23, quindi Giacomo Calufetti e Francesca Rossi nella over 50.
Non cambia rispetto alla prima prova di Roncone la graduatoria del Trentino Vertical Circuit, con Patrick Facchini al comando in campo maschile e Michela Cozzini fra le ladies, seppure non abbiano vinto in Val di Fiemme.
Successo, quindi per la settima edizione della gara organizzata dall’U.S. Cornacci, disputata per la prima volta il sabato pomeriggio. Domenica mattina tocca alla Stava Mountain Race numero 12, valida quale prova di selezione per formare il team Italia in vista dei Campionati Mondiali su lunga distanza e come tappa del circuito La Sportiva Mountain Running Cup. Lo start verrà dato per la prima volta in piazza Cesare Battisti, il centro nevralgico dell’abitato di Tesero, con gli atleti che affronteranno il nuovo percorso variato sensibilmente, con inversione rispetto al passato del senso di marcia in alcuni tratti significativi. Ore 9 il colpo di pistola, sviluppo 24,480 metri, dislivello positivo 1714 metri.
A Cortina presentato il Team Scarpa
Tra i top Pigoni, Rampazzo e Jung
La cornice della Lavaredo Ultra Trail è stata l’occasione, ieri, per presentare il team Scarpa. Un gruppo di atleti che anno dopo anno si arricchisce di runner di assoluto valore. La stagione 2017 ha già portato diverse soddisfazioni con il secondo posto a Zegama e la medaglia di bronzo ai Mondiali di Trail di Silvia Rampazzo e il quinto posto alla Transvulcania, unitamente al secondo alla Hong Kong 100, di Daniel Jung. Fanno parte del team anche Gil Pintarelli, Filippo Bianchi, Stefano Fantuz, Matteo Pigoni, Christian Sommariva, Giulia Scardoni, Maurizio Scilla, Moreno Pesce, Joe Grant, Kyril Nikolov, Saul Padua, Julia Font, Davide Grazielli (impegnato proprio in queste ore alla Western States), Yoann Stuck, Ivano Molin e Filippo Canetta. La presentazione è stata anche l’occasione per un primo sguardo alla nuova Spin RS8 e della Neutron 2, in vendita dal 2018.
Thevenard vince la 80 km du Mont Blanc
Ottavo Giuliano Cavallo
Vittoria del francese del Team Asics Xavier Thévenard (11h03’35’’) alla 80 km du Mont Blanc, corsa oggi a Chamonix. Il plurivincitore dell’UTMB si è imposto con un vantaggio di circa 13 minuti sullo spagnolo Cristofer Clemente e su Romain Berger. Da segnalare il quinto posto del manager Salomon Greg Vllet e l’ottavo di Giuliano Cavallo (Salomon). Nono Marco Vuillermoz, proprio davanti alla prima donna, la svedese Mimmi Kotka (Salomon), che ha preceduto Lucinda Barthpolomew (Salomon) e Ekaterina Mityaeva (Adidas Terrex).
LUT nel segno di Chaverot e Antolinos
Caldo record e primato del percorso di Pigoni al Cortina Trail
Era stato lanciato anche un hashtag #breaking12, per scendere per la prima volta nella storia della più importante gara ultra italiana dotto le 12 ore. Gli atleti in gara oggi tra le Dolomiti di Cortina però hanno dovuto combattere, oltre che contro il tempo, con un altro nemico, il grande caldo. Sole e colonnina di mercurio su valori molto elevati, anche in quota, hanno fatto sentire il loro peso e così, se si esclude una prestazione super di Matteo Pigoni (Scarpa), nel Cortina Trail, gli altri record di percorso sono rimasti imbattuti. La LUT 2017 si chiude nel segno del tricolore, di quello francese sulla gara lunga, con le vittorie di Fabien Antolinos e di Caroline Chaverot, e di quello italiano nel Cortina Trail, vinto da Pigoni e da Silvia Serafini.
LUT - C’era la folla delle grandi occasioni ieri sera alle 23 alla partenza da Corso Italia, il salotto di Cortina. I top davanti, la pancia del gruppo dietro, tra saluti, sfottò e pacche sulle spalle. La lunga notte si è subito mangiata una parte di gara. Ritmi veloci davanti, con lo spagnolo Pau Capell davanti per buona parte della prova. Poi al km 75 circa, il vincitore ha raggiunto il duo di testa formato dallo spagnolo e dallo statunitense Seth Swanson (The North Face). «Ho fatto la mia gara, senza obiettivi di classifica, ma cercando di dare il massimo in ogni sezione, senza sprecare le energie nella prima parte, quando sono arrivato in testa ho capito che avevo le mie possibilità perché Pau Capell era in difficoltà (si ritirerà, ndr), ma Swanson stava bene ed era chiaro che la vittoria si sarebbe decisa negli ultimi chilometri» ha detto il francese del team Mizuno. Vittoria tirata, in 12h32’34’’, con circa due minuti di distacco, e successo importante per il francese. Al terzo posto la sorpresa di giornata, il norvegese Erik-Sebastian Krogvig, del team La Sportiva Norvegia, in 13h09’21’’, che ha tolto per pochissimi minuti (per la precisione 2 e 2 secondi) la gioia del podio a un comunque felicissimo Fulvio Dapit (Team Crazy/La Sportiva): «Per me è come una vittoria, volevo chiuderla e chiuderla bene, non avete idea della fatica che si fa a fare una gara come questa», le sue parole al traguardo. Gara no per due tra i più attesi atleti italiani, Daniel Jung (Scarpa) e Giulio Ornati (Salomon). Il primo si è ritirato a causa di un problema muscolare, il secondo ha chiuso diciottesimo: «Non era giornata, ma volevo comunque arrivare al traguardo» ha detto all’arrivo. Sotto tono anche due top del calibro di Gediminas Grinius (Vibram) e Didrik Hermansen (Asics), dodicesimo e sesto al traguardo. Fatica vera per tutti, anche per una super-domma come Caroline Chaverot, che ha chiuso in 14h05’45’’. La francese del team Salomon, in ombra in avvio di stagione a causa di un problema alla tiroide, ha avuto ragione della neozelandese (Scott) Ruth Croft (14h51’36’’), stremata al traguardo, e di Lisa Borzani (Tecnica, 15h53’59’’). «È stata una gara molto dura, il caldo non ha dato tregua, e ho visto anche tanti uomini davanti a me in difficoltà» ha detto la francese al traguardo. La sua prestazione, anche se non da record e superiore a quella della vittoria del 2015, è di valore, con un dodicesimo posto assoluto. Quarta la francese Maud Gobert, quinta la polacca Ewa Majer. Al quinto posto della classifica maschile il rumeno Robert Hajnal, all’ottavo e decimo due colonne del trail come Seb Chaigneau e Julien Chorier.
CORTINA TRAIL - Partenza alle 8 e, probabilmente, la gara dove il caldo ha influito di più, perché corsa praticamente tutta a temperature roventi. Condizioni che rendono ancora più importante la vittoria di Matteo Pigoni (Scarpa), con il tempo record di 4h28’52’’. Secondo Enzo Romeri (CMP, 4h37’26’’) e terzo il polacco Pawel Krawczyk (Dare2b, 4h42’31’’). Al quarto posto Christian Modena (New Balance) al fotofinish su Francesco Rigodanza (Spirito Trail). Da segnalare l’ottima prestazione, con il nono posto, di Marco Zanchi, al rientro dopo qualche problema di salute. Doppietta italiana tra le donne con la vittoria di Silvia Serafini (Tornado) in 5h24’56’’ e il secondo posto di Francesca Pretto (Summano), mentre terza è arrivata la francese Gerance Blaut. Settima Fernanda Maciel.
Sabato il Becca di Viou, terza prova del Tour Trail VdA
Al via anche Colle', Benvenuto, Chevrier e Bethaz
Dopo Licony e Vertical della Becca di Viou (valido per il circuito Défi), domani si corre il Trail della Becca di Viou, terza prova del Tour Trail della Valle d’Aosta. A distanza di una settimana si torna dunque nella Valpelline con una gara che si sdoppia su due tracciati. Confermata la prova corta di 21 chilometri, ‘una mezza maratona di montagna’ che passerà per la frazione Frissonière, scenderà di nuova su Valpelline per poi continuare in mezzo ai sentieri di Verdzignolettaz, dove si imbocca la conca Arpisson e la zona del Ru Mort. Qualche chilometro di puro spettacolo con vista Monte Bianco, passaggio a Praperiaz e discesa fino a Roisan.
LUNGO PIU CORTO - Accorciato invece il percorso lungo che quest’anno si ferma a 31 chilometri e non salirà fino in cima alla Becca di Viou. Subito dopo la partenza, si guarda all’insù verso l’abitato di Doues, continuando poi in direzione Cappella di Chatelair. Qui lo spettacolare ingresso nel tunnel di 900 metri che porta a Ollomont, dove si scende verso il ‘magazzino della Fontina’. Si corre lungo il Ru des Agnes, strappo in salita fino a Verdzignolettaz, Verney e poi di nuovo di corsa in discesa su Roisan, passando sotto Blavy e risalendo un tratto verso Plan Perriaz. Entrambe le gare partiranno dalla piazza centrale di Valpelline e arriveranno a Roisan, in zona centro sportivo dove ci saranno pasta party e premiazioni finali. Alle 9.30 scatterà la 21 chilometri, mentre la prova ‘lunga’ partirà alle 8. I pettorali potranno essere ritirati dalle 6.30 alle 7.45 (31 km) e fino alle 9.15 per la 21 km. Le iscrizioni alle due competizioni sono ancora aperte sul sito internet di Wedosport.
TOP - Subito dopo il successo al Trail Oasi Zegna, Franco Collé ha sciolto la riserva e ha confermato la presenza al Trail della Becca di Viou. Presenti anche Marco Béthaz ed Enzo Benvenuto (31 km) e Xavier Chevrier nella 21 km. Confermata anche la partecipazione di Giorgio Mastrota (conduttore televisivo) con la figlia Natalia, ormai assidui frequentatori della Valle d’Aosta. Il trend delle iscrizioni è positivo e dopo il grande successo del Vertical di domenica (superate le 150 presenze) gli organizzatori sono fiduciosi anche per il secondo appuntamento che unisce i Comuni di Doues, Ollomont, Roisan e Valpelline. Nel pomeriggio ci sarà spazio anche per i bambini che per il secondo anno consecutivo correranno in una prova non competitiva intorno al campo sportivo di Roisan. Una semplice corsa per avvicinarli al mondo del trail e della montagna. Dopo il Trail della Becca di Viou, il Tour Trail della Valle d’Aosta si ferma per qualche settimana e tornerà il 15 luglio con il GranParadiso Trail. Subito dopo, il 22 luglio, si correrà l’Ultramarathon du Fallère che attribuirà anche punti UTMB. Informazioni: www.tourtrailvda.com