Kilian al Tor?
L'ipotesi e' del portale U-trail ma l'ufficio stampa del catalano smentisce
Il portale francese U-trail, per voce di Goran Mojicevic, rilancia oggi l’ipotesi della partecipazione di Kilian Jornet al Tor des Géants. Una possibilità già paventata in passato da un quotidiano italiano ma poi smentita dallo stesso Kilian.
U-trail scrive: “Secondo alcune indiscrezioni e secondo le nostre fonti, Kilian Jornet, il Re del trail, il Michael Jackson del trail, parteciperà al tor des Gèants. To be continued ... Restate sintonizzati ... stay tuned!”
Difficile ipotizzare una sua presenza alla gara valdostana visti gli imminenti impegni con il tentativo di record all’Elbrus e la finale delle World Series a Vail, in Colorado il 28 settembre ma Kilian ormai è abituato a stupire. Difficile anche capire se l’eventuale indiscrezione, ammesso che ci sia stata, sia riferibile a quest’edizione o a una futura.
L'ufficio stampa di Kilian, da noi contattato, ha smentito la notizia.
A questo punto ci accontentiamo di sapere che in Francia Kilian è considerato il Michael Jackson del trail...
Tor 2013, cinque giorni al via
Tra i favoriti, Iker Carrera e Francesca Canepa
Mancano cinque giorni alla partenza della quarta edizione del Tor des Géants. Domenica 8 settembre l’Endurance Trail della Valle d’Aosta partirà alle ore 10:00 da Viale Monte Bianco a Courmayeur.
IL PERCORSO - Come per le passate edizioni, saranno sei le basi vita allestite dagli organizzatori lungo il percorso per una suddivisione ideale del percorso e dove gli atleti troveranno l’assistenza completa; Valgrisenche (49 km), Cogne (105 km), Donnas (149 km), Gressoney St. Jean (202 km), Valtournenche (241 km), e Ollomont (285 km). Il percorso si snoda lungo le due Alte Vie della Valle d'Aosta con partenza ed arrivo a Courmayeur per un totale di circa 330 km e 24,000 metri di dislivello positivo attraversando 34 comuni della valle. Il tempo massimo a disposizione per completare il percorso è fissato in 150 ore.
I POSSIBILI PROTAGONISTI - Lo scorso anno s’imposero, con i nuovi tempi record della corsa, lo spagnolo Oscar Perez in 75h56’31’’ e l’italiana Francesca Canepa in 85h33’56’’, entrambi presenti al via anche quest’anno. Quest’anno, sono 757 gli atleti ufficialmente iscritti alla corsa. Tra i possibili pretendenti al podio, molti atleti protagonisti delle passate edizioni ma anche nomi nuovi come gli spagnoli Iker Karrera e Arnau Julia e gli italiani Bruno Brunod e Massimo Tagliaferri tra gli uomini e Federica Boifava, Nerea Martinez e Alma Rrika tra le donne. Tra i veterani, da segnalare inoltre Giancarlo Annovazzi, Roberto Beretta, Abele Blanc, Salvador Calvo Redondo, Franco Collè, Pabo Criado Toca, Alexandre Forestieri, Marco Gazzola, Christophe Le Saux, Gregoire Millet, Mauro Saroglia, e Marco Zanchi.
Il trail verso il merchandising
WAA entra nella MDS, UTMB e Eco Trail Paris
Ci eravamo già chiesti ad aprile se la presenza di Caterine Poletti sulla linea di partenza del tappone della Marathon des Sables fosse dovuta a una sua passione per il deserto, all’amicizia con Patrick Bauer o ad altri motivi. Domenica con l’annuncio della nascita dell’Ultra-Trail World Tour in parte avevamo trovato una risposta. Il circuito, tra le altre, comprende infatti sia l’Ultra-Trail du Mont-Blanc (UTMB) che la Marathon des Sables (MDS). Al salone dell’Ultra-Trail di Chamonix, abbiamo poi colto altri possibili legami che riguardano essenzialmente il merchandising delle due gare e non solo.
WAA E MDS - Durante la Marathon des Sables, era stato presentato lo zaino ufficiale della manifestazione appositamente studiato dall’azienda parigina WAA Ultra Equipment, l’Ultrabag MDS 20L. La gara marocchina ha come main sponsor Sultan, azienda produttrice di tè e come official supplier Buff, azienda specializzata in copricapo, quindi, in settori merceologici differenti rispetto a WAA. Un bel colpo perché per la MDS il merchandising rappresenta una grossa fetta d’introiti, forse la principale.
GLI STAGE - La stessa WAA, l’avevamo poi ritrovata nell’ambito dell’UTMB come organizzatore degli stage che assegnano i punti qualificanti. In questo ambito di attività, l’azienda si avvale della collaborazione di Vincent Delebarre (vincitore dell’UTMB nel 2004) per la montagna e Laurence Klein (pluri vincitrice del Marathon des Sables) per il deserto. Al momento gli stage organizzati sono proprio quelli inerenti all’UTMB e alla MDS.
WAA E UTMB - Cyril Gauthier, presidente della WAA nonché membro del comitato organizzatiore dell’UTMB, proprio con la gara di Chamonix è andato oltre a quello che ci si poteva immaginare. E’ infatti riuscito a portare i suoi prodotti all’interno della corsa regina nel panorama internazionale del trail running la stessa corsa che da anni è legata al colosso The North Face, ovviamente anche produttore di zaini e di molti accessori commercializzati da WAA. Oltre allo zaino ufficiale, l’ Ultrabag UTMB 10L, la boutique dell’UTMB proponeva altri prodotti WAA come capi d’abbigliamento e accessori.
WAA E MARCO OLMO - E come anello di congiunzione delle due gare, non poteva mancare un testimonial d’eccezione come l’italiano Marco Olmo che è stato visto per le strade di Chamonix proprio con lo zaino Ultrabag di WAA.
WAA E ECO TRAIL DE PARIS - Terzo colpo pesante, Cyril Gauthier l’ha messo a segno con l’Eco Trail de Paris, una delle gare più partecipate nel panorama francese della corsa in natura. Anche in questo caso, verrà proposto uno zaino ufficiale e altri accessori.
Come avviene da decennni in altri sport, vedi Ironman per citarne uno, anche nel trail il merchandising sembra quindi essere la nuova scommessa per gli organizzatori.
Domenica lo 'Scarpone d’Oro'
Con la salita al Mongioie
Domenica 8 settembre nona edizione dello 'Scarpone d’Oro', in Alta Val Tanaro. Gara di sola salita con partenza dal Rifugio Mongioie a quota 1.550 e arrivo in vetta a 2631 metri del Mongioie. 4,7 km con 1081 metri di dislivello su un percorso che dal rifugio si sviluppa sul sentiero che supera il Pian dell’Olio e il Bocchin dell’Aseo sino alla cima del Mongioie. Le iscrizioni entro 6 settembre direttamente al Rifugio Mongioie, telefonicamente o via fax al numero 0174 390196, oppure via mail a silvanoodasso@gmail.com.
Gigante Skyrace e VK Cusna nell'Appennino Reggiano
Vittorie di Matteo Pigoni e Nadia Scola
Condizioni meteo ottimali nell'Appennino Reggiano per la Gigante Skyrace e il Cusna Vertical K, organizzate da Alpen Sport e Reggio Event’s. Partenza dal rifugio Peschiera Zamboni, salita sino a toccare i 2121 metri del Monte Cusna, per un totale di 26 km: 'gara massacrante, ma bellissima', il commento più ricorrente degli atleti. Nella Gigante skyrace vittoria del modenese Daniele Pigoni con il tempo di 3h12’07” e della fassana del Team La Sportiva Nadia Scola con il tempo di 3h51’41”; nella 'corta' di 14 km a segno Maurizio Penserini con il tempo di 3h12’07” e Sabrina Polito in 2h22’05”. Nela Cusna Vertical K (1000 metri di sola salita, con arriva in vetta al Cusna), sul gradino più alto del podio sono saliti Giuliano Gherardi in 45’34” e Chiara Pasquali in 56’37”.
Super Serafini-Kortazar alla Transalpine Run
Quarto successo consecutivo per la coppia italo-spagnola
E quattro! Anche oggi Silvia Serafini e la basca Oihana Kortazar hanno vinto alla Gore-Tex Transalpine Run. Era in programma la quarta tappa, da Samnaun a Scuol. Le due atlete Salomon sono saldamente in testa al ranking mentre nella gara maschile il successo è anadato ai 'soliti' Theodorakakos-Clayton, altri atleti targati Salomon, davanti a Manuel Merillas-Pablo Villa e Tofol Castanyer-Philipp Reiter. Merillas-Villa sono arrivati a solo un minuto dai leader, mentre Philipp Reiter sembra non avere ancora smaltito l'intossicazione alimentare di qualche giorno fa ed è visibilmente sotto tono. Dopo la tappa odierna Klaus Wellenzhorn e Anton Steiner del Team Dynafit sono i leader del ranking Master. Stay tuned!
Transalpine Run: in testa Clayton-Theodorakakos
Nella gara femminile strapotere Serafini-Kortazar. Terza tappa combattuta
Otto tappe, 261,30 km e 15.879 m D+. Questa è la Transalpine Run, partita sabato da Oberstdorf, in Germania. L'arrivo è previsto a Laces, in Italia, il 7 settembre. Nelle prime tre tappe non sono state poche le emozioni.
TAPPA 1 - Si partiva da Oberstdorf, in Germania, per arrivare a St. Anton (Austria) e il successo è andato a Cameron Clayton e Dimitri Theodorakakos del Team Salomon con il tempo di 3h27'44'', secondi Tofol Castaner Bernat e Philipp Reiter del Team Salomon International, con quest'ultimo reduce da un'intossicazione alimentare. Al terzo posto Manuel Merillas e Pablo Villa, a soli 18 secondi dal secondo gradino del podio. Tra le donne Super Serafini-Kortazar in 4h07'40'', davanti anche alla prima coppia mista. Al secondo posto Gitti Schiebel e Ildoko Wermescher del Team Woly Sport, con un ritardo di 37 minuti. Nella categoria Master vittoria di Anton Philipp e Thomas Geisenberger (Berglaufteam Haglöfs Gore-Tex Footwear) e nei Master Senior di Thomas Miksch e Michael Sommer (Orthomol Sport Team Blau). Nei gruppi misti successo di Mammut Gore-Tex Footwear e solo terzo posto per Nuria Dominguez e Chemari Bustillo Rodriguez.
TAPPA 2 - Tra Lech e St. Anton bis di Clayton-Theodorakakos (3h06'28'') davanti a Merillas-Villa e Castaner-Reiter. Merillas-Villa sono anche secondi nella classifica generale. Tra le donne continua il successo di Serafini-Kortazar (3h44'42'') davanti all'altoatesina Annemarie Gross-e Tamara Lunger (Gore-Tex Active Women), Gitti Schiebel e Ildiko Wermescher (Team Woly Sport) chiudono il podio. Nelle categorie Master e Master Senior bissano il successo Philipp-Geisenberger e Miksch-Sommer.
TAPPA 3 - Da St. Anton a Samnaun, con il primo sconfinamento, dall'Austria alla Svizzera, la vittoria è andata a… Clayton-Theodorakakos. Non è stata una vittoria scontata però e infatti Tofol Castaner e Philipp Reiter sono giunti a soli 5'' e si sono ripresi il secondo posto nella classifica generale davanti a Merillas-Villa, oggi terzi. È stata una delle tappe più dure nella storia della Transalpine Run, con quasi 3000 metri di dislivello e diversi ritiri. Intanto tra le donne continua la marcia inarrestabile di Serafini-Kortazar (5h14'34'') davanti a Schiebel-Wermescher e Gross-Lunger. Tra i Master successo azzurro con Anton Steiner e Klaus Wellenzohn (Dynafit Reschenpass) e tra i Master Senior di Miksch-Sommer. Nel ranking 10 minuti separano i primi due team maschili e poco più di un minuto il secondo e terzo team, mentre tra le donne Serafini-Kortazar hanno un'ora e mezza di vantaggio. Nella categoria 'mista' la spagnola Nuria Dominguez e Chemari Bustillo sono al terzo posto con 40 minuti di ritardo.
SAMNAUN-SCUOL - Oggi quarta tappa, tutta in Svizzera, con 37,1 km e 2015 metri di dislivello positivo.
A Romagnolo e Cardone il Vertical al Pian della Mussa
Ritorna una gara 'storica' nelle Valli di Lanzo
Ritorno sulla scena del Vertical Race al Pian della Mussa nelle Valli di Lanzo: un’idea nata nell’estate e organizzata in breve tempo che ha visto la partecipazione di una sessantina di atleti; presente anche Giuseppe Genotti che ha fatto la storia di questa gara negli anni ‘70 e ’80 quando si svolgeva nell’intero percorso di salita e discesa, detentore di uno strepitoso record, poco più di 48’. Giornata di cielo terso con le cime della Bessanese (3555 metri) e della Ciamarella (3676 metri) a fare da cornice alla gara: circa 3,2 km e 950 metri di dislivello per coprire il percorso che dal rifugio Città di Ciriè (1800 metri) porta alla panoramica Rocca Turo (a quota 2760), situata sopra il rifugio Gastaldi: un sentiero impegnativo, tecnico, con tratti ripidi che mettono a dura prova le gambe e il fiato.
Nella gara maschile ha condotto la sua scalata in solitaria il portacolori dell’Atletica Monterosa, Alex Romagnolo che ha raggiunto la vetta di Rocca Turo in 42’02”, secondo il trailer di Cuore da Sportivo Daniele Fornoni in 43’19”, terzo Stefano Castagneri in 44’13”, quindi Luigi Cocito dell’Atletica Calvesi in 44’51”, Ezio Sardanapoli dell’Alpignano in 45’29”, Luciano Veronese del Giò 22 Rivera in 45’51”, Alex Peraudo dell'Amici di Pianezza in 46’26”, Elio Pagnutti del Team Fantolino in 46’34”, Moreno Rossi della Valetudo in 47’53” e Roberto Rolfo della Valetudo skyrunning-Atletica Valli di Lanzo in 49’14”. Nella gara in rosa vittoria per l’atleta di casa Debora Cardone della Valetudo skyrunning-Atletica Valli di Lanzo, che ha fermato il cronometro in 49’05” (undicesima assoluta), piazza d'onore per la valdostana Christiane Nex dell’Atletica Calvesi in 51’19” (quindicesima), terza Paola Vignani della Tranese in 57’38”. Da segnalare la partecipazione di due promettenti junior: il forte valligiano Francesco Berta decimo assoluto in 48’46” e Umberto Fassero Gamba dell’Atletica Balangero che ha impiegato 56’36”.
Paolo Bert si aggiudica il TourMonvisoTrail
Daniela Bonnet detta legge in campo femminile
Era tra i favoriti alla vigilia e non ha tradito le attese: al TourMonvisoTrail, sul traguardo di Crissolo, dopo 43km e un dislivello positivo di 3060 metri, successo di Paolo Bert con il tempo di 5h15'30"; alle sue spalle Danilo Lantermino in 5h32'12" che precede di soli 30 secondi Claudio Garnier, quarto Ioan Maxim, quinto Massimo Domenino, tutti sotto le sei ore. Gara solitaria per Daniela Bonnet che va a vincere in 6h27'26", quattordicesima assoluta; con lei sul podio 'rosa' Sara Marino (7h21'56") e Stefania Albanese (8h00'38"). Sono stati 325 gli iscritti che hanno risposto all’appello della 'prima': un numero inaspettato se si pensa che la manifestazione è nata nel mese di marzo ed ha avuto pochissimo tempo per crescere.
LA GARA MASCHILE - In otto si sono presentati al controllo del Pian del Re, in meno di 40 minuti: Paolo Bert seguito da Danilo Lantermino, Massimo Depetris, Claudio Garnier, Maxim Ioan, Fabio Cappelletti, Wilhem Bonato e Franco Aglì. La gara si è fatta più selettiva al passaggio tecnico del Coulour del Porco dove Paolo Bert, transitato al Rifugio Giacoletti in un'ora e 15 minuti, ha allungato la fila dei migliori: a resistergli da vicino Lantermino, Garner e Depetris. Dicesa e risalita al Quintino Sella dove il vantaggio di Paolo Bert si è fatto più consistente: quattro i minuti di vantaggio su Lantermino, otto su Claudio Garnier e dodici sulla coppia Maxim-Depetris. Il successivo passaggio al Bagnour ha scavato un solco anche nel gruppo dei primattori: ancora Bert a fare la gara (passaggio in 3 ore e 4 minuti circa) con Lantermino a 4 minuti, Garnier a 12, Ioan a 16. Sulla testa della gara, con una discesa impeccabile, si è affacciato Fabio Cappelletti in compagnia di Franco Aglì.
Il vallone dei Duc con annesso Passo Calatà (2940 metri, la vetta del Tour) ha fatto ulteriore selezione con Bert che ha segnato la differenza transitando al Passo San Chiaffredo in 4 ore e 14 minuti. A seguire Lantermino (14 i minuti di distacco), Garnier (20'), Ioan (27'), Depetris (31'), la new entry Domenino Massimo (33') e Cappelletti (35'). La discesa finale (14 km) ha registrato la marcia trionfale di Paolo Bert fino al traguardo di Crissolo, il forte recupero, in termine di tempo e non di posizione, di Claudio Garnier su Lantermino, complice un leggero infortunio di quest’ultimo sulla parte più facile del tracciato, il ritiro di Massimo Depetris e l’exploit di Massimo Domenino.
LA GARA FEMMINILE - Le protagoniste femminili sono state 28 con il dominio assoluto di Daniela Bonnet del Gasm Torre Pellice, a circa 55 minuti l’arrivo della cuneese Sara Marino. Distacchi notevoli anche per le altre protagoniste: Stefania Albanese e Sandra Casellato.
Nasce la OCC
La quarta gara della serie UTMB non richiederà punti qualificanti
Il quarto anello mancante, una gara 'più umana' per chi vuole vivere la magica atmosfera della UTMB, vedrà il via nel 2014. Si chiamerà OCC Orsières-Champex-Chamonix e misurerà 50 km x 3100 m D+. La novità vera, oltre alla distanza, riguarda il fatto che per partecipare non sarà richiesto alcun punto qualificante. La partenza è prevista il giovedì e il numero di iscritti limitato a 1000.
Nasce l'Ultra-Trail Word Tour
Una dozzina di gare, in Italia solo la Lavaredo Ultra-Trail
L'annuncio è arrivato ieri a Chamonix, alla fine dell'UTMB, dal 2014 nasce l'Ultra-Trail World Tour, la 'Coppa del Mondo' delle gare Ultra. Il circuito nasce insieme alla International Trail Running Association, le cui fondamenta erano state posto giusto un anno fa con le Assise Internazionali del Trail, a Courmayeur.
12 GARE - L'idea è quella di avere un circuito con 12 gare che rappresentano il top dell'ultra-trail, in tutto il mondo e in tutti gli ambiente, dalla neve al deserto. A oggi però sono confermate solo 8 date: 18 gennaio Vibram Hong Kong 100, 1 marzo The North Face Transgrancanaria, 15 marzo Vibram Tarawera 100 km Ultramarathon, 4-14 aprile Marathon des Sables, 15-26 aprile Ultra Trail Mt. Fuji, 27-29 giugno Lavaredo Ultra-Trail, 29 giugno The Western States 100 Mile Endurance Run, 29 agosto The North Face Ultra-Trail du Mont Blanc. Le gare ammesse sono lunghe oltre 100 chilometri, hanno almeno 500 iscritti e 20 nazioni rappresentate e alle spalle almeno due edizioni.
RANKING - Ai finisher verrà assegnato un punteggio che determinerà poi il vincitore finale. Verranno presi in considerazione solo i tre migliori risultati e potranno esserci al massimo due gare 'Ultra-Trail Series', vale a dire quelle competizioni che porteranno più punti (l'elenco non è ancora stato reso pubblico).
ANOMALIA MARATHON - Una prima analisi a caldo di questa importante notizia, destinata a lasciare il segno nel mondo del trail, riguarda la Marathon des Sables. La notorietà della gara marocchina è unica, ma messa insieme a gare in un'unica tappa sembra un ufo… O no? Per info: www. ultratrailworldtour.com
Manfred Reichegger vince la Transpelmo
Jennifer Senik si aggiudica la prova femminile
Pochi minuti prima della partenza della Transpelmo la situazione meteo era preoccupante: pioggia a Palafavera e visibilità prossima allo zero in quota. Il comitato organizzatore, coordinato da Eris Costa, conoscendo bene le proprie montagne, prende la decisione di far partire la gara in orario e alle ore 9.30 la sesta edizione della Traspelmo ha inizio. Il percorso di quasi diciassette chilometri e 1296 metri di dislivello positivi non spaventa i concorrenti schierati sulla linea di partenza.
La squadra azzurra di scialpinismo formata da Manfred Reichegger, Lorenzo Holzknecht, Robert Antonioli, Michele Boscacci, Denis Trento e Matteo Eydallin si schiera in prima fila mettendo subito le cose in chiaro. Lorenzo Holzknecht tira il gruppo e transita al Rifugio Venezia in prima posizione, alle sue spalle Manfred “Manni” Reichegger e Matteo Eydallin. Nella salita che conduce alla forcella Val d’Arcia, GPM della giornata a quota 2476 metri, Eydallin prende il comando della gara, alle sue spalle Reichegger sorpassa Holzknecht.
In campo femminile Anna Pedevilla subito dopo la partenza guadagna la prima posizione davanti a Stefania Zanon, a Jennifer Senik e a Martina Valmassoi. Le posizioni rimangono invariate sino all’inizio della discesa della Val d’Arcia. La Pedevilla non riesce a fare un buon ritmo, e dopo il passaggio del GPM, si vede superare prima da Jennifer Senik, dopo da Stefania Zanon e successivamente da Martina Valmassoi.
Tra gli uomini Mafrend Reichegger non ne vuole sapere di lasciare la propria leaderchip in classifica generale. In discesa il campione azzurro cerca di allungare il passo iniziando a mettere una seria ipoteca sulla vittoria finale. Lungo la Val d’Arcia l’altoatesino si difende dagli attacchi degli avversari e transita al Passo Staulanza con un buon margine.
In campo femminile, la Senik lascia andare le gambe e in discesa mette la freccia sorpassando le sue dirette inseguitrici. La friulana prima passa Stefania Zanon e dopo la Pedevilla.
Jennifer Senik continua la sua lunga cavalcata verso il traguardo di Palafavera, le avversarie non riescono a tenere il suo ritmo, lasciando così la Senik tagliare il traguardo in prima posizione con il tempo di 2h06’11’’, alle sue spalle concludono Stefania Zanon e Martina Valmassoi.
Tornando alla gara maschile Manfred Reichegger riesce a resistere al ritorno di Michele Tavernaro e chiude la propria gara con il tempo di 1h39’52" davanti a Tavernaro e a Holzknecht. In quarta posizione l'atleta di casa Elia Costa, mentre la guida alpina Filippo Beccari è quinto.