Dolomites Skyrace, che spettacolo

Le immagini piu' belle della gara della Val di Fassa

Il nuovo successo di Kilian, la doppietta di Laura Orgué, la volata finale di Ionut Zinca e Tadei Pivk: una Dolomites Skyrace davvero spettacolare. In Val di Fassa le emozioni non sono mancate per tutti gli 800 atleti al via.
Riviviamo allora la gara nella fotogallery.


Huhnerspiel Vertical-KM a Colle Isarco

Sabato la seconda tappa del Sudtirol Vertical Tour

Sabato 27 luglio la sezione skialp del Gossensass organizza la quarta edizione della Hühnerspiel Vertical-KM, valida anche come seconda prova del circuito Südtirol Vertical Tour.
Il percorso di gara, decisamente tecnico e spettacolare, ha uno sviluppo di 2.9 km e presenta un dislivello positivo di 1000 metri con partenza dalla piazza centrale di Colle Isarco (in linea alle ore 10), verso la Malga Gallina seguendo per i primi 400 metri di dislivello il sentiero n.22. La seconda parte di gara, molto spettacolare per gli specialisti del ripido, segue in direttissima ascesa fino all'arrivo a quota 2080, poco sopra Malga Gallina. La premiazione e la lotteria avranno luogo alle ore 14 a Colle Isarco.

CIRCUITO - Dopo la prima prova del circuito che è andata in scena a fine giugno a Selva dei Molini con un duello tra i due giganti del vertical, Philip Götsch e il padrone di casa Manfred Reichegger, a Colle Isarco sarà nuovamente sfida tra i due per il primato del percorso, attualmente in mano di Reichegger con 35‘04“. In campo femminile il tempo da battere è quello della vincitrice dello scorso anno, Stéphanie Jimenez, che ha fermato il cronometro a 44‘23“.

CAMMINATA - Ci sarà anche una marcia per escursionisti. Per coloro che preferiscono la camminata senza cronometro la partenza è alle 8 in centro a Colle Isarco. Il percorso a scelta porterà gli escursionisti fino a quota 1860 per transitare in zona Malga Gallina.
Modulo d'iscrizione e ulteriori informazioni su www.sv-gossensass.org


Bettelmatt Sky Race, vincono Brizio e Minoggio

Nella corta primi Francesca Fracassi e Mauro Stoppini

È stata una giornata 'impegnativa' alla Bettelmatt Sky Race: pioggia, a tratti molto forte, nebbia, freddo e vento hanno caratterizzato l'edizione 2014 della gara in Val Formazza.Nonostante le difficile condizioni meteo, ampiamente previste, è stato toccato il record assoluto di partecipanti: i 430 atleti iscritti, 196 nella gara lunga e ben 234 nella gara corta, a cui si devono aggiungere i circa 50 partecipanti a 'Dalla Formazza alle Ande', il Giro del Lago di Morasco, hanno sancito il successo dell'evento organizzato da Formazza Event.

GARA LUNGA - Nella gara lunga due sono stati i principali protagonisti: Emanuela Brizio e Cristian Minoggio, che hanno dominato dall'inizio alla fine. La portacolori della Valetudo Skyrunning ha vinto la 33 km con il tempo di 3h47'06", staccando di ben 31'27" la seconda, Carolina Tiraboschi dell'Atletica Val Brembana e di 32'55" la terza, Lisa Buzzoni del Team La Sportiva; quarta, la vincitrice delle ultime due edizioni, Ester Scotti,  in 4h20'28".
In campo maschile Cristian Minoggio ha sbaragliato il campo: il portacolori della Podistica Cannobio, giunto al traguardo in condizioni di invidiabile freschezza, ha chiuso in 3h14'11", distanziando di 9' un atleta del calibro di Stefano Trisconi, comunque molto contento all'arrivo per il risultato, viste le sue non ottimali condizioni fisiche, e di 9'26" un altro bergamasco, Paolo Gotti. Nona posizione per il vincitore dello scorso anno, Maurizio Mora.

22 KM - Nella gara corta, in campo maschile, ha vinto il promettente, visto che corre da soli due anni, Mauro Stoppini; l'alfiere del GS Genzianella ha completato i 22 km previsti in 1h58'56, precedendo di 4'45" Michele Fantoli della Caddes), lo scorso anno sul podio della gara lunga, e Damiano Belotti dell'Ossola Ski Team che con il tempo di 2h03'43" ha bissato il terzo posto dello scorso anno. In campo femminile, vittoria per Francesca Fracassi dei Road Runner Club Milano, con il tempo di 2h35'19", su Annalisa Cappelletti del GS Genzianella), al ritorno alle gare dopo uno stop di oltre sei mesi dovuto a un problema fisico, di 2'41" e la vincitrice della Maratona della Valle Intrasca 2014 Lara Crivelli, che ha fatto fermare i cronometri sul tempo di 2h48'44".


Dolomites Skyrace tra sorprese e conferme

I grandi duelli e la festa del popolo skyrun

Adesso è facile dire che ha vinto 'il solito' Kilian. Ma anche se ha abituato a stupire, stavolta ha spostato l'asticella del possibile umano di un altro step.  

C'ERANO TUTTI -
A parte Marco De Gasperi, che si sapeva non ci sarebbe stato questa volta, gli altri c'erano tutti, e tutti in ottima forma programmata proprio su questo appuntamento. Poteva essere  la volta buona con Kilian che nell'ultimo periodo aveva coperto più dislivello e chilometri di un aereo di linea tra gare vinte su tutte le distanze e la mostruosa impresa al Denali.   

LA GARA DAVANTI -
Ci hanno provato tutti e bene: Egea, Sevennec, Schneider e gli scalatori attaccando in salita; Zinca, Pivk, Ludvigsen controllando e gestendosi  nella prima parte per puntare alla prestazione sui loro terreni. Ma niente. Una volta scollinata Forcella Pordoi, Kilian ha innestato la sua caratteristica progressione felpata e ha fatto la differenza su tutti. In cima al Piz Boè è passato solitario, mentre alle sue spalle si rivoluzionavano le posizioni in un continuo di duelli incrociati. L'ultima possibilità per gli inseguitori era la discesa infinita della Val Lasties. Ionut Zinca in effetti ha fatto la differenza…su tutti gli altri, recuperandoli a cascata. Perché comunque Kilian Jornet cala velocissimo e facile. In più ci si è messa una apparentemente lieve variazione obbligata del percorso originale (la burocrazia italiana non perdona! …niente più attraversamento della strada al Lupo Bianco). E così una risalita secca di poche centinaia di metri ha reso direttamente visibile la differenza tra il leader della corsa e gli inseguitori, che lì praticavano due sport diversi: l'uno il mezzofondo, gli altri lo skyrunning. A quel punto diventava interessante il confronto tra Zinca e Pivk, nei pochi minuti a capofitto verso il traguardo di Canazei. Kilian lo passava da trionfatore in 2h03'48" (rilevazione a vista sul display luminoso), e i due inseguitori infiammavano il pubblico con lo sprint vinto dal romeno Ionut Zinca.  

SORPRESE E COMFERME TRA LE DONNE -
Laura Orgué ha sbancato Canazei, doppiando il successo del Vertical della Crepa Neigra (con relativo strepitoso record). Passando per prima a Forcella Pordoi e poi sul Piz Boè, lasciava ancora spazio alla possibile rimonta di Emelie Forsberg, forte discesista ma terza e un po' troppo staccata in salita. In effetti Forsberg riusciva a recuperare Christelle Dewalle, ma Orgué ha fatto i miracoli in discesa. A Canazei è giunta visibilmente provata, ma davanti alla favoritissima del pronostico. Terza Maite Maiora, protagonista di un'altra impresa discesistica.  

#DOLOMITESKYRACE -
Questa gara è bella, bellissima, e migliora sempre. Organizzazione e pubblico sul percorso si aggiungono all'ambiente Dolomites, che c'era già. In particolare il pubblico sale sempre più numeroso proprio per assistere allo spettacolo impressionante della Dolomiteskymarathon people che attraversa il gruppo del Sella in tempi stratosferici per la normale umanità. Quasi 800 alla partenza oggi e una waiting list chilometrica dicono tante cose.  

 


Francesca Canepa vince l'Eiger Ultra Trail

In campo maschile secondo Franco Colle', quinto Filippo Canetta

Italiani protagonisti alla Eiger Ultra Trail. Nella lunga di 101 chilometri e 6.700 metri di dislivello, vittoria di Francesca Canepa che chiude in 13h33'20": la valdostana del Team Montura si impone sull'ungherese Ildiko Wermescher in 14h25'41" e la svizzera Denise Zimmermann in 14h27'20".
Nella gara maschile a segno lo svizzero Urs Jenzer in 11h56'42", davanti al valdostano del Team Tecnica Franco Collè in 12h11'05", con terzo il tedesco Mathias Dippacher in 12h22'03, quarto lo svizzero Adrian Brennwald in 12h32'30" e quinto il portacolori del Team Salomon, Filippo Canetta in 13h06'15".


I catalani dettano legge alla Dolomites Sky Race

Vittorie di Kilian Jornet Burgada e Laura Orguè

Kilian Jornet  e Laura Orguè: i due catalani del Team Salomon si aggiudicano la Dolomites Sky Race.

LA GARA MASCHILE - A Passo Pordoi davanti a tutti ci sono Aritz Egea, Kilian Jornet, Ionut Zinca, David Schneider, Alexis Sevennec e Thorbjorn Ludvigsen.
A Forcella Pordoi ancora in testa Egea e Kilian, inseguiti da Sevennec a 40" circa, ma al Piz Boè Kilian è da solo al comando con mezzo minuto su Sevennec e Schneider; dietro di loro Pivk e Zinca.
In fondo alla prima discesa della Val Lasties, Kilian aumenta ancora, con un minuto di vantaggio su un gruppetto di inseguitori che è guidato da Zinca, mentre al Lupo Bianco dietro al catalano sono saliti Pivk e Zinca. Le posizioni non cambiano nel finale: vittoria di Kilian, mentre Zinca conquista il secondo posto in volata su Pivk.

GARA FEMMINILE - Al Pordoi guidano le prime tre del Vertical, Laura Orguè, Christelle Dewalle e Antonella Confortola, con Emelie Forsberg appena dietro. Alla Forcella del Pordoi la coppia Orguè-Confortola passa per prima, a più di un minuto la francese Dewalle. Orguè mantiene la prima posizione, ma sale Emelie Forsberg che riesce a 'chiudere' lo svantaggio sulla catalana. Ma Orgué non cede e va a vincere con un paio di minuti di vantaggio su Forsberg. Maite Maiora piomba terza sul traguardo dopo aver recuperato Confortola.

A breve gli aggiornamenti dai nostri inviati

 


Speedgoat, a segno Sage Canaday e Anna Frost

Tappa del circuito Ultra della Skyrunner World Series

Sage Canaday e Anna Frost vincono la Speedgoat 50k, valida anche come
tappa del circuito Ultra della Skyrunner World Series.

PROVA MASCHILE - Gara quasi in solitaria per Sage Canaday: l'americano del Team Hoka One One ha chiuso in 5h12'30"; piazza d'onore per Paul Hamilton in 5h31'15 con terzo Alex Nichols del Team Inov-8 in 5h33'30"; quarto Rickey Gates del Team Salomon in 5h46'36", quarto Mike Wolfe del Team The North Face in 5h53'17"

GARA ROSA - Lotta serrata tra le due portacolori del Team Salomon, Anna Frost e Kasie Enman. Alla fine affermazione della neozelandese in 6h42'00", mentre la statunitense taglia il traguardo in 6h43'48", terza Ellie Greenwood del Montrail in 6h53'04", quarta Hillary Allen dei Runners Roost in 7h03'57", quinta l'altra atleta Salomon, Kerrie Bruxvoort in 7h12'41".


Pronostici aperti per Dolomites Skyrace 2014

Percorso e meteo ok. Difficile caccia al record assoluto

Un po' di numeri dopo lo spettacolo in piazza a Canazei per la consegna dei pettorali ai top skyrunner che lotteranno per il podio domattina.

- 784 iscritti 
- 34 nazioni presenti
- 1450 metri la quota di partenza in Canazei
- 3152 metri la quota del Piz Boè, il punto più alto della gara
- 3404 metri di dislivello complessivo
- 22 chilometri lo sviluppo totale
- 20 metri di galleria scavata nella neve per svalicare forcella Pordoi 2892
- 2h00'11" il record assoluto stabilito da Kilian Jornet nel 2013 dopo l'epico duello con Marco De Gasperi
- 2h26'00" il record femminile stabilito nel 2012 da Emelie Forsberg
- 1h16'10" miglior passaggio al Piz Boè (Kilian)
- 1h29'32" miglior passaggio donne al Piz Boè (Antonella Confortola 2008)
- 43'55" il tempo realizzato da Fabio Bonfanti nel 2000 per la discesa sul traguardo
- 53'09" il tempo impiegato da Angela Mudge nel 2007
- 8.30 l'orario di partenza per tutti  

ATTACCO AI RECORD -
Anche quest'anno c'è neve sul percorso, ma un po' meno e più assestata rispetto al 2013 e praticamente assente in salita. Per il resto il fondo è asciutto e i sentieri ben battuti. Ottime condizioni per l'assalto ai record, specialmente quelli femminili parziali e totali, da parte di Emelie Forsberg. La svedese non è mai andata così forte come quest'anno, anche se ha appena corso - e vinto - prove ultratrail che lasciano il segno mentre questa è considerata una gara veloce. Più duro il compito degli uomini, anche se quegli 11 piccoli secondi che stanno sopra il muro delle due ore fanno gola.

Tra i favoriti spiccano Kilian Jornet, Ionut Zinca, e il re 'four season' del Sella Tadei Pivk, che pochi mesi fa ha bissato la vittoria alla Sellaronda Skimarathon sugli sci (stabilendo il record in team con Pietro Lanfranchi ) dopo il terzo posto alla epica Dolomites Skyrace del 2013.   

…E ATTACCO A KILIAN -
Si prevede una partenza veloce perché tutti avrebbero interesse a impegnare subito Kilian, reduce da 40 giorni in cui non si è fatto mancare nulla: vittoria a Zegama, record al MacKinley-Denali in 15 giorni di spedizione alpinistica, i titoli mondiali a Chamonix e, meno di una settimana fa, vittoria e record in Colorado alla Hardrock100 (160 km per 22.000 metri di dislivello totali in quota)…più trasferimenti transoceanici e impegni di lavoro fino a due giorni fa: se vince anche domani gli manca solo di camminare sulle acque. Però è stanco, come ammette e come dimostra il suo ottavo posto al Vertical di ieri che ha voluto onorare nonostante tutto. 
Zinca è dato in gran forma e soprattutto è un grande discesista, il che qui conta. Anche Pivk molla bene in discesa, e sembra bello tonico e tirato. Debuttano Martin e Bernard Dematteis con più chances rispetto alla troppo ripida Crepa Neigra, almeno per il tempo al Boè. Due outsider concreti potrebbero rivelarsi Zaid Ait Malek e Thorbjorn Ludvigsen. Certamente Alexis Sevennec scollinerà tra i primi, poi si vedrà con tutti quei discesisti. Fabio Bazzana è in forma e in debito con la fortuna.

 

Bettelmatt Sky Race, anche Trisconi e Brizio

Domenica la gara in Alta Valle Formazza

Domenica 20 luglio appuntamento con la settima edizione dell'International Bettelmatt Sky Race in Alta Valle Formazza.

ISCRITTI - Sarà al via anche Stefano Trisconi che se la dovrà vedere con il vincitore dello scorso anno, Maurizio Mora, quest'anno primo alla Maratona della Valle Intrasca. Michele Fantoli, che nel 2013 ha centrato il terzo gradino del podio sulla gara lunga, in questa edizione parteciperà alla 22 km.
Nella gara femminile presente Emanuela Brizio, mentre on è ancora sicura invece la partecipazione della vincitrice dello scorso anno, Ester Scotti.
Le iscrizioni saranno aperte anche domenica, fino a mezz'ora prima della partenza, prevista alle ore 8.15. Due i percorsi previsti, uno da 33, con un dislivello positivo di circa 2.000 metri, e uno 22 km, con un dislivello positivo di circa 750 metri.


Le emozioni del Dolomites Vertical

Riviviamo la gara nella fotogallery

Vittoria di Zemmer, ma grande Moletto e grande Kuhar. E poi una Laura Orgué stratosferica. E poi ancora, tante emozioni, con il pubblico a incitare i concorrenti nello spettacolo di una giornata di sole tra le Dolomiti. Riviviamo il Dolomites Vertical Km nella fotogallery. 


Dolomites, Urban Zemmer re verticale

Nella gara rosa a segno Laura Orgue'

Prima giornata alle Dolomites con il Vertical. Gara dalle grandi emozioni: ai 500 metri al comando Nejc Kuhar e Kilian Jornet, raggiunti poi da Urban Zemmer, Philipp Götsch e Marco Moletto. Agli 850 D+ l'attacco di Zemmer che va a vincere davanti a Kuhar, con terzo Moletto e quarto Götsch, poi il norvegese Thorbjoern Ludvigsen, settimo Nadir Maguet, ottavo Kilian.

Nella gara femminile ancora Laura Orgué: la spagnola vince sulla Crepa Neigra davanti a Christel Dewalle con Antonella Confortola a completare il podio.

A breve gli aggiornamenti dai nostri inviati.  


Crepa Neigra 2014 Show

Duelli, record, sorprese, new entry a Canazei

Il meteo molto estivo, perfino un po' troppo caldo per la zona e il periodo, non era l'ideale per staccare temponi. E invece il livello cresce e le prestazioni lievitano inesorabilmente. Bellissimo spettacolo anche quest'anno sui pendìi della Crepa Neigra!  

QUASI RECORD PER ZEMMER -
Record sfiorato da Urban Zemmer che, invecchiando, ovviamente migliora. 32'51" sono occorsi oggi a Zemmer  (44 anni) per completare la sua ennesima Crepa Neigra, solo 8" in più rispetto al record del 2011 e 1" sopra il suo personale del 2013. Stavolta non si è portato a spasso fino allo sprint i suoi avversari di giornata. Niente rischi stavolta sugli ultimi due minuti, che in passato hanno spesso capovolto l'andamento dei primi trenta.    

I DUELLI DELLA CREPA NEIGRA 2014 -
Nel gruppo di testa non ha ceduto nessuno fino ai 500 metri. Marco Moletto ha condotto lungamente, lasciando poi brevemente la testa a Kilian. La battaglia si è decisa nel tratto centrale, quando Nejc Kuhar ha dato fuoco alle polveri saltando Kilian e portandosi al comando. Neanche il tempo di completare l'aggiornamento della situazione che Urban Zemmer contrattaccava sul suo terreno preferito. Sui tratti extraripidi del bosco, sui gradini, staccava velocemente Kuhar prendendogli 20", e 20" a quelle velocità sono un po' più di un abisso. Anche il resto del gruppetto di testa si sgranava sotto l'azione di Zemmer e la resistenza di Kuhar: Philipp Götsch, uno pericoloso in alto, cedeva metri fino a perdere contatto. A quel punto attaccava anche Moletto, saltando Götsch e recuperando secondi anche a Kuhar.  Quando il gonfiabile alla forcella si avvicina, il sentiero 'spiana' leggermente (eufemismo). Un po' di ossigeno per chi è in debito, e chi è davanti può allungare incitato dal tifo. Zemmer si dev'esser visto il sentiero addirittura in discesa, a quel punto, perché ha tagliato il traguardo con ben 54" di vantaggio su Kuhar e senza neppure esagerare sulla rampa finale. Ad altri 19" chiudeva il podio Marco Moletto in grande spinta: con 100 metri in più ci sarebbe stato uno sprint all'ultimo sangue.  

LE DONNE FANNO RECORD -
Anche tra le donne era presente il gotha mondiale dei 1000 metri ripidi. Laura Orgué, fresca campionessa del mondo a Chamonix, ha prevalso nel tratto finale su Christel Dewalle (detentrice del miglior tempo mondiale di specialità), salvando un vantaggio che stava riducendosi pericolosamente sulla rampa di prato finale. La battaglia tra le due ultraspecialiste ha prodotto il doppio abbassamento del record femminile della Crepa Neigra: Orguè in 38'14" e Dewalle in 38'34" hanno abbattuto il 39'13" del 2008 della Confortola. Proprio Antonella Confortola ha chiuso il podio di oggi in 39'36" e in cerca della miglior forma dopo un periodo di carichi ridotti per malanni muscolo-tendinei.  

GLI ALTRI ÉLITE -
Nomi noti e notissimi, più o meno specialisti del VK, hanno fornito un'ottima occasione per interessanti confronti diretti. Victoria Kreuzer, Francesca Rossi, Maite Maiora, Stephanie Jimenez, Michela Benzoni, Silvia Cuminetti e Beatrice Deflorian completano la top ten femminile in un alternarsi di specialiste, runner, scialpiniste. Tra gli uomini la top ten comprende dal quarto posto Philip Götsch, Thorbjorn Ludvigsen, Martin Anthamatten (sprint finale impressionante ma inutile per un metro rimontando 40 metri in 100 a Ludvingsen), Nadir Maguet, Kilian Jornet (reduce dalla strepitosa vittoria con record sei giorni fa alla Hardrock100 - miglia, non chilometri - in Colorado, Alexis Sevennec, Mathéo Jacquemoud. Interessanti le prestazioni di Nicola Pedergnana, undicesimo alle prese col meglio mondiale di specialità;  e del giovanissimo campione italiano di scialpinismo tra i cadetti, Davide Magnini (16 anni), piazzatosi davanti ai più navigati colleghi William Bon Mardion e Davide Galizzi. I gemelli Dematteis, invece, allergici all'uso dei bastoni e più propensi ai terreni corribili dove dominano, hanno sofferto la dura legge dei piani sempre inclinatissimi e del fondo morbido sopra Alba di Canazei.  

IL POPOLO #DOLOMITESKYRACE -
Se la conosci non la eviti e possibilmente ci torni. Comunque, almeno una volta nella vita, uno skyrunner degno di questo nome deve assolutamente confrontarsi con la Crepa Neigra. Oggi l'hanno finita in 250, e tutti se la ricorderanno per un bel po'.  


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