Grande festa sul Presena
Migliaia di appassionati sulle tribune del primo stadium dello ski-alp
Poteva sembrare un azzardo, invece è stato un successo. Lo stadium - ovvero le tribune sistemate in cima al Passo Presena - pensato e voluto fortemente dello staff organizzativo guidato da Alessandro Mottinelli, ha reso la prima parte di gara ancora più affascinante. In tanti sono saliti, la maggioranza con le cabinovie del comprensorio Pontedilegno Tonale (oltre 1300 passaggi…) aperte gratuitamente sin dalle 6 del mattino, gli altri con le pelli. Grazie alle stazioni intermedie c’è stata la possibilità di applaudire a Passo Paradiso le atlete in partenza, poi il passaggio, con zona ristoro, dei colleghi maschi al termine della salita dalla Tonalina, quindi tutti ai 3000 metri del Presena. E lì spettacolo vero. Clima da Grande Monte, da Pierra Menta, nonostante il cielo grigio e qualche fiocco di neve. Tribune ‘giuste’, non ‘invasive’, tutte gremite di appassionati. E chi non ha trovato posto si è sistemato ordinatamente a bordo pista. Applausi ovviamente per tutti, con sottofondo con musica live e suoni delle piccole campanelle blu regalate a tutti quelli che sono saliti in quota. Gli atleti hanno apprezzato, soprattutto quelli del gruppone che hanno ricambiato gli incitamenti dei tifosi. Con lo stadium l’Adamello Ski Raid ha ancora di più alzato l’asticella della sua spettacolarità. Uno spot dello ski-alp.
Lenzi-Eydallin, coppia d'oro all'Adamello Ski Raid
Terza piazza per Boscacci-Maguet e per Alba De Silvestro e Katia Tomatis
Che gara l’Adamello Ski Raid. Il pubblico, il tracciato, la festa: vero ski-alp. Da La Grande Course. Non si è saliti in vetta, ma il percorso ha comunque messo a dura prova tutti gli atleti. Alla fine le condizioni meteo sono state accettabili: qualche fiocco di neve sul Presena, ma anche il sole in mezzo alle nubi e un po’ di vento forte nel finale.
GARA MASCHILE - Erano i favoriti alla vigilia e non hanno tradito le attese. Anche sul gradino più alto del podio dell’Adamello Ski Raid ci sono Damiano Lenzi e Matteo Eydallin. La sensazione è quella che gestiscano la gara come vogliano: fanno sfogare gli altri, entrano nel vivo quando è il momento giusto, allungano e poi amministrano.
Nella prima salita provano la fuga Pietro Lanfranchi e William Boffelli: arrivano per primi al Presena, salendo da Tonalina in poco più di un’ora. Dietro Lenzi-Eydallin in controllo, insieme agli svizzeri Marti e Anthamatten e all’altra coppia azzurra Boscacci-Maguet.
Poi Lence-Eyda prendono la testa e non la perdono più, arrivando anche ad avere un vantaggio di un quarto d’ora. Primi a Ponte di Legno dopo 43 km in 4h35’29”. La piazza d’onore non è mai discussione con gli svizzeri a 8’46”. La lotta è invece per il terzo posto. Boffelli e Lanfranchi perdono terreno, Boscacci e Maguet rimontano e vanno ancora a podio, dopo la Pierra Menta. La coppia bergamasca cede anche la quarta piazza superata anche da Filippo Beccari in squadra con il norvegese Skjervheim.
Sorride il Mago, ma che fatica… «Ho trovato lungo sin dalla prima salita - spiega il valdostano - fossi stato da solo mi sarei ritirato, ma avevo con me un campione come Miky che mi spronato sino alla fine e un passo alla volta siamo tornati sotto, sino ad agguantare il terzo posto».
Il più deluso? Pietro Lanfranchi. «Peccato, era l’unico podio che mi mancava - conferma il Lanfra - abbiamo dato tutto, ma alla fine, mentre William stava ancora bene, io non ne avevo più. Se abbiamo forzato troppo all’inizio? Non lo so, in quel momento la gamba girava, eccome».
Nella top ten anche Cardona Coll e Pinsach Rubirola, Alex Salvadori e Daniele Cappelletti, i francesi Rochaix-Bochet, Martin Stofner e Noé Thaler, François Cazzanelli e Stefano Steadelli.
GARA FEMMINILE - Ti aspetti la corsa in solitaria di Laetitia Roux che è in coppia con la spagnola Claudia Galicia Cotriina, una che il motore ce l’ha. Invece qualche errore di troppo sul tracciato, come ha ammesso alla fine la francese, e le nuove campionesse dell’Adamello Ski Raid sono l’altra francese Axelle Mollaret che nella LGC non gareggia con la connazionale e che al Tonale si è presentata con la svizzera Jennifer Fiechter. Prime in 4h45’50” con 8’12 sulle rivali. Terza piazza per Alba De Silvestro e Katia Tomatis: hanno lottato anche per qualcosa di più, sono cadute in discesa e alla fine hanno deciso che il podio era meglio gestirlo sino a Ponte di Legno. Quarte Bianca Balzarini e Corinna Ghirardi, quinte Dimitra Theocharis e Elena Nicolini.
Adamello Ski Raid, partenza alle ore 6
Non si salira' in vetta e non ci sara' la discesa del Pisgana
Saranno 350 le coppie che domenica mattina affronteranno la sesta edizione dell’Adamello Ski Raid. Sabato intenso al palasport di Ponte di Legno con tanto di passerella per i big con le guide alpine Silvio Mondinelli e Andrea Faustinelli a consegnare i pettorali. Le novità dal briefing. Partenza alle ore 6 da località Tonalina e il meteo sarà dalla parte dei concorrenti, che troveranno lo zero termico fra i 2.000 e i 2.500 metri. Capitolo percorso. Sono state eliminate dal tracciato la vetta dell’Adamello e la discesa del Pisgana. I cancelli saranno posizionati a Passo Presena, dove è stato allestito un piccolo stadio per accogliere gli spettatori, con tempo limite due ore e 10 minuti, al Passo della Lobbia, tempo limite 5 ore e 15 minuti e al Passo Adamello, tempo limite 7 ore e 30 minuti. Arrivo a Ponte di Legno, al palazzetto.
Giacomelli-Reichegger: e' la Marmoleda dei senatori
Vittoria del valtellinese e successo al femminile di Cecilia De Filippo
Alla Marmoleda Full Gas Race la prima volta di Guido Giacomelli coincide con la prima ascesa in sei edizioni a Punta Penia. Il forte skialper valtellinese ha dimostrato di avere ancora tanti cavalli in salita e altrettanta spregiudicatezza in discesa, riuscendo a porre il proprio sigillo su una delle competizioni più giovani del calendario, ma anche fra le più spettacolari. Piazza d’onore per un'altra icona dello skialp, l’altoatesino Manfred Reichegger, sempre sul podio nelle tre edizioni in cui ha preso parte alla gara fassana, mentre la sfida al femminile ha visto primeggiare la bellunese di Comelico Cecilia De Filippo, davanti all’atleta di casa Margit Zulian. Finalmente gli organizzatori, capeggiati da Diego Salvador, hanno potuto proporre agli atleti in gara il percorso originale, in passato mai affrontato per questioni di sicurezza e meteorologiche, anche se il passaggio ai 3.342 metri di Punta Penia non ha consentito di ammirare lo straordinario paesaggio, vista la nebbia in quota. In totale, dunque, 21,8 km e 2.100 metri di dislivello.
CRONACA - Subito dopo lo start dai 2.080 metri del rifugio Cima 11 al Passo della Fedaia, Guido Giacomelli, Manfred Reichegger e Michael Moling si sono messi a fare l'andatura, leggermente più staccato il gruppo capitanato da Simone Manfroi e Ivo Zulian.
Al passaggio dei 3.265 metri di Punta Rocca sono rimasti in due a condurre, ovvero il valtellinese di Sondalo e il pusterese di Selva dei Molini, ma nella prima discesa che portava al Pian dei Fiacconi (2.633 metri) Giacomelli ha fatto valere le doti di discesista, staccando Reichegger. Da questo passaggio in poi nulla è variato fino al traguardo, a parte il distacco, modificatosi 'ad elastico'. A Punta Penia Giacomelli vantava una quarantina di secondi di vantaggio, al termine della discesa al Canyon (a 2.450 metri) il divario è salito a un minuto e mezzo e ancora 1’20” al Fortino. Forte della leadership ormai consolidata nell’ultimo tratto in discesa su pista, Giacomelli si è divertito, mettendosi nella posizione a uovo tipica degli uomini jet ed ha tagliato il traguardo con lo straordinario tempo di 2h00’56”, precedendo di 1’46” Manfred Reichegger. Bagarre, invece, per il terzo gradino del podio, con Moling saldamente terzo fino a Punta Penia. Poi sono rinvenuti i due fassani Simone Manfroi di Campitello e Mattia Galliani, che sono riusciti a scavalcare il badiota e a precederlo sul traguardo di Cima 11. Medaglia di bronzo dunque per Manfroi a 7’43” dal vincitore, e capace di precedere di 58 secondi Mattia Galliani e di 1’47” Michael Moling, che ha sofferto nella parte conclusiva in discesa. È stato costretto all’abbandono invece Ivo Zulian, uno dei protagonisti annunciati, per un problema tecnico.
DONNE - Senza storia la gara femminile, dominata dal primo all’ultimo metro dalla bellunese di Comelico Cecilia De Filippo, che ha dovuto pensare soprattutto ad amministrare le proprie energie, vista la scarsa preparazione su lunghe distanze quest’anno. La De Fiippo ha concluso la propria fatica in quindicesima posizione assoluta con il tempo di 2h43’07”. Per Margit Zulian, sulla carta favorita ma non in condizione di forma ottimale in questa fase della stagione, è arrivata la piazza d’onore, staccata di 3’07” dalla vincitrice.
Il terzo gradino del podio è stato appannaggio della giovane fassana Giorgia Felicetti, che ha voluto cimentarsi in una gara lunga, benché abituata alle competizioni juniores su tracciati più brevi e con dislivelli inferiori. Il suo tempo complessivo è risultato di 3h05’47”.
La Marmoleda Full Gas Race fa parte anche della combinata Ladinia Cup con la Pizolada delle Dolomiti, che invece andrà in scena il 9 aprile a Passo San Pellegrino.
Adamello Ski Raid, grande attesa per domenica
Confermato il percorso viste le ottime condizioni in quota
«Le condizioni sono perfette, percorso tutto confermato». Alessandro Mottinelli è ancora al lavoro per sistemare lo Stadium realizzato ai 2.996 metri di quota di Passo Presena, le tribune dove gli appassionati potranno seguire il passaggio degli oltre 700 concorrenti dell'Adamello Ski Raid di domenica. L’accesso in quota, grazie alla collaborazione con la società impianti Pontedilegno Tonale, sarà inoltre totalmente gratuito, con apertura straordinaria della nuova telecabina Presena dalle 5 alle 7 del mattino, che consentirà di seguire il primo passaggio a Passo Paradiso e il secondo a Passo Presena. E per animare ulteriormente lo stadio in quota ai primi 1.000 tifosi che saliranno con la cabinovia verrà donata una campana personalizzata con la quale potranno spronare gli atleti.
«Vogliamo offrire qualcosa di spettacolare per il popolo dello ski-alp - prosegue Mottinelli - creando un clima di grande festa».
Percorso, dunque, con un dislivello di 4300 metri per 43 km di sviluppo, salendo sulla cima dell’Adamello, il punto più alto della gara con i suoi 3.539 metri. Una prova tosta, in stile LGC, con tanti protagonisti al via. In casa Italia occhi puntati su Matteo Eydallin e Damiano Lenzi, su Michele Boscacci e Nadir Maguet, su William Boffelli e Pietro Lanfranchi e su Tadei Pivk e Franco Collè. Dovranno vedersela soprattutto con gli svizzeri Werner Marti e Martin Anthamatten e gli austriaci Jakob Hermann e Martin Weisskopf. In campo femminile da battere come sempre la francese Laetitia Roux che farà coppia con la spagnola Claudia Galicia Cotrina.
Marmoleda Full Gas Race, si sale in vetta
Confermato il passaggio a Punta Penia
Il sopralluogo effettuato nelle scorse ore ha avuto esito positivo e ha permesso agli organizzatori della Marmoleda Full Gas Race di confermare il percorso originale per la gara di sabato 1 aprile. La sesta edizione della sci alpinistica che si svolge sulle vette della regina delle Dolomiti si appresta finalmente a salire ai 3342 metri di Punta Penia, mai affrontata negli anni scorsi a causa delle sfavorevoli condizioni meteo, e presenterà anche un tratto da affrontare a piedi con ramponi e imbrago nella successiva discesa.
I responsabili di percorso Mauro Sommavilla, Valerio Lorenz e la guida alpina Lorenzo Battisti hanno verificato le condizioni del manto nevoso e del tracciato, che sono ottimali e potranno garantire il meritato scenario e teatro di gara ai tanti concorrenti attesi al via. Lo start, come da programma, verrà dato alle 8.30 nei pressi del rifugio Cima 11 (2080 metri), situato alla base della Marmolada sul versante di Canazei, dove i concorrenti taglieranno il traguardo dopo aver affrontato 2100 metri di dislivello positivo, con i passaggi in quota a Punta Rocca (3265 metri) e a Punta Penia, la vetta più alta di tutte le Dolomiti con i suoi 3342 metri. Nel mezzo, ci sarà la discesa verso località Pian dei Fiacconi (2626 metri).
Intanto, sono arrivate le prime conferme dei big, tra cui spicca quella del pluridecorato skialper dell’Esercito Manfred Reichegger, vincitore dell’edizione 2015 della Marmoleda Full Gas Race e secondo dodici mesi fa alle spalle del tedesco Toni Lautenbacher, al termine di un appassionante testa a testa. Nell'albo d'oro della gara fassana figurano altri nomi di spicco del panorama dello sci alpinismo nazionale e internazionale, quali lo sloveno Nejc Kuhar, l'austriaco Alex Fasser e, al femminile, Dimitra Theocharis, Alba De Silvestro, Laura Besseghini e Francesca Martinelli.
Le iscrizioni sono disponibili online sul sito www.marmoledafullgasrace.com fino alle ore 15 di venerdì 31 marzo, ricordando anche la possibilità di partecipare alla gara amatoriale proposta dal comitato organizzatore coordinato da Diego Salvador. La partenza, in questo caso, verrà data alle 8.40 e i concorrenti si misureranno su un percorso di inferiore difficoltà, che presenta un dislivello positivo di circa 700 metri. La Marmoleda Full Gas Race, come accaduto lo scorso anno, assumerà valore anche ai fini della graduatoria della Ladinia Ski Alp Cup, circuito che abbina la gara di sabato 1 aprile alla Pizolada delle Dolomiti del 9 aprile, con classifica combinata finale e la possibilità di iscrizione a entrambe le prove al costo complessivo di 60 euro.
Daniel Antonioli vince la Cronosalita di Pescegallo
Al femminile a segno Erika Sanelli
Decima edizione della Cronosalita di Pescegallo andata in scena mercoledì sera: in tanti alla manifestazione organizzata dallo sci club Valtartano; in 122 hanno risalito le piste e raggiunto la cima dell’impianto sciistico della Valgerola, in molti con gli sci d’alpinismo, altri a piedi e altri ancora con l’ausilio delle ciaspole. Il più veloce è stato il campione di wnter triathlon, in forza al Cs Esercito, Daniel Antonioli che ha completato l’ascesa in 23’12”. Per lui sfida iniziale con il giovane dello skialp nazionale Andrea Prandi (Sc Alta Valtellina) che ha chiuso in seconda posizione con tempo di 23’52”. Alle loro spalle bagarre per aggiudicarsi il terzo gradino del podio assoluto tra il podista della Val Brembana Vincenzo Milesi, il premanese Adriano Berera e il locale Mattia Curtoni. Terzo posto conquistato da Vincenzo Milesi in 24’06” che nella speciale classifica dei podisti precedeva Marco Leoni (Team Valtellina) e Mattia Raimondi (Asd Castelraider). Terza piazza invece tra gli sci alpinisti per Adriano Berera (AS Premana), seguito da Mattia Curtoni (SC Valtartano) e Marco Gusmeroli (SC Valtartano). Al femminile sfida più incerta per la vittoria, con la giovane promessa dello scialpinismo Erika Sanelli (AS Premana) a primeggiare con il tempo di 32’56”. Alle sue spalle seconda piazza, ma prima podista per Laura Tacchini (Team Valtellina) in 33’23”, terza piazza assoluta invece per la skialper di Premana Cinzia Pomoni in 34’37”. Soddisfatto della riuscita della manifestazione lo Sci Club Valtartano, come confermato dal vice presidente del sodalizio orobico Walter Bulanti : «I consensi di tutti i partecipanti sono stati positivi, abbiamo riproposto la formula con agonisti e amatori, scialpinismo e piedi, ed è stata apprezzata; è stata l’occasione per chiudere la stagione invernale con una bella serata in clima di festa. Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli sponsor: Latteria Sociale di Delebio, Crazy Idea, 3 Passi Patagonia Morbegno, Carrozzeria Corazza, Cereria Ciapponi, Enjoyski; Il Rifugio Salmurano e il Cioky Bar per averci ospitato. Vorrei inoltre segnalare la presenza numerosa di giovani ragazzi, sia del settore giovanile dello SC Valtartano e quelli dell’As Premana, che ringraziamo per la partecipazione».
Domenica e' il giorno dell’Adamello Ski Raid
Lenzi-Eydallin, Boscacci-Maguet le squadre del CS Esercito
Ormai ci siamo: domenica 2 aprile è il giorno dell’Adamello Ski Raid, tappa La Grande Course prova della Coppa delle Dolomiti. Ma quali sarano saranno le squadre favorite? Concluse le iscrizioni con un mese di anticipo grazie al raggiungimento di 350 coppie, quota massima fissata dall’Adamello Ski Team, in questi giorni arrivano quelle dei top team. Come quelle del Centro sportivo Esercito che sarà rappresentato dalla squadra formata da Matteo Eydallin e Damiano Lenzi, mentre Michele Boscacci avrà lo stesso pettorale di Nadir Maguet. occhi puntati anche sulla coppia svizzera formata da Werner Marti e Martin Anthamatten e su quella austriaca con Jakob Hermann e Martin Weißkopf. Presenti in griglia anche il duo bergamasco con William Boffelli e Pietro Lanfranchi, oltre a Tadei Pivk e Franco Collè.
In campo femminile la francese Laetitia Roux farà coppia con la spagnola Claudia Galicia Cotrina, con ambizioni di successo finale. Occhio però al team franco-svizzero composto da Axelle Mollaret e Jennifer Fietcher e da quello spagnolo con Marta Riba e Nahia Wuincoces.
PERCORSO - Confermato il percorso di gara ormai classico, che prevede un dislivello di 4300 metri per 43 km di sviluppo. La gara maschile partirà alle 5.30 da località Tonalina (1.630 metri) con la prima salita verso i 2585 metri di Passo Paradiso, quindi altra ascesa ai 2.996 metri di Passo Presena, dove è previsto il primo cambio pelli. Discesa poi verso i 2403 metri del Lago Mandrone, per un ulteriore cambio assetto per giungere ai 3.250 metri del Canalino Ski Raid. Si prosegue quindi verso le Lobbie con un suggestivo passaggio proprio sulla terrazza del rifugio Ai Caduti dell’Adamello. Da lì, l’ascesa verso Cresta Croce e il cannone a quota 3.300 metri. L’immensa distesa del Pian di neve porterà gli atleti sulla cima dell’Adamello, il punto più alto della gara con i suoi 3.539 metri. Seguirà lo scollinamento verso i 3390 metri del Passo degli Italiani, quindi la discesa lungo il versante Nord del Corno Bianco, la risalita ai 3.230 metri di Passo Venezia, per poi scendere lungo lo splendido itinerario del Pisgana, passando per i 2.530 metri dell’omonimo lago, quindi gli ultimi 10 km sino ai 1.250 metri del traguardo di Ponte di Legno. Per le donne stesso percorso, ma con partenza più in quota, ai 2.585 metri di Passo Paradiso alle ore 6.
PROGRAMMA - Accreditamento, controllo e punzonatura materiali dalle 14.30 alle 17.30 presso il palazzetto dello Sport di Ponte di Legno, quindi alle 18 il briefing tecnico. Domenica l’apertura straordinaria e gratuita delle cabinovie Paradiso e Presena a partire dalle ore 5 fino alle ore 7, con possibilità per i tifosi di salire in quota. L'arrivo della prima squadra previsto per le 10 circa a Ponte di Legno.
Robert Antonioli alza anche la Coppa del Mondo sprint
Dopo la vittoria in Coppa Italia
Dopo la Coppa Italia, Robert Antonioli mette in bacheca anche la Coppa del Mondo nella specialità sprint. Non c’è due senza tre, chiediamo a ‘Robertaccio’. «Mi piacerebbe, vediamo cosa riuscirò a fare alle finali. Sono ancora in testa alla overall (dove guida con 511 punti davanti a Boscacci a quota 451, ndr) e quella dell’individual (con 245 punti contro i 210 di Eydallin e i 203 ancora di Boscacci, ndr), ma non sarà facile con Miky e Eyda…». A Prato Nevoso ha recuperato punti nell’individual, mentre li ha persi nella ‘sua’ sprint. «Sono contento dell’individuale: sono andato forte, nonostante il clima umido che non amo, anche se nel finale non ho patito un po’ la gamba, visto che non ho così tanto allenamento su distanze lunghe. Anche nella sprint stavo bene: in semifinale ero in testa, poi ho avuto problemi con il cambio prima del tratto a piedi dove ho perso tre posizioni e ho dovuto fare una sparata per qualificarmi. Ce l’ho fatta, ma il ritmo della finale era altissimo e così sono rimasto indietro chiudendo sesto. Adesso mi preparo per la Val d’Aran (dove ci saranno le finali l’8 e 9 aprile con individuale e vertical, ndr) e non farò l’Adamello Ski Raid».
La coppa sprint femminile è andata a Laetitia Roux, al comando anche nella overall, nell’individual e nel ranking (che tiene conto anche delle prove LGC). Nel ranking maschile in testa Damiano Lenzi con 913 punti davanti a Matteo Eydallin (733) e Michele Boscacci (706).
‘Io Sono Futuro’, lo ski-alp ad Amatrice
Lo Skialpdeiparchi fa tappa nel centro montano reatino
Una gara che va oltre la gara. Domenica ad Amatrice è andata in scena una prova di sci alpinismo agonistico mai tenutasi nel centro montano reatino pesantemente distrutto durante il sisma del 24 agosto 2016. Le sue frazioni immerse negli spettacolari scenari dei Parchi Nazionali Gran Sasso Monti della Laga e dei Monti Sibillini sono tutte chiuse e lo saranno per anni, ma la voglia di mettere l’uomo e le sue passioni al centro del progetto di ricostruzione ha spinto all’organizzazione ‘Io Sono Futuro’, un evento di sci e snowboard alpinismo su una delle vette simbolo della valle, Pizzo di Sevo, dopo numerosi workshop d’arte svolti con gli studenti di Arquata, Acquasanta e Amatrice, in collaborazione con il CAI di Amatrice, Live Your Mountain dell’Aquila e Chiedi alla Polvere di Arquata.
Dalla Località Macchie Piane dopo circa 300 metri a piedi, gli atleti sono saliti in direzione di Pizzo di Sevo a quota 2419, con numerose inversioni e due tratti sci nello zaino. Tra gli uomini ha preso subito la testa Raffaele Adiutori tallonato da Marco Daniele e Daniele Urbani. Arrivo in vetta nello stesso ordine, cambio assetto e discesa molto tecnica e dura, data la temperatura poco sotto lo zero, che terminava in un canale appena sotto il traguardo. Trecento metri prima dello stesso, ultimo cambio assetto e arrivo in salita a piedi. Vittoria finale di Adiutori che con il tempo di 57’10” ha chiuso i 900 metri di dislivello e 9 km di sviluppo, precedendo Marco Daniele (1h01’51”) e Daniele Urbani (1h02’02”).
Tra le donne gara di coppia e vittoria di Giovanna Galeota e Francesca Ciaccia ex aequo, Sara Marini completa il podio femminile. Ristoro e premiazioni si sono svolti presso la frazione di Retrosi a cura della ‘Casa delle Donne di Amatrice’ cui è stato devoluto l’incasso.
Manfred Reichegger vince la Drei Zinnen Skiraid
Margit Zulian a segno nella gara rosa
Manfred Reichegger e Margit Zulian erano i favoriti per il successo della Drei Zinnen Skiraid. E non hanno deluso le attese, imponendosi nella 21esima edizione della prova andata in scena domenica con un percorso lungo 8,5 chilometri e con 1600 metri di dislivello complessivi, su pista battuta a causa delle temperature troppo alte dei giorni precedenti, con partenza alla stazione a valle della cabinovia Monte Elmo e con l’arrivo presso quella a monte.
Manfred Reichegger ha vinto in 54’50” superando Alex Oberbacher (54’48”) con Christoph Niederwieser a completare il podio (58’34”). Al femminile Margit Zulian ha tagliato il traguardo in 1h10’53”, precedendo Elisabeth Steger (1h17’06”) e Monica Sartogo (1h19’44”).
La gara assegnava anche i titoli provinciali: oltre a Reichegger e Steger vittorie di Sophie Pörnbacher e Nicolas Ploner tra i Cadetti, Johanna Unterer tra le Junior, Astrid Renzler e Anton Johann Steiner tra i Master.
A Philip Gotsch e Corinna Ghirardi il Crazy SkiAlp Tour
Primi anche alla Pizzo Scalino
Pizzo Scalino, ultimo atto del Crazy Ski Alp Tour. Soddisfazione doppia per Philip Götsch che vince la prova la gara e si aggiudica anche la generale del circuito: è progressivamente riuscito a scrollarsi di dosso i diretti avversari e, prendendosi anche qualche rischio in discesa è riuscito a passare sotto la finish line di Campagneda in 1h24’08”. Seconda piazza per Filippo Barazzuol in 1h25’29”, mentre la lotta per il terzo posto si è decisa nella penultima discesa dove Guido Giacomelli ha passato a velocità doppia Fabio Bazzana chiudendo in 1h25’5”. In classifica assoluta troviamo quindi quarto Bazzana (secondo nella generale davanti a Norman Gusmini), e quinto l’alpino Daniel Antonioli.
Al femminile detta legge Corinna Ghirardi che si aggiudica la prova in 1h49’35” davanti a Claudia Pontirolli (2h22’55”) e Germana Pedrazzoli (2h24’47”) e per la seconda volta mette in bacheca il Crazy Ski Alp Tour.
La kermesse del Pizzo Scalino prevedeva gare giovanili vinte da Giovanni Rossi, Giulia Gherardi, Alessandro Gadola, Samantha Bertolina Luca Vanotti e Erica Sanelli.