Tre Rifugi: il comunicato dell'organizzazione

Sabato la Tre Rifugi, domenica la Vertical Mondole'

Il Comitato Organizzatore, viste le previsioni meteorologiche negative per la giornata di domenica 17 marzo, ha deciso di anticipare alla giornata di sabato 16 marzo la sessantunesima edizione della ‘Tre Rifugi’, gara internazionale di scialpinismo (ISMF certified race), gara che assegnerà i titoli del Campionato Italiano Top Class e sarà tappa della Coppa Italia SkiAlp - Trofeo Scarpa.

«Per la prima volta – spiega il direttore tecnico Giorgio Colombo – abbiamo strutturato un evento basato su una due giorni di gare. L'idea era scaturita non solo per avvicinare sempre più giovani grazie alla gara 'vertical', ma anche per poter avere la possibilità di invertire le date. Ebbene, tale scelta è da ritenersi ad oggi positiva, visto che numerosi partecipanti avevano già programmato due giorni di permanenza nelle nostre vallate, rendendo possibile l'anticipo al sabato della Tre Rifugi».

Nella giornata di giovedì, dopo numerosi sopralluoghi, verrà definito il tracciato di gara che, con le attuali ottime condizioni di innevamento potrebbero riservare anche qualche 'sfiziosa' novità:
«Per la giornata di domenica – prosegue Colombo – sono previste abbondanti nevicate. La nostra decisione è da ritenersi obbligata, ma l'attuale situazione del manto nevoso potrà offrire agli atleti presenti uno spettacolo unico nel suo genere, con un giusto mix tra tecnica e fisicità».
Nella giornata di domenica si svolgerà la “1a Vertical Mondolè”: una manifestazione ideata in maniera tale da renderne possibile l'organizzazione ed il regolare svolgimento anche in condizioni meteorologiche meno positive. I tracciati di gara, infatti, non saranno distanti alle piste del comprensorio sciistico di Artesina, consentendo non solo agli addetti ai lavori una maggiore agilità nell'attrezzare i percorsi ma anche una maggiore affluenza di pubblico lungo i tracciati di gara grazie alla presenza ravvicinata degli impianti di risalita.

L’evento sarà trasmesso in diretta con modalità streaming sul sito www.trerifugi.com dove si potranno seguire le fasi più importanti con video, commenti e interviste.

Le iscrizioni alle gare monregalesi sono aperte e si chiuderanno venerdì 15 marzo, ore 12.


Conclusa la Coppa Italia dei giovani: ecco il ranking

Vincono Maguet, De Silvestro, Magnini, Compagnoni

Con la prova della Lagorai- Cima d'Asta si è concluso il circuito di 5 gare valide per la Coppa Italia delle categorie giovani.
Per determinare la graduatoria finale sono stati sommati i migliori quattro risultati di ogni concorrente.
Pochi gli atleti Junior di alta classifica che hanno potuto beneficiare del gioco degli scarti, dato che i convocati in squadra nazionale hanno dovuto rinunciare all'ultima prova in Lagorai per la concomitanza con la tappa andorrana di Coppa del Mondo.
I cadetti invece hanno potuto partecipare a tutte le tappe.  

Giulia Compagnoni (136) ha vinto con il punteggio pieno la classifica finale Cadetti femminile, davanti a Laura Corazza (121) e a Giulia Murada (111).   

Davide Magnini (136) ha sempre condotto con lo stesso score di vittorie ad ogni gara la pari categoria maschile,  davanti a Pietro Canclini (120) e a Gabriele Leonardi (105).  

Alba De Silvestro (136) ha vinto con punteggio altrettanto pieno la categoria Junior femminile. Alle sue spalle Erika Rodigari (118) e Natalia Mastrota (117) si sono giocate le posizioni del podio alternandosi nelle tappe del circuito.  

Un poco più sofferto il primo posto per Nadir Maguet (122) nella terribile categoria Junior. Il secondo posto è stato agguantato da Michele Pedergnana (109) con la vittoria nell'ultima tappa. Stefano Stradelli occupa il terzo posto (106). Per il secondo e terzo posto la concomitanza della Coppa del Mondo di Font Blanca ha presumibilmente inciso sul risultato.


Il 20 marzo 2013 a Foppolo 10.raduno 'Sotto le stelle'

Torna l'appuntamento Race piu' Pizzoccheri-party

Mercoledì prossimo a Foppolo (BG) ritorna l'ormai tradizionale appuntamento con il raduno 'Sotto le stelle', l'unica notturna che si tiene in val Brembana.

IL PERCORSO - Invariato: partenza in linea dal piazzale alberghi, salita per le piste usando le varianti di servizio, cambio pelli al rifugio Montebello dopo 460 metri di salita, e discesa in pista fino in fondo al piazzale con giro di boa e sprint in skating.  

Ritrovo
al Ristorante K2 - bar Kibo almeno un'ora prima dello start
Iscrizione low-cost 10.00€  Pizzoccheri-party incluso
Partenza in linea alle 20.30
Obbligo di casco e luce frontale; raduno aperto a ciaspole, scarponi, scarpe, scarpette...basta che riuscite a salire e a tornare giù.   
Info: alaska.rota@libero.it


Appello per uno ski-alp 'responsabile'

Gli amanti dello sport nella natura non sempre la rispettano

Da bambino avevo un poster in camera, era il disegno di due biciclette appoggiate ad un albero in mezzo a un prato e recitava: “lo sport è salute”. Il messaggio era chiaro, ma nella mia testa quell’albero e quel prato allargavano il significato della frase che per me era diventata: “lo sport in natura è salute”. Da allora la mia concezione è sempre stata quella, sport e natura sono diventati un connubio indissolubile, quasi come se le biciclette senza l’albero non potessero esistere. Capisco benissimo che non sia così per tutti, ma ho sempre pensato, un po’ ingenuamente, che chi frequenta la montagna lo faccia con questo spirito. Se una persona fa tutta quella fatica fisica nell’andar per monti sicuramente gli deve piacere e se una cosa ti piace tendenzialmente la rispetti. Purtroppo crescendo mi sono dovuto ricredere e da quando ho iniziato a fare gare di scialpinismo ho potuto constatare che il rispetto per la natura non è un valore così generalizzato. Mi è sempre capitato di trovare lungo il percorso carte di gel energetici o pezzi di nastro usati per qualche rattoppo. Fortunatamente sono tutti comportamenti puniti dal regolamento, ma sembra che questo non sia sufficiente e ovviamente non è possibile controllare gli atleti lungo tutto il percorso di gara. Dovrebbe essere la sensibilità di ognuno a dettare la semplice regola di infilarsi le carte in una delle innumerevoli tasche di cui sono dotati zaini e tutine. Non credo che quei pochi grammi possano fare la differenza di una prestazione e non credo neanche che il fatto di essere in gara giustifichi comportamenti irrispettosi di un ambiente e di una natura che tanto ci regalano. Questo è un semplice appello a tutti gli atleti che sono sicuro amano questo sport e le montagne, un appello per appesantire di un nulla i loro zaini e alleggerire le loro coscienze, per poter dire serenamente che “lo sport è salute” e che questo è vero anche per l’ambiente.
 


Triglavski Smuk - Campionato sloveno di scialpinismo

Domenica 17 marzo la gara a coppie a casa di Nejc Kuhar

Domenica tutti alla gara del Nejc!  

Nejc Kuhar
invita tutti gli amici italiani a partecipare alla gara open che si terrà sul Triglav domenica 17 marzo 2013 a Mojstrana, poco oltre Kranjska Gora in Slovenia: «E' una gara particolare, perché è costituita da ben 1700 metri positivi di salita continua seguiti da altrettanti in un'unica discesa!»   

Un bel ritorno a certe gare del passato che ormai abbiamo dimenticato. Ogni tanto è bello anche cambiare e fare qualcosa di diverso dalle gare moderne con dodici cambi d'assetto in 1500 metri, no?  

Continua Nejc
: «Si parte a 800 metri di quota e si arriva in cima a 2520. Quest'anno abbiamo veramente tantissima neve anche in basso. Dobbiamo solo sperare nel bel tempo. Venite, è l'anno giusto! Siamo a solo mezz'ora di auto dopo Tarvisio».      

Il website è www.turni.si, in sloveno; tutte le info necessarie sono  sulla pagina in inglese:
http://www.turni.si/?page_id=177
cartina stradale compresa.


Mireia e Laetitia iscritte all'Adamello Ski Raid

Pressoche' definito il nuovo percorso

Con l’ultimo sopralluogo da parte degli organizzatori è stato posto un altro importante tassello per il nuovo percorso dell’Adamello Ski Raid, la classica competizione a squadre di sci alpinismo in programma domenica 7 aprile e valida sia come prova del circuito internazionale La Grande Course, sia come gran finale del circuito Coppa delle Dolomiti.
L’ultimo sopralluogo, che garantisce così la quasi definitiva programmazione del tracciato, è stato effettuato dal gruppo di tecnici dell’Adamello Ski Team Alessandro Mottinelli, Mario Sterli, dal direttore di gara nonché guida alpina Guido Salvetti e da Adriano Salvadori.

IL NUOVO PERCORSO
- La prima novità del nuovo tracciato, scelto per garantire la sicurezza degli atleti (che sono oltre 700 con iscrizioni già chiuse e con apertura della lista d’attesa per eventuali defezioni) ma anche per cercare di valorizzare un ambiente paesaggistico in quota decisamente unico, riguarda proprio la partenza. Lo start è previsto alle ore 6 del mattino non più dal Passo del Tonale, bensì da località Tonalina (stazione intermedia da Ponte di Legno al Tonale a quota 1630 metri). Il primo tratto si sviluppa lungo le piste che portano al Tonale, allungando così la coda del gruppo per evitare intasamenti, fino a raggiungere Passo Presena (2296 metri) percorrendo il versante Paradiso. Al cambio assetto i partecipanti scendono poi verso il rifugio Mandrone (altro tratto nuovo), per risalire poi verso il suggestivo Passo Tre Denti, con 500 metri di dislivello e continue inversioni (primo tratto inedito del tracciato). È poi previsto ancora un leggero dislivello verso Passo Bedole (3150 metri), l’attraversamento del ghiacciaio del Pisgana fino a Passo Venerocolo, per scendere verso il rifugio Garibaldi in un tratto con 500 metri di dislivello senza particolari difficoltà. Dal Garibaldi (2548 metri) si sale sul versante nord dell’Adamello, percorrendo sci nello zaino il tratto attrezzato del Passo degli Inglesi. Si prosegue poi fino alla base delle Roccette dell’Adamello raggiungendo la vetta che è pure il punto più alto della gara, ovvero 3539 metri. Cambio assetto e discesa lungo il versante sud fino a raggiungere la base del ghiacciaio del Pian di Neve, percorrendolo fino ai piedi di Cresta Croce, quindi una breve salita che porta al suggestivo passaggio di Cresta Croce (3300 metri), conosciuto per la croce in granito posata in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II. Ancora una discesa sul ghiacciaio passando per il rifugio Lobbia (3045 metri), dirigendosi poi verso sud-ovest per l’ultima salita nella valle che porta ai 3200 metri di Passo Valletta. Da questo punto inizia la tecnica, lunga e tanto attesa discesa del Pisgana che porterà gli atleti sul traguardo di Ponte di Legno (1250 metri) con arrivo nel centro del paese.

4000 METRI SU 44,5 KM -
In totale un percorso di 44,5 km, con un dislivello in salita di 4000 metri, in discesa di 4380 metri, che comprende 5 salite e 9 cambi di assetto e 3 passaggi attrezzati con gli sci in spalla. Un tracciato che ripercorre gran parte dei luoghi della Guerra Bianca e transita per tre rifugi importanti come il Città di Trento al Mandrone, il rifugio Garibaldi e il rifugio ai caduti dell’Adamello alla Lobbia Alta. Nel frattempo iniziano ad arrivare anche le iscrizioni dei big, di coloro che si contenderanno la vittoria finale. E in particolar modo quella di due coppie, una franco-spagnola e una tutta italiana. Si tratta del duo che si imposte anche nel 2001, ovvero l’iberica Mireia Mirò assieme alla transalpina Laetitia Roux, quindi delle due azzurre Gloriana Pellissier ed Elena Nicolini.  


Lagorai-Cima d'Asta a Holzknecht e Miro'

Gare giovani a Magnini, Compagnoni, Pedergnana e Rodigari

Meglio ancora di quanto potessero sperare gli organizzatori, il sole ha spaccato la coltre di nubi che fino a poco prima della partenza incombeva sulle montagne. Il tempo di far partire tutti e il cielo ha perfino permesso di far volare l'elicottero per qualche tempo. Ben 262 i partenti, un numero notevole soprattutto se confrontato  a quello degli iscritti. Moltissimi di loro non si sono presentati al via, presumibilmente nel timore del maltempo.  

CONDIZIONI SORPRENDENTI SUL PERCORSO -
In partenza una strada forestale battuta ha portato i concorrenti fuori dal bosco, dove è iniziata la doppia traccia e la neve umida è stata sostituita da un fondo portante coperto da neve nuova, fino a 20 cm di spessore più in alto. Il sole ha ammorbidito il manto per meno di un'ora (facendo 'cuocere' i giovani, che hanno sofferto un po' il caldo), ma poi il cielo si è richiuso e la neve è rimasta molto buona. Discese belle e facili per tutti, fino all'ultimo.  

I GIOVANI -
Gara velocissima per i giovani su uno stesso percorso di 940 metri positivi totali per tutte le categorie. In partenza hanno tirato il gruppo Stefano Stradelli e Davide Magnini. Tutti insieme fino al terreno aperto, dove si sono definite le posizioni. Una prima bellissima discesa su pendii uniformi e neve regolare non ha fatto grande selezione. Mentre la seconda ha ampliato i distacchi tra la coppia di testa, Magnini e Pedergnana, e gli inseguitori. Al traguardo si sono presentati insieme Davide Magnini e Michele Pedergnana in 1h 07' 24", primo Cadetto e primo Junior. Con distacchi regolari sono arrivati gli altri due Junior, Gianluca Vanzetta (1h 08' 31") e Stefano Stradelli (1h 09' 29"), poi Norman Gusmini. Di seguito Pietro Canclini (1h 11' 47") secondo Cadetto seguito a 44" da David Frena, terzo.   Giulia Compagnoni è piombata sul traguardo prima assoluta tra le ragazze in 1h 24' 56", precedendo anche Erica Rodigari, prima Junior in 1h 33' 51". Hanno completato il podio Cadette Melanie Ploner (1h 35' 06") e Giulia Murada (1h 37' 42"). Quello delle Junior ha esaurito anche la categoria, formata da sole tre partecipanti: seconda Martina Da Rin Zanco in 1h 48' 02" e terza Michela Martinelli in 2h 13' 34".  

LA GARA DEI SENIOR -
La neve veloce per le pelli, la poca pendenza della strada forestale e la freschezza generale hanno tenuto il gruppo compatto solo nella primissima fase. Hanno tirato inizialmente Follador, Holzknecht, e Kuhar. Si è affacciato in testa anche Cappelletti, ma sulle numerosi inversioni della prima salita è partito Kuhar. Per tutta la prima fase si sono affrontate a distanza due coppie poco distanziate: Kuhar con Holzknecht, e Follador con Martini. Al penultimo cambio d'assetto Kuhar ha avuto problemi con i materiali, probabilmente per un paio di minuti. Ha perso contatto da Holzknecht, facendosi superare da Martini e Follador. Così Holzknecht si è involato solitario per l'ultimo saliscendi in comune con il tracciato dei giovani, con un vantaggio che ha conservato fino al traguardo, tagliato dopo 1h 42' 47" di gara. Nejc Kuhar ha fatto i miracoli sullo stesso tratto per riprendere Martini e poi Follador, e alla fine è riuscito nell'impresa: secondo a 2' 13". Dopo altri 32" Alessandro Follador, seguito da Thomas Martini.    

LE DONNE -
Mireia Mirò sembrerebbe proprio in netta ripresa dopo un periodo di forma e umore altalenante. Ha vinto in 2h 03' 33" tra le donne facendo gara sempre attorno alla trentesima posizione assoluta. Molto staccata Francesca Martinelli (2h 16' 12") ha preceduto Nadia Scola di 3' 15".  

IL PODIO DEI MASTER -
Podio 'di peso', con Camillo Campestrini e Franco Nicolini che hanno tagliato insieme il traguardo in 2h 00' 47", seguiti a 1' da Omar Oprandi. La categoria è sempre caratterizzata da un livello medio molto alto: Federico Pat e Andreas Senoner sono rimasti a pochi secondi dal podio.  

Guarda le classifiche ufficiose nel database gare!


Individuale ad Andorra: vincono i 'soliti noti'

Palzer e De Silvestro negli Junior, Bon Mardion e Roux nei Senior

Un film già visto: dopo la partenza sprint di Damiano Lenzi che ha provato a mettere in difficoltà gli avversari, i francesi sono venuti fuori di prepotenza e William Bon Mardion ha fatto sua la prova individuale di Andorra precedendo il compagno di squadra Matheo Jacquemoud e l'azzurro Matteo Eydallin. Si è gareggiato su due giri di un percorso ridotto per un totale di circa 1.600 metri di dislivello a causa di rischio valanghe a 4. Tra le donne ennesima vittoria di Laetitia Roux davanti a Gloriana Pellissier e Maude Mathys. Nella categoria Juniores vince Anton Palzer precedendo il francese Emilien Bochet e i due azzurri Federico Nicolini e Nadir Maguet, mentre in campo femminile Alba De Silvestro ha avuto la meglio sulla 'local hero' Inka Belles Naudi e sulla francese Elisa Gayet.


Borca-Malga Ciauta, buon successo nonostante il meteo

Vincono Serena Menardi e Olivo Da Pra

Considerando le condizioni meteo, la neve, e la concomitanza con un evento 'monstre' come la Sellaronda, a Villanova di Borca di Cadore c'è stato un buon afflusso, soprattutto di concorrenti non residenti in zona.
Oltre 50 uomini e 12 donne hanno corso con sci e pelli. Circa 20 i ciaspolatori, equamente distribuiti tra uomini e donne.

Il meteo è stato clemente durante la gara premiando il lavoro degli organizzatori, tra i quali la gestione della Malga Ciauta, che ha fornito supporto tecnico e l'accogliente ristoro. La discesa è avvenuta per un percorso diverso dalla salita per evitare incidenti, (per i concorrenti con le ciaspole la discesa è avvenuta con le motoslitte), e la serata si è conclusa con la classica cena.

E' stata giustamente celebrata anche la concomitante festa della donna, e oltre ai gadget ogni donna è stata premiata con una mimosa. Molto apprezzati i cesti con i generi alimentari come premi, oltre ai gadget.


Font Blanca: bravi Lenzi (1°) e Lanfranchi (3°)

Nelle Senior va a segno la nostra Gloriana!

Cominciano ad arrivare i risultati - per ora provvisori - del Vertical di Coppa del Mondo di Andorra, che vede nuovamente protagonisti gli azzurri, a darsi battaglia con i 'soliti' francesi.

Nella categoria senior maschile sugli scudi Damiano Lenzi, che chiude con il tempo di 22.29.90, secondo Bon Mardion con 22.34.72, mentre è ottimo terzo Pietro Lanfranchi con 22.38.59.

Ottima Gloriana nelle donne che si aggiudica il gradino più alto del podio, seguita dall'atleta di casa Sophie Bertrand Desautoir e dalla svizzera Maude Mathys.

Nella gara Espoir maschile il 'Boscaccino' (23.08.08) chiude davanti a Robert Antonioli (23.20.85) e a Mathéo Jacquemoud (23.31.86). Nelle femmine ottima Elisa Compagnoni, prima a 29.35.10, a seguire Alessandra Cazzanelli (30.55.54) e la spagnola Marta Farres Garcia (31.38.70).

Nella categoria Junior di nuovo a segno il fortissimo Anton Palzer, seguito dai nostri azzurrini Federico Kikko Nicolini e Nadir Maguet, che in questa stagione stanno dando davvero filo da torcere agli avversari.

Nelle Junior femminili nessuna sorpresa: grande Alba De Silvestro, che si conferma davvero una spanna sopra le avversarie, a seguire l'andorrana Inka Belles Naudi e la francese Elisa Gayet.

A più tardi per le classifiche definitive.


La Sellaronda Skimarathon e' sempre un grande successo

Neve veloce e clima mite: record personale per molti

Di solito il 'personale' si fa quando si parte da Selva: partenza più alta e niente attraversamento del paese a piedi. Ma questa diciottesima edizione ha regalato neve umida velocissima per le pelli, anche se nei fondovalle era proprio bagnata. Stavolta Selva si passava sci ai piedi, i muscoli non venivano irrigiditi dal freddo…e soprattutto, in 1000 ci si tira a vicenda!  

LA SELLARONDA RECORD DELLE DONNE -
Prima di tutto, spazio alle donne perché l'inedito team formato da Mireia Mirò e Francesca Martinelli ha stabilito il nuovo record femminile.  Gara sempre in testa: « Mireia è proprio brava - racconta Francesca - ma lo sapevo già prima! Ci siamo aiutate per tutta la gara, lei che va di più in salita restava con me, io conoscevo meglio le discese. E quando alla fine abbiamo saputo che eravamo sui tempi del record, ho cercato il cordino senza trovarlo subito. Ma lei diceva ' tranquilla, fa niente, vedrai che lo facciamo lo stesso'…è stata proprio una bella esperienza!».

Felicissime anche Raffaella Rossi e Laura Besseghini, che per tutta la gara hanno tenuto in mano saldamente la seconda piazza: «Correre questa gara magica insieme alla mia migliore amica è straordinario!» ha detto Laura.

Terza piazza per Silvia Rocca e Martina Valmassoi: «Per fortuna abbiamo sempre fatto il nostro passo e non ci siamo lasciate trascinare: qui partono tutti come matti! Siamo molto contente della nostra gara».  

I DUELLI DEGLI UOMINI
- Come previsto, grande battaglia fino alla fine tra i team degli uomini.  
Per tre quarti di gara si alternavano nel gruppo di testa gli outsider di grande qualità che hanno tenuto alta la tensione nelle comunicazioni di radio corsa.
C'è voluto quasi tutto lo sviluppo del tracciato per provocare qualche cedimento nei team. Ma insieme a Brunod e Pivk, fino a Corvara venivano elencati subito Follador-Pedrini (a tratti perfino in testa), Moletto-Bazzana, Collè-Barazzuol, Boscacci (Graziano)- Martini. 
Tutte squadre che si alternavano a cavallo del podio. Dapprima in ritardo e poi in rimonta spettacolare, seguivano i local heroes  Beccari e Kuhar, nonchè idoli del pubblico femminile nel parterre.

Forse è stata la neve veloce, ma gli equilibri si sono mantenuti più a lungo del solito. Ha risolto solo l'ultima salita, il Campolongo infinito che arrivava quando nelle gambe c'erano le prime tre, super-battagliate. E soprattutto con la famigerata 'àncora' (in realtà da anni una seggiovia quadriposto): i 300 metri più ripidi dell'intera Sellaronda, la linea di massima pendenza sotto i cavi dell'impianto.
Tadei Pivk si è messo davanti, Brunod ha tenuto duro e hanno scavato il minuto. Pedrini ha rallentato, e sono rientrati Kuhar-Beccari. 

Dennis Brunod:
«Avevo partecipato forse oltre 10 anni fa, con Manfred Reichegger: una fatica enorme… e invece stavolta è stata bellissima e ci siamo anche divertiti. Devo ringraziare Tadei. Pensa che era rimasto solo e mi ha chiamato lunedì».      

NELLA PANCIA DEL GRUPPO -
Facce entusiaste, abbracci, complimenti e strette di mano a tutti i livelli della classifica: questo lo spettacolo nel parterre, sotto il gonfiabile dell'arrivo.
La pioggerella sottile non ha certo intristito l'atmosfera, illuminata da oltre 1000 fari. In generale si sentiva parlare di tempi migliorati. O eguagliati...magari a distanza di dieci anni. E dopo oltre cinque ore, alzando la testa si vedevano sulla montagna ancora tante luci calare veloci verso Arabba.

Guarda le foto nella fotogallery      


Lagorai-Cima d'Asta, il maltempo non ferma la gara

Pronti i percorsi definitivi per tutte le categorie

Partirà domattina da Malga Sorgazza (1435 mt.)  la 22.edizione della classica del Tesino. Partenze tra le 8.45 e le 9.00, posticipate di mezz'ora per sfruttare la previsione di una finestra meteo meno occlusa.

PERCORSI VERI -Nonostante gli ultimi giorni di precipitazioni, nevose solo oltre i 2000 metri, il c.o. riesce a garantire il tracciato quasi completo. Verrà evitata solo Cima d'Asta, che d'altra parte richiede condizioni assolutamente sicure e visibilità completa (negli ultimi quattro anni non è mai stata toccata). Il tracciato maggiore coprirà 1600 metri positivi: quindi sarà una gara vera, risultato non così facile da ottenere in questa lunga fase di clima umido e molto mite che ha modificato il manto nevoso in profondità.  Un numero eccezionale di bandierine è stato disposto sul tracciato per far fronte a possibili momenti di scarsa visibilità. Tutti i percorsi, compresi quelli dei giovani, sono caratterizzati dalla prima salita lunga e tutta sci ai piedi.  

COPPA ITALIA GIOVANI - Quella di domani sarà la tappa conclusiva del circuito di Coppa Italia dei giovani. Massima attenzione per loro, quindi, anche se tra i Senior è confermata la pertecipazione di numerosi top skiers, alcuni dei quali già in zona dopo la Sellaronda Skimarathon di ieri sera.