Ecco le squadre azzurre giovanili
Definite le squadre giovanili azzurre. «In questo settore - spiega il tecnico azzurro Davide Canclini - abbiamo inserito anche un gruppo osservati al femminile, ma anche al maschile, anche se non sono in elenco, si sono tanti juniores che non sono stati dimenticati, ma che insieme a Manny Reichegger seguiremo con grande attenzione. In azzurro non ci sono i Cadetti, ma lì vogliano insistere: sia per i Mondiali di quest’anno, ma soprattutto in chiave Losanna 2020. In cantiere abbiamo alcuni raduni dedicati solo ai gruppi giovanili».
Nella lista FISI cinque Espoir Nicolò Canclini, Davide Magnini, Andrea Prandi, Giulia Murada e Ilaria Veronese (con tre osservate Giulia Compagnoni, Giorgia Felicetti e Mara Martini) e altrettanti Junior, Fabien e Sebastien Guichardaz, Matteo Sostizzo, Giovanni Rossi e Samantha Bertolina (e due osservate Anna Folini e Valeria Pasquazzo).
La Sportiva Epic Ski Tour, ecco le date
Il comitato organizzatore de La Sportiva Epic Ski Tour ha annunciato le date del 2019: la terza edizione andrà in scena nel weekend del 22 e 23 febbraio, sempre in Trentino. Due giorni di gare e non tre, tante novità in cantiere, tracciati più abbordabili, affrontabili anche dai meno esperti. Lo staff è già al lavoro, nei prossimi mesi ne sapremo di più.
Esercito al lavoro
Concluso un nuovo raduno della squadra di ski-alp del Centro Sportivo Esercito.
«Siamo rimasti in caserma a Courmayeur - spiega ‘Lillo’ Invernizzi - con un programma di lavoro fatto di corsa, bicicletta, palestra e ski-roll. Niente neve. Squadra al completo, solo Damiano Lenzi ci ha raggiunto un giorno dopo per un problema di congestione. Voleva fare il Kima, ma non era in condizione: credo che sarà comunque in gara con Eydallin allo Stellina, mentre Davide Magnini andrà al K2, il vertical da 2000 metri di dislivello a Trento sino al Bondone».
Ma come sarà organizzato il programma del CS Esercito, visto che due tecnici, Trento e Reichegger, sono entrati nello staff della Nazionale?
«Il programma di raduni come Esercito - ancora ‘Lillo’ - ce l’abbiamo, tanto che a metà settembre ne faremo un altro. Di solito è quello del mare, ma in caserma a Chiavari sono in corso dei lavori e non sanno se possono ospitarci. In ogni caso il periodo è confermato, decideremo nei prossimi giorni solo dove. Poi mi confronterò con la direzione agonistica azzurra: è ovvio che se ci saranno raduni della Nazionale, dove il blocco è composto da atleti dell’Esercito, non andremo in concomitanza, ma faremo un programma di lavoro coordinato. Poi verranno le gare e come sempre sarò di supporto alla squadra agli Italiani e in Coppa Italia».
Damiano Lenzi: sotto, a tutta
Non vuol sentire parlare di stagione del riscatto, Damiano Lenzi. «Ho avuto un problema fisico nell’ultima annata - spiega il campione ossolano, dal ritiro del Centro Sportivo esercito a Courmayeur - una infiammazione alla schiena: ho provato a tener duro, ma alla fine è stato meglio fermarsi e ripartire. La situazione adesso è ok, sono pronto per la nuova stagione. Stagione che partirà con le prime prove di Coppa del Mondo a gennaio: meglio così, avrò modo di ritrovare la condizione ideale con più tempo».
Ma già adesso sei bello ‘tirato’.
«Alla fine sono rimasto fermo per quasi tre mesi. Quando sono tornato da viaggio di nozze, ho iniziato subito ad allenarmi duramente. La stagione delle due ruote è saltata, e allora ho puntato tutto sulla corsa: ha fatto qualche gara, avrei voluto fare anche il Kima, ma ne farò altre nei prossimi mesi per mettere benzina nel motore».
C’è anche la nuova ‘avventura’ con Dynafit.
«Il materiale è ottimo, sono molto soddisfatto. Sono pronto a portare la mia esperienza anche nello sviluppo: lo scarpone lo conosco, aspetto la neve per portare le mie indicazioni sul nuovo sci da gara».
Obiettivi?
«Adesso penso soprattutto ad allenarmi. La stagione è impegnativa, con Mondiali, Coppa del Mondo, le classiche. Ripeto, in questo momento per me il pensiero principale è quello di arrivare competitivo a gennaio, poi vedremo».
In Svizzera c'è già il calendario delle gare della prossima stagione
Il club alpino svizzero ha già definito il calendario delle gare - almeno di quelle dei campionati svizzeri e della coppa CAS - per la prossima stagione. Si parte nel fine settimana dell’Epifania con la Rothwaldrace, valida subito per l’assegnazione dei titoli elvetici: sabato 5 gennaio l’individual, domenica 6 la sprint. La Barlouka's Race a Veysonnaz del 12 gennaio vale per l’assegnazione degli ‘scudetti’ nel vertical. Poi cinque prove di Coppa: il 26 gennaio la Torgon Skialpi (individual), il 10 febbraio il Trophée des Gastlosen (squadre), il 16 febbraio il Chnorz Morx (individuale), dal 1 marzo la Diablerets 3D a squadre, sino alla Ovronnalpski del 31 marzo, ancora a squadre. Finale il 7 aprile con il campionato svizzero a squadre con il Trophées du Muveran.
Pronta la squadra azzurra di ski-alp. Confermato lo staff tecnico
Il presidente della FISI Flavio Roda ha ufficializzato con delibera lo staff tecnico e la composizione della squadra di sci alpinismo per la prossima stagione. Confermato alla guida Stefano Bendetti che sarà affiancato nel gruppo senior da Denis Trento, mentre nel settore giovanile rimane Davide Canclini che lavorerà a fianco di Manfred Reichegger. Al momento pronta solo la formazione Senior, mentre quelle Espoir (con Magnini, Canclini...) e Junior saranno definite entro fine mese. Confermato il blocco dello scorso anno con Robert Antonioli, Michele Boscacci, Matteo Eydallin, Damiano Lenzi, Nadir Maguet e Alba De Silvestro del Centro Sportivo Esercito, William Boffelli del Roncobello, Federico Nicolini del Brenta Team e Katia Tomatis del Tre Rifugi. Nel corso della stagione, come nell’ultimo inverno, potranno entrare in azzurro, visti anche i risultati delle prime gare, anche altre atleti e atlete ‘osservati’ come Filippo Barazzuol, Elena Nicolini o Bianca Balzarini.
Marco Mosso responsabile della Commissione Sci-alpinismo della FISI
Inizia a definirsi la squadra FISI anche per lo sci-alpinismo. Restava da definire il ruolo di responsabile della commissione: alla fine la scelta è caduta su Marco Mosso, già responsabile del Centro Sportivo Esercito e ora presidente del comitato ASIVA. «Ne ho parlato con il presidente Roda la settimana scorsa - spiega Mosso - e alla fine ho accettato l’incarico. Per quanto riguarda i membri della Commissione, parlerò con i responsabili dei comitati nei prossimi giorni: diciamo che dopo la settimana di Ferragosto avremo la composizione definitiva».
Calendario e soprattutto staff tecnico della Nazionale in agenda. «Più che una speranza è una necessità, quella di adeguare lo scialpinismo alle altre discipline della FISI: a metà agosto da Milano arriveranno termini e modalità per le richieste per il nuovo portale della FISI dedicato a quest’aspetto che sarà operativo da metà settembre. Avremo un maggiore riguardo per le gare di interesse nazionale, Campionati italiani e Coppa Italia, dopo adegueremo il resto del calendario in modo da renderlo ufficiale molto prima dell’inizio della stagione, come per tutte le altre discipline della FISI».
Capitolo direzione agonistica. «Ci siamo trovati con lo staff delle ultime stagioni. Credo che già la settimana prossima ci sarà una decisione definitiva in merito».
Giochi 2026, l'Italia con Milano-Torino-Cortina
Prima i dubbi di Torino, poi quelli di Milano (‘pronta ad ospitare gare, ma non a mettere mano nell'organizzazione’): alla fine il CONI ha deciso di andare avanti con una candidatura unica, delle tre sedi, prevedendo una spesa di 376,65 milioni di euro, un costo inferiore di quello previsto di ciascuno dei singoli studi. Tre medal plaza, tre villaggi olimpici (Milano, Bormio e Cortina), due hotel degli atleti (Torino e Val di Fiemme). Questo il piano; sul sito del Coni è stata pubblicata la proposta della Comissione di Valutazione con il masterplan: eccola se volete leggerla tutta Candidatura_Italiana_Giochi_2026. Di sci-alpinismo non si parla: quando il CIO a ottobre dirà chi tra Italia, Canada (Calgary), Svezia (Stoccolma), Turchia (Erzurum), Giappone (Sapporo) se la giocherà per il 2026 si potrà capire quali saranno le sedi che vorranno avere nel loro programma lo ski-alp. Ultimo passo sarà quello della scelta finale che sarà nella riunione del CIO prevista a settembre 2019.
Tutti insieme per i Giochi 2026
Mercoledì alle 15 ci sarà un Consiglio nazionale straordinario del CONI: all’ordine del giorno la scelta della candidatura italiana per l’organizzazione Giochi Olimpici Invernali del 2026. Il presidente del CONI, Malagò ha da sempre annunciato di volere una candidatura condivisa. Milano e Cortina ha subito detto sì, mancava all’appello Torino. Che nutriva qualche perplessità, ma anche alla fine (come si legge nella lettera della sindaca Appendino pubblicata da La Stampa) ha accettato. Milano però, un po' si defila: pronta ad ospitare gare, ma non a mettere mano nell'organizzazione come si legge nella lettera del sindaco Sala (da Corriere.it). Una candidatura multipla, dunque: vedremo come si chiameranno (Alpi italiane?), quale sarà la sede dell’inaugurazione, e se ci sarà spazio per lo ski-alp...
Ufficiale, niente ski-alp a Pechino 2022
La sentenza definitiva del no allo sci-alpinismo ai Giochi Olimpici di Pechino 2022 è arrivata mercoledì dalla riunione dell’Executive Board del CIO a Losanna che ha approvato il programma olimpico cinese: debutta la gara a squadre mista nel salto, nello snowboard cross e nelle aerials del freestyle, oltre al big air del freeski. Se c’era ancora qualche debole speranza per lo ski-alp, oggi non c’è più. E allora bisogna aspettare il 2026.
Anche Boscacci e Antonioli in pista al Mugello nell'incontro Audi-Fisi
Nel tradizionale appuntamento che Audi organizza con gli azzurri della FISI, quest’anno erano presenti anche due ski-alper, Michele Boscacci e Robert Antonioli. Una sorta di preludio al fatto che Audi (che dal 2007, lo ricordiamo, porta avanti una partnership con la FISI) darà le sue auto in uso anche agli ski-alper, come avviene per le altre discipline della FISI, dove i protagonisti della stagione viaggiano con Audi personalizzate in quella successiva? E magari apparirà anche sulle divise, sempre sull’esempio delle altre discipline? Vedremo, in attesa di conoscere prima quale sarà lo staff tecnico dell’Italia. Una giornata intensa quella di Miky e Robert al Mugello. «Divertente, anzi di più - ci ha raccontato Robert - all’inizio abbiamo girato dietro ad un’auto guidata da un istruttore, poi ci hanno via libera e siamo riusciti a spingere un po’ di più. Un bel modo per staccare un po’, visto che dopo le gare non ho mai smesso. Forse è la stagione dove in estate sono meno grasso… Obiettivi stagionali? Mondiali, Coppa del Mondo, Adamello e Mezzalama. In Coppa del Mondo punto alla overall, anche se devo tornare a vincere la sprint. Tutti dicono che solo una specialista delle sprint ma sono due anni che non ne vinco una! E il sogno sarebbe vincere la coppa di specialità nel veritcal, così completo la collezione di coppe….».
Giochi 2026, una commissione per scegliere la sede candidata per l’Italia
Tutto secondo copione: nella riunione del CONI di martedì la decisione ’di inviare al CIO una candidatura italiana ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026 - si legge su Coni.it - . Il nome della candidata sarà deciso nella prossima riunione del Consiglio Nazionale dopo che un’apposita commissione di valutazione, nominata dalla Giunta Nazionale, avrà esaminato nel dettaglio i tre studi di fattibilità, formulando una relazione’. Una commissione che sarà coordinata dal segretario generale del CONI, Carlo Mornati e sarà composta da Franco Chimenti (vice presidente vicario CONI), Alessandra Sensini (vice presidente CONI), dai due presidente delle federazioni olimpiche invernali, Flavio Roda e Andrea Gios, Valentina Marchei (Commissione atleti CONI), Jacopo Luchini (atleta paralimpico) e dai membri italiani del CIO, Franco Carraro, Mario Pescante, Ivo Ferriani (che è anche presidente della Federazione Internazionale Bob e Skeleton), Manuela Di Centa e Ottavio Cinquanta.