Adamello Ski Raid verso il sold-out
Disponibili solo una cinquantina di pettorali, Skialper sul percorso settim
È boom di iscrizioni all’Adamello Ski Raid, la competizione di scialpinismo de La Grande Course in calendario domenica 12 aprile addirittura, valida anche come prova di Coppa del Mondo e finalissima della 23esima Coppa delle Dolomiti.
Ad oltre due mesi dalla data di svolgimento è infatti già stata superata quota 250 coppie iscritte e rimangono disponibili solamente una cinquantina di pettorali, escludendo gli atleti delle varie nazionali le cui adesioni verranno ufficializzate dalle rispettive federazioni solamente a ridosso dell’evento.
PAROLA AL C.CO. - «Per una questione di sicurezza degli atleti - spiega il presidente del Comitato Organizzatore Alessandro Mottinelli - non possiamo ammettere più di 350 coppie partenti. E’ un percorso lungo e impegnativo per i partecipanti, ma anche per il nostro staff che è dislocato sul tracciato e che deve essere in grado di vigilare sulla perfetta riuscita della manifestazione».
ISCRIZIONE - Ultimi giorni dunque per perfezionare l’iscrizione all’Adamello Ski Raid 2015, che si disputerà come nelle ultime tre edizioni nella formula di gara a squadre di due componenti. Procedura che dovrà essere effettuata esclusivamente via internet, collegandosi al rinnovato sito www.adamelloskiraid.com e utilizzando il sistema on line de “La Grande Course”. Un importante valore aggiunto è il premio di partecipazione, ovvero una giacca Montura El Chalten Uomo, prodotto di alta qualità, realizzato in tessuto tecnico leggero e caldo, con colorazione personalizzata.
CANCELLI - Per il Comitato Organizzatore e per lo staff dei settori agonistico, della sicurezza e tecnico, questi sono giorni di riunioni e pianificazioni e proprio nell’ultimo briefing sono stati decisi i termini di chiusura dei cancelli. Per la gara maschile lo start è previsto per le ore 5. 30, con chiusura alle ore 7.40 sul ghiacciaio Presena, quindi alle 10.15 alla Lobbia, alle 11.45 a Pian di Neve e alle 14.00 al Rifugio Garibaldi. Per quanto riguarda la sfida femminile lo start è previsto per le ore 6.10, con gli identici termini massimi di passaggio. Un tracciato di gara che verrà definito nei prossimi giorni con gli ultimi dettagli e che dovrebbe superare i 40 km di sviluppo e un dislivello di oltre 4000 metri, anche perché la neve in quota quest’anno davvero non manca, grazie alle abbondanti precipitazioni autunnali. Le certezze riguardano l’innovativa partenza dedicata alle donne, che avrà come location Passo Paradiso e non Ponte di Legno, creando dunque un momento esclusivo per le rappresentanti del gentil sesso. Le altre novità riguardano il ritorno della discesa dal Passo degli Inglesi e il passaggio nei pressi del cannone, ovvero il simbolo della Grande Guerra che viene valorizzato anche dal fatto che siamo nelle stagioni che ricordano il centenario dal conflitto che sconvolse il mondo.
SKIALPER SUL PERCORSO - Intanto settimana prossima, meteo permettendo, Skialper sarà sul percorso con i suoi inviati per la realizzazione di un ampio servizio che verrà pubblicato sul prossimo numero della rivista, in edicola proprio nei giorni precedenti la gara.
Memorial Zagonel, primi Deflorian e Trettel
Notturna a San Martino di Castrozza
222 i partenti al Memorial Zagonel, notturna in programma mercoledì sera da San Martino di Castrozza-Rifugio Quota 2000 al Colverde.
Ancora un vittoria per Thomas Trettel che chiude in 20'52" davanti Christian Varesco in 21'32" con Alessandro Calliari in 22'05" a completare in podio.
Nella gara femminile affermazione di Beatrice Deflorian in 25'44" su Carla Iellici in 26'12" e Francesca Rossi in 26'28".
Ultimo atto dei Mondiali con le staffette
In gara anche Matteo Eydallin
Giovedì ultimo atto dei Mondiali a Verbier con l'assegnazione delle medaglie nella staffetta.
Novità dell'ultima ora in casa Italia: ci sarà anche Matteo Eydallin nel quartetto azzurro insieme a Damiano Lenzi, Michele Boscacci e Robert Antonioli. Francia (con Bon Mardion, Sevennec, Gachet e Blanc) e Svizzera (con Iwan Arnold, Ecoeur, Anthamatten e Marcel Marti) le rivali per le medaglie.
Squadra azzurra femminile al completo con Elena Nicolini, Katia Tomatis e Martina Valmassoi; favorita numero uno la Francia con Axelle Mollaret, Marion Maneglia e Laetitia Roux, oltre a Svizzera (con Séverine Pont Combe, Jennifer Fiechter e Maude Mathys) e Spagna (con Claudia Galicia Cotrina, Marta Garcia Farres e Mireia Mirò).
In gara anche i giovani: nell'Italia in campo Alba De Silvestro, Andrea Prandi e Davide Magnini.
Il via alle ore 9 nella zona di Champsec.
Holz e Manny costretti al ritiro
Per il valtellinese resta la soddisfazione del bronzo vertical
Team race da mandare in archivio con un ritiro per Lorenzo Holzknecht in coppia con Reichegger per un problema tecnico ("forse è stato il primo abbandono tra Coppa del Mondo e Mondiali", racconta Manny). Per Holz, però, la rassegna iridata di Verbier vuol dire bronzo nel vertical. Con un pensierino alla staffetta...
Eyda: ‘dedicato a Luca’
Le parole del valsusino dopo il titolo mondiale
Matteo Eydallin racconta la sua medaglia d'oro e il suo mondiale. E fa una dedica speciale, riferendosi ad alcune parole di Luca Salini nei giorni scorsi. Un sassolino nella scarpa da togliere? Abbiamo sentito anche il valtellinese sulla questione: «Ho semplicemente fatto delle dichiarazioni nelle quali dicevo, a proposito di chi era rimasto a casa, che i più forti al Mondiale c’erano e che gli esclusi avrebbero potuto fare un sesto piuttosto che un settimo posto, ma non avrebbero fatto la differenza. Parlando dei più forti ho citato come esempio Lenzi, Robert e Boscacci, dimenticando Eydallin, non perché non lo ritenevo tra i più forti… Se poi questo servirà a fargli vincere altre medaglie… lo dimenticherò ancora!».
Robert Antonioli primo anche nella combinata
Dopo il bronzo nella team race con Boscacci
Oro, argento e adesso anche bronzo per Robert Antonioli, terzo in coppia con Michele Boscacci nella team race. «E sono primo pure nella combinata - racconta Robert - davanti a Kilian. E anche grazie a Pippo e Lanfra (Barazzuol e Lanfranchi) che sono rimasti davanti al catalano e gli hanno tolto punti per la classifica finale».
La soddisfazione di Damiano Lenzi
Primo titolo mondiale per l'ossolano
Era uno degli obiettivi di inizio stagione di Damiano Lenzi: una medaglia (d'oro) ai Mondiali per completare un filotto incredibile che nel 2014 lo ha portato sul gradino più alto di Coppa del Mondo, oltre al successo nella LGC. Poca fortuna nell'individuale quando stava lottando con Kilian per il primato, ma è il titolo è arrivato comunque nella team race in coppia con Eydallin.
Verbier: le immagini della Team Race
Trionfo azzurro, 10 scatti per rivivere le emozioni
Due su tre: oro e bronzo azzurri nella Team Race dei Mondiali di scialpinismo in corso a Verbier, in una giornata stupenda, coronata dalla presenza di tanto pubblico. Dunque vittoria di Eydallin-Lenzi e bronzo di Antonioli-Boscacci. Ecco le prime immagini del nostro Federico Ravassard.
L'Italia detta legge nella team Race mondiale
Grande gara di Lenzi ed Eydallin
Quando si vince, le gare sono ancora più belle: è il penultimo giorno dei Mondiali a Verbier, il programma offre quella considerata un po' la regina dello ski-alp: la team race. Le condizioni sono ideali: temperatura fresca in partenza, poi fa quasi caldo nel finale. Ma la neve regge bene, tiene in salita, magari diventa un po' crostosa in alcuni tratti di discesa fuori pista. E il contorno è quello degno di un Mondiale: tanta gente, tante bandiere, fans club, campanacci, persino un gruppo che suona i corni alpini. Anche perché è facile spostarsi da un punto all'altro: a piedi, sulle piste, con veloci pellate. Il tracciato non è facile: cinque salite e altrettante discese, una in meno per la ragazze.
GARA MASCHILE - Lenzi ed Eydallin sono partiti subito forte: già in testa al Col du Creblet prima del rifornimento di Lee Attellas. Dietro il gruppone tirato da Anthamatten e Marti, ma sono tutti attaccati. I due azzurri forzano e continuano la loro corsa in solitaria. La bagarre alle loro spalle: una sfida Italia-Francia tra Gachet-Bon Mardion e Antonioli-Boscacci. Sull'ultima ascesa al Mont Gelè il secondo posto è azzurro, ma in discesa Gachet e Bon Mardion recuperano, hanno qualcosa in più nelle gambe. Ma l'oro è ancora per l'Italia con Damiano Lenzi e Matteo Eydallin in 2h10'47", secondi i francesi in 2h12'20", terzo il Valtellina-power, Antonioli-Boscacci in 2h13'25". Poi ancora Francia con Blanc e Favre, gli svizzeri Anthamatten e Marti con sesti Filippo Barazzuol e Pietro Lanfranchi, che si mettono alle spalle Kilian e Pinsach. Out per problemi tecnici Manny Reichegger e Lorenzo Holzknecht.
GARA FEMMINILE - Favorite alla vigilia e prime sul podio Laetitia Roux e Axelle Mollaret: gara in solitaria quella della francesi che chiudono in 2h28'52". La Svizzera festeggia l'argento con Maude Mathys e Séverine Pont Combe in 2h32'45" con terza Marta Riba Carlos e un ritrovata Mireia Mirò in 2h36'40". Quarta piazza per Katia Tomatis ed Elena Nicolini in 2h40'40".
In uscita il nuovo libro 'In forma per lo scialpinismo'
Più' dislivello, più' divertimento e meno fatica nelle gite scialpinistiche
L'idea di pubblicare un testo su come prepararsi per la pratica dello scialpinismo escursionistico non poteva che venire da un medico dello sport... a sua volta appassionato scialpinista! E' infatti in uscita a inizio febbraio 'In forma per lo scialpinismo', un nuovo manuale della collana Specialist della nostra casa editrice a firma di Massimo Massarini, che i nostri lettori già ben conoscono grazie alla sua apprezzata rubrica sulle pagine di Skialper.
La proposta per gli scialpinisti (o aspiranti tali) è duplice: da una parte prepararsi correttamente consente di godere appieno della bellezza di questo sport, affrontando le gite in condizioni fisiche migliori, a vantaggio del divertimento ma anche (e forse soprattutto) della sicurezza. Dall'altra questo tipo di allenamento, vario e completo, permette di stare bene a 360°, di migliorare il proprio stato di forma nella vita di tutti i giorni. Per cui potremmo dire 'in forma per lo scialpinismo, ma anche in forma con lo scialpinismo!'.
Il nuovo manuale è di facile lettura, chiaro e comprensibile, corredato da numerose sequenze fotografiche per illustare gli esercizi che compongono le tabelle di allenamento. I programmi, che alternano attività di palestra e outdoor, sono studiati per soddisfare ben tre diversi livelli di ipotetici scialpinisti: i principianti, gli escursionisti e gli sportivi.
Uno scialpinista deve disporre di resistenza, ma anche agilità e di una buona dose di forza esplosiva. Caratteristiche per certi aspetti opposte e che necessitano di un programma d'allenamento articolato per far sì che tutte queste qualità vengano migliorate. L'uscita in montagna con gli sci si divide infatti in due fasi ben distinte, che richiedono doti fisiologiche e metaboliche completamente diverse: la salita e la discesa. La salita è uno sforzo prolungato, perlopiù ad intensità costante, con movimenti ritmici degli arti inferiori e superiori. La discesa, per contro, è costituita da una serie di contrazioni muscolari intense, aritmiche e relativamente brevi. Lo scialpinista è quindi uno sportivo che, arrivato in punta e tolte le pelli, deve anche lui 'cambiare pelle' per trasformarsi da fondista a discesista.
Arricchiscono e completano l'opera un capitolo sugli infortuni e le patologie tipiche di questo tipo di attività, con precisi consigli per gestire il recupero, e quello dedicato all'aspetto mentale dello scialpinismo, a cura della psicologa Anna Sole Marta, con utili consigli per gestire lo sforzo, la paura e per prendere le giuste decisioni nelle situazioni più critiche. Seguendo i consigli dell'autore, tra sedute in palestra e attività outdoor (bici, corsa, camminate) si potranno avvicinare i tre obiettivi annunciati in copertina: più dislivello, più divertimento e meno fatica!
IN FORMA PER LO SCIALPINISMO
di Massimo Massarini
Mulatero Editore
90 pagine, 25 euro.
Lence-Eyda campioni del mondo!
Nella team race di Verbier terzi Antonioli-Boscacci
Giornata spettacolare questa mattina sulle nevi di Verbier, dove era in scena la gara regina dello scialpinismo, la Team Race. E doppia soddisfazione azzurra con due terzi del podio avvolti dal tricolore. Vittoria di Damiano Lenzi-Matteo Eydallin in 2.10.47 sui francesi Xavier Gachet-William Bon Mardion (2.12.20) e sul duo Robert Antonioli-Michele Boscacci (2.13.25). Quarto posto per Didier Blanc e Valentin Favre, quinto per Martin Anthamatten e Werner Marti. Ottima prova di Filippo Barazzuol e Pietro Lanfranchi (2.17.01), sesti davanti a Kilian, in coppia con Marc Pinsach. Lenzi ed Eydallin sono partiti forte già sulla prima salita e Antonioli-Boscacci sono stati a lungo secondi prima di venire superati nella discesa finale. Tante gente lungo il percorso, facilmente raggiungibile, per una vera e proprio festa dello scialpinismo.
A breve gli aggiornamenti dai nostri inviati a Verbier
Mercoledi' la team race: le squadre azzurre
Lenzi con Eydallin, Antonioli con Boscacci
Mercoledì è il gran giorno della team race: un titolo sempre molto 'sentito'. In casa azzurra otto convocati in campo maschile e quattro team pronti. «Abbiamo parlato a lungo in riunione - conferma il dt Stefano Bendetti - su come allestire le coppie in gara, visto che è una gara cui teniamo molto e una medaglia sarebbe la classica ciliegina sulla torta di un Mondiale sinora incredibile. Alla fine abbiamo valutato tutti gli aspetti: la condizione fisica, i risultati, il numero di gare fatte, l'affiatamento. Insomma tutto quello serve in una gara del genere. Così alla fine abbiamo puntano su Lenzi e Eydallin, Antonioli con Boscacci, Reichegger con Holzknecht e Lanfranchi con Barazzuol». Dunque Lence con Eyda, coppia più fresca avendo solo disputato l'individuale, mentre Antonioli, in gran forma sarà con Boscacci che comunque nell'individuale ha dimostrato di poter tenere il passo dei primi.
E in campo femminile? «Abbiamo solo tre atlete e dunque è stato necessario fare una scelta - conclude Bendetti -: Katia Tomatis sta dimostrando di aver un bel passo e quindi ci sarà, insieme con Elena Nicolini».