Fedeli alla Linea

Che Robert Antonioli sia uno specialista delle linee dritte è cosa nota. L’azzurro è uno dei più efficaci interpreti della tecnica di discesa e disegna righe perfette a velocità elevate, quasi come un discesista della Coppa del Mondo di sci alpino. Con la differenza che lui scende sul tritato, sulla crosta, nella polvere. Tra i massi. Con sci abbondantemente sotto il chilo. «Meglio picchiare di culo che di testa» dice con il suo stile per spiegare la tecnica che lo porta a stare leggermente arretrato per controllare equilibrio e velocità. «Quando ti butti giù a tutta per vincere una gara, la prima cosa che chiedi è l’affidabilità, devi sapere di potere contare al cento per cento sull’attrezzatura, che non si romperà se darai un impulso più forte o su un atterraggio più brusco da un salto» aggiunge Robert mentre guarda negli occhi Daniele Trabucchi, responsabile della progettazione di Ski Trab. 

Per parlare degli ultimi adattamenti della tecnica nello scialpinismo agonistico e di come gli sci si stanno sviluppando per venire incontro alle esigenze degli atleti, li abbiamo fatti sedere attorno al tavolo della tavernetta della storica sede del costruttore bormino, dove sono passati tutti i più grandi dello skialp. Uno dei massimi interpreti dello scialpinismo agonistico e uno dei maghi che stanno dietro ad attrezzi che ormai adottano dettagli da Formula Uno.
In compagnia dell’ultimo arrivato, il nuovissimo Gara World Cup 70, che condensa buona parte di questi sviluppi verso uno skialp più moderno. «È uno degli sci nuovi sui quali abbiamo cambiato di più rispetto al modello precedente, ma partendo dagli stessi contenuti che hanno garantito affidabilità nel passato, a cominciare dalla costruzione a 14 strati con nucleo alveolare in aramide e legno di frassino, che non cambia se non per piccoli dettagli nell’assemblaggio» esordisce Daniele. Con il nuovo Gara World Cup nella durezza massima (Ski Trab propone, come da tradizione, anche il flex 60, più adatto a pesi leggeri e agoniste) si è pensato soprattutto a creare un attrezzo più preciso e stabile, nell’ottica dell’economia generale della gara e della gestione delle energie. «È più fluido in salita e discesa, in picchiata, soprattutto su nevi crostose, tiene meglio la linea perché non rischia di prendere di spatola» dice Robert. Frequenza. La parola magica di Daniele è frequenza. Quella che con Gara World Cup 70 puoi tenere anche in salita, dove fila dritto, eliminando quella tendenza ad allargare che fa sprecare energie e disturba il ritmo. 

«Ho chiesto di portare il feeling delle gare sprint, dove tutto è più veloce, e in salita, soprattutto sul diagonale, lo sci sta sempre a contatto con la neve e favorisce una frequenza esatta». Anche se sali solo di punta, come ama fare Robert nelle sprint. Oppure se, al contrario del valfurvino, che nelle altre gare è uno di quelli che amano tirare il passo, adotti una tecnica più simile alla corsa, fatta di piccoli passi veloci. Il risultato finale risponde alle richieste degli atleti top ed è frutto di uno sviluppo continuo, con ripetuti passaggi dalla prototipazione alla neve. La forza di Ski Trab sta proprio nella vicinanza alla materia prima (che non è solo la neve ma anche la possibilità di avere fuori dall’uscio di casa collaudatori come Robert e Nicolò Canclini), ma anche nella possibilità di realizzare velocemente tutte le parti e i prototipi nell’atelier di Bormio. Però, in fin dei conti, uno sci deve essere sciabile e per realizzarlo come nei sogni di Robert c’è tutta l’esperienza (e le notti in bianco) di Daniele. «Siamo intervenuti soprattutto sulla geometria, con uno sci un po’ più dritto, ma lavorando su alcuni dettagli per evitare che fosse meno manovrabile e più difficile da girare, a partire soprattutto dai punti di contatto di punta e coda» interviene Daniele per spiegare la ricetta di Gara World Cup 70. In pratica la punta è stata arretrata e la coda è stata avvicinata allo scarpone. 

«Entrambe sono più lunghe, la punta ha anche maggiore larghezza». Se il valore numerico dei raggi è leggermente aumentato, intervenendo proprio su questi dettagli si è lavorato per non cambiare molto il feeling. «Il raggio è stato minimamente ritoccato e, soprattutto in coda, continua ad aiutarti a uscire, punta e coda più lunghe favoriscono il galleggiamento, su tutte le nevi» dice Daniele. «Avere più coda ti dà maggiore sicurezza quando scendi a tutta, è un’altra vita perché in discesa su nevi difficili eviti quell’aggancio che ti può fare andare in rotazione e infatti, quando provavo i primi prototipi, Nicolò Canclini era geloso» aggiunge Robert. C’è un altro dettaglio, non di poco conto, che influisce sull’esperienza generale: il montaggio attacco leggermente avanzato rispetto al vecchio modello. Come coda e punta più lunghe, è un adattamento derivato da modelli più ludici, come Magico.2 e Maestro.2. «Trovo che renda più veloce i cambi d’assetto, è un dettaglio che ti fa guadagnare centesimi e risparmiare energie e nell’economia di una gara può essere vincente» aggiunge Robert. Come la coda rastremata, pensata per entrare ancora più facilmente negli anelli dello zaino e non fare perdere tempo nei cambi d’assetto. «E poi dà più libertà d’indirizzo» interviene Daniele. 

Sul passo conta anche lo scivolamento delle pelli, ma per favorirlo sono stati studiati alcuni accorgimenti come un ponte un po’ più alto per ridurre l’attrito, mentre l’arretramento del punto di contatto della punta, con conseguente minore sciancratura, lascia meno millimetri scoperti, in chiave grip. Tutto lo sviluppo di Gara World Cup 70 è stato studiato in abbinata con l’attacco di casa, il Titan Gara, un set pensato per rendere al massimo in sinergia. Come tutti gli attacchini race, Gara da questa stagione dovrà montare lo ski stopper, per rispettare il regolamento ISMF. Una parte del set che porta qualche cambiamento negli schemi degli atleti e che sta già facendo discutere. La soluzione trovata da Ski Trab, con posizionamento sulla talloniera, dà garanzie a Robert, perché «non cambia gli automatismi ai quali sono abituato nei cambi d’assetto». Con Gara World Cup 70 il futuro è già arrivato. E il prossimo passo quale sarà? Robert e Daniele si guardano negli occhi e sorridono: «lo sci biodegradabile». 


TX2 Evo, TX Hike e Akasha 2 saranno gli highlight dell’estate 2022 firmata La Sportiva

La Sportiva a tutto hiking e approach nel 2022, all’insegna della sostenibilità ambientale. La nuova linea da hiking TX HIKE ad esempio, impiega per il 65% materiali riciclati mentre i lacci utilizzati sulla linea climbing ed approach sono realizzati in materiale riciclato. I lacci e i sottopiedi della linea running sono inoltre realizzati con componenti derivati dal riutilizzo della materia prima all’interno del ciclo di produzione. Non solo, attraverso la pratica della risuolatura che i climber conoscono bene, La Sportiva invita da sempre a rigenerare e dare una seconda vita a scarponi e scarpette d’arrampicata. La vera novità però è che dall’estate 2022 anche le calzature da approach potranno essere risuolate grazie all'innovativa costruzione RESOLE PLATFORM presente sulla nuova TX2 EVO. La risuolatura sarà possibile rivolgendosi a una rete di professionisti, laboratori artigiani altamente qualificati, autorizzati e formati dai tecnici dell’azienda trentina. Risuolare, riutilizzare e rinnovare è sempre di più il mantra aziendale.

Vediamo quali sono le principali novità nel footwear.

TX2 Evo è la calzatura più leggera della serie approach Traverse X: soddisfa le esigenze di grip, protezione, minimo ingombro e leggerezza richieste in avvicinamento tecnico e durante le vie multi-pitch. Adotta un pacchetto suola con battistrada 100% risuolabile che ne raddoppia il ciclo di vita ed impiega materiali riciclati per un minor impatto ambientale. Il pacchetto suola è concepito per una facile e rapida risuolatura attraverso la sostituzione del battistrada esclusivamente presso i risuolatori autorizzati La Sportiva. La tomaia è priva di cuciture e molto avvolgente grazie alla linguella integrata che elimina gli spazi vuoti e fascia il piede per massimo comfort e protezione. Il tessuto utilizzato per la tomaia, i lacci, il plantare Ortholite Hybrid Approach e parte dell'EVA dell'intersuola sono inoltre realizzati con materiali riciclati e vegan friendly. Suola Vibram IdroGrip con climbing zone  concepita per il massimo grip su terreni tecnici.

La Sportiva TX2 Evo

TX2 Evo Leather è la calzatura pensata per l'avvicinamento tecnico alle pareti d'arrampicata ed utilizzo in falesia, caratterizzata da una calzata avvolgente e dal comfort impareggiabile della tomaia in pelle scamosciata. Adotta un pacchetto suola con battistrada 100% risuolabile che ne raddoppia il ciclo di vita ed impiega materiali riciclati per un minor impatto ambientale. Il pachetto suola è concepito per una facile e rapida risuolatura attraverso la sostituzione del battistrada esclusivamente presso i risuolatori autorizzati La Sportiva. Rispetta l'ambiente grazie alla tomaia in eco-concia metal free, al sottopiede Ortholite Hybrid in materiale riciclato, all'intersuola realizzata in parte con sfridi di lavorazione e ai lacci 100% recycled. Suola Vibram IdroGrip con climbing zone  concepita per il massimo grip su terreni tecnici.      

La Sportiva TX2 Evo Leather

                                 

TX Canyon è la calzatura che La Sportiva dedicata al canyoning/torrentismo ed alle  attività acquatiche che necessitano di calzature robuste, durevoli e dall'ottimo grip per muoversi in sicurezza nei corsi d'acqua.  EasyIN-EasyOUT: ogni componente è pensata per la massima velocità di asciugatura e l'idrorepellenza è ottenuta con materiali e trattamenti al 100% PFC Free, compatibili con l'ambiente. La tomaia è in Ariaprene, materiale certificato toxic free e composto da 4 strati che permettono all'acqua di fuoriuscire velocemente, anche grazie alle due valvole di scarico poste sull'arco plantare.

Calzatura low-cut di nuova generazione per l’escursionismo veloce, TX Hike GTX è realizzata con componenti eco-compatibili e vegan friendly quali: lacci e fettucce passanti in materiale 100% riciclato, sottopiede Ortholite Hybrid, battistrada Vibram Eco Step Evo con componenti derivanti dal ciclo di lavorazione, tomaia in tessuto riciclato. Combina soluzioni proprie del DNA Mountain La Sportiva con tecnologie di derivazione Mountain Running per un prodotto polivalente e sostenibile. I volumi molto ampi permettono un comfort di calzata molto elevato. Anche la nuova membrana Gore-Tex Extended Comfort è realizzata con materiali plastici a fine vita ed è certificata Bluesign. L'intersuola a compressione in EVA in parte riciclata aggiunge stabilità e ammortizzazione per un prodotto affidabile e comodo da indossare anche per un multi-day hiking. Esiste anche la versione mid-cut. 

La Sportiva TX Hike

Nel segmento hiking c’è anche il re-edit estetico di Ultra Raptor II GTX, disponibile anche in versione junior, mentre nella versione non GTX l’azienda la indica anche per il trail running. 

Arriva la v2 di un grande classico della collezione La Sportiva Mountain Running: Akasha. Il comfort di calzata è dato dall’ammortizzazione, grazie all’inserto plantare Cushion Platform e dai volumi interni ampi oltre che dalla tomaia morbida, traspirante ed avvolgente a costruzione Slip-on che evita punti di compressione durante la corsa. I rinforzi attivi anteriori Dynamic ProTechTion forniscono protezione e struttura seguendo il movimento del piede in modo dinamico e senza costrizioni. La suola grippante e bi-mescola FriXion Red è dotata dell’esclusiva soluzione Trail Rocker in grado di favorire il movimento naturale ‘tacco esterno – punta interna’ del piede durante la corsa. Lacci e plantare Ortholite Hybrid sono inoltre realizzati in materiali riciclato. Akasha II: il codice dell’ultra-runner si esprime attraverso protezione, comfort ed ammortizzazione.

La Sportiva Akasha 2

Suunto 9 Peak è il più sottile smartwatch della storia della casa finlandese

Arriva Suunto 9 Peak: lo sportwatch più sottile, potente e resistente nella storia del marchio finlandese, ispirato a Suunto 9 Baro. Tra le feature, fino a 170 ore di capacità di registrazione GPS in modalità Tour, misurazione della saturazione dell'ossigeno e carica totale della batteria in un’ora. «Abbiamo scoperto che molti desideravano tutte le caratteristiche di Suunto 9 Baro, ma in un orologio più piccolo e semplice, senza rinunciare alla durata della batteria ed all’approccio tecnologico avanzato» ha detto Heikki Norta, presidente di Suunto. Suunto 9, più sottile del 37% e più leggero del 36% rispetto a Suunto 9 Baro, ha oltre 80 modalità sport come corsa, escursionismo, mountain bike, sci e nuoto, le schermate personalizzabili che mostrano i dati più pertinenti per il tipo di allenamento, un sistema di gestione della batteria intelligente, il monitoraggio accurato della frequenza cardiaca al polso, informazioni meteo dettagliate e funzionalità complete di navigazione nell'orologio. 

L'app Suunto si integra perfettamente con Suunto 9 Peak, consentendo agli utenti di programmare gli itinerari in maniera efficace con mappe di calore specifiche per lo sport e punti di partenza popolari, che possono essere creati e trasferiti nell'orologio per la navigazione offline. L'app per dispositivi mobili consente agli utenti di scoprire nuove località, creare punti di interesse e rivedere le attività precedenti con mappe di calore personali. Inoltre, la velocità di sincronizzazione tra Suunto 9 Peak e l'app Suunto è ora raddoppiata grazie a Bluetooth 5, la più recente evoluzione nella tecnologia Bluetooth. Suunto 9 Peak sarà disponibile in due diversi stili e quattro colori ispirati alla natura: Granite Blue Titanium e Birch White Titanium, realizzati con cristallo in zaffiro e cassa totalmente in titanio di grado 5, prezzo 699 euro; All Black e Moss Gray, realizzati con cristallo in zaffiro e cassa in acciaio inossidabile, prezzo 569 euro.


Nuovo General Manager in La Sportiva

Cambio nel management dell'azienda trentina: lascia dopo 19 anni il general manager Lanfranco Brugnoli ed entra, nello stesso ruolo, Marcello Favagrossa. A seguire il comunicato ufficiale dell'azienda.

Da piccolo laboratorio artigianale alla sua fondazione nel 1928 per mano di Narciso Delladio, ad azienda innovatrice che ha cambiato con i suoi prodotti i modi di andare in montagna sotto la guida di Francesco Delladio fino ad arrivare all’espansione sui mercati internazionali grazie all’attuale CEO e Presidente Lorenzo Delladio, affiancato per oltre 19 anni dal GM uscente, per raggiunti requisiti di quiescenza, Lanfranco Brugnoli.
Con Lorenzo e Lanfranco ai vertici, l’azienda della Val di Fiemme, in Trentino, ha visto negli anni una crescita costante a doppia cifra ed un riposizionamento da azienda calzaturiera a brand globale con l’espansione nel settore dell’abbigliamento tecnico da montagna ed il consolidamento sui mercati strategici quali Nord America e Cina. «A Lanfranco va tutta la mia gratitudine – dice Lorenzo Delladio – per aver affiancato la nostra Famiglia facendola crescere giorno dopo giorno con grande dedizione, sensibilità e responsabilità. In meno di 20 anni siamo passati dall’essere un marchio di nicchia per appassionati della montagna ad un brand distribuito in oltre 70 Paesi e con la massima attenzione agli aspetti ambientali e sociali. Un percorso che traccia la via per la prossima generazione famigliare e manageriale».

Marcello Favagrossa, 55 anni, laureato in Economia e Commercio, vanta una consolidata esperienza nel marketing di importanti aziende internazionali e strutturate in vari settori e una carriera internazionale come General Manager che lo ha visto a lungo negli Stati Uniti. «Marcello trova un’azienda solida – aggiunge Delladio – in costante crescita e con un piano di sviluppo ambizioso. In questo percorso sarà affiancato da me e dai miei figli, che si preparano a guidare l’azienda nei prossimi anni». All’interno di quello che è stato definito da La Sportiva il progetto Climbing to Excellence, nome che ricorda la vocazione per il mondo verticale, l’azienda ha lavorato ad una profonda riorganizzazione dei processi aziendali introducendo nuove figure in tutti i reparti chiave, capaci di generare valore per l’azienda. L’area marketing in particolare ha assunto un ruolo centrale con la nomina di Giulia Delladio, quarta generazione della famiglia, al ruolo di Corporate Marketing Director.

«Uno dei focus fondamentali oggi – aggiunge Giulia Delladio – è la sostenibilità a tutti i livelli: dal prodotto al processo, passando per le scelte quotidiane di dipendenti, collaboratori e fornitori. Vogliamo che gli appassionati del nostro marchio e tutti coloro che contribuiscono al suo sviluppo, possano sentirsi orgogliosi di rappresentarlo, vestirlo e calzarlo»

La nuova struttura ha ora il compito di raggiungere gli obiettivi strategici attraverso una crescita sostenibile e la valorizzazione del patrimonio di competenze costruito negli anni.


Arriva Salomon S/Lab Pulsar

Quando Kilian Jornet ha vinto nel 2019 alla Sierre Zinal, facendo registrare il record della gara, aveva ai piedi la versione beta della Salomon S/Lab Pulsar. Ora quella scarpa arriva sul mercato, con alcuni presupposti per rivoluzionarlo.

Grazie all'intersuola Salomon più leggera in produzione e alla tomaia anch’essa dal peso piuma abbinata a tecnologie avanzate, è possibile provare l'ebbrezza della velocità in uno dei modelli S/LAB più leggeri di sempre: meno di 170 grammi. Il giusto livello di ammortizzazione nei punti strategici per garantisce una falcata agile nei percorsi trail non estremamente tecnici. Con un fit simile a quello che può generare una calza e con la rete traspirante Matryx rinforzata con fibre aramidiche la scarpa avvolge il piede con straordinaria omogeneità, praticamente come se fosse un guanto. L’intersuola è in schiuma leggera e reattiva creata dal mix ottenuto con EVA e copolimero olefinico a blocchi [OBC], il tutto per offrire un’ammortizzazione a lunga durata e una restituzione dell’energia con un efficace effetto rimbalzo.

Drop: 6 mm (23 mm-17 mm) - Peso: 170 g - Misure: 36-49 - Prezzo: 185 euro 

GLI ATLETI SALOMON ITALIANI CHE UTILIZZANO S/LAB PULSAR 

Alberto Vender, Andrea Rota, Riccardo Borgialli, Camilla Magliano, Davide Cheraz, Davide Magnini, Federico Presa, Giuliano Cavallo, Giulio Ornati, Luca Carrara, Marco Filosi, Mattia Bertoncini, Pablo Barnes, Riccardo Montani, Riccardo Scalet, Simona Morbelli, Sonia Locatelli e Virginia Olivieri.


Buff Filter Tube ai raggi X

Uscire di casa con la bocca coperta è diventato un gesto istintivo, anche quando si pratica sport, magari non ad alta intensità. Però per chi fa come minimo attività motoria le tradizionali mascherine chirurgiche risultano scomode e soprattutto poco pratiche. Ora, alle numerose mascherine sportive lavabili, si è aggiunto lo scaldacollo Buff Filter Tube, con una piccola tasca dove inserire un filtro sostituibile. Nell’aspetto è in tutto simile a un normale Buff, anche perché la tasca è all’interno e quindi non evidente. Ma… ma c’è un’altra differenza, il trattamento antibatterico Heiq Viroblock. Abbiamo provato a lungo Buff Filter Tube a lungo, sia con gli ultimi tepori autunnali, sia in pieno inverno, con temperature a cavallo degli zero gradi, correndo o sciando. Scoprendo che…

Unbox

Buff Filter Tube viene venduto con una confezione da 5 filtri che sono poi acquistabili a parte con ricariche da 30. Disponibile in 17 diversi design, Filter Tube costa 23,95 euro, mentre le ricariche si pagano 15,01 euro.

Sul campo

Per chi è abituato a indossare un normalissimo Buff non c’è praticamente nessun feeling diverso. La presenza del filtro non restituisce una sensazione tanto diversa, non creando particolari problemi alla respirazione ed essendo meno ‘invasivo’ di diverse mascherine, anche sportive, naturalmente per attività non troppo intense. Si posiziona, come comfort respiratorio, sui valori più alti di La Sportiva Stratos Mask, che in precedenti prove ci è sembrata tra le meno invasive dal punto di vista della respirazione, però si percepisce una maggiore leggerezza. Con temperature miti non si soffre troppo, quando fa freddo si tiene volentieri il Buff sulla bocca anche se non ce n’è bisogno perché è a tutti gli effetti… uno scaldacollo, seppur non nella versione più calda e pesante del marchio. A conti fatti (però noi non l’abbiamo utilizzato con questa funzione) potrebbe essere anche pratico da usare in città in inverno. La sostituzione dei filtri (consigliata dopo ogni utilizzo intenso, ma comunque utilizzabili per un giorno intero) è molto veloce e semplice e richiede qualche secondo. A realizzare i filtri è Ahlstrom-Munksjö, che dichiara la rispondenza alla norma EN14683:2019 delle maschere chirurgiche di tipo I e II e un’efficienza di filtrazione del 98%, anche se lo scaldacollo non è certificato come dispositivo medico o di protezione individuale. Unico contro è che, dopo un’attività sportiva prolungata, il Buff può bagnarsi per un po’ di condensa, ma non è un effetto mai troppo fastidioso. 

Buff Filter Tube e i ricambi sono in vendita sul sito www.nov-ita.com


Garmin lancia Enduro, il gps sportivo da polso per l'ultra-trail

Durata della batteria, resistenza e leggerezza. Sono i requisiti richiesti da chi va più lontano, dagli ultratrailer. Però fino a oggi non esisteva un gps sportivo da polso pensato appositamente per le lunghe distanze e gli sport endurance. Ci ha pensato Garmin con il nuovo Enduro, già disponibile in vendita.

L’impiego dell’innovativa lente a ricarica solare Power Glass, in grado di sfruttare l’energia della luce solare per garantire una durata della batteria ancora più estesa, permette di avere ancora più tempo da dedicare alla propria attività sportiva. In modalità Smartwatch, Enduro garantisce 50 giorni di autonomia che si estendono a 65 con la ricarica solare. In modalità Battery Save mode partiamo da 130 giorni di durata e possiamo arrivare addirittura fino all’anno di autonomia con l’adeguata esposizione al sole. Ma è in modalità GPS che il prodotto stupisce permettendo, con la ricarica solare, un uso continuo fino a 80 ore dalle 70 ore minime garantite e, infine, modalità Max battery GPS mode fino a 300 ore di utilizzo.

Enduro prevede un design pensato appositamente per garantire il massimo comfort una volta indossato, a partire dal nuovo cinturino UltraFit in una trama di nylon elasticizzato, assicurato al polso da una serie di chiusure a strappo regolabili. Con cassa da 51 mm di diametro in fibra di polimero rinforzato, è disponibile in due versioni: con lunetta e fondello in acciaio, e in titanio rivestito DLC, sinonimo di leggerezza e resistenza. I materiali utilizzati forniscono a Enduro un peso senza precedenti: 72 grammi nella versione in acciaio e solo 58 grammi nella versione in titanio. Entrambe le versioni dispongono di un display always on da 1.4’’ pollici, e una risoluzione di 280x280 pixel, protetto da una robusta lente resistente a qualsiasi condizione, ottimizzata per consentire la chiara lettura dei dati registrati all’aperto e in ogni condizione di luminosità.

Anche le funzioni sono state adattate alle esigenze degli sportivi endurance.

Stima VO2 Max Trail Running: analizza il dato in base alle prestazioni di corsa e in relazione alla tipologia del percorso, della temperatura e dell’altitudine. Questo perché sulla stima del dato V02 Max influisce la variabilità dell’ambiente e del terreno dei percorsi di trail-running.

ClimbPro Trail: l’utile funzione in grado di mostrare la dinamica del profilo altimetrico e delle salite che si stanno affrontando e il quadro complessivo di tutte quelle previste sul tracciato. Informazioni su pendenza, distanza e dislivello ma non solo. Enduro mostra anche informazioni sui tratti in discesa. Un importante strumento di assistenza all’atleta per modulare l’intensità di corsa e migliorare le sue prestazioni.

Ultra Run App: attraverso questa nuova opzione, l’atleta dispone di un vero e proprio timer per tenere traccia del tempo trascorso durante le soste di riposo nelle basi vita monitorando costantemente come queste stiano influendo sul tempo di gara.

Mountain bike: integrate le dinamiche di analisi relative alle uscite in MTB, tra cui i dettagli sulla capacità di conduzione e guida del mezzo tramite i dati FLOW e GRIT.

Recupero: dare al corpo il tempo di recuperare durante una gara, così come tra le sessioni di allenamento, è fondamentale per qualsiasi attività sportiva, ma lo è maggiormente per gare che mettono alla prova la nostra resistenza. Enduro, utilizzando informazioni sulle metriche fisiologiche registrate prima e dopo le attività, è in grado di fornire all’atleta indicazioni accurate su modalità e tempi di recupero attivi necessari dopo sforzi fisici intensi.

Allenamenti giornalieri consigliati: questa funzione offre una chiara guida sul tipo di allenamento che l’atleta dovrebbe seguire per ottenere massimi risultati. Questo in base al livello di forma fisica dell'utente, allo stato di allenamento, al carico di allenamento ed al recupero, allo stress e al sonno.

Garmin Enduro è disponibile ad un prezzo consigliato al pubblico di 799,99 euro nella versione in Acciaio Silver, e di 899,99 euro nella versione in Titanio Black rivestito in DLC.

www.garmin.com/it-IT

 


SCARPA lancia il Green Manifesto

SCARPA punta sull'ambiente con un ambizioso piano che prevede l'utilizzo di energia elettrica esclusivamente da fonti rinnovabili certificate, la formazione del personale della sede italiana e la presenza in azienda della figura del Sustainability Ambassador. A seguire il comunicato ufficiale dell'azienda.

SCARPA, azienda italiana leader nella produzione di calzature da montagna e per le attività outdoor, lancia oggi il suo “Green Manifesto”, impegno programmatico che enuncia i principi sostenibili dell’azienda e li concretizza in nuove iniziative, finalizzate ad allineare l’attività di SCARPA ai migliori standard internazionali.

Le prime azioni sono state intraprese già nell’anno in corso: il 100% del personale della sede italiana di Asolo (Tv) è stato formato su temi di innovazione sostenibile, e un gruppo di 16 Sustainability Ambassador, distribuiti in ogni funzione aziendale, è ora a disposizione dei dipendenti per qualsiasi domanda in materia di sostenibilità. Un analogo progetto è allo studio anche per quanto riguarda le sedi localizzate all’estero. Inoltre, a partire da gennaio 2020, il 100% dell’energia elettrica utilizzata in Italia proviene da fonti rinnovabili certificate, consentendo di neutralizzare la produzione di una quantità di CO2 di circa 1000 tonnellate ogni anno. Un impegno che si rafforza, a partire da inizio 2021, con l’utilizzo esclusivo di energia da biomassa vegetale a basso impatto. A ciò si somma il risparmio di emissioni già ottenuto grazie agli impianti fotovoltaici installati sulla sede SCARPA, che verranno rinnovati e ampliati nei prossimi mesi.

Sono queste le prime iniziative di un programma che renderà SCARPA sempre più all’avanguardia nelle pratiche sostenibili, anche attraverso il lancio nel 2021 di nuovi prodotti altamente eco-friendly. La base di partenza sono i valori su cui l’azienda ha costruito il suo successo, che ora il “Green Manifesto” rende espliciti tramite una nuova interpretazione dell’acronimo S.C.A.R.P.A, che diventa anche un acrostico. 

“S” rappresenta la Sostenibilità, a sottolineare l’imperativo che SCARPA, da sempre azienda che vive la montagna e la natura, vuole porsi aderendo ai migliori standard internazionali e dandosi obiettivi concreti e misurabili.

“C” simboleggia invece la Cura, intesa innanzitutto come quella con cui vengono realizzate le calzature SCARPA, evitando l’obsolescenza programmata e offrendo anche servizi di risuolatura per dare una seconda vita ai prodotti. Il fatto che circa il 60% della produzione avvenga in Italia permette poi di ridurre al minimo gli impatti associati agli spostamenti logistici, e assicura l’applicazione di standard di gestione e qualità elevati.

Aria è la parola associata alla prima “A”: da una parte perché la vocazione dell’azienda è l’outdoor, l’aria aperta, uno stile di vita attivo ma al tempo stesso contemplativo; dall’altra per evidenziare l’impegno a ridurre al minimo le proprie emissioni dannose per l’ambiente.

“R” come Rispetto, inteso ovviamente come rispetto per la natura, ma anche come fondamento della convivenza tra gli esseri umani: dunque conoscere e rispettare le regole, adottare i migliori standard qualitativi, certificare le eccellenze. SCARPA è una delle rare aziende del mondo footwear a produrre oltre l’85% dei prodotti in fabbriche di proprietà, e in grandissima parte in Europa. Questo permette un controllo diretto e puntuale sulle pratiche sociali e ambientali adottate, con particolare attenzione anche alla salute e alla sicurezza dei lavoratori.

“P” di Performance, sottolinea la passione di SCARPA per la creazione di prodotti altamente innovativi e all’avanguardia, testimoniata dai notevoli investimenti in Ricerca e Sviluppo (circa il 5% del fatturato). Una spinta innovativa che l’azienda vuole rivolgere sempre di più al trovare metodi di produzione e materiali ecosostenibili, sull’esempio del Pebax® Rnew, il materiale totalmente biologico e riciclabile che SCARPA ha utilizzato per prima nei suoi scarponi da scialpinismo.

Infine, la seconda “A” richiama il valore dell’Autenticità, ossia il voler essere trasparenti, senza filtri, forti di un lungo cammino - iniziato oltre 80 anni fa - in cui l’azienda ha costruito la sua unicità e un rapporto sincero con partner, atleti e clienti.

Oltre a sintetizzare questi valori, il “Green Manifesto” di SCARPA vuole rappresentare anche una dichiarazione di intenti per il futuro, uno standard a cui l’azienda desidera attenersi ed essere responsabile di fronte al mondo. “Per noi questo manifesto è un prendere consapevolezza di cosa è SCARPA oggi, per poter immaginare cosa sarà SCARPA domani,” spiega il presidente Sandro Parisotto. “Da sempre, vivendo le montagne, abbiamo spontaneamente sviluppato una cultura di rispetto per l’ambiente e ora vogliamo darle una struttura più definita, affinché i nostri valori possano trasformarsi in un contributo concreto ed efficace alla custodia della natura e al benessere della società.”

https://www.scarpa.net/green-manifesto


Salomon, obiettivo sostenibilità

Salomon annuncia un ambizioso piano ambientale che coinvolgerà design e sviluppo dei pordotti per gli sport invernali. Entro il 2030 l’azienda di Annecy punta a ridurre le sue emissioni complessive di CO2 del 30% e si è impegnata a creare il 100% dei prodotti attraverso i principi dell’economia circolare. A seguire il comunicato stampa ufficiale dell’azienda. 

Riconoscendo come il futuro dello sci alpino, dello sci nordico e dello snowboard siano direttamente influenzate dai cambiamenti climatici, Salomon da oggi conferma che la sostenibilità sarà un aspetto importante in relazione ai parametri di performance industriale per quanto concerne i prossimi prodotti declinati agli sport invernali. Per agire concretamente lungo l'intera filiera Salomon Winter Sports ha stabilito un piano per operare a lungo termine in modo più sostenibile:

- Lancio di una linea di prodotti per gli sport invernali innovativi e altamente sostenibili

- Definizione di un elenco di ‘principi fondamentali’ di sostenibilità che tutti i prodotti per gli sport invernali dovranno soddisfare entro il 2025, in linea con la strategia di sostenibilità globale di Salomon

- Collaborazione con i partner commerciali e nei canali di distribuzione, nonché l’impegno con la comunità degli sport invernali per definire un dialogo collettivo verso obiettivi di sostenibilità

Salomon Winter Sports ha già istituito una serie di misure di sostenibilità in tutti i processi della sua attività, ad esempio riducendo gli imballaggi, migliorando la durata e la riparabilità dei prodotti, rimuovendo sostanze chimiche e composti inquinanti e, poi, integrando l'uso di materiali più sostenibili. (I dettagli di queste azioni sono descritti di seguito).

«In qualità di leader mondiale nel mondo degli sport invernali, ci sentiamo in dovere di dare un esempio di come la nostra attività possa operare in modo sempre più sostenibile» afferma Xavier LeGuen, Vice Presidente Winter Sports Salomon. «La salute degli sport che amiamo dipende dal pianeta e questa è un'opportunità per fare la nostra parte e aiutare a mostrare la via da seguire condividendo i nostri pilastri di sviluppo sostenibile all'interno del processo produttivo. In futuro, ci aspettiamo che l'intero settore degli sport invernali possa cooperare per portare avanti gli sforzi in questo settore e avere un impatto positivo sulla minaccia climatica che tutti noi dobbiamo affrontare». La natura altamente tecnica delle attrezzature per gli sport invernali lascia poco spazio alla variabilità del design, solitamente destinato alle modifiche per implementare elementi sostenibili nei prodotti. La natura di prodotti come gli sci, che sono composti da metalli, fibre di vetro/carbonio e legno, rende la produzione sostenibile un compito arduo per i professionisti della ricerca e sviluppo. Nonostante questa sfida, il Dipartimento Winter Sports di Salomon si impegna a tracciare un nuovo percorso negli anni a venire, guidato dagli obiettivi stabiliti negli impegni globali di sostenibilità dell'azienda già presentati nel 2019. Come Salomon ha recentemente iniziato a attuare nella sua linea di calzature, il Team di progettazione dedicato agli sport invernali sta ora lavorando per sviluppare un'eccellenza nella sostenibilità che, però, non vada a compromettere le prestazioni.

IL NUOVO SCI NORDICO S/MAX eSKIN UTILIZZA BOTTIGLIE DI PLASTICA RICICLATA NELLA COSTRUZIONE DEL NUCLEO 

Questo mese, Salomon presenta il nuovo sci nordico S/MAX eSkin, il primo sci dell'azienda realizzato con un “atteggiamento mentale” sostenibile: la costruzione principale dello sci utilizza bottiglie di plastica riciclate. La nuova anima si chiama S-CORE 45, dove la S sta per sostenibile e 45 che rappresenta la percentuale del peso del nucleo prodotta dalla schiuma di poliuretano (PET) riciclata dalle bottiglie di plastica (la percentuale si riferisce ad una lunghezza di 201 cm). Il PET riciclato viene inserito in uno stampo Densolite, conferendo all'S-Core 45 la miscela perfetta di leggerezza e durata. Non bisogna però lasciarsi ingannare dalla declinazione ecologica dello sci: il nuovo S/MAX eSkin ha tutte le caratteristiche di un prodotto per accelerare sulla neve. Non a caso, presenta lo stesso profilo e la sciancratura degli sci da gara utilizzati da Salomon in Coppa del Mondo, ovvero, lo sci S/LAB Carbon Classic prodotto di riferimento per quanto è in grado di offrire in scorrevolezza e accelerazione. I nuovi sci S/MAX eSkin saranno disponibili a partire dall’autunno del 2021. Una fornitura prestabilita limitata di sci S/MAX eSkin arriverà in esclusiva questo mese ad un selezionato numero di rivenditori in Scandinavia, patria dello sci nordico.

«Lo sci S/MAX eSKIN è il risultato di tre anni di ricerca e sviluppo per trovare la migliore combinazione in grado di ridurre l'impatto delle nostre materie prime, mantenere i nostri elevati standard di durata e fornire le prestazioni che gli sciatori si aspettano, il tutto a un prezzo competitivo» afferma Aloïs Vacelet, Product Line Manager di Salomon Nordic Skis. «Ci impegniamo anche a rendere lo sport più accessibile e, con la tecnologia eSKIN, non è più necessario sciolinare. Si tratta di grip senza cera a scorrimento silenzioso. Inoltre, con l'attacco SHIFT-IN, puoi regolare le prestazioni a seconda delle condizioni di neve, del profilo della pista o della tua forma fisica. E puoi fare tutte queste cose restando sugli sci».

LE MISURE DI SOSTENIBILITÀ GIÀ ATTUATE DA SALOMON NEL SETTORE SPORT 

INVERNALI Oltre a creare prodotti di punta a tema sostenibile, le varie categorie all'interno del business degli sport invernali di Salomon hanno lavorato per incorporare quelle ‘basi0 della sostenibilità che hanno un impatto globale nelle seguenti aree:

• IMBALLAGGIO: Tutti gli imballaggi realizzati in cartone per gli scarponi da sci alpino e nordico, scarponi da snowboard, attacchi, caschi e occhiali sono certificati FSC al 100%; tutte le plastiche monouso negli imballaggi degli scarponi da snowboard sono state eliminate; i sacchetti di plastica attorno alle coppie di bastoncini da sci sono stati sostituiti con una speciale piccola clip risparmiando così più di 5,4 tonnellate di plastica all'anno (12,6 tonnellate di CO2); la classica “finestra” in materiale plastico posta sulla confezione degli occhiali è stata sostituita con una scatola totalmente in cartone certificato FSC, eliminando l’utilizzo di colla; sono stati rimossi dall'imballaggio degli attacchi da snowboard oltre 1 milione di sacchetti di plastica monouso

• DURATA E RIPARABILITÀ: il 100% degli attacchi da snowboard è riparabile e le piastre che li compongono ora hanno una garanzia a vita, valorizzando il riutilizzo nel tempo rispetto al consumo

• ESCLUSIONE DI SOSTANZE CHIMICHE E MATERIALI INQUINANTI: il 100% di tutti gli scarponi da snowboard Salomon è privo di PFC/PVC; gli snowboard ora utilizzano parti in sughero invece di altre in gomma per un passaggio più ecologico; l'intera linea di scarpe da sci nordico sarà priva di PFC/PVC entro l'autunno/inverno 2023; la linea di scarponi da sci alpino sarà priva di PFC/PVC entro l'autunno/inverno 2025

• INTEGRAZIONE DI MATERIALI PIÙ SOSTENIBILI: tutte le pelli per lo sci di fondo, lo sci nordico e lo splitboard per snowboard ora utilizzano Mohair proveniente da una produzione sostenibile e cruelty-free; i nuclei dello snowboard nella loro costruzione utilizzano più materiali di origine biologica; in tutti gli attacchi da sci alpino di colore nero, il 10% del prodotto è realizzato con materiali riciclati

Oltre a questi differenti passaggi messi in atto presso la sede di Salomon ad Annecy, in Francia, il polo produttivo dedicato agli sci Amer Sports ad Altenmarkt, in Austria (dove vengono prodotti gli sci Salomon e Atomic), ha svolto un lavoro esemplare con il suo sistema di gestione dei rifiuti e l'approvvigionamento energetico. Il team Amer Sports Winter Sports Operations ha ricevuto il premio Austrian Phönix 2014 per la gestione dei rifiuti e il programma di riutilizzo degli stessi presso la struttura, la quale funziona al 100% con elettricità rinnovabile e disponendo di una centrale elettrica a biomasse.

«L’impulso a questi cambiamenti è arrivato dai nostri dipendenti, appassionati nel fare le cose in modo consapevole, così come da alcuni dei nostri atleti professionisti e ambassador, sempre molto impegnati sul fronte della sostenibilità ambientale» afferma LeGuen. «Gli ambassador di lunga data dello sci Salomon come Mike Douglas, Chris Rubens, Victor Galuchot, Greg Hill, Leah Evans e tutti i nostri atleti hanno espresso il desiderio di vedere Salomon realizzare i suoi prodotti dedicati agli sport invernali con un nuovo approccio sostenibile che non sacrifichi le prestazioni dei nostri prodotti».


Ortovox, arriva l’ARTVA con navigazione vocale

Con il lancio di Diract Voice, Ortovox dà inizio ad una nuova era in fatto di attrezzatura d’emergenza per valanghe. Si tratta del primo apparecchio di ricerca in valanga al mondo con navigazione vocale integrata. In caso di emergenza Diract Voice è in grado di guidare il soccorritore con comandi vocali chiari, permettendogli di localizzare in modo rapido il travolto. Il design è volutamente minimalista: è previsto un unico pulsante, il display è extra large e l’interruttore a levetta permette di passare velocemente dalla funzione di trasmissione a quella di ricerca, rendendo il dispositivo facile da usare anche con i guanti.

Secondo quanto riportato nel comunicato stampa del marchio tedesco «la navigazione vocale integrata nell’apparecchio di ricerca in valanga risulta essere di grande aiuto perché permette di continuare ad osservare gli eventi, senza essere costretti a distogliere lo sguardo per controllare il dispositivo. Ogni immagine che il nostro occhio osserva ha bisogno di essere rielaborata dal cervello e di essere tradotta in una reazione. Nel momento in cui è una voce a svolgere questa funzione, trasmettendo acusticamente il comando, la fase di elaborazione del messaggio viene bypassata. Comandi chiari comportano anche un minor coinvolgimento della componente cognitiva, che in una situazione di stress è comunque meno performante, come spiega la neuropsicologa Sigrun Holzer. In questo modo Diract Voice permette di risparmiare secondi decisivi e di salvare vite preziose».

Le caratteristiche di DIRACT VOICE 

Ricerca:

  • Lingue di navigazione: DE, EN, FR, IT, ES, NOR, SV, CZ, NL
  • Funzione di marcatura
  • Larghezza del corridoio di ricerca di 50 m
  • Full graphic display 34 mm x 45 mm con visualizzazione in tempo reale a 360°
  • Supporto visivo e acustico durante la ricerca di precisione
  • Controllo di gruppo

Trasmissione:

  • TECNOLOGIA SMART ANTENNA (seleziona automaticamente la miglior antenna di ricezione)
  • Protezione da valanghe secondarie in modalità ricerca
  • Protezione da valanghe secondarie in modalità stand-by
  • Riflettore RECCO® (nel sistema di trasporto)

Tecnologia:

  • Numero di antenne: 3
  • Numero di travolti: 4
  • Batteria resistente anche a basse temperature
  • Batteria ricaricabile con porta USB-C
  • Dimensioni: 7,9 x 12 x 2,3 cm
  • Peso / sistema di trasporto: 210 g / 80 g

Ortovox App (Apple iOS & Android):

  • Aggiornamenti del software
  • Impostazioni del dispositivo
  • Gestione della flotta
  • Impostazioni personalizzate

Oltre al Diract Voice, sarà disponibile anche l’apparecchio di ricerca in valanga Diract. Le caratteristiche tecniche dei due dispositivi sono identiche, tuttavia il Diract non dispone della navigazione vocale.

Diract Voice e Diract saranno in commercio a partire da settembre 2021.


Sicurezza: disponibile gratuitamente la guida di Skialper ad artva, pale, sonde e zaini airbag

Sarà l'anno dello scialpinismo? Sicuramente le vendite di attrezzatura sono in aumento e sono diverse le persone in arrivo dalle piste che proveranno a uscire dai resort. Ma la montagna aperta non è come un comprensorio sciistico. Ecco perché abbiamo pensato di dare il nostro contributo a creare una cultura della sicurezza mettendo a disposizione di tutti, gratuitamente, le 40 pagine della Buyer's Guide dedicate all'argomento, che potete comodamente consultare con lo sfogliatore qui sotto. Trovate l'introduzione all'utilizzo di artva, pala, sonda o zaino airbag e le schede dei 46 migliori prodotti divisi per categorie. Si tratta di una presentazione e non di un test. L'introduzione è stata realizzata con la consulenza della Guida alpina Giuliano Bordoni. Allertare i soccorsi è importante per l’eventuale assistenza medica e ospedalizzazione, ma possiamo contare solo sulla nostra attrezzatura da autosoccorso e su esperienza e affiatamento del team per salvare vite. Ecco perché è importante essere sempre preparati. Oltre all'estratto dalla Buyer's Guide, potete sfogliare anche le 16 pagine delle linee guida per la ricerca e il recupero delle vittime da valanga tramite apparecchi ARTVA realizzate in collaborazione con la Guida alpina Maurizio Lutzenberger e la breve guida alla ricerca in valanga curata dalla Guida alpina Giuliano Bordoni e pubblicata sulla Buyer's Guide 2019.

Buona lettura.


il Gruppo Rossignol pensa verde con Respect

Il 2020 del Gruppo Rossignol che controlla, tra gli altri, Rossignol, Dynastar e Lange, si chiude all’insegna dell’ambiente. Respect è il nuovo piano di social & environmental responsibility con tre ambiziosi obiettivi: ridurre del 40% la produzione di rifiuti degli stabilimenti entro il 2025, del 30% l’impronta ambientale entro il 2030, arrivando alla neutralità carbonica nel 2050, e promuovere uno stile di vita in armonia con la natura. Obiettivi che si perseguono partendo dai prodotti, per i quali ci sono quattro imperativi: usare materiali naturali e riciclati, certificati, evitare materiali la cui produzione non rispetti il benessere degli animali e ridurre il più possibile l’uso di prodotti di origine chimica o fossile. Il design ‘eco’ è nel DNA del marchio (nel 2009 è stato prodotto il primo sci eco-friendly, Attraxion Echo, che utilizzava fibre di lino) e ha trovato la sua massima espressione nel nuovo sci Blackops Sender TI. Il top di gamma della linea freeride utilizza solo legno di pioppo e paulownia da foreste certificate FSC o PEFC, lamine con acciaio riciclato, solette con il 30-70% di componenti riciclati e topsheet con il 15% di materiale da riutilizzo. L’elettricità utilizzata negli stabilimenti proviene solo da fonti rinnovabili e la fabbrica ha ottenuto la certificazione ISO 14001. La produzione dista meno di 600 chilometri dalla piattaforma logistica.

Anche gli altri prodotti faro dal punto di vista della sostenibilità ambientale, per esempio la linea di abbigliamento Atelier (che utilizza la membrana Sympatex, riciclabile al 100%, ed è impermeabile senza l’utilizzo di PTFE e PFC) sono realizzati vicino alla piattaforma logistica, a meno di un’ora. La maggior parte dei tessuti utilizzati hanno la certificazione Standard 100 di Oeko-Tek che garantisce sicurezza e non tossicità per gli utilizzatori. La pelliccia animale è stata bandita a partire dal 2018, il 64% della gamma impiega imbottiture sintetiche, il 19% ‘Duvet du Faubourg’, piumino francese allevato in maniera responsabile ed ecosostenibile.

Per quanto riguarda il packaging, oltre all’impegno a limitare il più possibile l’utilizzo di plastica (l’eliminazione dei polybag è prevista per il 2030) e carta, nel 2020 è stato introdotta una nuova confezione di cartone per gli scarponi da sci certificata FSC e con impiego minimo di inchiostro. L’impatto di un prodotto sull’ambiente però viene misurato lungo tutto il ciclo di vita e così in Rossignol stanno lavorando per semplificare la costruzione di sci, scarponi e attacchi, in modo da renderli più facilmente smontabili e riciclabili nelle varie parti, ma anche promuovendo la riparazione o il riutilizzo.

La sostenibilità ambientale è un percorso che parte da lontano, cominciando dall’headquarter di Saint Jean de Moirans, nei pressi di Grenoble, in Francia, gioiello architettonico costruito nel 2009 con criteri di eco-sostenibilità. Ma la prima certificazione ISO 14001 di un impianto di produzione è del 2003 per il sito di St. Etienne de Crossey, in Francia. Tutti gli impianti di produzione sono alimentati al 100% da energie rinnovabili e sono già stati raggiunti altri obiettivi come la riduzione del 51% dei consumi per l’illuminazione a Sallanches e Nevers in Francia e Artès in Spagna, del 97% dei consumi di acqua per i sistemi di raffreddamento del sito di Sallanches, ai piedi del Monte Bianco. In tutte le fabbriche, nella piattaforma logistica e nella sede nel corso del 2020 sono stati montati 600 pannelli fotovoltaici in grado di produrre 200.000 kWh/anno, l’equivalente del fabbisogno di 87 abitazioni. Anche la filiale italiana del Gruppo Rossignol di Formigliana (VC), nella pianura piemontese tra Biella e Vercelli, ha coperto la superficie del tetto con pannelli fotovoltaici in grado di produrre di 700.000 kWh/anno di energia pulita, equivalente al consumo medio annuo di circa 260 famiglie italiane.

La sede italiana di Formigliana