La Sportiva Climbing Team Meeting - Val di Fiemme

Due giorni con i big dell'arrampicata mondiale alla scoperta della Val Sadole, uno dei «posti del cuore» dell'azienda di Ziano di Fiemme

Non serve andare lontano per raggiungere il paradiso, spesso si trova dietro l'angolo, bisogna solo avere il coraggio di scoprirlo. La Sportiva, per l'edizione 2022 del Climbing Team Meeting, che ha avuto luogo dal 2 al 5 ottobre, ha selezionato una location a chilometro zero, nel cuore della Val di Fiemme, a pochi minuti di distanza dello stabilimento leader nel settore della produzione di calzature per arrampicata e sport di montagna.

Il team La Sportiva riunito nei pressi del Rifugio Monte Cauriol

VAL SADOLE BOULDER AREA

Chi avrebbe mai detto che, a  pochi chilometri dalle principali rotte turistiche dolomitiche, lontano dal rombo delle moto e dal chiacchiericcio degli improvvisati montanari in sneakers, potesse esistere un luogo così selvaggio e tranquillo, dove massi di porfido spuntano come funghi tra ruscelli e piante di mirtillo?

Si tratta della Val Sadole, un angolo incontaminato che si sviluppa armoniosamente tra i laghi, le foreste di conifere e i verdi pascoli della catena del Lagorai. Qui, a partire dal 2008, i membri del gruppo Vertical Punks si sono dilettati nello scoprire, pulire e valorizzare alcune aree boulder di grande qualità, con passaggi estetici e linee di grande bellezza.

Proprio in collaborazione con il gruppo di scalatori, La Sportiva ha deciso di organizzare il meeting annuale con i propri atleti e ambassador in versione "casalinga", ospitando la crème de la crème dell'arrampicata internazionale in un luogo che rappresenta le radici dell'azienda. Tommy Caldwell, Caroline Ciavaldini e James Pearson, Hamish McArtur, Fabian Buhl, Pietro Dal Pra, Barbara Zangler, Jacopo Larcher, Siebe Vanhee, Neil Gresham, Andy Gullsten, i fratelli Pou, questi sono solo alcuni dei nomi dei big che hanno presenziato all'evento, e che hanno contribuito alla pulizia e alle «first ascent» di alcune nuove linee individuate nei diversi settori dedicati al meeting.

L'accoglienza dei gestori, la possibilità di campeggiare gratuitamente nell'area circostante e la qualità dei piatti cucinati dallo chef (e dagli Alpini che gestiscono la baita di fronte), rendono il Rifugio Monte Cauriol il punto di appoggio perfetto per qualsiasi attività legata all'arrampicata e più in generale alla montagna. L'area si presta infatti ad escursioni per famiglie, gite in mountain bike, trekking più impegnativi e persino sessioni di trail running.

Bertha, 7a+

CLIMBING TEAM MEETING

Il Climbing Team Meeting è da diversi anni un evento fondamentale per La Sportiva: riunire il team internazionale in un unico luogo permette di condividere momenti di sport e di confronto, discutere di progetti e obiettivi, parlare di sostenibilità, novità e, ultimo ma non per importanza, fare festa insieme (in questo, lo ripeteremo sempre, i climbers sono i migliori). Un contesto semplice e genuino, pregno di forti emozioni, condivise non solo tra atleti ma anche con climbers comuni, selezionati durante il tour Climb Europe della scorsa primavera, che hanno avuto la possibilità di scalare con i loro idoli.

Durante i quattro giorni trascorsi presso l'headquarter, gli atleti hanno avuto modo di visitare la filiera produttiva, conoscere i volti e la passione dei 400 dipendenti dietro alle scarpette da arrampicata che indossano quotidianamente come seconda pelle e, infine,  partecipare a workshop sui prodotti con l'obiettivo di dare feedback e proporre miglioramenti.

Avere nello stesso luogo scalatori provenienti da tutto il mondo, appartenenti a differenti generazioni e con stili e approccio completamente diversi è un grande vantaggio in termini di know how, permette di individuare le necessità degli users e sviluppare prototipi funzionali e specifici per ogni settore del mercato.

Raccontare in prima persona al proprio team la storia e le radici di un'azienda che, dal 1928, incarna appieno e con entusiasmo i valori di innovazione e sostenibilità è un grandissimo valore aggiunto e permette di sentirsi davvero parte della grande famiglia La Sportiva.


MonzaMontagna 2022

Dal 22 ottobre al 30 novembre a Monza la diciottesima edizione della manifestazione che celebra il mondo della montagna e dell’alpinismo. In programma serate-incontro con alpinisti e atleti, incontri con gli autori, concerti, mostre e iniziative solidali.

Il festival MonzaMontagna torna anche quest’anno con un calendario ad hoc per la 18° edizione. In scena a Monza dal 22 ottobre al 30 novembre 2022, propone un programma variegato fatto di incontri con autori, serate-dibattito con alpinisti e atleti, eventi benefici, concerti, mostre, gite.

Tra gli appuntamenti da segnare, la serata con Maurizio Giordani, il 30 novembre, e quella con Giorgio Rocca, il 9 novembre. Il 23 novembre Chiara Todesco presenterà il suo nuovo libro 'Calore di Lana e profumo di resina - La montagna delle donne' insieme ad alcune delle protagoniste dei suoi ritratti.

La mostra 'C'era una volta lo sci', a cura di Luca Bartoli, presso la Vasca Espositiva del Binario 7 dal 10 al 20 novembre, sarà l'occasione per vedere da vicino una ricca collezione di sci d'epoca e di altre attrezzature legate al mondo della neve. Una collezione creata in più di vent'anni di lavoro e con circa 280 esemplari originali.  

Dal DNA fortemente alpinistico, il MonzaMontagna ruota attorno al mondo della montagna e unisce sport, cultura, tradizione e solidarietà. Nato 18 anni fa a Monza, una città per tradizione molto legata all’alpinismo e alla montagna, è ormai diventata un punto di riferimento per gli appassionati di montagna e del mondo outdoor grazie alla passione delle storiche società alpinistiche del territorio che ogni anno si impegnano con le proprie forze per l’organizzazione e la riuscita dell’evento, in collaborazione con il Comune di Monza.

«Questa bella kermesse torna per una nuova edizione grazie alla tenacia e alla passione delle Società Alpinistiche Monzesi – ha detto l’Assessore allo Sport del Comune di Monza Viviana Guidetti - Il programma di quest’anno è particolarmente affascinante: un’occasione preziosa per appassionare anche i più giovani ai valori più autentici dello Sport, ma anche alla tutela della natura incontaminata e al rispetto dell’ambiente».

Il programma completo del festival MonzaMontagna è disponibile online sul sito www.monzamontagna.it e nella pagina Facebook @monzamontagna.


Adamello Ultra Trail - Record di iscritti

Un anno dopo aver infranto il numero chiuso di 650 partecipanti, l’evento di ultra-running nel comprensorio Pontedilegno-Tonale tocca quota 719, confermandosi evento di riferimento del finale di stagione. Tutti esauriti i pettorali per la 90 e per la 35 km. Sabato 24 a Vezza d’Oglio le premiazioni della 90 km e festa grande con l’intrattenimento di VivaFM

A poco più di una settimana dal via dell’ottava edizione del 23-25 settembre 2022, Adamello Ultra Trail è pronto a tornare sui sentieri dell’Alta Valle Camonica nel comprensorio Pontedilegno-Tonale. L’evento che ripercorre i camminamenti della Grande Guerra tra il Parco Naturale dell’Adamello e il Parco Nazionale dello Stelvio ha chiuso ufficialmente le iscrizioni nella giornata di sabato 10 settembre: dopo aver infranto nel 2021 il numero chiuso di 650 atleti, Adamello Ultra Trail attende quest’anno ben 719 partenti, nuovo record per la manifestazione.

Record anche per la partecipazione femminile, che tocca quota 114 atlete, e le presenze internazionali: sono ben 94 i partecipanti attesi da oltre confine, in rappresentanza di 18 Paesi. Dietro all’Italia, Svizzera e Belgio sono i contingenti più numerosi, ma non mancano atleti da Stati Uniti, Egitto, Marocco, Singapore e Sudafrica.

In una stagione che ha visto molti eventi podistici registrare dati in controtendenza dopo il boom post-pandemico, Adamello Ultra Trail prosegue invece il proprio percorso di crescita, facendo registrare il tutto esaurito in due distanze su tre – la 90 e la 35 km. A garantire lo svolgimento dell’evento organizzato dall’A.S.D. Adamello Ultra Trail sarà inoltre il consueto foltissimo gruppo di volontari, che porterà ancora una volta ad oltre mille unità il conto delle persone impegnate sui sentieri nel weekend di gara.

L’edizione 2022 porta con sé anche alcune novità a livello di programma: saranno tante le attività previste aperte a tutta la comunità dell’Alta Valle Camonica, con un panel particolarmente ricco per la giornata di sabato 24 settembre. Dopo la partenza della 35 km da Monno infatti (ore 14.00), dalle 16.30 al Centro Eventi di Vezza d’Oglio (Via del Piano, 1) prenderanno il via la musica e l’intrattenimento targati Radio VivaFM, che accompagneranno anche il momento delle premiazioni della gara sui 90 km. A seguire sarà possibile toccare con mano alcune delle eccellenze del paese camuno, grazie alla presenza e le performance dal vivo di artigiani locali. La giornata si concluderà infine con uno spiedo conviviale presso il Ristorante Pizzeria La Baita da Lallo, aperto a tutti previa prenotazione.

Le novità riguardano però anche l’aspetto tecnico dell’evento, con un pacco gara che si è ulteriormente arricchito e comprende ora ben quattro capi tecnici firmati dal main sponsor Mico Sport, oltre ad un capo Ferrino e agli integratori de La Farmacia dello Sportivo.

«Siamo sicuramente soddisfatti di questo dato – ha commentato il Comitato Organizzatoreperché siamo riusciti a dare continuità al nostro percorso di crescita, puntando su qualità organizzativa, comunicazione e internazionalizzazione. Ci fa piacere inoltre essere riusciti ad organizzare dei momenti dedicati anche alla nostra comunità e alle sue eccellenze: vogliamo che Adamello Ultra Trail sia una festa non solo per i runner e gli appassionati, ma per tutta la comunità»


Valle Orco Climbing Festival by Vibram & La Sportiva

Adventure Factory A.S.D. presenta la seconda edizione
di Valle Orco Climbing Festival by Vibram & La Sportiva, il festival di arrampicata
internazionale organizzato con il patrocinio del Comune di Ceresole Reale in collaborazione con
Guide Valle Orco e con il supporto tecnico di Wild Country.

La Valle dell'Orco, posizionata al confine del Parco Nazionale del Gran Paradiso, è un'icona nel mondo dell'arrampicata, soprattutto per quanto riguarda la scalata trad e in fessura. Un angolo di paradiso, dove l'attività outdoor incontra dei panorami mozzafiato che corrono dalle imponenti strutture rocciose del Caporal e del Sergent fino ad arrivare al Colle del Nivolet. Non solo scalata: trail running, trekking, ciclismo, canyoning, scialpinismo, queste sono solo alcune delle attività che si possono praticare immersi in un contesto naturale unico.

IL FESTIVAL

Dal 29 settembre al 2 ottobre 2022 la Valle ospiterà Valle Orco Climbing Festival by Vibram e La Sportiva, un meeting di arrampicata che ha come obiettivo far scoprire questo luogo incantevole, caratterizzato in particolare da uno stile di scalata “clean” unico nel suo genere, a molti ancora poco noto. L’alta affluenza alla prima edizione dell’evento, attestata attorno alle 1500 persone, è un chiaro segnale del potenziale della location che, nel 2022, sarà predisposta per ospitare fino a 3000 atleti e simpatizzanti, con una previsione di visitatori totali sulle 4 giornate che si attesta intorno ai 5000 passaggi.

Alla base del raduno ci sarà una competizione sviluppata su blocchi e fessure con due livelli di difficoltà, pensata per poter coinvolgere tutti gli appassionati di arrampicata outdoor. Oltre alla competizione, il programma prevede diversi eventi trasversali, che vanno da incontri con atleti di fama internazionale quali Tom Paul Randall, Jorg Verhoeven, Matteo Della Bordella, Nico Favresse, Marco Sappa, alla presenza di autori, workshop, attività sportive varie fino ad arrivare a concerti e dj-set. Nell’area del Festival saranno presenti stand di brand legati al mondo della montagna, artigiani locali con esposizione prodotti e aree test dedicate alla prova dei materiali, in più verranno svolte attività strettamente legate all’ambito della sostenibilità

Yoga al Valle Orco Climbing Festival 2021
Scalata al Valle Orco Climbing Festival 2021

I PARTNER

Title Sponsor dell’evento saranno Vibram e La Sportiva. Vibram, brand leader nel settore delle suole in gomma ad alte prestazioni, supporterà Valle Orco attraverso la presenza dei propri atleti Jorg Verhoeven e Matteo della Bordella. In particolare, giovedì 29 settembre alle ore 18.00 il noto alpinista italiano racconterà le sue ultime e affascinanti spedizioni, dalla Groenlandia in kayak alla salita del Cerro Torre. Della Bordella presenterà inoltre “Climb and Clean”, progetto di sensibilizzazione verso il tema della tutela e del rispetto ambientale supportato da Vibram. Venerdì 30 settembre alle ore 18.00, Jorg Verhoeven trasporterà il pubblico nel suo recente viaggio in Islanda alla scoperta della meravigliosa isola vulcanica insieme ai climber locali.

Pubblico, atleti e appassionati potranno inoltre scoprire i guanti per arrampicata in fessura Star Crack Glove, realizzati in mescola Vibram XS Grip per offrire comfort, leggerezza e grip durante le vie in fessura e proteggere il dorso delle mani dei climbers più esigenti. Da venerdì a domenica, dalle ore 11.00 alle ore 14.00, sarà possibile testare sul campo le eccezionali caratteristiche del prodotto affrontando la fessura Kosterlitz, spaccatura verticale di circa sette metri che è entrata di diritto nella storia dell’arrampicata italiana, avvalendosi del supporto e dei preziosi consigli di Jorg Verhoeven.

Una delle attività proposte durante il festival sarà l'Highline

Infine, Vibram sarà a disposizione dei partecipanti per un’attività di risuolatura dedicata all’approach, la delicata fase di avvicinamento alla falesia o alla parete, che necessita di calzature equipaggiate con suole che offrano grip, stabilità e protezione per affrontare i percorsi di accesso alla parete con maggiore sicurezza. Per informazioni e prenotazioni basterà collegarsi al link sulla pagina ufficiale di Vibram. Il servizio è gratuito fino a esaurimento posti.

Anche La Sportiva, azienda della Val di Fiemme leader nella produzione di calzature e abbigliamento outdoor, supporterà l’evento attraverso l’organizzazione di numerose attività dedicate a tutti i partecipanti, a partire da due workshop dedicati al tema dell’arrampicata in fessura tenuti da Marco Sappa, atleta del team La Sportiva e celebre guida alpina di Courmayeur. Inoltre, sarà possibile prendere parte a momenti di test prodotto organizzati dal brand trentino che, per l’occasione, permetterà a tutti gli interessati di testare alcune calzature, tra cui le iconiche Tc Pro, scarpette d’arrampicata ideali per affrontare vie lunghe in montagna e per l’arrampicata in fessura. In collaborazione con Vibram sarà offerta l’opportunità di provare il modello TX Guide Leather: la calzatura, realizzata con battistrada a doppia mescola Vibram Megagrip e Idrogrip con climbing zone in punta, è il modello La Sportiva pensato per le guide alpine e gli operatori della montagna alla ricerca di un prodotto performante in fase di avvicinamento e di arrampicata.

La partecipazione al festival è gratuita, mentre per la competizione è necessario iscriversi preventivamente tramite l’apposito form sul sito ufficiale dell’evento. Per ulteriori informazioni visita il sito www.valleorcoclimbingfestival.com oppure la pagina Instagram @Valle_Orco_Climbing_Festival.

https://www.youtube.com/watch?v=5TzrmwDwNgY


ATK Bindings Lago Santo Skyrace 2022

Completamente rinnovata, la ATK Bindings Lago Santo Skyrace si
disputerà sabato 8 ottobre 2022 a Sant’Annapelago (MO).

ATK Bindings Lago Santo Skyrace nasce dall’esperienza consolidata del Team Mud & Snow ASD che dal 2017 organizza nello stesso territorio la Lago Santo Mountain Race, evento che si è distinto come gara appenninica di riferimento per gli appassionati di skyrunning presenti in Emilia-Romagna, Toscana, Liguria e regioni limitrofe.

Una delle novità sostanziali di questa edizione è la partecipazione di ATK che, come title sponsor, va a sigillare la caratura dell’evento. Francesco Misley, presidente del comitato organizzatore, sottolinea la rilevanza di questa sponsorship: «una collaborazione volta a dimostrare che cultura sostenibile ed evoluzione tecnologica, valori che condividiamo con ATK, possono armonizzarsi e ispirare una visione prospettiva positiva, pensando in particolare agli effetti delle attività dell’uomo sull’ambiente».

SCARPA è il nuovo sponsor tecnico e Marco De Gasperi insieme al team SCARPA saranno presenti in parterre il giorno della gara. 

Con queste premesse, ATK Bindings Lago Santo Skyrace rientra quest’anno nel calendario F.I.Sky.-Federazione Italiana Skyrunning e sarà prova unica del Campionato Regionale Skyrunning Emilia-Romagna 2022. Le iscrizioni sono aperte e possibili fino all’esaurimento dei 250 pettorali disponibili.

Il percorso skyrace proposto, di 28 km e 2300 m di dislivello positivo, è focalizzato sulla traversata di quattro vette del crinale di spartiacque appenninico (Monte Nuda, Monte Giovo, Cima dell’Omo, Cima Romecchio) che offre scorci panoramici unici sul mar Tirreno, con vista sulle isole dell’arcipelago toscano e la Corsica, e raggiunge luoghi di interesse nazionale come il Lago Santo Modenese. Si tratta della classica traversata del massiccio occidentale del monte Giovo che ben si presta ad una skyrace in virtù delle rilevanti difficoltà tecniche atipiche per l’Appennino, con tratti molto ripidi sia in salita che discesa e fondo fortemente sconnesso dai residui detritici del circo glaciale che viene interessato ma al contempo corribile in totale sicurezza per tutti i partecipanti.

ATK Bindings Lago Santo Skyrace intende andare a colmare una sorprendente lacuna esistente nell’Appennino settentrionale, aspetto su cui pone l’accento il tracciatore del percorso Francesco Montanari: una skyrace tecnica con passaggi in quota e un percorso con caratteristiche tipicamente alpine che possa soddisfare le aspettative di atleti a livello nazionale e internazionale.

La manifestazione sportiva viene completata dal Sentiero delle Cascate Trail, una seconda distanza short trail competitiva di 16 km.

Per maggiori informazioni www.lagosantorace.com


XTERRA - Dolomiti di Brenta Trail

Ancora una volta sarà sold out: XTERRA Dolomiti di Brenta Trail si conferma come uno dei trail più importanti in Europa, con partecipanti da 25 nazioni. In testa alla “classifica” degli iscritti, come da tradizione gli italiani, gli olandesi e i tedeschi, ma ci saranno atleti anche da Stati Uniti e Sudafrica.

Sold out la 45km che si dimostra una gara amata da atleti di ogni genere, sia dai top runner alla ricerca del risultato prestigioso, sia dagli amatori, per la qualità dell’esperienza e la bellezza del paesaggio, oltre che per l’attenta organizzazione. La 64km vedrà al via 205 atleti.

Partenza il 10 settembre, alle 6 per la 64km e alle 7.30 per la 45km, a Molveno, illuminati dai primi raggi sulle vette; apertura venerdì alle 17 per il ritiro dei pettorali e il brief pre-gara, alle 19.30.

Dopo 6 edizioni il DNA della gara è rimasto il medesimo, alimentato dalla voglia degli organizzatori di far vivere nel profondo il cuore pulsante di questo territorio: le Dolomiti di Brenta. Non è infatti da tutti, avere la possibilità di fare trail running in luoghi meravigliosi come il gruppo di Cima S. Maria e Cima di Campa, il Passo del Grosté e tutta la parte centrale del Brenta (ai piedi di cime storiche come Cima Brenta, Crozzon di Brenta, Cima Tosa, Campanil Basso, e mille altre), ma anche il Lago di Molveno, autentica perla delle Alpi.

Il percorso collega rifugi come il Croz dell’Altissimo, il Pedrotti, il Brentei, il Tuckett e il Graffer, dove arrivare correndo regala sempre un’emozione indimenticabile, un’esperienza che ogni trail runner dovrebbe provare.

Il percorso corto di 45km (valido per la classifica XTERRA) prevede 2850m D+, mentre il lungo di 64km, tecnico e duro, 4200m D+. Due distanze non estreme, ma che mettono alla prova anche i runner più preparati per le caratteristiche dei percorsi.

Anche per questa edizione Dolomiti di Brenta Trail, nella distanza dei 45km, sarà parte di XTERRA Trail Marathon Series, ossia 10 gare nelle località più belle del mondo, dalla Cina a Tahiti, dalla Scozia agli Stati Uniti; impossibile non inserire un luogo unico come le Dolomiti di Brenta, che si confermano essere la sola località italiana nel programma internazionale.

Come sempre, grande attenzione alla sicurezza e organizzazione impeccabile, anche grazie ai tracker GPS, di cui viene dotato ogni partecipante.

Per chi si sta allenando per andare forte, i record da battere, che ormai durano da 5 anni, rimangono quello di Enzo Romieri, di 7h 04’ 23’’, e Laura Besseghini, di 9:10:37. Per la 45 km i tempi di riferimento sono quelli di Federico Nicolini (4:40:09) e di Martina Valmassoi (5:53:37). Le gare consentono di accumulare punti ITRA: 2 per la corta e 3 per la lunga.

Per informazioni:

www.dolomitidibrentatrail.it - www.xterraplanet.com/race/tour/trail-marathon-


ASICS CCC Experience @ UTMB

UTMB non è solo una gara. Nemmeno un evento di trail running, nel senso stretto della definizione. È un'occasione unica e imperdibile di conoscere un mondo fatto di emozioni, di fatica, di sudore, di lacrime, di tifo sfrenato, di urla, di applausi. È quel momento dell’anno in cui, da tutto il mondo, migliaia di atleti, appassionati e fan confluiscono in un unico posto magico: Chamonix, alle pendici del Monte Bianco. L’aria che si respira tra le vie del villaggio, appositamente allestito per l’evento, è particolare. Non si tratta solo di competizione, ma di condivisione, energia allo stato puro. Gli atleti non sono uno contro l’altro, sono compagni di viaggio, lo staff non è composto da allenatori ma da persone, amici e parenti, che hanno il compito di supportare e dare energia ai corridori. UTMB è una settimana di festa, un’esperienza che si può comprendere a fondo solo vivendola.

Ad attenderci a Chamonix c’è il Team Asics al completo. Gli atleti del brand giapponese sono impegnati nelle diverse competizioni che da lunedì 22 agosto si disputano sui tracciati appositamente predisposti dallo staff UTMB. Tra i presenti spiccano i nomi di Andreas Reiterer, Claudia Tremps, Sissi Cussot, Nuria Gil, Benoit Girondel e molti altri runner di livello della squadra, che si contraddistinguono per le numerose vittorie nei circuiti ultra euroepei. All’interno dell’Asics House, situata appena fuori dal centro del paese, conosciamo i volti dietro allo sviluppo della nuova collezione Fujitrail che, come anticipa il nome, è appositamente concepita per il trail running su media e lunga distanza. 

«Lavorare a stretto contatto con gli atleti permette di creare prodotti funzionali e orientati alle reali necessità di un runner - afferma Andreas Moll, Product Marketing Director - eliminando il superfluo ed ascoltando i feedback di chi utilizza il nostro marchio quotidianamente abbiamo la possibilità di ottenere prodotti estremamente performanti che si adattano ad un utilizzo prolungato in condizioni che in molti potrebbero definire estreme».

Effettivamente, pensando all'intensità del gesto atletico necessario durante una competizione come UTMB, in cui si corre per centinaia di chilometri di giorno e di notte, col sole e con la pioggia, affrontando dislivelli che arrivano fino a 9000 metri d+, l’utilizzo di prodotti di alto livello diventa un elemento fondamentale per portare a termine il percorso.

Il Trail running rappresenta circa il 20% del mercato globale dei prodotti da running, percentuale in continua crescita negli ultimi anni. Gli investimenti dei brand in ricerca e sviluppo, le nuove tecnologie e la possibilità di lavorare a braccetto con gli utilizzatori permettono una continua innovazione orientata alla performance ad al comfort, caratteristiche che nell’ultra trail devo andare necessariamente di pari passo.

Andreas Moll, Product Marketing Manager Asics
Simen Hjialmar e Claudia Tremps, alle spalle la nuova collezione Fujitrail

FUJI TRAIL COLLECTION

«La scelta dell’UTMB come momento per presentare la nuova collezione Fujitrail non è stata casuale» racconta Magdalena Gassebner, Product Marketing Specialist «Un evento del genere è l’occasione perfetta per raccontare dei prodotti estremamente tecnici che possano soddisfare i bisogni di chi partecipa a questa tipologia di competizione».

Protagonista indiscussa della collezione, che si compone di tutti gli elementi necessari per affrontare un ultra-trail,  è la nuova scarpa Fuji Lite 3, che abbiamo avuto il piacere di testare durante l'evento. Una scarpa estremamente ammortizzata, stabile e leggera (210g), che vanta tra le tante caratteristiche una costruzione realizzata con alta percentuale di materiali riciclati. La tomaia in Openmesh traspirante ed elasiticizzata garantisce un’ottima fasciatura del piede, l’ammortizzazione Flytefoam, realizzata con nano-fibre di cellulosa, fornisce protezione e proietta la falcata in avanti con estrema reattività. La suola AsicsGrip infine dona al prodotto un’ottima trazione su superfici asciutte e bagnate, dal fango alla roccia. Appena calzata la scarpa sembra leggermente instabile lateralmente, ma una volta che si prende confidenza con l’appoggio la sensazione scompare per lasciare spazio all’incredibile piacevolezza di un rimbalzo morbidissimo.

 

Fuji Lite 3 versione Woman
Dimostrazione di impermeabilità della Fujilite Jacket

CCC: COURMAYEUR-CHAMPEX-CHAMONIX

La CCC è la sorella minore dell'UTMB, una 100km con 6100m d+ che attraversa Italia, Svizzera e Francia costeggiando a nord il massiccio del Monte Bianco.  Una gara per nulla semplice, in cui dosare le energie è fondamentale per arrivare al traguardo sulle proprie gambe. Abbiamo seguito la competizione a bordo dell'Asics Van, incontrando gli atleti nei punti di ristoro principali.  In una competizione del genere la strategia è tutto: capire come e dove ci si può concedere di spingere di più, dove invece è meglio rilassarsi. Saper ascoltare il proprio corpo e soprattutto riuscire a gestire la stanchezza mentalmente, in una corsa che per i più veloci dura poco meno di 10h con il cancelletto di chiusura a 26 ore. 

Alcuni degli atleti Asics che hanno partecipato alla CCC

La pioggia ha accompagnato gli atleti per la maggior parte del percorso, aumentando la difficoltà tecnica della gara e minando la resistenza psicologica dei partecipanti.  Nonostante il meteo avverso nulla ha potuto fermare un indomabile Petter Engdahl, che non solo si è classificato primo ma ha anche stabilito un nuovo tempo record per la gara, 9 ore, 53 minuti e 2 secondi. Alle sue spalle Jonathan Albon ha lottato per mantenere il secondo posto, minacciato dal fortissimo italiano del team Asics, Andreas Reiterer, che lo ha superato poco dopo Vallorcine rimanendo al secondo posto fino alla vetta della Tête aux Vents. Qui Albon ha trovato il giusto ritmo per superare l'italiano nella discesa de La Flégère, mantenendo la sua posizione fino al traguardo, che ha tagliato in 10 ore, 16 minuti e 7 secondi, 7 minuti prima di Andreas Reiterer, 3° in 10 ore, 23 minuti e 16 secondi.

Andreas Reiterer in prima posizione al cancelletto di La Peule
Il claim della collezione Fujitrail

Kilian riscrive la storia dell’UTMB

Quella di oggi è una giornata storica per il mondo dell’ultra-running. Dove in tanti hanno provato invano, Kilian riesce con un’apparente leggerezza che lo consegna definitivamente come leggenda del trail: 19h49’30’’. Finalmente quella barriera delle 20 ore per la quale sono stati organizzati anche eventi ‘Breaking 20’ cade. Non è solo il record di gara, neppure la quarta vittoria nella cento miglia attorno al Monte Bianco (eguaglia D’Haene come il più vincente di sempre a Chamonix) a essere incredibile, quello che stupisce è che Kilian ha messo in dubbio la partecipazione perché risultato positivo al Covid poco dopo la Sierre-Zinal. Kilian Jornet è stato sempre nel pacchetto di testa, nella lunga notte con Jim Walmsley, in forma fino alle prime luci dell’alba, in Svizzera, poi Kilian è scappato e ha fatto da elastico a Mathieu Blanchard, fino a mettere il turbo nel tratto finale, quello che comprende la Tête aux Vents e la discesa su La Flegère e Chamonix. Ma non è stata una fuga, perché Blanchard è comunque sceso sotto le due ore e ha accusato un ritardo di poco più di cinque minuti. Jim Walmsley, insieme a Kilian il grande favorito, ha dovuto accontentarsi del quarto posto, superato dall’inglese Thomas Evans (20h34’35’’). Nella top ten, in ordine: Zack Miller, Benat Marimissole, Arthur Joyeux-Bouillon, Jonas Russi, Robert Hajnal, Thibaut Garrivier. Tra le donne vittoria della statunitense Katie Schide (23h15’12’’), davanti alla canadese Marianne Hogan (24h31'22'') e alla connazionale Kaytlyn Gerbin (25h07'44). Nono posto per la testatrice della nostra Outdoor Guide Francesca Pretto in 27h31'45''..


Super Martina Valmassoi, la TDS è tutta sua

Non poteva esserci annata migliore per Martina Valmassoi. Dopo la vittoria a sorpresa a Canazei, per la runner del team Salomon arriva uno straordinario successo alla TDS (145 km, 9.100 m D+) corsa sempre in testa. L’arrivo ieri sera in 22h42’47’’ davanti alla spagnola del team Asics Claudia Termps (22h59’38’’) e alla tedesca Katharina Hartmuth (23h22’18’’). Martina è anche il primo atleta italiano assoluto nella gara. Tra gli uomini ha vinto il francese Ludovic Pommeret (18h37’04’’) sul runner dell Ecuador Joaquin (19h32’09’’)Lopez e sul francese del team Salomon Elias Kadi, autore di una grande rimonta (19h49’51’’).

La giornata di ieri è stata funestata da un incidente mortale lungo il percorso della PTL, nella zona di Saint-Gervais. Un runner di origini brasiliane è caduto per alcune decine di metri in un traverso. I concorrenti sono stati avvisati e lasciati liberi di continuare o ritirarsi. L'anno scorso si era verificato un incidente mortale lungo il percorso della TDS.

© Jordi Saragossa
© Jordi Saragossa

Val Maira Experience

La Val Maira è un angolo di paradiso nelle valli cuneesi. Un luogo che, dopo decenni di abbandono, è tornato a fiorire grazie ad un modello di turismo lento e sostenibile. In occasione del Press Trip di Sea To Summit e Panorama Diffusion abbiamo avuto l'occasione di scoprire questo gioiello alpino.

Situata nel cuore delle valli occitane, la Val Maira è stata per molto tempo isolata dal resto del cuneese a causa della morfologia del territorio, tanto che fino al '900 le comunicazioni e gli spostamenti avvenivano perlopiù tra i colli che la collegano alla Val Varaita, alla valle Stura e alla Francia anziché lungo gli oltre 40 km necessari a raggiungere la pianura. Addentrandosi sulla strada provinciale che da Dronero risale verso Chiappera, ci si ritrova catapultati in un ambiente di rara bellezza, dove i fitti boschi di querce e castagni lasciano lentamente spazio a panorami aspri e spettacolari. L'orogenesi della zona è particolare, i territori e le cime della valle attraversano infatti un gran numero di differenti formazioni geologiche. Nella parte bassa della valle troviamo un banco composto prevalentemente da rocce metamorfiche e silicee che, proseguendo verso fondovalle, lasciano il posto a formazioni calcaree-dolomitiche Triassiche. La tradizionale atmosfera occitana, unita all'ospitalità di un territorio che ha deciso di aprirsi al turismo sostenibile, rende la Val Maira location perfetta per avventurarsi in qualsiasi sport outdoor in un contesto alpino unico.  

Chiappera, sullo sfondo la rocca provenzale
Malga con alpeggio in direzione passo della Gardetta

Ad attenderci al nostro arrivo a Ponte Maira troviamo Renato, Guida Alpina e gestore della Locanda Mistral, dove trascorreremo la notte. Renato si è trasferito qui dall'Alto Adige qualche anno fa, per prendere in gestione la locanda con Manuela, moglie e compagna di avventure. La volontà della coppia, sin dall'inizio, è stata quella di fornire un servizio di qualità, completo e sostenibile, che permettesse ai turisti di scoprire il territorio e l'ambiente montano della valle a 360°, sia in estate che in inverno. All'interno della locanda (una casa contadina risalente al 1800 ristrutturata a partire dagli anni novanta dai genitori di Manuela) l'ambiente è sereno, familiare, concilia la tradizione con elevati standard di qualità e con una cucina molto creativa. 

Le attività offerte dalla Val Maira sono molteplici, abbracciano le quattro stagioni proponendo un'infinità di itinerari escursionistici, scialpinisitici e alpinisitici di tutti i livelli e per tutti i gusti. I Percorsi Occitani sono un concatenamento di sentieri creato nel 1992 che, in 177 km e 14 tappe,  collegano tutti i paesi della valle in un tour ad anello, perfetto per scoprire l'anima intrinseca di questo luogo. La Rocca Provenzale e la Rocca Castello sono mete ambite dagli arrampicatori, che possono cimentarsi in salite (sia facili che più impegnative) sulle splendide linee delle strutture, raggiungibili tramite brevi avvicinamenti sulle carrerecce di fondo valle. In inverno, infine, la valle si trasforma in un posto incantato. Le abbontanti nevicate che caratterizzano la zona, influenzate dalle correnti marittime, la rendono un terreno di gioco perfetto per lo scialpinista. Nessun impianto, gite per tutti i livelli e gusti, dalle classiche ai tour di 9 ore, ai canali a 45°. Pensate solo che la guida di scialpinismo conta 280 pagine con ben 135 itinerari differenti. 

Presentazione della collezione Sea to Summit, sullo sfondo la Locanda Mistral

Il progetto di Renato e  Manuela (e la strategia della Val Maira in generale), non è orientato solo al turismo, ma allo sviluppo sostenibile di un circuito che possa ridare vita alle 13 borgate, animando il territorio in maniera costante nell'arco dell'anno ed offrendo tutti i servizi necessari, per far si che questa incredibile località possa ergersi a modello di ripopolazione dei territori alpini. 

All'interno della locanda viene offerto anche un servizio di noleggio di materiale e attrezzatura da montagna. In particolare è attiva una collaborazione con Panorama Diffusion per quanto riguarda scarpe da hiking e scarponi da trekking Meindl in estate e sci Kästle in inverno. Un servizio molto utile considerato che, in caso di problemi durante il soggiorno, il negozio di materiale tecnico più vicino dista un'ora e mezza d'auto. 

Maindl test center presso la Locanda Mistral
In partenza, direzione sorgente del Maira

Oltre che per scoprire i prodotti delle collezioni Meindl, Sea to Summit, Thule e Hydro Flask, l'esperienza organizzata dal distrubutor altoatesino è stata l'occasione perfetta per andare alla scoperta delle bellezze della zona. Nei giorni trascorsi a Ponte Maira, sotto la guida di Renato, abbiamo percorso due itinerari classici e accessibili a tutti che permettono di approcciarsi all'ambiente montano occitano. 

ITINERARIO 1: DA PONTE MAIRA ALLA SORGENTE E RITORNO

L'itinerario ad anello porta da Ponte Maira direttamente alla sorgente dell'omonimo corso d'acqua, costeggiando il versante destro orografico su un sentiero che si sviluppa tra i boschi ed i prati della valle per poi attraversarla all'altezza di Chiappera. Da qui, un sentiero che rimane sempre a mezza costa sul versante opposto,  riconduce dolcemente fin sopra al punto di partenza, per poi perdere dislivello bruscamente per finire nel parcheggio della frazione. 

Itinerario Komoot: https://www.komoot.it

ITINERARIO 2: PASSO DELLA GARDETTA

Il percorso si sviluppa nel vallone di Unerzio, in una valle laterale sul versante destro orografico della Val Maira. Da Acceglio si segue la strada che porta a Viviere, superando l'abitato e parcheggiando al secondo tornante. Da qui un'articolato sistema di strade militari si snoda nella valle tra vecchi bunker abbandonati e alpeggi verdi con mucche al pascolo, fino ad arrivare al passo della Gardetta, punto di incontro di Valle Maira, Valle Stura di Demonte e Valle Gesso. In pochi minuti, dal passo, è possibile raggiungere l'omonimo rifugio per rifocillarsi ed ammirare il panorama.

Itinerario Komoot: https://www.komoot.it

La Val Maira è un luogo tutto da scoprire ed ha in serbo un interessante futuro per il turismo. Ed è grazie alla passione di persone come Renato, Manuela, Gunther (Panorama Diffusion) e di tutti coloro che credono in un modello sostenibile a basso impatto ambientale se oggi ci stiamo avvicinando sempre di più a a questo obiettivo.

LINK UTILI

https://www.locandamistral.com/it/

https://www.vallemaira.org/


Settimana della Montagna, Val di Sole

Vette da amare, natura da scoprire. A Malè parte la Settimana
della Montagna 2022

Torna l’evento dedicato alla passione per le vette e alla celebrazione del valore del territorio. Tra proiezioni, mostre, incontri e momenti di svago, il programma offre al pubblico 8 giorni ricchi di esperienze e opportunità. Anche per i più piccoli.

Malè (TN) 20 luglio 2022 - Incontri, discussioni e intrattenimento. Ma soprattutto un unico filo conduttore: i monti e i suoi protagonisti. È un programma intenso quello che caratterizza “La Settimana della Montagna” di Malè, organizzata dall’amministrazione comunale e la Pro Loco in collaborazione con l'Azienda per il Turismo della Val di Sole.

L’evento, giunto alla sua seconda edizione, si rivolge ad appassionati e semplici curiosi così come ai bambini e ai ragazzi per i quali sono previste specifiche attività. Per otto giorni – dal 31 luglio al 7 agosto – il calendario propone molteplici appuntamenti per confrontarsi, condividere nuove esperienze, conoscere la cultura e i valori del territorio. Tra incontri tematici, aperitivi, concerti, attività esperienziali, proiezioni e sport.

Si comincia domenica 31 luglio nella giornata dedicata al Soccorso Alpino che celebra i 70 anni di attività. Dalle 16, in Piazza Regina Elena, il pubblico avrà l’opportunità di conoscere meglio il lavoro dei soccorritori con un’ampia proposta di giochi ed esperienze. Dalle ore 20 si apre ufficialmente la mostra commemorativa che, attraverso un percorso di 7 parole chiave, ripercorre la storia dell’organizzazione. L’evento vede la partecipazione di due esponenti illustri del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - Servizio Provinciale Trentino: il Presidente Walter Cainelli, e il veterano Enzo Taddei, membro dell’istituzione dall’età di 18 anni. Presenta e conduce Fabio Moratti.

Riflessioni, arte e intrattenimento caratterizzano le giornate successive: lunedì 1° agosto alle 21 in Piazza Regina Elena si discute di turismo responsabile e sostenibile in occasione dell’incontro “Senza lasciare traccia - frequentare la montagna nel rispetto della sua natura. Convivenza tra ambiente e attività outdoor” con la Commissione Tutela Ambiente Montano della SAT. Durante la serata si affronterà il tema della convivenza tra attività turistica e ambiente montano in una tavola rotonda che darà vita ad un confronto tra istituzioni, TAM e operatori locali per costruire una posizione condivisa. Parteciperanno alla tavola rotonda il Parco Nazionale dello Stelvio, con Luca Pedrotti e Ivan Callovi, l'APT Val di Sole con il direttore Fabio Sacco, Alessandro Fantelli, imprenditore nel settore adventure outdoor e Simone Pegolotti, direttore di Funivie Pejo. Conduce Fabio Moratti.

Mercoledì 3 agosto è la volta di Alessandro De Bertolini, viaggiatore alla scoperta del Gruppo del Brenta che si racconta al pubblico nel corso dell’evento “Il Brenta con mio figlio”, in programma alle 21 in Piazza Regina Elena. La serata è dedicata alla narrazione di un’esperienza insolita – un viaggio di dieci giorni con un bimbo di un anno e dieci mesi, una bicicletta, una tenda e un sacco a pelo – ma anche a una riflessione condivisa sui valori culturali del Parco naturale e sul significato quasi leggendario delle Dolomiti di Brenta. Un’occasione per ripercorrere le avventure dei primi viaggiatori-alpinisti di epoca vittoriana, con letture dai diari di William Douglas Freshfield e di Francis Fox Tuckett.

Giovani e giovanissimi saranno protagonisti nella giornata di giovedì 4 agostoin Piazza Regina Elena: si parte alle 15 con il Laboratorio organizzato dalla Scuola Montessori di Croviana che offrirà ai più piccoli esperienze con materiali naturali e si prosegue alle 17 con le prove di arrampicata sportiva per bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni con le Guide Alpine della Val di Sole. Il programma della giornata prosegue per i più grandi alle 18:30 in Via Brescia 36 con l’aperitivo-incontro con Alessio Zanella, esperto di volo con parapendio. Alle 21, presso il Cinema Teatro di Malè, secondo appuntamento con il Trento Film Festival con la proiezione del documentario “Fine Lines-Viver in Verticale” di Dina Khreino: le testimonianze di venti dei più grandi alpinisti e scalatori al mondo per la prima volta si intrecciano in un unico racconto che ispira e commuove.

Venerdì 5 agosto alle 20:45, in Piazza Regina Elena, prende il via la serata con Maurizio Giordani, Guida Alpina, esploratore e viaggiatore, che racconterà le sue avventure attraverso filmati e pubblicazioni. L’incontro, presentato da Sandro Rossi, vicepresidente di SAT Malè, è l’occasione per narrare le più difficili arrampicate mai realizzate sulle Alpi e le incredibili esperienze vissute dallo scalatore sulle vette più affascinanti del Pianeta come i massicci della Patagonia e dell’Himalaya oltre all’Elbrus a al Kilimanjaro per citarne solo alcune.

Gran finale con gli eventi del weekend. Sabato 6 agosto alle 8:45 prende il via la gara di trail running organizzata dalla SAT di Malè che assegnerà il 1° Trofeo della Settimana della Montagna di Malè. Domenica 7, alle 19:30 è la volta della camminata collettiva serale con falò al Cimon di Bolentina e musica dal vivo.

Da non perdere, infine, gli appuntamenti con il programma “MuoverSì: passeggiate, natura e libertà” per scoprire al meglio il territorio grazie a un programma di escursioni giornaliere sui sentieri più belli della Val di Sole. Per tutta la durata dell’evento, infine, presso la Sala Mostre del Municipio di Malé si terrà l’esposizione fotografica “Massi incisi in Val Di Sole” a cura dell’Associazione Val di Sole Antica.

Il programma completo della Settimana della Montagna è disponibile qui: https://www.visitvaldisole.it/it/eventi/settimana-della-montagna


Dentro la Trans D'Havet

Da undici anni a questa parte, nelle Piccole Dolomiti Vicentine si svolge la Trans d’Havet, gara di trail running che si sviluppa su tre distanze: Ultra 80 km con 5500 d+, Marathon 40 km con 2700 d+ e Half Marathon 24 km con1500 d+. 

«Abbiamo superato due stagioni difficili, tra pandemia e problemi di gestione - dichiara Enrico Pollini, organizzatore e mente della manifestazione - ma quest’anno siamo pronti a ripartire, proponendo tutte e tre le gare al completo. Come per tanti altri del settore organizzare un evento del genere è stato una grande scommessa, la risposta dei partecipanti è stata positiva: abbiamo dovuto addirittura chiudere le iscrizioni anticipatamente per esaurimento dei pettorali. Noi siamo carichi, ora non resta che partire».

La reintroduzione della gara Ultra comporta anche il passaggio nei punti più emblematici del luogo: il tracciato delle 52 gallerie del Pasubio, costruite durante la prima guerra mondiale, e il Rifugio Papa che proprio in quel giorno festeggiava il centenario dall’apertura. Per l’occasione è stato riservato alla stampa un trattamento particolare: quello di poter vivere la gara dall’interno, in modo da assaporare appieno tutte le emozioni e gli stati d’animo durante l’evento, conoscere da vicino chi lavora dietro le quinte, in silenzio, ma con un ruolo fondamentale per la riuscita della manifestazione.

Il rifugio Gen. A. Papa, punto di passaggio della Trans D'Havet

Passo la notte precedente alla partenza della prima distanza in compagnia del Soccorso Alpino sezione di Schio al bivacco sopra il rifugio Papa. Luca, Riccardo e Matteo avevano da coprire la postazione alla fine delle gallerie. E’ un compito che spetta loro ogni anno e hanno sempre lo stesso entusiasmo nell’aspettare e incitare ogni singolo concorrente che passa da li, magari ricordando di accendere la frontale anche alle prime luci dell’alba, perché all’interno delle gallerie è sempre buio e c'è rischio di cadere.

Ho condiviso con loro diversi momenti entusiasmanti: una deliziosa cena, offerta da Renato, il gestore del rifugio Papa, tra risate e la programmazione della giornata seguente, la sveglia alle 2.30 del giorno successivo, la preparazione di tutto il necessario per il primo soccorso e la sfacchinata nel portare il materiale al punto stabilito. Ho condiviso con loro la prima tazza di tè - chissá perché lo immaginavo caldo, invece al primo sorso mi si è gelato lo stomaco.. ma non importava, erano cosí gentili che non mi sarei mai osata dire nulla se non grazie. Per alcune ore mi sono sentita parte del loro gruppo, ed è stato emozionante.

Mi sposto al punto in cui devo fare i primi report per la gara. Si attende la testa del gruppo verso le 4.30 e con essa arrivano anche le prime luci dell’alba. Rimango li fino alle 6 circa, poi saluto i miei primi compagni di viaggio per correre a prendere un caffé ed una fetta di torta al rifugio, prima di recarmi al punto d’incontro prestabilito con Denis, il supervisore del tracciato. Arrivo con un ritardo di cinque minuti, ma era impossibile non fermarsi ad ogni curva per fare alcuni scatti e due chiacchiere con i concorrenti.

Mi accoglie con un immenso sorriso e non faccio in tempo a salutarlo che mi offre la colazione. Con un imbarazzante rifiuto - la crostata aveva già fatto il suo lavoro - partiamo alla volta di Pian delle Fugasse, primo ristoro in cui i concorrenti potevano avere un pasto caldo, sedersi e rigenerarsi per alcuni minuti.

La gestione del luogo è affidata agli alpini, che non mancano un’edizione e sono il cuore della manifestazione. Soddisfano le richieste di ogni corridore sempre con il sorriso, a qualunque ora e qualunque sia l’umore del concorrente.

Il tempo di due scatti ed ora di ripartire, direzione Campogrosso, dove la gara da 42 km si interseca con quella da 80 km. Da qui in avanti i tracciati saranno gli stessi e il gruppo sarà ancora piú consistente, perfetto per assaporare ancora più dall’interno le sensazioni dei partecipanti. Aspetto i passaggi dei primi concorrenti della Marathon per poi muovermi, ma stavolta a piedi, assieme a tutti i corridori, per godermi ancora di piú questo evento e i suoi meravigliosi scorci.

La salita dal Rifugio Campogrosso porta verso la cima Carega ed il Rifugio Fraccaroli. La strada si sviluppa nel bosco, per poi inerpicarsi su un ripida pietraia dove si può vedere la serpentina di persone salire con passo lento ma costante. Mi perdo nel fotografare volti stanchi, accaldati ma fieri di ciò che stavano facendo. Mi immergo in chiacchiere con i partecipanti, che non vedono l’ora di scambiare due parole con qualcuno.

Arrivo in cima alla forcella, breve discesa e poi una dolce salita verso il Fraccaroli, rifugio simbolo della manifestazione. Il ristoro è stato creato in memoria di Cristina Castagna, giovanissima alpinista che perse la vita nel 2009 mentre scendeva dal Broad Peak, la dodicesima montagna più alta della terra. E’ stata la più giovane alpinista italiana ad aver scalato un ottomila ed in zona è ricordata come ‘’el grio’’ ossia il grillo, per la sua vivacità estrema.

Un aneddoto raccontato post gara ma strettamente legato ad essa, è il giro della Trans d’Havet al contrario con gli sci d’alpinismo. Nel gruppo erano presenti la giovane alpinista, Paolo Dani - mancato recentemente nella tragedia della Marmolada - Mauro Pretto e Chiara Ambros, amici legati da una passione sfrenata per la montagna. Da Marana a Posina per godere di ogni metro di neve nelle montagne di casa.  Oggi viene ricordata con un libro, Acchiappasogni, e il ristoro al Fraccaroli dove si trova la cima del suo cuore, il Carega.

Da qui al mio rendez-vous con il medico della gara sono circa 30 minuti di discesa. Inizio a scendere godendomi ogni passo, con gli occhi ancora lucidi per i racconti. Aspetto qualche concorrente che cerco di incitare al mio meglio per portarlo alla base vita del rifugio Scarolbi.

Arrivo in una conca verde e anche qui, come una costante che caratterizza tutta la manifestazione, i sorrisi non tardano ad arrivare. Conosco Florio e Gigi, i medici. Con loro farò l’ultima ora di cammino e il rientro a Valdagno, paese di arrivo delle gare. Dobbiamo aspettare le scope e gli ultimi concorrenti prima di partire e questo mi da modo di scambiare due parole con gli alpini del posto.

«Non ho piú le forze per fare queste cose - mi racconta Dario, veterano della gara - ma non so come mai ogni anno mi ritrovo alle 5 del mattino ad allestire e preparare nel migliore dei modi l’accoglienza per i circa 400 corridori che passeranno».

Arriva la prima scopa, iniziamo a prepararci. Il sole è caldo, la temperatura si è alzata ma nulla può rovinare quelle ultime ore di luce e bellezza. Nonostante la stanchezza della giornata si ride e ci si racconta, i chilometri passano velocemente e arriviamo alla macchina. Ultimo giro e via all’arrivo di Valdagno. Arrivo trafelata alle premiazioni: foto di rito, saluti e poi, finalmente, riprendo fiato. Vedo Enrico, ideatore di questa giornata incredibile, che voleva vivessi da dentro la manifestazione, per capire cosa fosse davvero la Trans d’Havet.

A due giorni dall’evento, seduta alla mia scrivania in legno, con una leggera brezza che fa sopportare il caldo a stento, ricordo i volti, gli sguardi di ogni singola persona che ho incontrato durante il mio viaggio. Sorrido, perché se ci penso bene, non ho mai visto in nessuna manifestazione un’accoglienza del genere da parte degli organizzatori. E soprattutto nessuno ha mai pensato ad un viaggio ‘’inside the race’’.

Forse si dovrebbe fare piú spesso, forse bisognerebbe pensare oltre ai classici schemi e immaginare qualcosa che vada al di là del classico giornalismo.

Bisogna avere quel pizzico di follia per creare quanto ho vissuto, perché, ad onor della cronaca, se qualcosa fosse andato storto, avrei dovuto scriverlo e raccontarlo. Un bel rischio per gli organizzatori, soprattutto a due anni dalla versione integrale della gara.

«Siamo una macchina ben rodata. - mi racconta Enrico - Ero certo che se ci fossero state emergenze ogni volontario sarebbe stato in grado di gestirle e risolvere. Inserirti all’interno della gara è stato quello stimolo in più per fare ancora meglio, per esprimerci al massimo delle nostre potenzialità. Sono fiero di ogni singola persona e di come, dopo due anni difficili, ne siamo usciti ancora piú forti e caparbie.»

La Trans d’Havet dà appuntamento al prossimo anno chiudendo i sipari su un week end ricco di soddisfazioni e tanto caldo, con la promessa che il prossimo anno sarà in grado stupirci di nuovo.

CLASSIFICA 80 KM

Uomini

Alessio Zambon (Vicenza Marathon-La Sportiva)

Vittorio Marchi (ASD Team Km Sport)

Jimmy Pellegrini (Bergamo Stars Atletica-Skinfit-HokaOneOne)

Donne

Alessandra Olivi (ASD Scarpe Bianche-Scarpa/Mico)

Marialuisa Tagliapietra (United Trail&Running)

Marta Cunico (Ultrabericus Team ASD).

CLASSIFICA 40 KM

Uomini

Diego Angella (Atletica Brescia-Marathon-Scotto-Gialdini)

Christian Modena (Lagarina Crus Team)

Matteo Andriola (Unione Sportiva Aldo Moro).

Donne

Irene Saggin (Ultrabericus Team ASD)

Gaia Signorini (Runners Team Zanè)

Angela Trevisan (GP Turristi Montegrotto)

CLASSIFICA 24 KM

Uomini

Ruggero Pianegonda (Sport Race ASD)

Luca Marchioro (Skyrunners Le Vigne Vicenza)

Michele Meridio (Runners Team Zanè-Brooks Trail Runners)

Donne

Giulia Zaltron (Marunners)

Veronica Maran (Skyrunners Le Vigne Vicenza)

Liliana De Maria (Facerunners ASD).