Tecnica Zero G Tour Pro 2024 Review

Abbiamo provato in anteprima l'attesissimo upgrade di uno dei prodotti più venduti sul mercato

Non c’è dubbio che Zero G Tour Pro sia uno di quei pro- dotti che hanno indirizzato lo scialpinismo verso la modernità. Ecco perché l’edizione ancora in vendita in questa stagione è rimasta sul mercato per diversi anni, grazie all’innovazione insita nel progetto stesso, diventato un punto di riferimento imitato quanto inimitabile. Da quando è stato rilasciato nel 2018/19, lo scarpone è passato ai piedi di tutta quella nuova generazione di scialpinisti, freetourer e Guide alpine che hanno trovato in questo modello il prodotto con il miglior compromesso tra peso, camminabilità e performance in discesa. Dalla prossima stagione, però, arriva l’attesissima v2. Nella nuova edizione i materiali sono stati rivisti in ottica di sostenibilità, con l’utilizzo di plastiche riciclate e la possibilità di riciclare i singoli componenti. Il gambetto è in fibra di carbonio co-iniettato e Grilamid, lo scafo full Grilamid.

Le principali differenze sono da ricercare nella struttura, che vede l’upgrade della Power Frame già presente nei modelli Peak, che permette di diversificare la rigidità dei materiali di scafo e gambetto per migliorare la trasmissione laterale dell’impulso e ridur- re la deformazione nei punti di maggior pressione, donando un flex più progressivo. Anche il fit cambia, questa volta però in direzione comfort, con un nuovo shape del toe box e sul collo del piede, che lo rende meno selettivo e adatto anche ai piedi più larghi, mantenendo comunque la possibilità di bootfitting garantita dalla tecnologia C.A.S. grazie all’utilizzo di plastiche termoformabili unite a carbonio co-iniettato. Aumenta anche il range of motion che passa da 55° a 60° e permette una maggior mobilità sui terreni ripidi grazie anche al nuovo meccanismo ski/walk T-Hike con doppio blocco. In questo mo- do Tecnica rientra in competizione con le ultime novità quattro ganci sul mercato.

La prova completa è su www.thebuyersguide.it


Best performance su ghiaccio, si chiama Ribelle ICE

Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare. Scarpa lancia il nuovo scarpone da drytooling e vie di misto

Grazie all'esperienza accumulata nel corso degli anni e ai continui feedback di atleti e specialisti del settore, ancora una volta Scarpa arriva sul mercato con un prodotto di alta gamma dedicato alla performance pura. Ribelle ICE è la nuova proposta per chi vive la montagna nelle sue sfaccettature più estreme e tecniche, un prodotto futuristico pensato per il drytooling e le vie di misto. La tomaia è realizzata in Microtech RE Water Resistant con isolamento WinTherm, alla quale è stata abbinata una ghetta rimovibile in Lycra e TPU. la Fodera è composta invece da un mix di Primaloft e Polartec per garantire il miglior rendimento termico nelle situazioni più fredde. La suola, realizzata in carbonio, e la chiusura tramite Boa completano lo stato dell'arte di questo capolavoro della tecnologia. 

Trovate Ribelle ICE disponibile sul sito www.scarpa.it e presso i migliori rivenditori.


Scarpa grande protagonista degli Europei di Scialpinismo

Il brand di Asolo spopola ai campionati europei, conquistando un totale di 13 ori, 9 argenti e 13 bronzi

Le Alpi francesi premiano la qualità dei prodotti e degli atleti del team Scarpa, che dopo una stagione di intensi allenamenti conquistano un totale di ben 35 medaglie nelle varie categorie e discipline. A brillare sulle montagne transalpine sono stati soprattutto i nomi di Laia Selles Sanchez (Spagna) per la categoria U18Wvincitrice di 3 medaglie d’oro nelle discipline individual, sprint e vertical, e la norvegese Ida Waldal, categoria U20W, astro nascente della disciplina con 3 ori, individual, sprint e vertical, e bronzo nella mixed relay di chiusura della manifestazione.

La leadership del Team si è concretizzata in tutte le categorie. Nella vertical U20 maschile terzo posto per Marcello Scarinzi, mentre la Sprint U18W è stata interamente dominata da SCARPA: oro per Laia Selles Sanchez, argento per la svizzera Lynn Pollinger e bronzo per l’austriaca Emma Albrecht.

Per la categoria U23W, spiccano i nomi dell’elvetica Caroline Ulrich con 1 oro individual e 1 argento vertical e dell’italiana Lisa Moreschini con 1 argento individual e l’oro nella vertical.

Per la categoria U23M, i gemelli svizzeri Robin e Thomas Bussard hanno fatto il pieno di medaglie: Robin ha vinto l’oro nella sprint (argento e bronzo sempre team SCARPA) e il bronzo nella individual, mentre Thomas si è aggiudicato il bronzo nella vertical.

Per la categoria senior un meritatissimo argento per Xavier Gachet (Francia) nella individual di lunedì 8. La Sprint Senior femminile è stata vinta dall’oro di Marianne Fatton (Svizzera) e dall’argento di Ana Anita Alonso (Spagna).
La Sprint Senior maschile non è stata da meno con l’argento dello svizzero Arno Lietha e il bronzo del francese Robin Galindo.

Ottimi risultati anche per la Mixed Relay di venerdì 12 Gennaio, con l’oro della senior Ana Anita Alonso e il bronzo dell'elvetica Marianne Fatton.

credit @riccardo de conti

«Il 2024 non poteva iniziare in modo migliore da un punto di vista sportivo» sottolinea il Presidente di SCARPA Sandro Parisotto. «I risultati ottenuti nell’evento di riferimento per la stagione di scialpinismo ci rendono orgogliosi dei nostri atleti e fiduciosi per i prossimi appuntamenti. Il nostro team si conferma ai vertici di questa disciplina e continuiamo ad impegnarci verso obiettivi di alto livello. In particolare, vorrei esprimere la mia soddisfazione per i risultati eccezionali ottenuti nelle categorie giovanili: un successo senza precedenti che riflette pienamente l'impegno costante di SCARPA nell’investire nei talenti emergenti, promuovendo tra le nuove leve l'entusiasmo e l'interesse per lo scialpinismo, un settore dove esprimiamo con i nostri prodotti il massimo della qualità».


Givisiez, la casa di Scott

Ambassador, in fin dei conti, significa ambasciatore. Che nel nostro mondo outdoor vuol dire rappresentare i valori di un marchio e utilizzare abbigliamento e attrezzatura in montagna per trasmettere la visione di sport e attività all’aria aperta che è nel DNA di quel marchio. Stop. Nella maggior parte dei casi il ruolo si limita a questo. Che non è poco, ma nasconde anche una responsabilità non banale. È quello che ho pensato dopo tre giorni molto intensi nell’headquarter di Scott, in Svizzera, a Givisiez, nel Cantone di Friburgo, e uno shooting tra rocce e ghiaccio del Monte Bianco raggiungendo la quota con la funivia Skyway. 

©Luca Truchet

Facciamo un passo indietro. 19 e 20 dicembre 2023. Io, Federico Camangi, Matteo Calcamuggi, Alessio Nardellotto, Andrea Rosa, Luca Truchet, Roberto Parisse e Gianandrea Lecco ci siamo ritrovati nella sede di Scott. Tutto il Team Guide Alpine e Ambassador italiano, per la prima volta, lì dove tutto nasce. Da qualche anno ci ritroviamo tutti insieme all’inizio della stagione, insieme ai product manager della filiale italiana, per discutere di prodotti e mercato, tendenze, per sciare e fare un po’ di team building, ma era la prima volta che ci incontravamo nell’headquarter. E questo è già un passo in più. Però, quando ho varcato quella soglia, non avrei pensato che l’esperienza sarebbe stata così immersiva nei valori e soprattutto nei prodotti. Non è stata una semplice visita aziendale, ma un viaggio nel passato e nel futuro di Scott. Non da spettatori, ma da protagonisti. Della sede c’è poco da dire, parlano le foto. È talmente bella che sembra un museo d’arte contemporanea. Progettata da IttenBrechbühl Architects and General Planners con tutte le attenzioni possibili alla sostenibilità e al benessere, ospita anche il museo di Scott, dove abbiamo visto il primo sci e anche il bastoncino da cui tutto è iniziato, nel 1958 (e non la bici come erroneamente molti pensano). 

©Luca Truchet

Guardare quel primo bastoncino e poi immergersi in workshop di un’ora con i product manager delle diverse divisioni potrebbe sembrare un salto dal passato al futuro senza troppi collegamenti, invece è il modo migliore per iniziare a immergersi nel claim Innovation, Technology, Design. Perché quel primo bastone, in un’epoca in cui il bastone era un semplice complemento dello sci, marchiato dal produttore e fatto produrre da terzi, senza nessun particolare highlight, aveva già nel DNA un design innovativo e funzionale alla tecnologia del prodotto. Perché non è facile costruire un’azienda head to toe partendo da un semplice bastone. Perché in quella canna d’alluminio c’era già la visione rivoluzionaria del freeride e dello sci come divertimento, che è alla base della missione di Scott. Eppure quell’Innovation, Technology, Design a Givisiez è un vero e proprio mantra che i visi che abbiamo incrociato sembrano recitare silenziosamente come un monaco buddista. L’ho capito meglio nei workshop con i diversi product manager. Una giornata è volata via così: riunioni molto intense di un’ora, a volte anche di più. Momenti nei quali ti senti addosso tutta la responsabilità di essere un vero ambassador, non solo un modello che mostra abbigliamento e sci quando porta i clienti a sciare. Perché a ognuno di noi è stato chiesto che cosa pensa dei singoli prodotti Scott, che cosa funziona e che cosa meno, dove interverrebbe,  quali sono i trend del futuro. Discorsi concreti, ragionando su prodotti già in sviluppo per la stazione 2025/26. 

©Luca Truchet

Quando abbiamo parlato di abbigliamento, mi sono trovato davanti a un foglio bianco dove ho disegnato il mio completo ideale. Quello che ho capito, è che in ogni categoria di prodotto si lavora con passione (che fa rima con ossessione) per inserire sempre qualcosa di speciale che è studiato e progettato cercando di spostare sempre più in là l’asticella. È il risultato del metodo di lavoro Scott, con un product manager per categoria merceologica, ma diversi team di sviluppo delle singole gamme, tutti in sana competizione tra di loro. Noi abbiamo incontrato Franz Marsan, PM SCI e Scarponi, Dorian Serre, Footwear Specialist, Rodolphe Janiszewski, product manager ski & Lifestyle Apparel, Sandra Schoop, product manager Backpacks e Peter Marschke, product manager Optics (maschere). Sono tutti giovani, età media 30 anni, e sportivi appassionati. Ti aspetteresti di trovarti davanti a manager di mezza età e invece anche questo è uno dei piccoli segreti del mantra Innovation, Technology, Design. E ti senti anche tu parte del marchio e dei prodotti. Perché la nuova gamma di sci Sea, in uscita il prossimo inverno, è davvero cool, ma quella del 2025/26 sarà ancora più particolare. E c’è anche qualcosa di mio. Che in fin dei conti è quello che dovrebbe fare un vero ambassador. 

©Luca Truchet

©Stefano Vedovati

Scarpa Preview FW24-25

SCARPA rivela le novità per la prossima stagione invernale

È notevole il numero di nuovi prodotti introdotti dal brand di Asolo per la stagione FW 24-25, che vede il già importante catalogo arricchirsi con diverse proposte orientate alla performance e alla tecnicità. Approach, trekking, climbing, scialpinismo, urban outdoor, i designer e gli ingegneri Scarpa hanno lavorato senza sosta per sviluppare alcune chicche che non dovrete assolutamente perdervi. Ecco una preview di alcune delle novità principali.

4-QUATTRO PRO

Cambiano alcuni materiali e dettagli per uno dei prodotti più premiati sul mercato, che dalla prossima stagione raggiungerà un livello di performance ancora più elevato. 1555 grammi per lo scarpone da freeride più leggero sul mercato, realizzato con un nuovo gambetto in Pebax Rnew (prima in Grilamid Bio) a cui è stato aggiunto il rivoluzionario sistema di chiusura Secure Speed Lock 4.

F1 SE

Dedicato allo scialpinista agile che ricerca il comfort, completa la famiglia F1 con un'occhio di riguardo all'ambiente, impiegando materiali plastici capaci di ridurre le emissioni di CO2 fino al 28%. Gambetto e scafo sono in Desmopan Cq Mbc, mentre il linguettone rimane in Pebax. Completa il tutto il sistema di chiusura Boa Fit System classico della famiglia.

BOOSTIC OG

Ritorna una delle scarpette più precise mai prodotte da Scarpa, una pietra miliare nella storia del brand. Destinata ai climbers più esigenti non scende mai a compromessi: grazie al sistema di tensionamento brevettato risulta stabile e supportiva sugli appoggi più piccoli, perfetta per gli ardui progetti in outdoor.

RAPID FAMILY

La famiglia Rapid è pensata per avvicinamenti, trail e hiking leggeri. Disponibile nelle versioni XT, XT GTX e  MID GTX punta a diventare il riferimento per chi frequenta la montagna a 360 e desidera un prodotto versatile senza rinunciare alla tecnicità.

RIBELLE TRK GTX

Lo scarpone trasversale per vie ferrate, lunghi trekking e spedizioni con zaino in spalla, prodotto iconico da ormai qualche anno e molto apprezzato dalla critica. Il target è il camminatore esperto o professionista della montagna alla ricerca di un prodotto moderno che dia supporto e che agevoli durante gli utilizzi più intensi.

MORAINE POLAR GTX

Con un look casual, è uno stivale robusto e impermeabile adatto a trascorrere intere giornate su sentieri invernali, innevati e a basse temperature. Comfort e calore sono garantiti dall'imbottitura Primaloft Pure. 

RIBELLE CROSS GTX

Il prodotto perfetto per il fast hiking, la scarpa taglio mid avvolgente e comoda che supporta la caviglia garantendo però ampia libertà di movimento. Un ibrido tra il Ribelle e una scarpa da trail. 

ZG TREK GTX

La proposta per i trekking più intensi, uno scarpone che avvolge perfettamente il piede grazie alle quattro zone di imbottitura differenziata e che dona il giusto compromesso tra ammortizzazione e durata grazie alla suola in poliuretano bi-densità e un battistrada Vibram XS Trek.

RUSH 2 PRO GTX

Disponibile in versione low e mid, è la versione in Nubuck della famiglia Rush 2, in un prodotto di natura ibrida tra una scarpa da trail e uno scarponcino da montagna. Dedicata ai fast hiker. 

ROVE FAMILY

Rove è la calzatura sportiva multiuso adatta a tutti i terreni non tecnici, dalla camminata in montagna all'ambiente urbano. Disponibile anche in versione GTX.

MOJITO WRAP MID GTX

Iconica scarpa urban outdoor disponibile finalmente in versione Mid GTX, una calzatura calda adatta all'inverno.


Scott Winter Experience - Cervinia

Vivi un'esperienza gratuita powered by SCOTT a Cervinia con le Guide Alpine Calcamuggi e Camangi.

SCOTT e il dealer UAINOT SNOWBOARD SHOP di Cervinia si uniscono per regalarvi un'indimenticabile Winter Experience, un'esperienza gratuita che vi porterà al cospetto del Cervino, una delle vette più iconiche delle Alpi. un'esperienza gratuita che vi porterà al cospetto del Cervino, una delle vette più iconiche delle Alpi. Guidati dalle esperte Guide Alpine SCOTT Matteo Calcamuggi e Federico Camangi avrete modo di vivere una giornata di Freetouring. 

Quando e dove: 16 Dicembre, ritrovo presso Uainot Snowboard Shop di Cervinia

L'esperienza sarà organizzata dalle nostre Guide Alpine. Il programma prevede una giornata gratuita di Freetouring al cospetto del Cervino. È necessario avere con sé lo skipass giornaliero (gli iscritti all’experience riceveranno info in merito all’acquisto dello skipass).

Materiali obbligatori da portare: Kit Artva, sonda, pala, zaino, abbigliamento invernale per escursione in montagna/sci e scarpone con PIN. Casco consigliato.

Iscrizioni aperte fino ad esaurimento posti qui: Scott Winter Experience


COBER: anteprima 2024/25

L'anteprima delle novità COBER per il prossimo inverno

Dallo sci in pista al freeride, dallo sci alpinismo allo sci nordico. Cober ha presentato il catalogo per la stagione invernale 2024-25, che comprende ora cinquantadue modelli, incluse la categorie dedicate alle competizioni e al noleggio.

«Negli anni abbiamo sviluppato soluzioni innovative, premiate dalle vendite e dagli utenti finali, per i tre componenti base di un bastone per gli sport invernali: la manopola, il tubo, e il sistema di regolazione» spiega Alice Covini, direttore vendite Cober. «Ogni anno ampliamo e rinnoviamo la nostra collezione sia presentando nuove soluzioni, sia combinando questi tre elementi in modo da offrire una gamma sempre più ampia di soluzioni in funzione delle esigenze, anche di spesa, degli appassionati della neve. Il processo di ricerca e sviluppo e la produzione sono tutte interne: questo ci ha permesso di innalzare progressivamente lo standard qualitativo e di sostenibilità, conquistando un ruolo da protagonisti nel mercato internazionale»

SKI

La collezione ski di Cober cresce con tre nuovi modelli. Nella gamma media la novità è Bolt, un bastone monopezzo in alluminio riciclato 5083 dall'ottimo rapporto qualità prezzo, con tubo da 16mm e manopola in gomma termoespansa, disponibile in due colorazioni: black e green. Nuovo anche Dart, modello entry level in alluminio riciclato 5086, con tubo monopezzo da 18mm e manopola monomaterica, disponibile in tre colorazioni: orange, black e blue. Ultima novità per la stagione invernale 2024-25 è Grommet, il nuovo bastone juniores da 70 a 105cm (ogni 5cm), con tubo monopezzo da 14mm in alluminio riciclato 5086, manopola ergonomica dimensionata sulle mani degli juniuores, realizzato in tre colorazioni: orange, black e green.

FREESKI

I bastoni Cober per il freeride si sono guadagnati nel tempo una speciale considerazione tra gli appassionati della disciplina. Pyrus, XL e Pow Pow sono diventati la prima scelta nella comunità degli appassionati di freeride, grazie al comfort di utilizzo, l'eccellente rapporto tra peso e robustezza, e il design contemporaneo. Le novità per la stagione invernale 2024-25 ampliano proprio l'offerta estetica con nuove colorazioni. Il Leggendario XL è ora disponibile anche nella nuova versione XL Piggie, caratterizzato da una livrea nera con colorazioni rosa magenta e con le medesime caratteristiche tecniche premium di XL: tubo in alluminio aeronautico Ergal 7075 da 18mm e lunghissima manopola in schiuma espansa. Anche Pow Pow, il bastone da freeride regolabile in altezza, avrà dalla stagione 2024-25 un "fratello": PowBro, con le medesime caratteristiche tecniche compresa la esclusiva chiusura CamLock, ma una nuova colorazione arancio-blu.


A ISPO con LaMunt

La montagna al femminile per la prima volta in fiera a Monaco

LaMunt ha partecipato per il primo anno all'ISPO di Monaco come espositore, presentando in anteprima la FW24/25. Con il claim creato dalle donne per le donne, del brand alto-atesino è stata particolarmente apprezzata la mission: sconvolgere gli standard del mountain apparel per permettere alle donne di sentirsi a proprio agio mentre vivono la montagna. La declinazione di tecnicità, praticità e qualità dei materiali in ottica femminile e sostenibile ha conquistato il mondo outdoor e sta portando al consolidamento del brand nel settore. 

Insieme agli altri cool kids del gruppo Oberalp, LaMunt ha preso parte all’Italian Outdoor Village, uno spazio concettuale interno ad ISPO che ha riunito gli espositori del BelPaese che possono vantare il plus dell’eccellenza italiana.

La collezione autunno-inverno 2024 - progettata per ispirare le donne a trascorrere il proprio tempo libero in montagna in modo attivo, indossando capi che rispecchino appieno la propria personalità - ha messo in mostra la continua evoluzione di LaMunt, l’attenzione all’accostamento di tessuti, al design estetico e alla sostenibilità sempre maggiore della produzione.

Oltre che un grande passo avanti per la brand awareness di LaMunt, quello della partecipazione ad ISPO è stato un momento di unione delle realtà outdoor per uno scopo che va oltre gli interessi dei singoli brand: enfatizzare l’apporto positivo che lo sport outdoor ha sul corpo e sulla mente


ARVA presenta le novità airbag per l'inverno 23/24

I nuovi zaini pensati per le avventure in neve fresca

Da sempre ARVA investe in ricerca e sviluppo nell'ambito della sicurezza in montagna, per realizzare prodotti sempre più performanti e tecnologici e sensibilizzare gli utilizzatori sulle tematiche legate al rischio delle valanghe.

Lo zaino airbag è uno di quei prodotti che, a differenza di arva pala e sonda, viene spesso messo in secondo piano a causa dell'elevato prezzo, ma che altrettanto spesso risulta essere l'unico tool in grado di cambiare le sorti nel malaugurato caso di valanga. Ecco le novità del brand francese leader nel settore.

REACTOR RIDE VEST 15+

Il nuovo RIDE VEST 15+ combina comfort e praticità per permettere di dare il massimo nelle sessioni di freeride. Realizzato in poliestere 330D riciclato, il RIDE VEST 15+ è estremamente resistente e può essere utilizzato in tutte le condizioni, dallo sci ai viaggi in motoslitta. É l'airbag ideale per i rider che cercano comfort. Il design in stile gilet, aderente e morbido, vi farà quasi dimenticare di averlo indosso. Grazie alle cinghie di serraggio lungo i lati, il gilet si adatterà come un guanto. La tecnologia LOW PROFILE dell'airbag offre un volume elegante ma molto compatto che si muove perfettamente con il corpo senza limitare la libertà di movimento. Il volume di 7 litri può essere esteso e grazie agli spallacci regolabili e a quelli laterali si trova la vestibilità perfetta per ogni forma del corpo.

Prezzo: 649,90€


AIRBAG RIDE 18 - SWITCH

Progettato in collaborazione con l'atleta Léo Slemett, campione del mondo di freeride, RIDE18 pesa solo 2,25 kg, compreso il sistema airbag e la bombola di carbonio. È dotato di un portacasco e di molteplici opzioni per fissare sci, piccozze, bastoncini o snowboard. La tasca esterna ad accesso rapido è ottimizzata per l'attrezzatura di sicurezza in caso di valanga, ma può ospitare anche le pelli. è dotato del sistema ARVA REACTOR 2.0, il doppio airbag più leggero, compatto e performante sul mercato.

Prezzo: 619,90€

AIRBAG TOUR 28 UL - REACTOR

TOUR 28 Ultralight REACTOR è destinato agli sciatori di backcountry che desiderano uno zaino con airbag ultraleggero, senza dover rinunciare alla funzionalità per le escursioni di un'intera giornata. È dotato di cinghie di trasporto fisse ed è resistente a qualsiasi tipo di clima. Progettato per gli appassionati di sci fuoripista "Fast & Light", TOUR 28 UL REACTOR utilizza  la tecnologia REACTOR, il sistema airbag più leggero, compatto ed efficiente sul mercato. Con la sua struttura a rete ventilata, si adatterà perfettamente al corpo consentendo una libertà di movimento ottimale.

Prezzo: 659,90€

Tutti i prodotti sono disponibili online sul sito www.arva-equipment.com e presso i rivenditori autorizzati.


ASICS lancia la nuova Gel-Nimbus 26

La scarpa da running più confortevole di ASICS combina una calzata ottimizzata e un grip migliorato, per un'esperienza di corsa ancora più fluida.

ASICS annuncia il lancio della scarpa da corsa GEL-NIMBUS™ 26 che, giunta alla ventiseiesima edizione, migliora calzata e aderenza per una corsa ancora più fluida, e continua a essere modello di punta tra le scarpe da running ammortizzate dell’azienda.

L'aggiornamento più significativo riguarda l'aggiunta della nuova tecnologia HYBRID ASICSGRIP™. La combinazione della tecnologia ASICSGRIP™ e della gomma della suola AHARPLUS™ offre una migliore trazione, una maggiore morbidezza e un’avanzata durabilità, consentendo ai runner di sentirsi a proprio agio quando corrono su superfici bagnate e scivolose.

Grazie ai miglioramenti apportati alla calzata nell’area del mesopiede, a una tomaia in maglia ingegnerizzata e a un aggiornamento della costruzione degli occhielli, GEL-NIMBUS™ 26 offre una tenuta più morbida e al tempo stesso più sostenuta nella parte centrale del piede. La tomaia è realizzata in un materiale a maglia leggero e traspirante. Come il modello precedente, che aveva ottenuto il riconoscimento di scarpa da running più confortevole da uno studio indipendente* e da diversi media in tutta Europa, GEL-NIMBUS™ 26 beneficia di FF BLAST™ PLUS ECO, una schiuma leggera ed energizzante che crea un'ammortizzazione simile a quella di una nuvola su diverse distanze, realizzata con il 24% di contenuto biobased proveniente da fonti rinnovabili, come gli scarti della lavorazione della canna da zucchero.

Altre caratteristiche chiave includono nella zona tallonare la tecnologia ASICS PureGEL™, un materiale più leggero e più morbido del 65% rispetto alla tecnologia GEL™ convenzionale, e che permette atterraggi ancora più morbidi. La costruzione a maglia del collarino conferisce alla scarpa GEL-NIMBUS™ 26 un aspetto moderno e una calzata ancora più agevole.

GEL-NIMBUS™ 26 sarà disponibile presso i rivenditori ASICS, i negozi online e i punti vendita specializzati in running a partire dal 15 gennaio 2024, al prezzo di 200,00 euro.

Per saperne di più sulla scarpa GEL-NIMBUS™ 26 e sulle sue ultime tecnologie, visita il sito asics.com.


SEA Collection, le novità SCOTT per il freeski

Scott lancia la nuova collezione freeski a ISPO, la fiera internazionale dell'outdoor dedicata al mondo degli sport invernali

SEA è l'acronimo di Ski Everywhere Anytime, il claim studiato per la capsule SCOTT che combina il DNA freeride dell'azienda con una nuova identità orientata al touring. Attrezzatura versatile dai colori e dalle grafiche accattivanti, con una linea innovativa e tecnologie mai utilizzate in precedenza. Sea è anche il richiamo dell'onda, del flow, perchè ci sono dei giorni in cui la neve va surfata come se fosse oceano, una forza della natura che ci spinge a tracciare una nuova avventura ad ogni curva. 

Condivisione, divertimento e passione, queste sono le parole chiave che hanno guidato Scott nella creazione dei quattro modelli proposti per la capsule. 

 

Scott Sea 88
Scott Sea 98
Scott Sea 108
Scott Sea 116

I modelli proposti sono quattro, con larghezza al centro che va da 88mm a 116mm, con un focus particolare sul 108mm che sarà prodotto di punta per il lancio della collezione. Caratteristiche peculiari del nuovo design sono la struttura di punta e coda, con un innovativo design 3D, l'anima interna costruita interamente in legno di pioppo e i rinforzi in titanio nella mounting area, oltre alle colorate grafiche di ispirazione marina. Lo sci è pensato per regalare grandi emozioni e divertimento senza sforzi eccessivi, grazie anche al punto di rotazione bilanciato e alla morbida transizione delle lamine, che garantiscono uno scorrimento armonico su qualsiasi terreno.

La linea SEA sarà disponibile dalla FW 2024, noi non vediamo l'ora di provarla!


SEA

Il racconto della nuova campagna ASICS attraverso la voce del pluripremiato maratoneta Stefano Baldini

Da sempre ASICS promuove lo sport come attività in grado di generare effetti positivi sul corpo e sulla mente (ASICS non è altro che l'acronimo di Anima Sana In Corpore Sano). Alcuni mesi fa il brand ha lanciato la campagna New Personal best, con la quale propone una reinterpretazione del concetto di record personale in chiave di benessere e non di prestazione. 

Per troppo tempo il mondo dello sport ci ha chiesto di spingere sempre al massimo, andare oltre i nostri limiti e non fermarci davanti nulla, insegnandoci che quello che conta è ottenere un risultato migliore degli altri. Questo, a lungo andare, ha contribuito a creare una cultura intimidatoria che ha allontanato molti praticanti dall'esercizio fisico. Con New Personal Best ASICS vuole ribaltare la situazione, celebrando i benefici dell'attività fisica non solo per il corpo ma anche per la mente, perchè un personal Best non è un numero, ma una sensazione.

Abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Stefano Baldini, ambassador del brand e portavoce della campagna.

Pics by @Agnese Carlotta Morganti

Ciao Stefano, tutti ti ricordiamo come IL maratoneta, colui che ci fece sognare, emozionare, trattenere il respiro, addirittura piangere di gioia…Una carriera di successi per un atleta amato da tutti, ma chi è oggi e cosa fa Stefano Baldini?

 

Oggi mi occupo ancora di sport, dalle telecronache televisive di atletica al testare materiali nuovi che utilizzeremo per il nostro benessere attraverso il running. E poi alleno atleti e atlete agonisti, mi diverto molto.

 

Come molti altri atleti hai seguito il percorso naturale che ti ha portato a diventare Coach, come è stato questo passaggio? Come è cambiata la tua vita?

 

All’inizio mi sono occupato per diversi anni delle nazionali giovanili come Direttore Tecnico della Federazione di atletica con un ruolo più manageriale e mai avrei pensato di allenare sul campo sportivo tutti i giorni, anche perché so bene che è difficile per un ex atleta di alto livello diventare anche un buon allenatore. Invece mi sto trovando bene, seguo circa 20 atleti, alcuni dei quali professionisti a tempo pieno e anche molte ragazze, è bello vederli migliorare.

 

Quale è la parte più complessa dell’essere allenatore? E quale invece quella più soddisfacente?

La parte complessa è essere credibile, creare un percorso chiaro e trasparente che i ragazzi possono interpretare e aiutarti a cambiarlo giorno dopo giorno attraverso il confronto quotidiano. Gli atleti mettono nelle tue mani i loro sogni, è una grande responsabilità, ed è bello accompagnarli in questo percorso. Oltre al programma tecnico, il coach si occupa della risoluzione dei problemi, e metto a disposizione la mia esperienza nel settore.

Come vedi il futuro delle lunghe distanze nell’atletica leggera? Quanto più in là si potrà ancora spostare l'asticella dei risultati? Quanto la prestazione è e sarà influenzata dalla tecnologia e dai materiali?

 

La prestazione è oggi molto influenzata dai materiali, tanto che ormai parliamo più di quelli che di metodologia di allenamento, che resta la base fondamentale della prestazione sportiva. A mio parere ci sono tanti margini di miglioramento sia sulle calzature in termini di mescole e piastre in carbonio ma anche nell’organizzare le gare. In alcuni paesi, come ad esempio la Spagna, che gode di un clima molto favorevole e di una tradizione di running ben strutturato, si va a correre sapendo che le condizioni saranno quasi sempre al top, mi piacerebbe avvenisse anche in Italia.

 

Parliamo di Asics: come nasce il tuo rapporto con il brand e perché hai scelto proprio Asics?

 

Nasce da lontanissimo, ormai 25 anni fa. Nel momento della maturità psicofisica di un atleta di alto livello, i guadagni marginali fanno la differenza. Cercavo un brand che mi mettesse addosso il meglio sia per cercare la prestazione, ma anche la sicurezza di allontanare il pericolo di infortuni attraverso la sua qualità e di essere un po' coccolato e supportato. E siamo ancora qui a parlarne, vuol dire che ci siamo trovati bene giusto?

 

 'A Personal Best is not a number. It’s a feeling' recita il claim della campagna Asics dei cui valori sei portatore. Detto da un Atleta del tuo calibro che per anni si è allenato duramente per raggiungere proprio un numero potrebbe sembrare incoerente, ma sappiamo che invece tutto ha un senso. Raccontaci quale è la tua interpretazione di questo slogan, e cos'è per te un personal best oggi. 

 

Come filosofia personale ho sempre cercato il divertimento, anche quando inseguivo la massima prestazione. L’ho fatto attraverso la scelta delle persone che ti circondano, in grado di farti vivere più serenamente il quotidiano, accettando i tuoi limiti di oggi cercando di migliorarti per spostarli un po' più avanti. Oggi il mio Personal Best è lo stesso, vorrei sentirmi migliore di ieri. Anche se una cosa l’ho fatta bene, vorrei farla meglio, questo è un bel primato personale da raggiungere.

 

Tutti sappiamo che se non esistessero i numeri (e quindi degli obiettivi) l’atletica, ma in generale tutti gli sport, non sarebbe evoluta come lo è oggigiorno. Eppure anche nel raggiungimento di questi obiettivi si può trovare il proprio modo per star bene. Quali sono i tuoi consigli per stare bene anche quando l’allenamento è sofferenza, sacrificio fatica? 

 

Se fosse semplice realizzare un sogno, raggiungere un obiettivo personale o di squadra, la soddisfazione sarebbe a metà. A me piace il viaggio, il percorso che ci porta a tagliare quel traguardo, con una visione a medio-lungo termine che alimenta le nostre motivazioni giorno dopo giorno.

 

Il motto ‘No pain no gain’ è sempre stato alla base del raggiungimento della prestazione, se dovessi inventare uno slogan per i tuoi atleti, quale sarebbe?

 

Preferisco un più gustoso “trust the process”, il fidarsi della mappa che abbiamo scelto per arrivare al nostro personal best.

 

Restiamo terra a terra, proprio per dimostrare che tutti possiamo fare sport e trarne beneficio anche senza essere atleti professionisti, e senza necessariamente indossare un orologio mentre pratichiamo attività. Nella tua carriera da atleta sei sempre stato molto ligio alle regole, all’alimentazione, hai sempre evitato i vizi non necessari…ma siamo sicuri che, da normale essere umano, ogni tanto non hai resistito a quel desiderio inarrestabile. Quale era lo sgarro che Stefano Baldini si concedeva ogni tanto?

 

Vengo da una terra, l’Emilia Romagna, dove cibo e motori sono molto importanti, e quelli erano gli sgarri. Uno, il tornare a casa dopo una gara o un periodo di allenamento all’estero e far visita a quella gran cuoca di mia madre che sapeva rendere speciali anche le pietanze più semplici. L’altro, far uscire dal garage e accendere ogni tanto la moto che avevo ma che sapevo di dover usare col contagocce.

 

Quale è il tuo sogno nel cassetto?

 

Sogno di veder crescere i nostri giovani con la voglia di vivere e inseguire un Personal Best, il sale vero di ogni giornata.