Il nuovo Buff è amico dell'ambiente

Il Buff, un marchio diventato ormai sinonimo di copricapo, entra in una nuova era per diventare più confortevole e soprattutto naturale e amico dell’ambiente. Il nuovo Buff è infatti realizzato per il 95% con poliestere ottenuto esclusivamente da plastica di bottiglie trasparenti riciclate, e con il 5% restante in Elastane e offre un’elasticità quattro volte superiore a quella della microfibra tradizionale e in tutte le direzioni del tessuto, protezione solare pari a 50 UPF, isola termicamente la zona che avvolge, trasferisce l’umidità verso l’esterno, garantisce massimo confort e sensazione di morbidezza grazie all’assenza di cuciture. Buff, che fa parte dell’EOCA - European Outdoor Conservation Association, è molto attenta alla riduzione dell’inquinamento prodotto dalle proprie azioni.  Rinnovare e inventare utilizzando il materiale riciclato è il piccolo dono di Buff all’ecosistema: le bottiglie di plastica sono una risorsa se utilizzate con ingegno, una disgrazia per l’ambiente se abbandonate a loro stesse.
Tutti i materiali plastici e cartacei utilizzati negli uffici del marchio spagnolo sono riciclati per ridurre al minimo la quantità totale di rifiuti prodotti.
Inoltre l’utilizzo d’inchiostri con una ridotta quantità di sostanze chimiche contribuisce a garantire un ambiente di lavoro più sano. Riducendo di un quarto le dimensioni del supporto cartonato del packaging si risparmiano 75 tonnellate di cartone e si riducono le emissioni di CO2 del 18% ogni anno.Tra gli obiettivi erseguiti negli ultimi anni l’utilizzodi più prodotti in fibra naturale o in microfibra ottenuta da riciclo della plastica. New Buff è prodotto in Spagna.


Gabriele Abate e Caroline Roehrl vincono il Morenic Trail

La nona edizione del Morenic Trail si è conclusa con successo, confermandosi come una festa del trail running sui sentieri dell’Alta Via dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, da Andrate a Brosso in provincia di Torino, 119 km con 2540 metri di dislivello, corsa individualmente, a coppie, a staffette di 2 e 4 corridori. Poi da quest’anno si è aggiunta la Valchiusella Night Race, gara individuale da Ponte Preti a Brosso di 18 km con 760 metri di dislivello, in pratica l’ultima frazione del Morenic Trail a cui si sono aggiunti i partecipanti alla Valchiusella Night Run, gara non competitiva da Alice a Brosso. In totale sono stati in 500, nuovo record di partecipanti, a correre, camminare, mangiare e bere ai 18 ristori del percorso, in una gara che dalla prossima edizione sarà anche qualificante per l’americana Western States, oltre che per l’UTMB.
Passando alla parte agonistica, iniziamo con il vincitore del Morenic Trail Gabriele Abate. Secondo nel 2017, è tornato quest’anno e ha letteralmente dominato la gara: per lui crono di 11h33’51”, seguito sul podio da Iacopo Salacrist secondo in 13h38’58” e dai due valtellinesi Fabio Bongio e Mauro Manenti terzi ex-aequo in 13h41’41”, con Michele Ciabarri a completare la top five in 13h44’02”.
Sesta assoluta e soprattutto prima donna per il secondo anno consecutivo la svizzera Caroline Roehrl in 13h53’44”, alla vigilia accreditata dei favori del pronostico con Sonia Locatelli e Chiara Boggio, entrambe poi costrette al ritiro durante la gara. Si concretizza quindi un podio internazionale, con la seconda piazza per Lucia Ferrarini in 17h10’15” mentre sul terzo gradino del podio sale la finlandese che vive in Norvegia Kaisa Ekse in 17h16’46”, seguita dalla svedese Hannah Goldring quarta in 19h28’58” e dalla polacca Barbara Szkaluba quinta in 20h09’18”.
Nella gara a staffetta di 4 corridori successo degli Ultimi Morenici (Gambone, Rovei, Cigna, Diabotti), che a dispetto del nome sono stati i primi ad arrivare al traguardo di Brosso in 9h15’31”. Nella staffetta di 2 corridori vince il TRM Team di Cristina Tasselli e Marco Mori in 13h54’10”. Nella gara a coppie successo di Taccogna-Masia in 18h30’14”.
Prima edizione per la Valchiusella Night Race, con il successo del giovane emergente del podismo canavesano Andrea Biffi in 1h33’02”, seguito sul podio da Stefano Craviotto 2° in 1h37’05” e da Andrea Rossetti 3° in 1h40’51”. Al femminile s’impone Agnese Sobrero in 1h57’00” su Enrica Thione seconda in 2h14’07” ed Elisa Miotto terza in 2h14’11”.


Licony a Giuliano Cavallo ed Emanuela Scilla Tonetti

Giuliano Cavallo e Emanuela Scilla Tonetti hanno vinto il Licony Trail (penultima tappa del Tour Trail Valle d’Aosta) disputato per tre ore abbondanti con le luci frontali accese. Settanta chilometri sui sentieri di Morgex e La Salle, una prima parte di gara con aria pungente, una seconda parte di giornata di grande caldo. Condizioni che nel complesso hanno premiato il coraggio degli organizzatori, decisi a mantenere il programma previsto nonostante giornate sempre più corte. Al via delle tre prove, 300 trailers.
Cavallo nella prima parte di gara ha lottato a lungo con Ioan Maxim. I due leader sono transitati a Morgex (metà gara) appaiati e con passo davvero sostenuto. Il valdostano del team Salomon ha poi accelerato, proseguendo tutto solo. Sul finale il colpo di scena: nella discesa verso il traguardo Cavallo non ha preso rischi, Maxim si è tuffato a tutta, recuperando quasi tutto il distacco. Sulla linea d’arrivo l’ha spuntata il valdostano che ha vinto dopo 9 ore 02’00” di gara, davanti a Ioan Maxim (9 ore 02’17”) e Nadir Vuillermoz (9 ore 10’48”).
La gara femminile è stata vinta dalla lombarda Scilla Tonetti che ha così bissato il successo dello scorso anno, ma con un tempo più alto. Ha vinto in 11 ore 45’12”, dopo una gara corsa quasi sempre in prima posizione. Seconda Francesca Monica D’Urso, leader nei primi chilometri, all’arrivo in 13 ore 05’07”. Terzo posto pari merito per Federica Fazari e Nilda Blanc in 13 ore 52’45”.

Scilla Tonetti e Mimmo Domenighini ©ACmediapress

La 25 chilometri maschile è andata a Federico Mattia De Guio che ai meno tre chilometri dall’arrivo ha superato François Cazzanelli, scollinato con quattro minuti di vantaggio. De Guio ha vinto in 2 ore 21’16”, davanti a Cazzanelli (2 ore 22’28”) e al genovese Filippo Tirone (2 ore 23’25”).
Gloriana Pellissier ha tagliato il traguardo in trionfo, mano nella mano con il marito Massimo Junod. L’alpina si è aggiudicata la 25 chilometri femminile in 2 ore 45’41”, a precedere Laura Barale (2 ore 49’08”) e Marcella Pont (3 ore 01’04”).
Per la prima volta è stata inserita anche una gara a staffetta. Due frazioni da 35 chilometri sul percorso della 70, con cambio in centro a Morgex. Ha vinto il team Guidetti, formato da Xavier ed Emile Guidetti, giunti al traguardo in 9 ore 04’25”, pochi minuti dopo l’arrivo di Cavallo. Karine Monsagrati e Loris Vuillen sono i migliori della staffetta mista: quinti assoluti in 11 ore 12’27”; le prime donne sono invece Claudia Titolo e Luana Bellagamba, seste assolute in 11 ore 27’29”.


Mammut Barryvox, arriva il nuovo firmware BarryHeart 3.0

Mammut ha appena rilasciato il nuovo firmware BarryHeart 3.0 per i dispositivi ARTVA Barryvox, in gran parte basato sui feedback ricevuti dagli utenti. Questo nuovo aggiornamento del software, gratuito recandosi prezzo i punti vendita autorizzati entro il 31 dicembre 2018, introduce diverse funzioni. Riportiamo di seguito le funzionalità dal comunicato stampa ufficiale del marchio svizzero distribuito in Italia da Socrep.

Aggiornamento da dispositivo a dispositivo:consente la condivisione da dispositivo a dispositivo dell'aggiornamento del software BarryHeart. La funzione di aggiornamento da dispositivo a dispositivo consente agli utenti Barryvox di condividere facilmente le nuove funzionalità con altri utenti Barryvox.  L'aggiornamento può essere effettuato molto facilmente e indipendentemente dall'accesso alla rete o ad un punto di servizio

Requisiti di base:

  • Carica della batteria in entrambi i dispositivi maggiore del 30%.
  • È possibile eseguire un solo aggiornamento per volta nello stesso stabile o entro un raggio di 50 m
  • Solo tra dispositivi della stessa regione w-link

Barryvox S - istruzioni per l'aggiornamento da dispositivo a dispositivo:

  1. Spegnere entrambi i dispositivi.
  2. Accendere il dispositivo con il firmware più recente (3.0), selezionare nel menù delle impostazioni Aggiornamento da dispositivo a dispositivo premendo il pulsante marcaggio.
  3. Seguire la finestra di dialogo sullo schermo, sul dispositivo da aggiornare, premere e tenere premuto il pulsante marcaggio e al contempo spostare l’interruttore principale da OFF a SEND. Rilasciare il pulsante marcaggio dopo 2 secondi.

Barryvox - istruzioni per l'aggiornamento da dispositivo a dispositivo:

  1. Spegnere entrambi i dispositivi.
  2. Sul dispositivo con il firmware più recente (3.0) tenere premuto il pulsante marcaggio e al contempo spostare l'interruttore principale da OFF a SEND. Tenere premuto il pulsante principale fino alla comparsa sul display della parola UP.
  3. Il dispositivo è ora pronto per trasferire l'aggiornamento. (Premere il pulsante marcaggio, se non è necessario eseguire alcun aggiornamento)
  4. Sul dispositivo da aggiornare, premere e tenere premuto il pulsante marcaggio e al contempo spostare l’interruttore principale da OFF a SEND. Rilasciare il pulsante marcaggio dopo 2 secondi.
  5. L'installazione del firmware sul dispositivo verrà avviata e il progresso verrà visualizzato in percentuale sull’indicatore in alto a sinistra dello schermo.

Il test di gruppo è vivamente consigliato prima dell'inizio di ogni tour per verificare il corretto funzionamento di ogni dispositivo

Test di gruppo: avviene mediante facili istruzioni animate. Il test di gruppo Barryvox può essere attivato rapidamente e facilmente per controllare la frequenza di trasmissione dei vari dispositivi all'inizio di un tour assicurandosi in questo modo che tutti i dispositivi siano in modalità SEND.

La distanza da mantenere dal  dispositivo da controllare, viene sempre indicata sul display così da garantire sempre la chiara distinzione dei singoli segnali durante l’effettuazione  del test.

Conferma di trasmissione SEND

Se ci troviamo in uno spazio ristretto che impedisce il classico test, è possibile ora verificare in ogni caso che tutti gli apparecchi siano in trasmissione anche sotto il metro di distanza

Barryvox S Pro Check: controlla un'ampia gamma di parametri di segnale e trasmissione. Barryvox S Pro Check consente il calcolo rapido e preciso della frequenza di trasmissione e della durata dell'impulso e intensità dell’impulso di un Artva. Questa funzione fornisce un’ulteriore sicurezza al gruppo, soprattutto se si utilizzano dispositivi datati a 1 o 2 antenne. Aiuta quindi a identificare immediatamente Artva non conformi agli standard richiesti dalla EN 300 718-1.

Modalità di ricerca alternativa Barryvox S (analogico):nove livelli di amplificazione ottimizzano l'impiego del tono analogico durante la ricerca in modo preciso ed affidabile.

La modalità di ricerca alternativa (analogico) mostra sul display distanza e direzione del soggetto travolto con il più forte  segnale, riproducendo il tono di ricerca analogico. Viene usato principalmente quando una distinzione affidabile tra i segnali dei diversi  soggetti travolti non è più possibili utilizzando la modalità standard (digitale).

Ottimizzazione delle interferenze: meno disturbi da dispositivi elettronici durante la ricerca. Grazie all'elevata resistenza alle interferenze del ricevitore Barryvox® ai vari  dispositivi elettronici quali smartphone, telecamere, lampade frontali, radio, gps, ecc. vengono ridotti gli errori di direzione e distanza, evitando l’apparizione di “segnali fantasma” durante la ricerca.

Aumento delle prestazioni: l'ultimo aggiornamento BarryHeart 3.0 per i dispositivi Barryvox include importanti migliorie del software:

  • maggiore precisione e velocità nell'analisi del segnale
  • migliore affidabilità di marcatura in caso di sovrapposizione dei segnali
  • visualizzazione della direzione ottimizzata dopo la ricezione del primo segnale (comportamento migliorato in caso di rotazioni di 180 °)
  • struttura dell'elenco dei soggetti travolti migliorata e velocizzata visualizzazione della durata della batteria rivista

Davide Magnini da urlo

Un Davide Magnini semplicemente strepitoso: vince la Limone Extreme Skyrace e lo fa con un tempo record straordinario. 2h59’24” su 29 km di vero skyrunning con un dislivello positivo di 2500 metri: 8 minuiti e 8 secondi meglio del precedente best crono. «Una grande giornata, anche perché non me l’aspettavo. Non avevo nulla da perdere, volevo solo buttarmi nella mischia. Ho attaccato sulla prima salita e quando ho visto il margine mi son detto perché no. Una vittoria fantastica che dedico tutta ad Andrea Prandi». Piazza d’onore per un altro giovane atleta Salomon, Rèmi Bonnet (3h04’13”) con Oriol Cardona Coll del Team Dynafit a completare il podio in 3h06’07”. Quarto Petter Engdahl, quindi Stian Angermund-Vik, Kilian Jornet Burgada, Marco Degasperi, Marc Pinsach Rubirola, Finlay Wild e Pascal Egli per una top ten di altissimo livello.
Sul gradino più alto del podio rosa sale la svedese Tove Alexandersson in 3h31’36”, davanti a Ragna Debats (3h40’07”) e Sheila Aviles Castano (3h45’28”). Quarta piazza per la tedesca Michelle Maier, mentre quinta e prima delle italiane è giunta Elisa Desco.


Bonnet e Wyder da record a Limone

Frontali accese in pieno orario aperitivo sulle montagne di confine tra Lombardia e Trentino. Nel tardo pomeriggio di oggi i circa 200 atleti hanno alzato il sipario sul week end limonese dedicato alle corse a fil di cielo. Tanti i campioni ai nastri di partenza della finalissima 2018 del Vertical Kilometer World Circuit.Ad attenderli 3.700 metri di pura fatica, 1.100 m di corsa verso il cielo, prima di raggiungere Cima Mughéra e riscrivere un ranking che vale la stagione. I tempi da battere erano stati siglati da Philip Götsch  in 36’23” e da Christelle Dewalle 44’51”. Per Bonnet finish time di 36’02”che sarà il crono da battere nelle edizioni a venire. Gap di 54” per lo sloveno Kovacic che ha stoppato l’orologio in 36’56”. Terzo in 37’41” un ottimo Davide Magnini. Completano la top five di giornata Michele Boscacci (38’25”) e Alex Oberbacher (38’29”). Seguono nell’ordine Nadir Maguet, Camille Caparros, Alberto Vender e Andrea Rostan. Al femminile altra performance da primato con Judith Wyder prima in 43’47”. Seconda in 45’23” Michelle Maier, mentre terza in 46’52” si è piazzata Camilla Magliano. Molto bene anche Alexandra Hauser, Jessica Pardin, Alba De Silvestro, raffaella Tempesta, Marianna Jagercikova, Ilaria Veronese e Miroslawa Witowska. Per quanto riguarda il Vertical Kilometer World Circuit, alla luce dell’ultima tappa Rémi Bonnet è riuscito a spuntarla di misura sul connazionale Pascal Egli e l’andorrano Ferran Teixido. Nel ranking in rosa alle spalle di un’inarrivabile Dewalle (non in gara) si sono piazzate l’altra transalpina Jessica Pardin e la svizzera Victoria Kreuzer.


Tutto pronto per il Morenic Trail

Tutto pronto per il Morenic Trail, la corsa sull’orma del ghiacciaio Balteo, da Andrate a Brosso, 119 km con 2540 metri di dislivello che si correrà sabato 13 ottobre. L’idea di percorrere di corsa l’Alta Via dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea si concretizza per il nono anno grazie a Stefano Roletti e al suo staff Baltea Runner che grazie ai tanti volontari dei comuni attraversati dal percorso riescono a coniugare sport e conoscenza del territorio per tutti quelli che si cimentano nella gara, da singoli, o a coppie o a staffetta.
La prima frazione è da Andrate al lago di Bertignano, 25 km con un dislivello di 384 metri in salita e circa 600 in discesa. Dopo la Serra d’Ivrea tocca alla Morena Est, dal lago di Bertignano al ponte della Dora Baltea, 38 km con 643 metri di dislivello di saliscendi, tappa per maratoneti, come quella successiva dal ponte della Dora Baltea a Ponte Preti, 38 km con un dislivello di 832 metri. Infine l’ultima tappa, l’ultimo sforzo per chi fa la gara individualmente, da Ponte Preti a Brosso, 18 km con 771 metri di dislivello, frazione per scalatori, che sarà anche il percorso della prima edizione del Valchiusella Night Race, che partirà alle 21 del 13 ottobre, senza dimenticare la Valchiusella Night Run, corsa non competitiva che partirà dal lago di Alice e arriverà a Brosso.
All’arrivo di Brosso poi sarà festa per tutti, durante alla notte, fino al mattino, con la Morenic Parade che accompagnerà musicalmente l’arrivo dei corridori e l’attesa degli spettatori, con Tamburi e Ocarine di Brosso, Quintetti della Valchiusella, DJ Vincent & Jules, La Cricca DJ MesCia.
Il tempo massimo infatti è di 24 ore, e proprio allo scadere di queste, alle 9 del mattino inizierà la premiazione. Nella scorsa edizione i vincitori sono stati Fabio Di Giacomo in 10h57’36” e la svizzera Caroline Roehrl in 12h54’40”. Vincitori che saranno al via anche di questa edizione e che dovranno vedersela con avversari come Gabriele Abate, ex-nazionale di corsa in montagna argento mondiale nel 2002, Fulvio Bertodo, Alfono Bracco e Simone Musazzi, mentre al femminile le avversarie più accreditate della Roehrl al via, saranno Sonia Locatelli e Chiara Boggio.


Arriva il ranking WMRA

Dopo quello ITRA, riferimento nelle gare medio-lunghe, ecco arrivare un nuovo ranking, elaborato dalla WMRA, la World Mountain Running Association, presieduta da Jonathan Wyatt. Si tratta naturalmente di un ranking degli atleti impegnati sulle gare corte e veloci. Sono state inizialmente prese in esame 57 prove tra Mondiali (classic e long distance), coppa del mondo, campionati nazionali e continentali, le gare del circuito Golden Trail Salomon e altre gare selezionate.

COME FUNZIONA - I punti sono stati ponderati in funzione dell’importanza della competizione così per esempio i Mondiali assegnano 100 punti al vincitore, contro i 50 della Coppa del Mondo e i 30 delle Golden Trail Series. Inoltre ai Mondiali si ricevono punti fino alla ventesima posizione (1), mentre in coppa del mondo fino alla quindicesima (1) e nelle altre gare fino alla decima (da 10 a 2). C’è una sostanziale differenza con il ranking ITRA che funziona con un algoritmo complesso che - semplificando il concetto -  tiene conto anche delle prestazioni degli altri atleti in gara per ponderare i punti assegnati.

IL RANIKING - La top ten maschile vede attualmente al primo posto Francesco Puppi, seguito dall’americano Joseph Gray, da Bernard Dematteis, dall’inglese Robbie Simpson, da Kilian Jornet, da Alessandro Rambaldini, dall’inglese Andrew Douglas, dall’americano Andy Wacker, dal kenyota Geoffrey Gikuni Ndungu e dal francese Emmanuel Meyssat. Tra le donne, nell’ordine: la kenyota Lucy Wambui Murigi, l’austriaca Andrea Mayr, l’inglese Victoria Wilkinson, la svizzera Maude Mathys, l’inglese Charlotte Morgan, la rumena Denisa Dragomir, la francese Anais Sabrè, la neozelandese Ruth Croft e l’irlandese Sarah McCormack.


Sabato è il giorno del Licony trail

Gli organizzatori del Licony trail stanno ultimando i preparativi per la gara che varrà come penultima tappa del Tour Trail della Valle d’Aosta e che si svolgerà sabato 13 ottobre. La data era stata cambiata per impraticabilità dei sentieri nel mese di giugno, ma l’entusiasmo è rimasto immutato. I comuni di Morgex e La Salle sono pronti per la consueta festa che coinvolgerà volontari e trailers.
I sentieri sono pronti, puliti e sono già stati tracciati in questi giorni. È confermata la gara regina della manifestazione, la 70 chilometri che varrà anche quattro punti ITRA. Partirà dalla piazza centrale di Morgex alle 4 di mattina, con direzione Villottaz, Licony, Planaval, Bonalex per poi arrivare a La Salle. Il passaggio a Morgex avverrà a metà gara, poi i sentieri torneranno a salire verso Col Croce e il lago di Pietra Rossa, con passaggio anche dal lago d’Arpy. Arrivo sempre a Morgex, dopo essere transitati da Lazey.
Il tracciato della 70 chilometri potrà anche essere diviso in due e percorso a staffetta. È questa la grande novità dell’edizione 2018 del Licony Trail. Due concorrenti, 35 chilometri a testa con passaggio del testimone a Morgex. Partenza di questa prova mezz’ora dopo quella della 70 chilometri individuale. Alle 9 invece scatterà la 25 chilometri sul tradizionale percorso sempre molto apprezzato dagli amanti dei trail.
Nel trail più lungo è confermata la presenza di Giuliano Cavallo, l’atleta del Team Salomon reduce dal Tot Dret. In griglia di partenza, nella stessa distanza, anche Nadir Vuillermoz e Marco Béthaz. Tra le donne ci saranno la lombarda Emanuela Scilla Tonetti e Federica Fazari, leader del Tour Trail della Valle d’Aosta. Mattia Colella, vicino al successo nel circuito, gareggerà invece nella 25 chilometri.
Venerdì 12 alle 17 spazio ai bambini per il tradizionale Baby Licony, aperto ai più giovani. Un evento che inaugurerà la due giorni del Licony trail. L’iscrizione è gratuita e dovrà essere formalizzata alla proloco di Morgex.


Nelson O'Neill e Morrison sciano il Lhotse

Come già annunciato, l’Himalaya in queste settimane è un crocevia di spedizioni alpinistiche con l’obiettivo principale della discesa con gli sci delle vette più alte della terra, dopo che la stagione ha già visto due importanti imprese come quella di Bargiel al K2 e quella di Chambaret, Duperier e Langenstien al Laila Peak. Lo scorso 30 settembre la statunitense Hilaree Nelson O’Neill e il connazionale Jim Morrison hanno portato a termine la prima discesa integrale del Lhotse (8.516 m) su circa 2.100 metri di dislivello, fino al campo 2. Diciassette ore il tempo impiegato. Nel 2007 lo statunitense Jamie Laidlaw aveva sciato da quota 8.300 metri. Nelson O’Neill aveva già disceso con gli sci il Cho Oyu e diverse linee in Sud America, oltre ad essere stata la prima donna a salire in 24 ore due ottomila, il Lhotse e l’Everest (con ossigeno). Hilaree ha voluto farsi fotografare in vetta con uno striscione di POW, Protect Our Winters, un’associazione ambientalista che cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sugli effetti del climate change per la partiac dello sci e degli sport invernali. «Le condizioni sono state abbastanza buone, ma certo non puoi sbagliare una curva o perdere uno spigolo su questi pendii ghiacciati, per non parlare di sassi di ghiaccio e asperità sotto lo strato superficiale che rendono la discesa un po’ accidentata» ha dichiarato sulla via del rientro.


Che finale alla Tartufo per il Trofeo BPER Agisko Appennino Trail Cup

Ultimo atto del Trofeo BPER Agisko Appennino Trail Cup con la Tartufo. E nell’Appennino Parmense è stata lotta serrata per il primato nella graduatoria maschile del circuito. I primi tre in classifica (nell’ordine Marco Franzini, Pietro Ferrarini e Alberto Ghisellini) erano tutti al via della 50 km. La vittoria è andata a Davide Cavalletti, davanti a Alberto Ghisellini e Enrico De Ferrari, con quarto Marco Franzini e Pietro Ferrarini. Un piazzamento quello di Ghisellini che gli ha permesso di scavalcare gli altri due contendenti e chiudere primo con mezzo punto su Franzini. Sarà lui a volare a Malta per l’Xterra Gozo Trail Run. Al femminile affermazione di Katia Fori (assente alla Tartufo) davanti a Moira Guerini, prima nella 50 km.
Una Tartufo che ha battuto tutti i record, con pettorali sold out e sempre più internazionale. Nelle altre distanze, affermazione, nella gara regina di 68 km, di Emanuele Ludovisi su Giulio Piana e Andrea Offer, mentre nelle gara rosa successo di Monia Fontana su Silvia Motta e Raffaella Musiari. Nella 28 km a segno il ruandese John Hakizimana su Corrado Ramorino e Massimo Gazzotti, e Valentina Odaldi su Laura Gavazzi e Clarissa Salviati.


Mountopia: tre cime in tre giorni

A maggio di quest’anno è partita la quarta edizione del concorso Mountopia promosso e organizzato da Dynafit e dai partner Gore e PrimaLoft. Al motto diYour Mountopia is our mission, tutti gli iscritti si sono sfidati in un contest che ha visto la partecipazione di 365 atleti provenienti da 32 diversi Paesi. Alla fine i vincitori sono stati quattro:la polacca Iga Ługowska, la slovacca Lucija Odar, lo svedese Aramis Sasinka e il tedesco Christoph Leimbeck.  Cosa c’era in palio? Il sogno proibito di molti scalatori, ovvero quello di conquistare tre vette fra i monti più alti di Germania, Austria e Italia: Zugspitze (2.962 m), Grossglockner (3.798 m) e Ortles (3.905 m), tutti in un unico weekend.

©Andreas Vig
©Andreas Vig

Nel mese di settembre i quattro vincitori, ognuno con il proprio bagaglio di esperienze, i propri limiti, ma soprattutto con le proprie motivazioni sono partiti per l’esperienza che li ha portati ad affrontare 70 chilometri e un totale di 7.000 metri di dislivello in pochissimo tempo coadiuvati dai ragazzi del team Dynafit. Un’impresa nella quale la passione per la montagna ha dovuto battere la tanta fatica e le poche ore di sonno. I quattro vincitori si sono presentati al via di questa sfida in condizioni diverse, tra chi aveva già provato l’ebrezza di una scalata lungo gli stessi versanti del contest, come Lucija, che in primavera si era cimentata nella salita al Grossglockner; e chi non aveva mai osato affrontate nessuna delle tre vette, e proprio per questo ha apprezzato ogni passo e ogni singola goccia di sudore, come racconta Christoph. Potete rivivere le emozioni dei quattro partecipanti di Mountopia 2018 sul blog di Dynafit.

Il concorso Mountopia ritornerà anche nel 2019 con le iscrizioni che si aprono oggi. 9 di ottobre 2018. Nella prossima edizione il traguardo da conquistare sarà l’ambito Trofeo Mezzalama del 27 aprile 2019, la gara internazionale di sci alpinismo più ad alta quota al mondo. Per informazioni sulle condizioni di partecipazione e registrazione: https://www.mountopia.com/

©Andreas Vig
©wisthaler.com

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