Paolo Gotti vince la Cancervo-Venturosa

Oltre cento atleti al via alla gara organizzata dal Gs Orobie

Oltre cento atleti al via della quinta edizione della skyrace Cancervo-Venturosa, organizzata al meglio dal gruppo Amici delle Baite e dal Gruppo sportivo Orobie: giornata limpida ma non troppo calda, ideale per una gara di questo tipo. Start alle 8.30 dal centro di San Giovanni Bianco (a quota 415 metri) e subito un gruppetto di 8 atleti si avvantaggia sugli altri, dando vita ad una gara appassionante e con distacchi contenuti fin sul traguardo. Sulla prima vetta della giornata, il monte Cancervo (1835 metri), transita in testa Paolo Gotti (Valetudo) assieme a Fabio Bazzana (IZ skyracing) e Carlo Ratti (Falchi Lecco), a poca distanza insegue Riccardo Faverio (Gs Orobie). Nella successiva discesa Gotti prende in mano la situazione, andando ad avvantaggiarsi sui compagni di fuga sino a transitare sulla 'cima Coppi' di giornata, il monte Vanturosa (1999 metri), con un margine già rassicurante nonostante la lunga discesa ancora da percorrere. A seguire sul Venturosa transitano Ratti, Bazzana, Colombo e Faverio. Nei 9 chilometri di discesa finali Gotti controlla e va a vincere in solitudine, con 1'30" di vantaggio su Massimo Colombo (Valmadrera), autore di una splendida rimonta in discesa ed a Carlo Ratti che completa il podio. Seguono a poca distanza Bazzana e Faverio. Primo over 50 Gianfranco Baldaccini (Gs Orobie), 13° assoluto. Nella gara in rosa successo per Lisa Buzzoni, su Giuliana Arrigoni ed Ester Scotti. Nella speciale classifica per società, ottenuta sommando i tempi dei migliori 5 atleti, vittoria del Gs Orobie, con un solo minuto di margine sull'Iz Skyracing, terzo posto per Valetudo Skyrunning.


Domenica tornano le 'Skyrunner World Series'

Maratona alpina nei Paesi Baschi

Dopo il debutto ad aprile in Costarica le 'Skyrunner World Series' fanno tappa nei Paesi Baschi. Gara durissima, quella di domenica 24 maggio, una 'maratona alpina' con i 'classici' 42,195 chilometri, ma con dislivello complessivo di oltre 5000 metri. Partenza ed arrivo ai 296 metri di Zegama, con passaggio in quota ai 1551 di Aitxurri. Nella gara d'apertura in Costa Rica si era imposto il messicano quarantenne Ricardo Mejia, davanti al 'local' Juan Ramón Fallas e all'azzurro Paolo Larger, mentre in campo maschile grande prestazione di Emanuela Brizio sul gradino più alto del podio davanti all'andorrana Stefanie Jiménez e all'altra italiana Daniela Vasalli.
 


Sci Club Alta Valtellina

Gita e festa di fine stagione con i piccoli

Il settore sci alpinismo dello Sci Club Alta Valtellina chiude ufficialmente la stagione invernale, ma gli sforzi sono già tutti rivolti al futuro. Sabato pomeriggio gli atleti dello Sci Club hanno raggiunto con le pelli di foca il Rifugio Pizzini che, grazie al supporto del custode Claudio Compagnoni sta sempre più divenendo la seconda casa degli atleti dello SCAV. La guida alpina Luca Martinelli ha proposto per i ragazzi un breve richiamo sulla sicurezza e sull’auto soccorso in caso di valanga con l’utilizzo di arva pala e sonda. Dopo la cena il  riconoscimento alle  nostre Campionissime Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini,  di una sorta di “piolet d’or”, una piccozza CAMP con il loro nome inciso, ed allo junior Robert Antonioli, premiato con un computer da polso SUUNTO.

Il filmato della Alta Valtellina Ski race, Campionato italiano di sci alpinismo svoltosi sulle nevi di Oga lo scorso 15 febbraio ha allietato la serata dei 40 atleti presenti e anche dei numerosi alpinisti, avventori del Rifugio che si sono trovati coinvolti in questa inusuale ed allegra serata.

Davide Canclini, responsabile del settore sci alpinismo ha  ringraziato gli sponsor dello Sci Club, senza i quali non sarebbe possibile svolgere l’attività giovanile, Camp, Ski Trab, Crazy Idea e Siter, oltre agli Enti pubblici sempre vicini ai giovani ed allo sport. Non ultimo il doveroso ringraziamento al suo  staff che negli ultimi dieci anni ha portato lo Scav ad essere punto di riferimento Internazionale dello sci alpinismo, in primis Adriano Greco ideatore e promotore dello sci alpinismo tra i giovani, Luca Salini, Luca  Dei Cas, Andrea Maiolani e Luca Martinelli.

La  domenica, ovviamente  è  stata dedicata alla montagna, i ragazzi divisi in tre gruppi si sono divisi gli obiettivi in base alle proprie capacità e preparazione. Il gruppo dei più preparati, accompagnati da Roberta Pedranzini, Davide Canclini, Matteo Pedergnana, Giorgio Urbani e dalla guida Jacopo Compagnoni hanno  raggiunto la vetta del Gran Zebrù. Un secondo gruppetto accompagnato da Luca Dei Cas ha raggiunto il Cevedale. Emozionante il terzo gruppo, composto da sei bimbi; Pietro e Caterina Canclini, Alessandro Salini, Federico Martinelli, Fabiano Canclini e  Francesco Ferrari hanno raggiunto la vetta del Monte Pasquale ad oltre 3500 metri, stupendo gli accompagnatori per la loro vivacità e  la grande preparazione dimostrata  soprattutto nella fase di discesa. I bimbi erano accompagnati dalla Guida Luca Martinelli, che ha indicato  durante la salita i nomi delle cime visibili all’orizzonte ed ha  spiegato la vita degli alpini in trincea sulle nostre cime durante la Grande guerra, da Francesca Martinelli, Luca Salini ed  Antonio Canclini.

Gli atleti dello SCAV che hanno reso grande la passata stagione, sono stati anche Guido Giacomelli che dopo aver vinto il Campionato italiano, l’argento ai campionati europei a coppie ed una gara di Coppa del Mondo si è infortunato ed ha dovuto suo malgrado interrompere prematuramente la stagione. Lorenzo Holzknecht, argento in Coppia con Giacomelli agli europei a coppie, oro a  staffetta ed anch’esso vincitore di una prova di Coppa del mondo, non era presente perché  in vacanza. Silvia Rocca impegnata  in Coppa Italia e vincitrice della stessa. Daniele Pedrini anch’egli in Coppa Italia al trofeo Parravicini dove ha gareggiato e vinto con l’orobico Pietro Lanfranchi.

Insomma il bilancio stagionale dello SCAV è stato  decisamente positivo, sia perché gli atleti “in forza” continuano a portare lustro e risultati al sodalizio, sia perché sempre più giovani partecipano all’attività sociale portando in tutto il mondo il nome dell’Alta Valtellina in uno sport di montagna per noi così naturale.


Trofeo Parravicini

Vincono Pedrini e Lanfranchi

Sul percorso classico - salvo una piccola modifica alla prima salita per pericolo valanghe, d'altronde fino alla sera prima ha piovuto - si sono date battaglia 47 squadre per aggiudicarsi il prestigioso e storico trofeo. Vittoria come da pronostico per la coppia Pedrini - Lanfranchi - quest'ultimo si aggiudica anche la Coppa Italia - davanti a Beccari - Martini e Dezulian - Clementi. Seguono in classifica Salvadori - Scalet e i fratelli Pasini.
In campo femminile vittoria per la coppia Calliari - Rocca, quest'ultima si aggiudica anche la Coppa Italia.


Domani il Parravicini

E la strada è per 2/3 percorribile

Un sospiro di sollievo per gli organizzatori che sono riusciti ad ottenere la parziale percorribilità della strada che porta al Rifugio Calvi, cuore operativo di tutta la manifestazione. Sino a questa mattina sono 52 le squadre iscritte ma molto probabilmente sono destinate ad aumentare.
Da segnalare la presenza della coppia Pedrini - Lanfranchi: il secondo dei due ha tutte le carte in regola per aggiudicarsi la Coppa Italia.
Altra pattuglia forte è quella di Martini e Beccari che possono battersi per il secondo gradino del podio con i fratelli Pasini reduci da un grande Mezzalama.
Altri atleti forti che avrebbero voluto partecipare hanno invece posto fine alla stagione agonistica dopo le fatiche e i rinvii del Mezzalama.
In campo femminile occhi puntati sulla coppia Calliari - Rocca che punta direttamente al titolo.
Domani resoconti e classifiche.


Sul numero 69 di Fondo ski-alp

L'intervista a Mattia Pellegrin e 14 pagine di Pierra Menta

Un servizio di più pagine effettuato a Slingia per vedere all'opera i nostri fondisti nell'ultima gara della stagione. In particolare una simpatica intervista, oltre al grande Giorgio Di Centa, anche a Mattia Pellegrin, l'astro nascente del nostro fondismo. I suoi modi fuori degli schemi, i suoi gusti e i suoi metodi. Poi la ricerca di altri «pellegrini» che facciano gruppo con lui e rappresentino il nostro fondo nel futuro.

Per lo ski-alp un grande servizio sulla Pierra Menta: «Falchi e colombe» in cui i falchi sono i nostri fantastici quattro dell'Esercito che hanno monopolizzato la gara per quattro giorno  giocando come il gatto col topo con avversari di tutto riguardo per poi andare a concludere con un ex equo irripetibile.

Un grande numero che non può mancare agli appassionati di fondo e di ski-alp.


Il trofeo Rollandoz sotto la neve

Gara su un percorso ridotto

Sotto una fitta nevicata, con temperatura invernale e visibilità in alto  spesso quasi nulla: in queste condizioni è andato in scena il 35° trofeo Rollandoz a Rhêmes-Notre-Dame, che valeva anche come campionato italiano assoluto individuale a tecnica libera. Percorso ridotto, partenza in linea per oltre 110 concorrenti. Imprendibile l’alpino Manfred Reichegger, che conduce gara di testa e taglia il traguardo nel tempo di 1h14’26”; alle sue spalle, separati da soli 6”, Alain Seletto del Cervino Valtournenche (1h17’53”) e il portacolori del Centro sportivo Esercito, Dennis Brunod (1h17’59”). Molto più distanti gli altri: quarto il trentino dello Ski Team Fassa, Filippo Beccari, in 1h21’13”, quindi il piemontese Damiano Lenzi, in 1h23’12”, il piemontese del Courmayeur, Andrea Basolo (1h24’04”), Matteo Giglio dello sci club Corrado Gex (1h25’09”), Giuseppe Ouvrier del Gran Paradiso, primo Master  (1h25’38”), Fabio Iacchini dell'Altitude (1h26’08”), Matteo Stacchetti del St-Nicolas (1h26’53”). In campo femminile, netto il dominio di Corinne Clos, dello sci club St-Nicolas, che chiude con il tempo di 1h 0’40”, a precedere la cuneese Katia Tomatis dello sci club Tre Rifugi (1h49’48”) e Micol Murachelli del Valdigne, in 1h50’37”. Quarto posto a pari merito per Roberta Scocco (Mont Nery) e per la biellese Claudia Comello (La Bufarola) accreditate del tempo di 1h57’16”. Per la classifica Master, alle spalle di Giuseppe Ouvrier, il francese Stephane Millius, in 1h27’51”; per la graduatoria tricolore, secondo il bergamasco del Lizzola, Maurizio Piffari (1h 28’45”) e terzo Massimo Borettaz del Gran Paradiso (1h 30’37”). Nelle giovanili, al femminile, tra i Cadetti, successo di Alessandra Cazzanelli del Cervino Valtournenche e, negli Juniores, di Martha Beuchod del Gressoney. In campo maschile, nei Cadetti, netto successo del portacolori del Cervino Valtournenche, Stefano Stradelli, in 1h18’22”, a precedere Yari Pellissier del Granta Parey in 1h31’09”, Stefano Daguin dello Champorcher in 1h41’35” e il cuneese Christian Lorenzi in 1h45’52”. Negli Juniores, vittoria di Filippo Righi del Corrado Gex, in 1h01’34”, seguito da una coppia del Cervino Valtourennche: François Cazzanelli (1h05’14”) e Alessandro Pession (1h18’19”); quarto Davide Bonin del Mont Nery (1h32’53”).


Pellicier vince a Tromso

La gara sotto una fittissima nevicata

Sotto una fitta nevicata questa mattina il francese Alexander Pellicier ha vinto con il tempo di 1.26.52 la Bergans Mountain Challenge a Tromso in Norvegia. Il francese di Beaufort è stato sempre al comando della gara con Alexander Lugger, Ola Hovdenak e Alessandro Follador che provavano a rientrare sulle code del fuggitivo. Alla fine della prima discesa Follador sbaglia strada e perde la seconda posizione, Lugger ne approfitta e guadagna il secondo gradino del podio che mantiene sino alla fine. In terza posizione il norvegese Ola Hovdenak, Alessandro Follador è quarto.
Una gara sicuramente interessante, soprattutto per l’ambiente in cui si svolge, peccato per la meteo che non ha dato tregua nemmeno per un solo secondo e non ha fatto ammirare la neve che si insinuava nel fiordo ancora congelato.
Sarà per il prossimo anno.
Bergans Mountain Challenge
Classifica maschile
1. Alexander Pellicier 1.26.52; 2. Alexander Lugger 1.29.49; 3. Ola Hovdenak 1.31.16; 4. Alessandro Follador 1.33.44
Classifica femminile
1. Mrit Tveite Bystol 1.58.45; 2. Bodil Ryste 1.59.23


Domenica il trofeo Robert Rollandoz

Campionato individuale in tecnica libera

Le previsioni meteo dicono brutto tempo per domenica in Valle d'Aosta. Così questa sera il comitato organizzatore del 35° trofeo Robert Rollandoz, lo sci club Granta Parey, si ritroverà per decidere cosa fare in caso di maltempo il giorno della gara. Domenica, infatti, è in calendario la prova che vale anche come campionato italiano individuale in tecnica libera. Le condizioni del tracciato sono buone, con partenza ed arrivo a Rhêmes-Notre-Dame: il via dai 1717 metri di Oreiller, quindi la salita a Cima Entreior a quota 3430, discesa a Pian delle Feie, nuova salita a salita Colle Gollien e striscione d'arrivo a Chanavey. Per informazioni: www.sciclubgrantaparey.it


Dolomiti del Brenta

Tracciato in condizioni perfette per l'ultima di Coppa delle Dolomiti

Al via di questa gara individuale gli atleti del Gruppo Sportivo Esercito, con l'eccezione di Denis Trento; i francesi Perrier e Bon Mardion gareggeranno alla ricerca della rifinitura in vista del Mezzalama. Ben nove gli atleti austriaci capitanati da Alexander Lugger. Quattro giovani per i tedeschi, fra i quali il fortissimo Palzer.
Al momento - sostiene Rino Pedergnana - le condizioni sono analoghe a quelle dello scorso anno: stesso tracciato ma con un grande vantaggio dato dall'abbondanza della neve al suolo, che dovrebbe rendere il tutto più facile e meno pericoloso evitando i rischiosi slalom fra i massi nei canaloni.
Insomma tutto sta procedendo per il meglio, le previsioni sembrano promettere bene anche se è ancora presto per avere notizie certe. Venti centimetri di neve, comunque, da qui a venerdì, non guasterebbero.


Tour du Rutor

A Manny la Coppa, a Eydallin - Trento la gara

Oggi il duo dell'Esercito non ha permesso a nessuno di avvicinarsi ed è andato a vincere anche la classifica finale di questo Tour du Rutor. Iniziato con molti dubbi sulla tenuta del tempo, dopo aver subito variazioni di calendario, è arrivato al fatidico giorno del vetta del Rutor e tutto è andato per il meglio con la gioia del Gruppo Sportivo di Courmayeur che in un solo giorno ha conquistato il primo e secondo posto nella classifica finale di Coppa del Mondo e la vittoria nell'ultima tappa che va a sommarsi con quelle delle due precedenti.
Grande prestazione di Gloriana Pellissier che è riuscita a classificarsi seconda, con la Clos, dietro a Martinelli - Pedranzini che ancora una volta hanno manifestato tutto il loro strapotere. La coppa invece va alla Roux.

Maschile
1. Trento - Eydallin
2. Ecoeur - Troillet
3. Blanc - Sbalbi
4. Reichegger - Holzknecht
5. Jornet - Pastoret

Femminile
1. Pedranzini - Martinelli
2. Clos - Pellissier
3. Roux - Bourillon

La terza tappa

Maschile
1. Trento - Eydallin
2. Ecoeur - Troillet
3. Blanc - Sbalbi
4. Reichegger - Holzknecht
5. Solà - Pastoret

Femminile
1. Pedranzini - Martinelli
2. Clos - Pellissier
3. Roux - Bourillon

Classifica finale di coppa del mondo

Maschile
1. Manfred Reichegger
2. Denis Trento
3. Kilian Jornet
4. Florent Troillet
5. Yannick Buffet

Femminile
1. Laetita Roux
2. Roberta Pedranzini
3. Francesca Martinelli
4. Mireia Miró
5. Gabrielle Magnenat


Tour du Rutor seconda tappa

Sempre Eydallin - Trento ma Troillet e Kilian sono lì

Matteo Eydallin e Dennis Trento vincono anche la seconda prova del Tour du Rutor Extreme, ultima prova di Coppa del Mondo. Nella classifica femminile le azzurre Martinelli-Pedranzini sono saldamente al comando vincendo anche la gara odierna. Bella gara da parte di Gloriana Pellissier e Corinne Clos, seconde al traguardo davanti alle francesi Laetitia Roux e Bourillon Nathalie.
Eydallin e Trento sono stati sempre al comando della gara, inseguiti a vista dagli svizzeri Ecouer - Troillet e dai francesi Blanc - Sbalbi, più attardati gli spagnoli Jornet Burgada e Sola Pastoret. In quinta posizione provvisoria gli italiani Holznecht - Reichegger. Nell’ultima salita quella che portava a quota tremila metri con il tratto finale da affrontare a piedi, gli azzurri Eydallin e Trento avevano circa due minuti e trentacinque di vantaggio sugli svizzeri. Nella discesa finale gli spagnoli prendono la terza posizione e la mantengono sino al traguardo.
Eydallin e Trento chiudono la loro prova in 2.14.50, mentre gli svizzeri guadagnano secondi preziosi e tagliano il traguardo con soli trenta secondi di svantaggio. Con questa bella prova sono secondi anche nella classifica generale.
In terza posizione gli spagnoli Kilian Jornet e Marc Sola che guadagnano il terzo gradino del podio in discesa. I francesi sono quarti mentre gli azzurri Reichegger e Holzknecht chiudono la loro prova quinti.
Domani è la tappa del Rutor con 2294 metri di dislivello e la vetta più alta Chateau Blanc a 3422 metri di quota. La classifica finale di Coppa del Mondo è ancora aperta, domani mattina ci si giocherà il tutto per tutto.
Classifica maschile
1. Denis Trento - Matteo Eydallin (ITA) 2.14.50
2. Florent Troillet - Yannick Ecoeur (SUI) 2.15.20
3. Kilian Jornet - Marc Solà (SPA) 2.16.59
4. Tony Sbalbi - Didier Blanc (ITA) 2.17.20
5. Lorenzo Holzknecht - Manfred Reichegger (ITA) 2.18.22
Classifica femminile
1. Martinelli Francesca - Pedranzini Roberta (ITA) 2.50.25
2. Clos Corinne - Pellissier Gloriana (ITA) 2.55.02
3. Bourillon Nathalie - Roux Laetitia (FRA) 2.55.43