Etna live - oggi abbiamo tracciato
Condizioni di innevamento impressionanti sul vulcano
Siamo giunti a Nicolosi ieri sera oltre le 24, ma l'organizzazione ci ha aspettato ugualmente al Nero di Cenere, ristorante strepitoso che ogni anno ci vizia con le sue prelibatezze. Ci hanno raccontato che sull'Etna era nevicato copiosamente, macchine sepolte dalla neve…sinceramente pensavo fossero leggende di chi magari ha poca dimestichezza con la neve. Stamane mi sono dovuto ricredere. In 24 ore sono scesi 150 cm di neve, che hanno sorpreso tutto e tutti. La strada per il rifugio Sapienza si interrompe circa 4 km prima difronte ad un muro di neve. Sono tuttora in azione i caterpillar perché le fresatrici non riescono ad avanzare. Io ero in macchina con i finanzieri, lasciato il fuoristrada ci siamo incamminati per il rifugio con le pelli. Mottini, Nicolini, Marchesini e De Vettori i giudici preposti alla tracciatura accompagnati dai locals. Io avrei dovuto solo documentare il tutto, in realtà mi sono ritrovato in schiena una trentina di bandierine e così ho dato una mano alla tracciatura. Il nostro arrivo al Sapienza è sembato un atterraggio lunare. Con il gatto della neve stavano portando via gli ospiti del rifugio, mentre per liberare le loro macchine chissà quanto tempo ci vorrà. I mezzi sgombraneve infatti non puliscono i parcheggi perché sotto la coltre nevosa ci sono numerose autovetture. Persino i gatti delle nevi sono rimasti sepolti. I seggiolini della seggiovia sono spariti, e Nicolini nel tracciare la salita dell'individuale ad un tratto si è accorto che stava sciando sopra lo ski-lift. Robe mai viste. In compenso la tracciatura del vertical è stata faticosa, ricompensata però da una discesa nel canalone degli svizzeri da urlo. Stasera cerimonia d'apertura, domani il vertical. Noi la seguiremo con aggiornamenti costanti, connessioni permettendo, oggi infatti la ricezione in quota era molto scarsa.
Atmosfera magica sull'Etna
Un metro e mezzo di neve fresca sul tracciato della Vertical.
Alle ore 18 di questo pomeriggio si aprirà il weekend "mondiale" del Trofeo Internazionale dell'Etna. L'abitato di Nicolosi è entrato nel pieno dell'atmosfera di festa per la seconda prova di Coppa del Mondo di scialpinismo ISMF, inoltre le nevicate dei giorni scorsi hanno regalato al vulcano attivo più alto d'Europa una cornice invernale straordinaria.
La macchina organizzativa coordinata dallo sci club Sud Est Ski Team Aetna è in pieno fermento, la segreteria operativa con sede in piazza a Nicolosi sta accogliendo in queste ore tutti gli atleti che sono atterrati a Catania.
Domani tra i concorrenti di Coppa del Mondo e gli atleti iscritti alla Fisi partiranno circa 150 persone. Le nazioni accreditate sono in tutto nove, Francia, Svizzera, Spagna, Stati Uniti, Polonia, Austria, Germania, Slovenia e Italia. Nella startlist ci sono i migliori interpreti della disciplina, Kilian Jornet Burgada, Matteo Eydallin, Lorenzo Holzknecht, Manfred Reichegger, Martin Anthamatten, Michele Boscacci, William Bon Mardion e Robert Antonioli. Tra le donne sarà battaglia serrata tra Laetitia Roux e Mireia Mirò senza dimenticare l'italiana Gloriana Pellissier e la svizzera Marie Troillet.
Oltre al lavoro frenetico della segreteria, prosegue senza sosta la tracciatura e la messa in sicurezza del tracciato sia della gara Vertical in programma per domani mattina sia della gara Individuale prevista per sabato mattina. A causa delle intense nevicate dei giorni scorsi i responsabili sono dalle prime luci dell'alba lungo il percorso per segnalare la linea definitiva di salita che assegnerà i primi punti di Coppa del Mondo.
La gara di sola salita e interamente fuori pista partirà alle ore 10.45 dalla base dei crateri Silvestri per salire verso la Montagnola. Il dislivello positivo è di 750 metri, nell'ultima parte di gara, dopo circa gli atleti dovranno affrontare un breve tratto a piedi riponendo gli sci nello zaino. Terminato il tratto a piedi i concorrenti proseguiranno ancora con le pelli di foca lungo la cresta per andare a tagliare il traguardo.
Sabato mattina è in programma la spettacolare gara Individuale, il percorso definitivo sarà presentato solo domani in base alle condizioni del manto nevoso del vulcano.
1a edizione del Vertical Ciampac
Il 1 marzo appuntamento in Val di Fassa
Un vertical terribile, saranno 660 metri di dislivello con uno sviluppo di appena 2,8 km. L'idea è venuta ai Bogn da Nia dopo che l'anno scorso il loro atleta Urban Zemmer si era imposto sulla Streif a Kitzbuhel.
«Anche noi possiamo farlo!» Aveva dichiarato il presidente Ennio Dantone e senza tanto pensarci hanno messo in cantiere questo appuntamento. Salita che potrà essere affrontata con gli scialpinismo, le scarpe chiodate o le ciaspole e sarà ammesso l'uso dei bastoncini.
Il via sarà dato alle ore 20 nei pressi della stazione a valle della funivia Ciampac ed è previsto il trasporto a monte degli zaini. Premiazioni e cena presso il rifugio Ciampac.
A Borno il Lanfra si prende la rivincita
Sci e luci nella notte: in campo femminile vince Paola Pezzoli
Dopo la sfortunata prova della scorsa settimana alla Poieto by night, il Lanfra ritrova lo smalto di sempre e al Monte Altissimo va a vincere su Marzio Deho.
In questa prova di sola salita di circa settecento metri nella stazione sciistica bresciana, seguono poi l'emergente Fabio Bazzana e i soliti Andrea Omodei e Roberto Antonelli, ormai abbonati fissi a una fra le prime cinque posizioni.
Tra le donne vittoria di Paola Pezzoli che a questo punto si aggiudica con una prova in anticipo la classifica finale del circuito.
Buongiorno Etna!!!
In 24 ore un metro e mezzo di neve al Rifugio Sapienza
Vi siete appena svegliati? State pensando di sognare? No. Quello che vedete nella foto scattata da Stefano Mottini è la nevicata che ha letteralmente ricoperto le auto parcheggiate al Rifugio Sapienza. Questa mattina le squadre dei tracciatori saliranno verso la Montagnola per segnalare la gara Vertical in programma domani. Il nostro Carlo sarà con loro per riprendere e fotografare tutte le operazioni. Nel primo pomeriggio l'aggiornamento con le ultime novità.
Black Diamond Carbon Probe Pole
Bastoni e sonda in uno
I bastoni telescopici in alluminio e carbonio possono trasformarsi in sonda da valanga. In caso di emergenza le sezioni inferiori si avvitano l’una con l’altra dando origine a una sonda della lunghezza di 182 cm. Il sistema di fissaggio mediante espansore FlickLock Pro vede raddoppiare la forza di tenuta rispetto al passato. Peso di 292 g.
Percorso alternativo per la Ski Alp Val Rendena
1600 metri di dislivello con 4 impegnative salite
Domenica 26 febbraio si svolgerà regolarmente l’ottava edizione della Ski Alp Val Rendena di sci alpinismo, valida come terza prova del circuito Coppa delle Dolomiti e come prova unica di Campionato Trentino individuale, sia senior e master, sia giovanile. L’unica variazione riguarda il percorso di gara modificato rispetto all’originale a seguito della poca neve in quota, non tanto nei tratti in salita, ma in quelli in discesa fuori pista.
Gli organizzatori dell’Alpin Go, coordinati da Matteo Campigotto e grazie soprattutto all’esperienza della guida alpina Marco Maganzini e del suo gruppo di tracciatori, hanno dunque identificato un percorso alternativo che mantiene i punti chiave, ovvero la partenza in località Prà Rodont e l’arrivo al Doss del Sabion, luogo dove è previsto anche un passaggio dopo la prima salita.
Il nuovo percorso, i cui dettagli definitivi verranno identificati nei prossimi giorni, prevede un dislivello in salita di 1640 metri e di circa 1000 metri in discesa, tratti questi ultimi, che per la maggior parte si svilupperanno sulle piste di Funivie Pinzolo, a dimostrazione della grande disponibilità di questa skiarea e della sensibilità del presidente Antonio Masè e del direttore Pio Maturi.
In salita non mancheranno le tante inversioni e i passaggi tecnici per mettere in mostra le qualità degli atleti, nonché tratti a piedi con sci nello zaino, tratti di collegamento panoramici in contesti paesaggistici nuovi per la Ski Alp come il Lago di Valagola e il passaggio ai piedi della Scala Santa, sotto lo sguardo del Rifugio XII Apostoli che tornerà protagonista nel 2013. Le discese saranno quasi totalmente in pista, quindi veloci, sicure e innevate ottimamente.
Verrà invece riconfermata la formula del percorso light sia per le categorie giovanili sia per quelle femminili.
E le iscrizioni hanno già raggiunto quota 100 partecipanti, fra i quali i primi ad inviare il modello 61 sono stati il falcadino Alessandro Follador e il primierotto Alessandro Taufer, mentre sono attese nei prossimi giorni le adesioni dei due leader provvisori di Coppa delle Dolomiti, i due valtellinesi Matteo Pedergnana e Roberta Pedranzini, intenzionati più che mai ad iscrivere il loro nome nell’albo d’oro del prestigioso circuito.
Sono dunque attesi grandi numeri per l’ottava Ski Alp Val Rendena, anche perché come tradizione in abbinata alla gara Fisi nazionale è previsto anche quest’anno il raduno sci alpinistico Memorial Massimo Nella, giunto alla dodicesima edizione, che si svilupperà sull’ormai collaudatissimo quanto spettacolare percorso originale, con una piccola modifica nel tratto centrale, che garantirà il transito degli oltre 400 escursionisti attesi sulle nevi del Doss del Sabion.
Il raduno escursionistico è intitolato a Massimo Nella, appassionato alpinista rendenese prematuramente scomparso in montagna. Il ricavato della manifestazione, consegnato sul palco alla Famiglia Nella nel corso della cerimonia di premiazione, viene annualmente destinato all’aiuto dei più poveri e bisognosi.
C’è grande attesa poi per il nuovo evento che gli organizzatori dell’Alpin Go hanno messo in cantiere per la serata di venerdì 24 febbraio, ovvero il trofeo DoloMitica sprint. Si tratta di una gara individuale a cronometro in notturna con gli sci d’alpinismo sul tratto finale della nuova pista DoloMitica di Pinzolo, con lo start alle ore 20 e in chiusura la fiaccolata dei mastri di sci della Scuola Italiana Sci di Pinzolo.
Il Doss del Sabion e i panorami sulle Dolomiti di Brenta saranno l’eccezionale catalizzatore di una edizione della Ski Alp Val Rendena che si annuncia indimenticabile e che il pubblico potrà seguire in quota, grazie alla convenzione che prevede la risalita gratuita per tutti domenica mattina dalle 7.30 alle 8.30.
IX trofeo Crinale Ski-Alp il 4 marzo
Tappa della Coppa dell'Appennino
Domenica 4 Marzo 2012 a Febbio (RE) si terrà il IX trofeo Crinale Ski-Alp, trofeo di scialpinismo individuale aperto a tutti, con due categorie, agonistica e non agonistica. La quota di iscrizione (20€) comprende il pacco gara con buono pasto al ristorante Sporting Hotel oltre a vari gadget-ricordo per l’evento.
Per aumentare la sicurezza sarà posto un cancelletto di tempo massimo in località “Lama Lite” fissato in 2,00 ore. Chi transiterà fuori questo tempo al cancelletto dovrà obbligatoriamente fare il percorso "corto”. Nel caso in cui il tempo di risalita al cancelletto di Lama Lite sia inferiore alle due ore, i concorrenti potranno scegliere liberamente se affrontare il percorso lungo o corto. Il percorso “lungo” sarà il seguente: Febbio Rescadore – Pista Lama Golese – Vallone della Borra – Rifugio Emilia 2000 (punto ristoro) – Piella - Lama Lite - Valle dei Porci - Monte Prado - Lago Bargetana - Rif. Battisti (punto ristoro) – Passone – Pianvallese - Febbio Rescadore.
Il cambio pelli è obbligatorio nelle postazioni stabilite. Nel tratto del canale di salita del Monte Prado occorrerà salire con sci in spalla e ramponi calzati; il canale di salita sarà attrezzato con corrimano nei tratti più impegnativi (max. 40°).
Saranno obbligatori per ciascun partecipante pala-arva-sonda, casco omologato (anche da bici), pelli e guanti di ricambio, ramponi, giacca tipo spolverino. In caso di maltempo o condizioni pericolose del percorso gli organizzatori si riservano la possibilità di modificare il tracciato di gara.
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
- ore 7,30: apertura segreteria e ritiro pacchi gara
- ore 9,30: partenza in linea località Febbio Rescadore
- ore 11,30: arrivo previsto primi concorrenti
- ore 15,00: premiazioni all’interno dell’Hotel Sporting di Febbio
INFORMAZIONI GENERALI
www.crinale.it - infogare@crinale.it
Beppe 335/7077080 - Davide 339/5738337 - Omar 339/3667870 - Fausto 346/0107193
Gli azzurri convocati per l'Etna
La Nazionale sara' a Nicolosi da giovedi'
Il prossimo weekend sulle nevi dell’Etna si correrà la seconda prova di Coppa del Mondo, dopo le gare Vertical e Individual dell’Andorra e l’appuntamento con i Campionati Europei di Pelvoux appena conclusi, il Team Italia si prepara a volare su Catania per poi salire a Nicolosi, quartier generale della Coppa del Mondo.
Gli azzurri oramai sono di casa a Nicolosi e tutti gli appassionati siciliani sono pronti ad applaudire i nostri atleti impegnati nella gara Vertical venerdì mattina e nella gara Individuale il giorno successivo.
I due tecnici, Oscar Angeloni e Nicola Invernizzi, dopo le buone prove di inizio stagione sono fiduciosi di poter avere qualche atleta pronto a salire sul podio.
«Arriveremo a Nicolosi giovedì mattina». Ha detto Oscar Angeloni. «Sono convinto che i nostri ragazzi possano ben figurare sull’Etna - ha continuato il CT - nelle ultime gare abbiamo dimostrato di essere combattivi e siamo saliti sul podio sia con i ragazzi giovani sia tra i senior. A Pelvoux abbiamo avuto la dimostrazione di come il livello atletico si sia alzato, basti pensare a Kilian che nella prova individuale è stato battuto in discesa da Bon Mardion che sembrava essere inizialmente fuori dai giochi. Oppure che la medaglia d’oro nella Sprint sia andata alla Germania. Inoltre ogni tanto ci vuole un po’ di fortuna, Matteo Eydallin ha avuto un problema con i materiali proprio quando era in recupero per la seconda posizione nella gara individuale».
Nicola Invernizzi è pienamente soddisfatto dei propri ragazzi. «In Sicilia i giovani non gareggeranno, stiamo già pensando all’appuntamento del Cima d’Asta nel weekend del 3 e 4 marzo. I ragazzi sono carichi e siamo abbastanza “coperti” in tutte le categorie a dimostrazione che i Comitati Regionali e gli sci club stanno facendo un ottimo lavoro. La cosa interessante è che su venti medaglie conquistate agli Europei dodici sono state prese tra gli Junior e i Cadetti».
Questo è l’elenco dei convocati per la seconda prova di Coppa del Mondo.
- Manfred Reichegger
- Matteo Eydallin
- Denis Trento
- Pietro Lanfranchi
- Dennis Brunod
- Lorenzo Holzknecht
- Michele Boscacci
- Robert Antonioli
- Gloriana Pellissier
- Elena Nicolini
- Martina Valmassoi
- Elisa Compagnoni
TECNICI: Oscar Angeloni - Nicola Invernizzi
Svelato il percorso della Zero-3000 Extreme Race
Da Asolo alla Marmolada tra bici e pelli di foca
La Zero-3000 Extreme Race si snoderà lungo un percorso assolutamente esclusivo e unico al mondo, passando dall’incantevole paesaggio collinare di Asolo, uno dei borghi più suggestivi e belli d'Italia, alle rocce della Marmolada, la Regina delle Dolomiti con i suoi 3343 m.
Da Asolo (190 m), punto di partenza ideale per chi ama il ciclismo grazie alla possibilità di percorrere numerosi itinerari di diversa lunghezza e difficoltà, si risalirà la Valle del Piave in direzione di Busche. Dal piccolo centro della Valbelluna i corridori si arrampicheranno quindi verso Cesiomaggiore, noto come il “paese del ciclismo” perché ogni via del centro porta il nome di un famoso campione delle due ruote e all’ultimo piano della scuola elementare è stato allestito il famoso Museo della Bicicletta, uno dei migliori e più completi d’Italia con oltre 180 biciclette, accessori e memorie del ciclismo nazionale ed internazionale. Dopo aver attraversato la contrada Fausto Coppi, gli atleti percorreranno tutta la Pedemontana fino all’imbocco della Vallata Agordina.
Attraverso luoghi ricchi di suggestioni la carovana lambirà la Valle Imperina, le cui miniere hanno fornito per secoli il rame necessario all'arsenale e alla zecca della Repubblica di Venezia, passando poi per il centro di Agordo e successivamente di Alleghe, rinomata località turistica situata con l’omonimo lago alle pendici del Monte Civetta (3220 m). Da qui si salirà verso Malga Ciapela (1450 m), ai piedi della Regina delle Dolomiti.
Davanti a una delle funivie tecnologicamente più all’avanguardia del mondo gli atleti abbandoneranno la bicicletta per infilarsi gli sci e lanciarsi verso la conquista della cima della Marmolada. Il traguardo sarà posto a Punta Rocca, a circa 3265 m, dove, per chi vorrà vedere dal vivo gli ultimi istanti della gara, lo scorso luglio è stata inaugurata la terrazza panoramica più alta delle Dolomiti.
Skylotec 32.0 Bag
Zaino e imbragatura in un unico prodotto
Dalla Germania un’idea funzionale per la stagione 2012-2013: zaino e imbragatura in uno. L’imbrago, nel dettaglio, è collocato in corrispondenza del sottofondo, dove solitamente si trova il telo anti pioggia, e può essere sia estratto sia indossato a zaino in spalla. Entrambi i prodotti sono utilizzabili separatamente. Come lascia intuire il nome, 32.0 Bag ha una capienza di 32 litri. Pesa 1.310 g (imbragatura inclusa) e costa 179,95 euro. Disponibile anche in versione da 27 litri (1.280 g e 169,95 euro).
Monte Cristallo e Formazza: incidenti annunciati
L'analisi del nostro esperto di nivologia, Renato Cresta
Tra sabato 18 e domenica 20 si sono verificati due incidenti per valanga e, purtroppo, in uno di questi sono deceduti i due sciatori coinvolti. L’umana comprensione del dolore che ha colpito le famiglie delle vittime non deve far dimenticare che solo la ricerca delle cause degli incidenti può accrescere la nostra esperienza e aiutarci ad evitare che si ripetano casi simili.
Il primo incidente, quello mortale, è avvenuto verso le 11.30 - 12.00 di sabato 18 sul versante sud-est del Monte Cristallo, quello che si può osservare dal Passo Tre Croci (vedi foto panoramica).
Il sovraccarico costituito dai due sciatori ha staccato un lastrone di neve accumulata dal vento il cui fronte si è esteso per circa 150 metri. Il bollettino emesso il 16 febbraio segnalava un grado di pericolo 2 (moderato) generalizzato per i pendii oltre il limite del bosco, ma precisava, a mio parere con grande chiarezza: “Le situazioni più critiche, per distacchi provocati di lastroni soffici da vento, sono ubicate oltre il limite del bosco e nelle ampie radure sottovento, dove è presente della vecchia neve invernale. I lastroni da vento sono poco consolidati con la vecchia neve; il pericolo è ben localizzato per la poca neve presente, specie nelle Prealpi”.
Il profilo stratigrafico della neve rilevato in Faloria qualche giorno prima indicava la presenza di una serie di strati, per uno spessore di 40 cm, di brina profondità a debole coesione, alla quale erano sovrapposti circa 20 cm di neve più recente, in parta trasformata, ma anch’essa a debolissima coesione. In totale 61 cm di neve di pessima qualità sulla quale si è depositata le neve portata dal vento.
In altre parole: basta osservare la panoramica della zona per capire che le rare zone innevate erano quelle in cui il freddo aveva conservato la poca neve delle precipitazioni nevose ed il vento vi aveva depositato quella che era riuscito a strappare via dalle zone più esposte.
La foto della zona di distacco mostra invece che i due sono entrati in sincrono e si sono disposti in sovrapposizione; forse volevano compiere due serpentine incrociate. Ciò che mi lascia molto perplesso è che non si siano accorti (o che non abbiano preso in considerazione) la cornice che, sebbene di modeste dimensioni, era il segnale evidente del pericolo che si celava pochi metri più avanti.
Il secondo caso si è verificato in Val Formazza, sul versante meridionale del Corno di Mud, non lontano dalla rotabile dell’ENEL che da Riale sale al Rifugio Maria Luisa ed alla diga del Bacino del Toggia. Anche in questo caso due sciatori, uno dotato del previsto (e prescritto) equipaggiamento e l’altro del tutto sprovvisto (no comment), sono stati travolti da una valanga a lastroni che aveva un fronte di distacco di circa 100 metri ed uno spessore di circa 50 cm. Per loro fortuna sono rimasti a galla e, rapidamente recuperati dalla squadra locale del CNSAS, se la sono cavata con qualche ammaccatura, spavento a parte. Le cause? Per capirle, anche in questo caso ci basta leggere il Bollettino, emesso venerdì 17 febbraio, che segnalava pericolo di grado 3 solo nel settore in cui è avvenuto il distacco e precisava:
SITUAZIONE: “Durante il corso della settimana venti da forti a molto forti hanno interessato gran parte dell’arco alpino piemontese, a partire dalla Val Formazza fino alle Alpi Marittime … Il manto nevoso ha subito un evidente rimaneggiamento. Sono nuovamente presenti ampie zone erose e grandi accumuli in tutte le esposizioni e a tutte le quote … I recenti lastroni sono localizzati prevalentemente sui pendii esposti a sud e ad est”.
PERICOLO VALANGHE: “… Nei settori alpini di confine settentrionali e occidentali la possibilità di provocare il distacco di valanghe a lastroni, localmente anche di medie dimensioni è legata al debole sovraccarico su molti pendii ripidi … durante le ore più calde non si esclude la possibilità di provocare il distacco di valanghe a lastroni già al passaggio del singolo sciatore”.
Non sembra necessario aggiungere altre parole a commento, ma penso che, ai miei tempi ai ragazzi disubbidienti veniva somministrata una solenne sculacciata.