Dalbello Sherpa 7/3 I.D.
Inediti scarponi da freeride mountaineering
Derivano tecnicamente dalla serie Krypton e beneficiano dello sviluppo effettuato dal freeskier Glen Plake. Hanno il freeride mountaineering nel proprio Dna e si caratterizzano per lo snodo tra gambetto e scafo collocato in posizione particolarmente ribassata. Scafo in Pebax (plastica), chiusura a 3 ganci e suola Vibram. Peso di 1.816 g (26 MP). Appartengono alla famiglia Sherpa anche i modelli 5/5, per un utilizzo votato tanto alla salita quanto alla discesa, e 2/8, maggiormente adatto al freeride puro.
Il "Biondo" sta andando fortissimo
Con Eyda comanda la classifica generale del Pierra Menta
L'abbiamo intervistato durante le operazioni di sciolinatura del pomeriggio.
Tranquillo e determinato, consapevole che domani gli avversari le proveranno tutte per detronizzarlo, ma altrettanto convinto di potercela fare. Allè Denis.
Francesca e Roberta sempre e solo loro
Sono in corsa per il loro quinto Pierra Menta, per la storia
Cosa dire ancora di queste due campionesse? Sentiamo loro cosa hanno da raccontarci.
Salewa sostiene le donne nepalesi
La collezione 5Continents raccoglie fondi per l’emancipazione femminile
Da sempre Salewa si occupa dello sviluppo e del sostegno dell’alpinismo. C’è una popolazione himalayana, in proposito, che a tale sport ha dato un contributo decisivo e senza il quale l’alpinismo moderno non esisterebbe: gli sherpa. Il nome (dal tibetano shar = est e pa = popolo, dunque “popolo dell’est”) si riferisce alle origini di questo gruppo etnico mongolo-tibetano che, quasi 500 anni fa, s’insediò nella regione dell’Everest. All’origine agricoltori, allevatori e commercianti, gli sherpa sono famosi per il ruolo ricoperto nelle spedizioni, lavorando tra le cime dell’Himalaya come portatori d’alta quota, Sirdar (guide) o cuochi. Il turismo legato all’alpinismo è una delle loro principali fonti di reddito. All’interno della comunità sherpa le donne sono svantaggiate dal punto di vista sociale a causa sia della mancanza di consapevolezza sia di tradizioni radicate. Il brand dell’aquila nera crede però che tutti gli esseri umani debbano avere le stesse opportunità e si oppone a qualsiasi forma di discriminazione. Per aiutare le donne del Nepal occidentale nasce il progetto “Sherpa Women”, in collaborazione con l’ONG “Empowering Women of Nepal” (ente non governativo che si propone di emancipare le donne nepalesi impiegandole come guide di montagna). Per ogni prodotto venduto appartenente alla linea da viaggio 5Continents, Salewa dona 1 euro all’associazione. È possibile scegliere tra 12 proposte della collezione estiva: dalle t-shirt in cotone alle camicie con trattamento antimosquito, passando per i pantaloni zip-off a rapida asciugatura. L’obiettivo del progetto è aiutare le donne a trovare lavoro e guadagnarsi da vivere attraverso una formazione mirata nel settore del turismo e dell’alpinismo. Il training, di due anni, prevede il seguente programma:
Attività del primo anno
• training per 30 donne di Jumla
• 5 giorni di pratica trekking a Rara Lake
• 10 giorni di orientamento per l’assistenza clienti, la salute e la consapevolezza ambientale
• viaggi facoltativi finalizzati all’apprendimento dell’inglese
Attività del secondo anno
• lezioni di lingua inglese e approfondimenti del programma del primo anno in materia di assistenza clienti, cucina, salute, consapevolezza ambientale
• training di pratica trekking sul posto
• selezione delle partecipanti più ambiziose che continueranno la formazione
• arrampicata mista su ghiaccio e roccia a Pokhara e altre località nepalesi
I primi corsi inizieranno a maggio. Tutti gli aggiornamenti sullo stato del progetto saranno pubblicati sul sito web: http://www.salewa.it/it/azienda/csr/progetto%20sherpa%20women
W la Pierra Menta
Dopo la seconda giornata la classifica parla ancora italiano
Una strabocchevole Areches oggi si è riversata in strada e nei balconi a rendere omaggio agli atleti che, dopo la partenza, dovevano percorrere di corsa le strade del paese. Un emozionante bagno di folla e di applausi che fa davvero bene a questo sport.
La notizia in partenza era il forfait di Michele Boscacci, causa virus intestinale. Peccato davvero perché i nostri ragazzi potevano lasciare il segno in questa Pierra Menta, sarà per la prossima volta.
Nella prima salita di 1000 metri non succede nulla, le squadre sembrano controllarsi, i migliori transitano tutti compatti, ma è solo il preludio alla bagarre che Troillet e Anthamatten scatenano nella successiva salita. Non hanno nulla da perdere i due svizzeri, attardati in classifica di oltre sei minuti, e così vanno a caccia della vittoria di tappa. Troillet sinceramente sembra più forte di come ci aveva lasciati, aggancia al cordino Anthamatten, testa bassa e via a darne che è un piacere. Holzknecht e Reichegger non stanno a guardare, salgono in scia. Bon Mardion e Lanfranchi terzi e, a chiudere il gruppetto, con oltre un minuto di distacco, Eydallin e Trento. Nella terza salita al Mont Coin i due fuggitivi transitano con un minuto di vantaggio su Holz e Manny, braccati da Trento e Eydallin staccati di una ventina di secondi. Nella discesa Anthamatten si fa prendere dall'entusiasmo e " la caccia" da paura, prende una compressione a velocità impressionante e viene sparato in aria. L'atterraggio non è dei più morbidi, rompe un po' di attrezzatura, quando si rialza gli inseguitori l'hanno già superato. Nella quarta e ultima salita, Trento e Eydallin prendono il comando e allungano. Manny accusa il colpo e si attarda, rientra in discesa e limita i danni ad una decina di secondi. Grandi davvero Trento e Eydallin, balzano al comando della classifica generale e domani sul tappone del Grand Mont dovranno difendere la leadership. In terza posizione salgono di prepotenza i giovani francesi Favre e Sevenec che scalzano dal podio Lanfranchi e Bon Mardion.
In campo femminile Martinelli e Pedranzini rifiatano dopo la grande performance di ieri. Roux e Pont Combe vincono la tappa e rosicchiano un minuto sulle leader.
Oggi altra tappa spettacolare. Tanta fatica per tutti all'arrivo, ma anche grandi sorrisi e soddisfazione per aver sciato in un contesto paradisiaco, con sole, neve e tanto pubblico. Domani sono attesi almeno tre mila scialpinisti in vetta al Grand Mont, per quella che si preannuncia una giornata memorabile.
Domenica si corre la Tre Rifugi
Lavoro senza sosta per i responsabili del tracciato
Il lavoro del Comitato Organizzatore della Tre Rifugi è frenetico. Per la tappa di Coppa Italia - Trofeo Scarpa si lavora incessantemente su più fronti, dalla segreteria operativa per le iscrizioni ai volontari impegnati alla tracciatura del percorso.
Le condizioni del manto nevoso sono ottimali, le creste e le cime che vedranno il passaggio degli atleti sono oramai segnalate e messe in sicurezza.
La neve a nord è ancora farinosa mentre negli altri versanti è già trasformata. Nelle prossime ore i volontari del Cai, il Soccorso Alpino, e le Guide Alpine termineranno di segnalare il percorso di gara che come lo scorso anno sarà tecnico e molto spettacolare.
Per avere un’idea dell’incredibile lavoro svolto dai volontari coordinati da Sergio Rossi e da Matteo Canova, sono stati disposti più di settecento metri di corde fisse lungo la cresta di San Lorenzo e della Rocca dell’Infernotto, oltre ad aver portato in quota cinque scale a pioli per superare dei tratti altrimenti impraticabili.
L’unica modifica apportata al percorso è stata quella di portare l’arrivo a Borrello a quota 1429 metri. La gara avrà un dislivello totale di sola salita di 2456 metri diluiti in tre salite per uno sviluppo totale di oltre ventuno chilometri.
Per garantire la massima sicurezza lo Sci Club Valle Ellero è riuscito a far arrivare un gatto delle nevi al Rifugio Mondovì che rimarrà a disposizione per ogni evenienza sino a domenica. Il Rifugio Mondovì e il Rifugio Garelli saranno aperti e in grado di dare supporto a tutti gli appassionati che vorranno vivere in prima persona lo spettacolo della Tre Rifugi. Inoltre la Ferrino, main sponsor della manifestazione, offrirà un gadget a tutti gli scialpinisti che saliranno al Monte Castello e al San Lorenzo.
La tre Rifugi per onorare l’importante traguardo delle sessanta candeline ha voluto ricordate le proprie origini organizzando la gara “Ora come allora” una manifestazione riservata agli sci stretti che partirà sabato mattina alle ore 8 dalla Certosa di Pesio.
Per quanto riguarda il programma della gara internazionale della domenica mattina, sabato pomeriggio al Palazzetto dello Sport di Roccaforte Mondovì inizierà la distribuzione dei pacchi gare e dei pettorali, mentre alle ore 17.30 ci sarà il briefing di presentazione della gara.
Domenica mattina la Tre Rifugi partirà dalla Certosa di Pesio alle ore 8. Per tutti gli atleti sarà predisposto un servizio navetta per raggiungere la partenza e viceversa.
Marker Duke EPF
Più ampio e solido l’attacco tedesco da freeride mountaineering
L’attacco tedesco da freeride mountaineering si rinnova per far fronte all’assalto dei sempre più numerosi rivali. Il telaio è più ampio del 28% rispetto al passato, per una migliore trasmissione degli impulsi, laddove il puntale è rinforzato. Impostando la modalità salita la posizione dello sciatore arretra automaticamente di 40 mm. L’alzatacco può essere regolato su tre posizioni: 0°, 7° e 13°. Peso invariato rispetto al precedente modello (1.300 g). Valori di sgancio da 6 a 16 DIN.
Seletto-Brunod vincono Sciando con le Stelle
Tra le donne vittoria per Katia Tomatis-Paola Martinale
La nona edizione della gara di sci alpinismo in notturna Sciando con le Stelle che da quest’anno per la tecnica classica ha cambiato totalmente il percorso e la tipologia, ha incoronato i suoi primi vincitori: valdostani per gli uomini Alain Seletto/Dennis Brunod con un tempo di 1.03’21” e cuneesi per le donne Katia Tomatis/Paola Martinale con 1.27’07”
Mercoledì 14 marzo, organizzata dallo Sci Club Tre Rifugi, si è disputata con partenza dalla splendida e suggestiva pista illuminata della stazione sciistica di Prato Nevoso, nel comprensorio del Mondolè Ski, la gara di sci alpinismo in notturna Sciando con le stelle.
La competizione si è svolta su di un percorso di 15 Km con un dislivello di 1.100 mt ed ha toccato il punto più alto al rifugio della Balma a quota 1900 mt.
Molto apprezzato dagli atleti è stato il tratto più tecnico di percorso su tre creste da percorrere a piedi con gli sci fissati allo zaino.
La gara, unica nel suo genere nella Regione Piemonte, si propone nel mondo dello sci alpinismo in notturna per divenire un appuntamento da non perdere per gli appassionati di questa disciplina. Per la Tecnica Classica gli atleti hanno affrontato il percorso con quattro salite e quattro discese con conseguenti quattro cambi di assetto; tutto il tracciato è stato segnalato con bandierine e torce illuminanti.
Questa tipologia di gara ha messo in evidenza sia le doti di scalatore che discesista oltre naturalmente la velocità nei cambi di assetto e tutto questo determina una naturale variazione in classica.
Per la buona riuscita della gara ha dato una fattiva collaborazione la stazione sciistica di Prato Nevoso che ha messo a disposizione le piste sciistiche. Indispensabile e preziosa è stata la presenza dei numerosi volontari del CAI, della Polizia di Stato della stazione, del soccorso Alpino e delle motoslitte del gestore bar Caudano il Verde.
Per la gara a tecnica classica dalla partenza si sono dati battaglia la coppia valdostana Alain Seletto (sci club azzurri del Cervino) Dennis Brunod (Pol. Dil. Mon. Avic) con la coppia locale garessina dei fratelli Fulvio e Alberto Fazio ( sci club Garessio).
L’hanno spuntata i valdostani tagliando il traguardo con un tempo di 1h03’21”, 2° a 13” sono giunti i fratelli Fazio, 3° a 3’ 38” la coppia Marco Moletto (Ski Avis Borgo) Erwin Deini (Team V. Antigorio).
Nella categoria femminile hanno tagliato il traguardo la coppia Katia Tomatis (sci club Tre Rifugi) Paola Martinale (sci club Busca) con un tempo di 1h 27’ 07”, 2° è giunta la coppia Maria Orlando – Silvia Ponzo (sci club Tre Rifugi), 3° a 8’43”.
Nella categoria Master uomini primo Luigi Trentaz/Andrea Cargino sci club Drink e Corrado Gex seguiti da Sergio Maritan/Pierbiagio Rivoira sci club Valli Occitane e Flavio Ferrero/Francesco Scrmadore sci club Tre Rifugi e S.C. Valli Occitane.
Il bilancio di questa edizione è assolutamente positivo e gli organizzatori sono soddisfatti dei commenti positivi ricevuti dagli atleti tanto che si sono già proposti di dare un ulteriore sviluppo a questa gara per la prossima edizione.
Parallelamente si è disputata la gara in tecnica libera con due salite e due discese sulla pista illuminata dove gli atleti, che continuano la tradizione di questa specialità con gli sci da fondo, danno spettacolo con la discesa a “RASPA” .
Il primo a tagliare il traguardo è stato il giovane promettente Erik Pittavino con il tempo di 27’13” S.C. Alpi Marittime seguito da Silvio Gastaldi sci club Peveragno e da Lorenzi Christian.
Nella categoria donne prima Domenica Gerbotto sci club Valle Pesio con un tempo di 39’00” seguita da Samantha Plafon sci club Valle.
Nella Categoria Master uomini primo Giorgio Rostan Team Nuovi Traguardi seguito da Dario Farina sci club Valli Occitane e Giancarlo Costa che ha corso con la tavola.
Presentata ufficialmente la Zero-3000 Extreme Race
La gara darà ampia visibilità al territorio e alle eccellenze della Regione
Si è svolta questa mattina presso la sede dell’azienda S.C.A.R.P.A. S.p.A. ad Asolo la conferenza stampa di presentazione della Zero-3000 Extreme Race, affascinante sfida estrema che sabato 14 aprile 2012 unirà in un unico percorso, per veri uomini e donne d’acciaio, le province di Treviso e Belluno. Dalle dolci colline di Asolo, città dai cento orizzonti, ai 3.343 metri di Punta Rocca, sulla Marmolada, gli atleti dovranno coprire oltre 3715 metri di dislivello, dei quali circa 1900 m in bicicletta in 124 km e altri 1800 m con gli sci per circa 12 km di risalita.
«Questa gara è frutto di un’idea che risale a circa 2 anni fa e che ha preso via via forma anche con il sostegno e la collaborazione delle Amministrazioni Comunali e dei numerosi sponsor che hanno aderito al progetto e che qui voglio ringraziare pubblicamente». Ha detto Renzo Minella, a nome di tutto il Comitato Organizzatore della Zero-3000 Extreme Race. «Crediamo molto in questa manifestazione non solo per il suo valore sportivo, ma anche come veicolo di comunicazione del nostro territorio dal punto di vista turistico. Vogliamo trasferire il messaggio che la pianura Veneta, facilmente raggiungibile anche dall’estero attraverso gli aeroporti di Venezia e Treviso, è molto più vicina di quanto si possa immaginare alle Dolomiti. Il Veneto è la prima regione per turismo in Italia e può offrire emozioni ed esperienze indimenticabili agli amanti della vacanza attiva».
«Sarà davvero una bella sfida in un territorio unico al mondo». Ha confermato Oscar Angeloni, CT della Nazionale Italiana di Scialpinismo e testimonial dell’evento. «C’è tanto interesse intorno a questa gara: ciclismo e scialpinismo sono due sport complementari e il 90% degli scialpinisti pratica ciclismo nei mesi estivi. Sono sicuro che ci sarà anche una buona partecipazione femminile».
Commenti positivi anche da parte dei massimi rappresentanti dei Comuni di Asolo e Rocca Pietore. «Ringrazio gli organizzatori della Zero-3000 Extreme Race per aver scelto come punto di partenza Asolo, una città dal respiro internazionale che ben si adatta ad una manifestazione di questo tipo. Asolo, come tutta la provincia di Treviso, è da sempre terra di ciclismo: la bici è nel nostro DNA. Questo tipo di manifestazioni sono importanti poi per la loro ricaduta in termini turistici e di ricettività. Auguro quindi una buona riuscita alla Zero-3000 Extreme Race». Ha detto Loredana Baldisser, Sindaco di Asolo.
«Siamo felici di ospitare la Zero-3000 Extreme Race sulla Regina delle Dolomiti». Ha proclamato a sua volta Severino Andrea De Bernardin, Sindaco di Rocca Pietore. «In un periodo di criticità economica, eventi di richiamo internazionale come questo sono fondamentali per portare alla luce della ribalta la nostra località. Spero sia la prima di numerose edizioni di grande successo».
La parola è poi passata a due dei principali partner dell’evento, Scarpa e Manifattura Valcismon.
«Asolo possiede la vivacità che serve a questa gara, tanto per gli atleti che per i loro accompagnatori». Ha affermato Sandro Parisotto, Presidente di Scarpa. «Noi, come azienda, poi, siamo sempre aperti a questo genere di iniziative sia per il ritorno economico del territorio che per la possibilità di creare sinergie con altre realtà legate al settore dell’outdoor. Siamo contenti perciò che aziende di grande spessore, anche al di fuori del mondo dello sport, abbiamo sposato il progetto della Zero-3000 Extreme Race».
«Il mercato dell’oudoor è vastissimo ed è molto importante sottolineare la complementarità di sport diversi». ha detto Dario Cremonese, Amministratore Delegato di Manifattura Valcismon. «Questa gara si adatta perfettamente alla nostra azienda, attiva sia nel ciclismo che nello scialpinismo attraverso i brand Sportful e Karpos. Cercheremo di far partecipare i nostri testimonial, perché crediamo molto nelle potenzialità comunicative di questa sfida».
Tra gli ospiti della conferenza stampa, infine, anche il Presidente di Longarone Fiere Oscar De Bona ha voluto portare i suoi complimenti al Comitato Organizzatore della Zero-3000 Extreme Race. «Vedo in questa iniziativa un’opportunità per far conoscere le eccellenze della nostra Regione Veneto. Fare sistema, collegando settori diversi e creando sinergie tra più aziende, è un ottimo strumento per superare la crisi».
A grande richiesta, le iscrizioni sono state prolungate fino a domenica 08 aprile 2012 sempre su www.zerotremila.com.
Holz ci ha preso gusto a vincere
Con Manny sono i leader provvisori del Pierra Menta
Gli piace il caldo e il sole, questo potrebbe far morale, una spinta in più anche se sembra non averne bisogno. Una stagione sin qui da incorniciare, che però non l'ha ancora appagato. Intanto è davanti, e a sentire lui si sta davvero bene.
Eyda e Trento ci sono!
Attenzione a questi due che una Pierra l'hanno gia' vinta
Quando il gioco si fa duro, Eyda viene fuori. Ama queste gare, tecniche e di spessore. Siamo solo alla prima giornata, ma se il buongiorno si vede dal mattino …. Grande anche la prova di Dennis Trento che sembra essere entrato in forma al momento giusto. Ne vedremmo delle belle.
Drei Zinnen Ski Raid, tutto pronto per sabato
Il percorso è stato spostato sulle piste del Monte Elmo
Tutto pronto a Sesto Pusteria per la 17esima edizione della gara dedicata a 3 ragazzi morti sotto una valanga nel 1995. Anche la Val Pusteria è stata colpita dalla mancanza di neve in questo 2012, pertanto la gara si disputerà nel comprensorio sciistico del Monte Elmo, e si preannuncia veramente bella e tecnica: sviluppo circa nove chilometri distribuiti su tre salite e due discese con un dislivello positivo 1400 metri circa con un tratto a piedi.
La prima salita, circa 900 metri, si sviluppa lungo la pista del Monte Elmo, segue una discesa nel bosco di 400 metri e una salita sempre nel bosco di 450 metri circa. La discesa successiva è su pista, circa 300 metri di dislivello. L'ultima breve salita di 60 metri porta al traguardo posto alla stazione a monte del Monte Elmo.
Partenza ore 8, è previsto il trasporto degli indumenti dalla partenza all'arrivo, le premiazioni si svolgeranno alle 14 in zona partenza presso il Ristorante Monte Elmo. Tutte le info sul sito www.soccorsoalpino-sesto.com.