Il Monte Bianco di Dakota e Kilian

Un interessante video della salita lungo l'Innominata

Partenza nella notte, alle 4 di mattina. Una 'passeggiata' sul Monte Bianco. A salire velocemente due dei più forti trail runner: Kilian Jornet e Dakota Jones. Ecco l'interessante video (in inglese) che documenta l'impresa di qualche settimana fa e le sensazioni di Dakota Jones. 


Ski Trab Maestro

Il video del nuovo grantour Made in Bormio

Ha ‘pensionato’ il celebre Duo Sint Aero e si candida a diventare uno degli sci tecnologicamente più avanzati sul mercato. Maestro è il nuovo grantour Made in Bormio, caratterizzato da un peso dichiarato di 950 g nella misura 171 cm. Circa 100 g meno del citato Duo Sint Aero. Caratteristica saliente sono gli inserti antivibranti e antishock in polimero strutturale collocati longitudinalmente in corrispondenza delle lamine, mentre la struttura beneficia di una gabbia in carbonio a trama particolarmente sottile che avvolge l’anima in Aramide alveolare. Portando in dote un incremento della rigidità torsionale senza alterare il flex dell’attrezzo. Cambia, rispetto al sistema Duo tipico della collezione Trab, il fissaggio in punta delle pelli, ora demandato a una linguetta a sgancio rapido che funge da top fix. Disponibile nelle lunghezze 157, 164, 171 e 178 cm, ha una sciancratura di 107/75/94 mm e un raggio di 19,9 m nella misura 171 cm. Per saperne di più non perdetevi il video ufficiale Ski Trab e, soprattutto, la Guida all’acquisto di Ski-alper, in edicola a metà novembre con il primo numero della rivista, con Maestro pronto a sfidare ben 15 concorrenti grantour.


Sabato al via la Lake Garda Mountain Race

Diversi percorsi di sola salita al Monte Baldo

Sabato prossimo, alle ore 10, da Malcesine (VR) scatterà l’attesa Lake Garda Mountain Race, seconda edizione. Una competizione di skyrunning di sola salita che condurrà gli atleti da Malcesine appunto a salire il Monte Baldo, dal lago alla vetta. Diverse le opzioni previste per i runner: un percorso di 12,5 chilometri con circa 2.000 metri di dislivello positivo per chi prenderà parte alla Ultimate Running Class; un itinerario di 9,5 chilometri per le altre categorie, tra cui una dedicata specificatamente agli appassionati di nord walking. Il traguardo per la competizione principale sarà posto in cima al Monte Baldo. I percorsi previsti si snodano dapprima su asfalto, poi su sterrato, sentiero e prato in quota. Il ritorno a valle, dopo il pasta party in cima alla montagna, avverrà utilizzando la funivia. Si tratta di una manifestazione giovane che può raccogliere alto gradimento da parte di runner, fondisti e skialper in preparazione, consentendo agli atleti di prendere parte a un evento agonisticamente di prim’ordine, risparmiando ginocchia e caviglie grazie alla possibilità di un ritorno a valle assistiti dalla funivia. Il giorno prima una simpatica kids race consentirà anche ai bambini di misurarsi su un itinerario a loro dedicato in zona lago. Per info e iscrizione://www.lakegardamountainrace.com/index.html
 


Zinca e Brizio campioni sull'Etna

La Skyrace era l'ultima tappa della Valetudo Mountain Running Cup

Giornata fantastica domenica sull'Etna. Temperatura quasi estiva al Rifugio Citelli, dove alle ore 9.30 ha preso il via la seconda edizione dell'Etna Valetudo Skyrace. Gli skyrunner sono saliti sulla cresta che porta ai 2850 metri di Pizzi Deneri apprezzando un magnifico panorama sulla Valle del Bove e i crateri sommitali dell'Etna. Divertentissima discesa nei canaloni di sabbia lavica per poi affrontare un tratto in falsopiano nei pressi dei Monti Sartorius, prima dell'arrivo al Rifugio Citelli. Il team Valetudo Skyrunning Italia ha trionfato sia in campo maschile che femminile. Ionut Zinca (ROM) ha vinto con il tempo di 2h 06' 06'', anticipando di pochissimo il compagno di squadra Fabio Bazzana (2h 06' 50''), al terzo posto Florian Vlad (ROM) con il tempo di 2h 12' 30''. Tripletta delle atlete Valetudo sul podio femminile. Al primo posto Manuela Brizio in 2h 24' 10'', seguita da Debora Cardone (2h 26' 55'') e Cecilia Mora (2h 42' 20'') che si è aggiudicata il circuito Valetudo Mountain Running Internatonal Cup 2012. Ionut Zinca (ROM) vince il circuito VMNRIC 2012. Nella classifica riservata ai team si impone la Valetudo Skyrunning Italia e tra le nazioni la Romania conquista il gradino più alto del podio.
 


Kilian Jornet verso il titolo Ultra SkyMarathon® Series

Tra le donne, testa a testa tra Nuria Picas e Anna Frost

Dopo la vittoria nel Cavalls del Vent, lo spagnolo Kilian Jornet si avvia alla vittoria delle Ultra SkyMarathon® Series 2012. La proclamazione da parte della ISF non è ancora avvenuta ma i numeri sono dalla parte del catalano. Le 'Ultra' sono un circuito inedito che per la prima volta ha portato la ISF (International Skyrunning Federation) a interfacciarsi anche con le ultra distanze dopo 20 anni di presenza nelle gare più corte (Vertical, Sky e Marathon).

LA POSIZIONE DELLA ISF - Il presidente ISF Marino Giacometti ha voluto precisare che «Ad oggi la ISF non ha proclamato il campione SWS Ultra 2012 . Inoltre, vista la situazione determinatasi nell’ultima tappa, dove il 70% dei concorrenti non ha potuto terminare la gara, inclusi atleti d’elite, dobbiamo valutare quali punteggi considerare oltre alla tappa finale dei Templiers  e/o aggiornare il coefficiente di incremento».

CALENDARIO -
Il calendario 2012 ha visto i migliori interpreti mondiali della disciplina confrontarsi in quattro gare; la Transvulcania (ESP) a maggio di 83 km, la Speedgoat (USA) a luglio di 50 km, il Trofeo Kima (ITA) ad agosto di 50 km e il Cavalls del Vent di 84 km a settembre. In programma rimane solo più da disputare La Course des Templiers (FRA) di 74 km il 14 ottobre, che è anche la finale del circuito.

KILIAN SUPERLATIVO -
La classifica, secondo il regolamento e prima dei posiibili correttivi della ISF, prende in considerazione, come consuetudine, la somma dei migliori 3 punteggi conseguiti da ciascun atleta nelle 5 prove in calendario. A una gara dalla conclusione, La Course des Templiers, il calcolo matematico assegnerebbe già il titolo al campione catalano. Per lui, un secondo posto nella Transvulcania e tre vittorie nella Speedgoat, Trofeo Kima e Cavalls del Vent. Dopo i tre titoli nella combinata (Skyrunner® World Series) conquistati nel 2007, 2008 e 2009, per Kilian Jornet si tratta dell’ennesimo riconoscimento di una carriera sportiva di per se già unica. E con la gara che si svolgerà in Malesia il 14 ottobre (Mount Kinabalu Climbathon) potrebbe addirittura chiudere la stagione con il quarto titolo nella combinata.

GLI ALTRI -
Nell’ambito delle Ultra SkyMarathon® Series 2012, alle sue spalle, i giochi per i due gradini più bassi del podio sono però ancora aperti. Attualmente in seconda posizione c’è il giovane talento tedesco Philipp Reiter con 200 punti, seguito da Dakota Jones (USA) con 178 punti,  Anton Krupicka (USA) con 165 punti, Andy Symonds (GBR) con 160 punti, Rickey Gates (USA)  con 146 punti, Thomas Lorblanchet (FRA) con 130 punti, Tom Owens (GBR) con 88 punti, Joe Grant (USA) con 82 punti, Max King (USA) con 78 punti, Francois D’Haene (FRA) con 72 punti, Iker Karrera (ESP) con 68 punti, Michel Lanne (FRA) con 68 punti ed Erik Clavery (FRA) con 66 punti. Per tutti questi atleti, considerando l’abbuono del 20% sul punteggio dell’ultima gara, la partita per salire sul podio sarebbe ancora aperta. In campo femminile, invece, la corsa per il titolo finale è ancora aperta. Nuria Picas (ESP) e Anna Frost (NZL), conducono infatti a pari merito la classifica provvisoria con 288 punti. Segue Emilie Forsberg (SWE) con 166 punti che anche in caso di vittoria a La Course des Templiers, non potrebbe comunque andare oltre il terzo posto; con l’abbuono del 20% salirebbe infatti a 286 punti. 

TESTA A TESTA ROSA -
Tra la Picas è la Frost si è assistito a una sfida avvincente nel corso di tutto la stagione e con dei risultati tali, come correttamente esprime il punteggio, che non hanno ancora stabilito chi realmente abbia primeggiato sull’altra. Alla Transvulcania, prima la Frost e seconda la Picas, alla Speedgoat prima la Frost e assente la Picas, al Trofeo Kima prima la Picas e assente la Frost, al Cavalls del Vent prima la Picas e seconda la Frost; in sostanza perfetta parità. 


La scomparsa di Teresa Farriol alla Cavalls del Vent

Una morte dovuta all'ipotermia

Purtroppo Cavalls del Vent 2012 non è stata solo la gara dei record battuti ma anche la gara del lutto. Un'ultra trailer quarantottenne, Teresa Fariol, è infatti deceduta a causa di un arresto cardiaco seguito a un grave stato di ipotermia. La runner, che aveva già percorso diverse altre gare di lunga distanza, è stata trovata in uno stato di incoscienza da altri atleti lungo il percorso e subito ricoverata all'ospedale, dove è arrivata viva. La pioggia e la bassa temperatura hanno giocato un ruolo importante. Basti pensare che di quasi 900 concorrenti partiti, solo 223 sono arrivati al traguardo.

CONDIZIONI METEO STRANE - Senza voler entrare nelle inevitabili polemiche quando è ancora il momento del lutto, riportiamo due fatti che fanno discutere. Al traguargo la temperatura non era particolarmente bassa e si stava tranquillamente senza calze. Tofol Castanyer, atleta sicuramente di esperienza, che ha vinto la CCC sotto la neve, è stato ricoverato con una temperatura corporea di 32 gradi. Alla domanda se avesse sentito particolarmente freddo ha risposto di no, no più che in altre occasioni. Segno evidente che in gara gli atleti non necessariamente percepiscono sempre la reale situazione che li circonda. Forse per decidere se interrompere una gara sarebbe necessario non solo la decisione degli organizzatori, ma anche quella di una commissione di esperti che comprenda medici e e meteorologi. Forse si poteva anche pensare di interrompere la gara quando ci si è resi conto dei tanti ritiri, magari facedo correre solo i primi venti runner. Tutte proposte, quanto mai facili con il 'senno di poi'. RIP Teresa.  


Giovanelli vince il Trail degli Eroi

Prima nella gara rosa Maria Chiara Parigi

Si è chiusa oggi, sotto un cielo cupo, la seconda edizione del Trail degli Eroi. Il cielo, durante il risveglio degli atleti, avvenuto quando la Luna era ancora alta, aveva lasciato sperare in una mattinata soleggiata e senza pioggia. Il programma della giornata prevedeva quarantasei chilometri tra le trincee e le creste del Monte Grappa per un totale di 2900 metri di dislivello positivo di sola salita. Le precipitazioni di sabato pomeriggio avevano reso il tracciato lento e insidioso, ma il terreno ha drenato in modo efficace l'acqua senza quindi provocare troppe difficoltà agli atleti. Le luci delle lampade frontali hanno illuminato i primi chilometri sino a toccare Campo Croce, da questa località situata a mille metri di quota, gli atleti hanno potuto spegnere le lampade e correre con la luce del Sole.

ZANATTA A MILLE -
Subito dopo il via, dato dal Ristorante L'Antica Abbazia di Borso del Grappa, è stato Andrea Zanatta, portacolori del Playlife Sport Runners, a prendere il comando della gara iniziando a guadagnare minuti preziosi su Nicola Giovanelli, su Salah Cinaour e su Fabio Caverzan. Nicola Giovanelli, terzo classificato lo scorso anno, non si è lasciato intimorire dal pesante distacco iniziale e ha continuato con il suo ritmo sapendo di avere ancora molti chilometri per recuperare la prima posizione. Al gran premio della montagna di Cima Grappa, dopo aver attraversato il Sacrario Militare della Prima Guerra Mondiale, Zanatta poteva vantare un vantaggio di circa cinque minuti su Giovanelli. A circa un minuto da Giovanelli è transitato Salah Cinaour (Marocco) inseguito da Filippo Salaris, settimo classificato alla Marathon des Sables.

PARIGI PRIMA DONNA -
In campo femminile Maria Chiara Parigi, favorita sin dalla partenza per la vittoria finale, ha preso la prima posizione davanti a Rosanna Tavana passando a Cima Grappa con poco meno di sei minuti di vantaggio. In terza posizione è transitata Catena Pizzino.
Mentre i battistrada proseguivano verso il Finestron, Giove Pluvio ha deciso di benedire i concorrenti con qualche goccia di pioggia.

EMOZIONI ALL'OSSARIO -
Il passaggio all'Ossario ha riportato alla mente i ricordi raccontati dai propri nonni o letti nei libri, il Coro degli Alpini Edelweiss ha commosso i concorrenti che per un attimo si sono dimenticati della pioggia che stava cadendo e della fatica che avrebbero dovuto ancora affrontare. Nelle creste verso il Finestron, Nicola Giovanelli ha iniziato a scorgere la figura di Andrea Zanatta; il recupero, lento, ma inesorabile per riagguantare la prima posizione era iniziato. L'atleta dell'US Primiero rientra sul battistrada lungo la strada sterrata del Col del Fenilon. Da questo punto Giovanelli corre per qualche minuto con Zanatta, ma rendendosi conto della propria condizione, apre il gas e prova ad andare a vincere il Trail degli Eroi.

GIOVANELLI RECORD -
Giovanelli nella discesa finale non commette errori, corre in perfetta solitudine verso il traguardo fermando il cronometro in 4h 22' 20'' e stabilendo così il nuovo record della gara.
In seconda posizione chiude Andrea Zanatta con il tempo di 4h 35' 38''; completa il podio il marocchino Salah Cinaour, mentre il vincitore dello scorso anno Fabio Caverzan è quarto. Tra le donne la corsa di Maria Chiara Parigi prosegue senza intoppi: l'atleta della Podistica Amatori Arezzo chiude con il tempo di 5h 37' 06'', conferma la seconda posizione Rosanna Tavana, mentre Catena Pizzino è terza con 5h 43' 32''. La seconda edizione del Trail degli Eroi va in archivio con la soddisfazione sia degli atleti sia degli organizzatori che hanno messo in campo professionalità e passione in una giornata che rimarrà nei ricordi nonostante la pioggia.

Classifica maschile

1. GIOVANELLI NICOLA U.S. PRIMIERO - 04:22:20
2. ZANATTA ANDREA PLAYLIFE SPORT RUNNERS - 04:35:38
3. CINAOUR SALAH - 04:40:08
4. CAVERZAN FABIO - PURO SPORT TEAM - 04:40:13
5. CHILO' FULVIO COURMAYEUR TRAIL 04:56:52

Classifica femminile

1. PARIGI MARIACHIARA - PODISTICA AMATORI AREZZO - 05:37:06
2. TAVANA ROSANNA - 05:37:23
3. PIZZINO CATENA - A.S.D. PAVANELLO - 05:43:32
4. PERGOLA MIRELLA - A.S.D. VENICE MARATHON CLUB - 06:08:34
5. MAI FRANCESCA - I MUSCOLI DEL LARIO - 06:16:04  


Trail degli Eroi: si parte domani mattina alle 6

In quattrocento in gara sui 46 km tra i luoghi della Grande Guerra

Ci siamo. Mancano poche ore e i quattrocento partecipanti al Trail degli Eroi partiranno dal Ristorante l'Antica Abbazia per un'avventura lunga quarantasei chilometri tra i luoghi sacri della Grande Guerra. Ognuno avrà il proprio ritmo, ammirando i panorami del Monte Grappa e magari scattando qualche fotografia seguendo la filosofia dello "Spirito Trail".
Domani mattina gli atleti per i primi chilometri correranno illuminando il proprio passo con le lampade frontali e nella salita verso Cima Grappa potranno godere dello spettacolo del sorgere del sole che illuminerà la pianura veneta.
Le previsioni meteo per domani mattina sono incoraggianti, le precipitazioni sono attese per le prime ore del pomeriggio quando la maggior parte dei partecipanti avrà già tagliato il traguardo. In quota le temperature saranno sui 5/7 gradi mentre i venti saranno pressoché assenti.
Al Trail degli Eroi si vivranno, anche grazie alla musica, delle emozioni legate ai ricordi della nostra storia, in Cima al Monte Grappa ci sarà il Coro degli Alpini Edelweiss che accompagnerà il passaggio degli atleti mentre al Col Campeggia il maestro Paolo Zanarella suonerà il piano incorniciato tra il verde dei prati. In località Finestron, dove gli atleti troveranno un punto di ristoro, gli organizzatori hanno previsto un complesso che diffonderà tra gli alberi note jazz.
Per quanto riguarda la lista degli atleti più titolati per la vittoria finale tra la starting list troviamo il podio al completo della prima edizione, Mirko Righele, Fabio Caverzan e Nicola Giovanelli. Tra i tre pretendenti quello in miglior condizione è il primierotto Nicola Giovanelli già vincitore della Cortina Trail, della Camignada poi siè Refuge e dell'Ecomaratona dei Cimbri. Da segnalare anche la presenza di Filippo Salaris ultramaratoneta arrivato settimo all'ultima Marathon des Sables.
Tra le donne Chiara Parigi, vincitrice a giugno dell'ultima edizione della Cortina Trail e Michela Ipino si contenderanno la vittoria al femminile.
I vincitori durante le premizioni che inizieranno alle ore 15 potranno alzare al cielo gli speciali trofei del Trail degli Eroi, pezzi unici, in ceramica, creati appositamente dai maestri di Nove, terra di ceramica.


Cavalls: primi Jornet e Picas ma muore una concorrente

Record di gara maschile e femminile. Il lutto nella notte

ULTIM'ORA - Nella notte una concorrente della Cavalls del Vent è morta all'ospedale di Begà a causa di un arresto cardiaco seguito a un grave stato di ipotermia. La direzione di gara ha deciso un minuto di silenzio alle 10,30 e sospeso la premiazione. Dei 1.000 runner al via solo 183 hanno concluso la gara a causa delle condizioni meteo avverse. 

LA CRONACA - La seconda tappa spagnola delle Ultra SkyMarathon® Series ha regalato a tutti gli appassionati della specialità forti emozioni lungo tutti gli 84 chilometri e 6.089 metri di dislivello positivo del percorso. Una gara dura. «I just wanna race these hard mountain races, the best racing the best» come dichiarerà poi all’arrivo l’americano Anton Krupicka. Una gara resa ancora più difficile dalle avverse condizioni meteorologiche. La pioggia battente e le basse temperature hanno infatti accompagnato ininterrottamente i mille atleti partecipanti dalla partenza all’arrivo.

PARTENZA VELOCE - Alle ore 8:30 tutti i top runner escono insieme dall’hotel Ca l’Amagat per raggiungere la piazza della partenza da vie secondarie. La partecipazione del pubblico è degna dei grandi eventi e per tutti loro è una vera e propria ovazione. Il paese di Bagà accoglie quindi l’elite mondiale dell’ultra trail running nel migliore dei modi. Come consuetudine, la gara parte con un ritmo elevato. I migliori cercano di fare selezione fin dalle prime battute. Al termine della prima salita al Refugi Niu de l'Àliga (2.520 m), dopo 14 km di gara, tutto faceva presagire una lotta interna tra gli atleti spagnoli del Team Salomon; Kilian Jornet e Tofol Castanyer avevano infatti un vantaggio di 6’ su Miguel Heras e dietro di loro gli unici che riuscivano a tenere il passo sembravano essere il tedesco Philpp Reiter e l’americano Dakota Jones. Anton Krupicka transitava in decima posizione ma nella successiva discesa al Refugi del Serrat i de les Esposes (1.511 m), incominciava progressivamente a guadagnare posizioni in classifica.

KRUPICKA RECUPERA - Al termine della seconda grande salita della gara al Refugi de Prat d'Aguiló (2.010 m), la classifica incominciava a cambiare volto con Kilian Jornet sempre in prima posizione (4h 49’ 36’’) ma seguito proprio da Anton Krupicka (4h 52’ 13’’) e da Dakota Jones (5h 03’ 52’’). A seguire Tofol Castanyer (5h 04’ 12’’) che da li a poco sarà poi costretto al ritiro per il freddo (mandibola bloccata, crisi spasmodica e temperatura corporea scesa a 32°) come il connazionale Miguel Heras. Il freddo e la pioggia mettono quindi a dura prova gli atleti.

VITTORIA ALL'ULTIMA SALITA - Al Refugi Lluis Estasen (1.668 m), dopo 55 km, Kilian Jornet e Anton Krupicka sono insieme e per loro si preannuncia un finale di gara tirato e nello stesso tempo tattico. Ci si interroga se l’epilogo sarà come la Western States del 2010, dove Anton ebbe la meglio su Kilian, o come quello, sempre della Western States ma nel 2011, dove fu lo spagnolo a prevalere. In realtà a fine gara Kilian mi confessa che è stato proprio su quella salita che ha capito che avrebbe potuto avere buone possibilità di vincere la gara; nei tratti in cui ha provato ad allungare si è infatti accorto di come Anton non fosse in grado di tenere il passo. Nella sua testa, quindi, avrebbe vinto la gara sull’ultima salita come poi è avvenuto. Dal Refugi del Gresolet (1.243 m) Kilian Jornet allunga il passo e Anton Krupicka cerca invano di resistergli. A 20 chilometri dalla conclusione il distacco tra i due è comunque di soli 3 minuti. Dietro di loro, a circa un quarto d’ora, Dakota Jones e a mezz’ora Philipp Reiter. Sulla linea del traguardo i tempi finali sono eloquenti: primo Kilian Jornet in 8h 42’ 22’’ e secondo Anton Krupicka in 8h 49’ 56’’. Entrambi sotto il tempo record stabilito lo scorso anno da Miguel Heras in 8h 57’ 32’’. Seguono Dakota Jones in 9h 26’ 25’’. Per tutti e tre grande ovazione del pubblico con migliaia di fan alla ricerca di una fotografia e un autografo.

DONNE SUPERSTAR - Tra le donne, gara altrettanto combattuta con tre protagoniste assolute, Nuria Picas, Anna Frost ed Emile Forsberg. Ed è proprio quest’ultima, alla sua prima esperienza nelle ultra distanze, che si porta in testa alla già sulla prima salita. Le tre atlete daranno vita a continui avvicendamenti fino al traguardo finale che vede prima Nuria Picas in 10h 34’ 42’’, seconda Anna Frost in 10h 35’ 24 e terza Emelie Forsberg 10h 39’ 51’’. Tutte e tre abbondantemente sotto il record dello scorso anno stabilito dalla stessa Picas in 11h 37’ 43’’. Prossimo appuntamento per le Ultra SkyMarathon® Series il 28 ottobre a Millau, in Francia, in occasione de La Course des Templiers.    


Mizuno Breath Thermo

L'underwear che genera calore

Lanciata nel 2005, la collezione d’intimo tecnico Mizuno è ora declinata in 4 linee e ha come comune denominatore il filato Breath Thermo, in grado di trasformare l’umidità corporea in calore. L’apporto termico del tessuto nipponico è quantificabile in 2-3°C. Un contributo quattro volte superiore a quanto garantito da fibre naturali come la lana o isolanti quali le piume d’oca. Ciò grazie a una trama particolarmente fitta del filato che crea un primo attrito tra le molecole d’acqua e quelle del tessuto, generando energia e quindi calore, e un secondo attrito interno alle molecole di vapore acqueo trattenute dal filato. Breath Thermo, oltre che termoregolante, è traspirante, antibatterico e inodore. Anche se sottoposto a un elevato numero di lavaggi non va incontro a derive alcaline e, pertanto, non altera il ph naturale della pelle. Come accennato, la collezione underwear Mizuno si divide nelle linee gemelle LightWeight, per temperature da +15°C a -5°C, e MidWeight, da + 10°C a -10°C, Virtual Body, una sorta di ‘seconda pelle’ ideale per lo scialpinismo, Compression, forte d’inserti a sostegno della muscolatura, e Heavy Stretch Tubolar, priva di cuciture e caratterizzata da alternanze di tessuto che favoriscono la massima traspirazione. Lanciata nel 2005, la collezione d’intimo tecnico Mizuno è ora declinata in 4 linee e ha come comune denominatore il filato Breath Thermo, in grado di trasformare l’umidità corporea in calore. L’apporto termico del tessuto nipponico è quantificabile in 2-3°C. Un contributo quattro volte superiore a quanto garantito da fibre naturali come la lana o isolanti quali le piume d’oca. Ciò grazie a una trama particolarmente fitta del filato che crea un primo attrito tra le molecole d’acqua e quelle del tessuto, generando energia e quindi calore, e un secondo attrito interno alle molecole di vapore acqueo trattenute dal filato. Breath Thermo, oltre che termoregolante, è traspirante, antibatterico e inodore. Anche se sottoposto a un elevato numero di lavaggi non va incontro a derive alcaline e, pertanto, non altera il ph naturale della pelle. Come accennato, la collezione underwear Mizuno si divide nelle linee gemelle LightWeight, per temperature da +15°C a -5°C, e MidWeight, da + 10°C a -10°C, Virtual Body, una sorta di ‘seconda pelle’ ideale per lo scialpinismo, Compression, forte d’inserti a sostegno della muscolatura, e Heavy Stretch Tubolar, priva di cuciture e caratterizzata da alternanze di tessuto che favoriscono la massima traspirazione.


Tutto pronto per Cavalls del Vent

Ecco i possibili protagonisti

A Bagà (Spagna) è tutto pronto per la quarta e penultima prova delle Ultra SkyMarathon® Series promosse dalla ISF. Dopo la Transvulcania (Spagna, 82 km) a maggio, la SpeedGoat (Stati Uniti 50 km) a fine luglio e il Trofeo Kima (Italia, 50 km) a fine agosto, domani si svolgerà la Ultra Cavalls del Vent su un percorso di 84 km e 6.000 metri di dislivello positivo all’interno del Cadi-Moixeró National Park. Un ritorno in Spagna, quindi, questa volta sui Pirenei e con una lista di partenti degna di nota, sia per il numero, 1000, sia per la presenza di molti atleti di vertice. Lo scorso anno la corsa è stata vinta dallo spagnolo Miguel Heras (8h 57’ 32’’) e dalla connazionale Nuria Picas (11h 37’ 43’’).

I PROTAGONISTI - Kilian Jornet (ESP), vincitore della SpeedGoat e del Trofeo Kima e terzo alla Tranvulcania. Attualmente guida la classifica generale delle Ultra SkyMarathon® Series con 278 punti. Philipp Reiter (GER), secondo  in classifica con 188 punti, è reduce da due ottimi sesto posti ottenuti alla SpeedGoat e al Trofeo Kima. Dakota Jones (USA) sesto in classifica con una sola gara disputata. Dopo il trionfo alla Transvulcania tutti si aspettano un’altra esaltante sfida con Kilian Jornet. Miguel Heras (ESP) è la prima volta quest’anno che partecipa a una gara del circuito. E’ il vincitore delle due ultime edizioni della corsa. Tòfol Castañer (ESP), vincitore quest’anno al Giir di Mont in Italia e recentemente alla CCC®. Lo scorso anno aveva concluso la gara in seconda posizione. Anton Krupicka (USA), alla Transvulcania si era presentato da spettatore, questa è la sua prima apparizione ufficiale in una gara in Europa. In classifica generale è undicesimo dopo il 4quarto posto ottenuto alla SpeedGoat. E poi ancora, tra i possibili protagonisti, Joe Grant (USA), Jordi Ben Ginesta (ESP), Armando Teixeira (POR), Terry Conway (GBR)

LE PROTAGONISTE - Anna Frost (NZL), leader del circuito con 200 punti dopo le vittorie alla Transvulcania e alla SpeedGoat. Nuria Picas (ESP), è seconda in classifica generale a soli 12 punti dalla Frost. Ha vinto il Trofeo Kima ed è arrivata seconda alla Transvulcania. E’ la vincitrice in carica della corsa. Emelie Forsberg (SWE), dopo il secondo posto al Trofeo Kima, cerca una conferma importante nelle ultra distanze. Emma Roca (ESP), quest’anno terza all’Ultra-Trai® du Mont-Blanc®r. Lo scorso anno ha concluso l’Ultra Cavalls del Vent in terza posizione.  


Lizzy Hawker star della Spartathlon

La vincitrice UTMB oggi in gara in Grecia

246 chilometri da Atene a Sparta. Su strada, prati, sterrati. Con 1200 metri di dislivello. Partenza oggi da Atene e arrivo domani a Sparta. Una gara mitica la Spartarhlon, una gara che quest'anno festeggia le 30 edizioni e vede al via Lizzy Hawker. La britannica del team The North Face dovrà vedersela con altri big: l'austriaco Markus Thalman, Akiko Sakamoto, South Kimi, Sumy Inagkaki, Chiroko Okigiama e Sylvia Loubiks. Tutti atleti e atlete che hanno vinto la gara o si sono piazzati ai primissimi posti…
 


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