Serafini e Pivk campioni italiani di Skymarathon
I due skyrunner si sono aggiudicati il Trofeo Scaccabarozzi
Non è un caso che il duello sulle vette della Grigna sia stato tra Silvia Serafini ed Emanuela Brizio. L'allieva e la maestra, il futuro dello skyrunning italiano e l'atleta compiuta. Oggi lungo i 43 chilometri del Trofeo Scaccabarozzi - Sentiero delle Grigne, nel lecchese, si è scritta una bella pagina di sport, con il friulano Tadei Pivk e la veneta Silvia Serafini vincitori della gara e del Campionato italiano Skymarathon. Prova dura, tecnica, con alcuni tratti attrezzati e discese impegnative. Gara subito dura per il ritmo imposto dal triatleta Daniel Antonioli, passato al primo posto sulla Grignetta. Poi l'esperienza di Tadei Pivk, dello spagnolo Miguel Heras e dell'inglese Tom Owens è venuta fuori e il terzetto ha combattuto fino a quando Pivk ha preso il sopravvento con il tempo finale di 4h 45' 38" davanti a Heras (4h 47' 19") e Owens (4h 51' 00"). A seguire: Dakota Jones, Franco Sancassani, Daniel Antonioli, Fabio Bazzana, Stefano Butti, Riky Lightfoot e Julien Chorier.
GARA FEMMINILE - Silvia Serafini, il giovane talento di Oderzo, ed Emanuela Brizio hanno fatto a lungo gara insieme, sfidandosi sulle ripide salite e discese. La Serafini ha pagato un po' la giovane età subendo una crisi e vedendosi staccare dalla Brizio. Il tempo di metabolizzare una bustina di gel ed ecco che , allo scollineamento, il duello è ripreso e la discesa ha decretato il successo con il tempo di 5h 54' 39". Secondo posto per Emanuela Brizio (6h 03' 22") e terzo per Debora Cardone (6h19' 43'').
LA MEZZA - Due vittorie, due titoli nazionali assegnati ai vincitori di gara. Eppure la giornata ha riservato anche altre emozioni, con le vittorie di Ionut Zinca (2h 01' 29'') e Paola Romanin (2h 31' 14'') nella 'mezza'. Dietro a Zinza Luca Bortot e Nicola Montecalvo, mentre la Romanin ha superato Miravalle e Combi.
Fulvio Dapit 'sbanca' il Sellaronda
Secondo Piazza davanti a Beccari
Grande prestazione di Fulvio Dapit al Sellaronda Trail di questa mattina. Il poliziotto friulano residente a Racines (Bz) non ha solo vinto la gara dolomitica, ma anche battuto il record di percorrenza con 5 ore, 27 minuti e 50 secondi per completare i 53,9 km del percorso con un dislivello di 3486 metri di dislivello attorno al Gruppo del Sella. Dapit ha preceduto di 24 secondi il gardenese Georg Piazza e di 43 secondi Filippo Beccari di Livinallongo. Al quarto posto Paolo Gotti, giunto al traguardo con un ritardo di 5 minuti e 20 secondi, Tra le donne vittoria di Kasia Zajac.
Tor des Geants interrotto al km 303
Gara terminata a causa delle condizioni del Col Malatrà
La direzione di gara del Tor des Geants ha deciso di fare terminare la gara a St. Rhemy en Bosses, al km 303, a causa delle pessime condizioni del Col Malatrà (che sfiora quota 3.000), dove il gelo crea problemi per la sicurezza. Dunque solo 73 concorrenti hanno raggiunto Courmayeur. In mattinata altri 73 atleti erano a St. Rhemy e più di 200 ancora in gara.
Classifica attualizzata TDG: Saroglia sarebbe quinto
Abbiamo provato a sottrarre i tempi delle soste per interruzione
Dal comunicato Tor des Géants del 13/09 alle ore 19:14:
In relazione alle sospensioni della gara di mercoledì 12 settembre dalle ore 01:20 alle ore 09:30 (causa frana) e giovedì 13 settembre dalle ore 03:30 alle ore 09:00 (causa tempo avverso) si comunica che i tempi di cronometraggio sono provvisori e saranno normalizzati alla fine della corsa. La classifica attualmente visibile sul sistema di cronometraggio è, pertanto, da considerarsi non definitiva.
Ecco come verranno rideterminati i tempi di gara:
interruzione di giovedì 13 settembre: a tutti gli atleti, fatta eccezione per i primi cinque classificati, saranno decurtate dal tempo di gara 5H e 30 minuti
interruzione di mercoledì 12 settembre: ai soli atleti fermati al Rifugio Barmasse e alla base vita di Valtournenche verrà altresì decurtato il tempo di sosta forzata, calcolato tra l'orario di ingresso alla base vita di Valtournenche o al Rifugio Barmasse e l'orario di partenza dai due punti, al termine del periodo di sospensione (ore 09:30)
Abbiamo provato a ricalcolare i tempi effettivi di qualche atleta alla luce di questo comunicato ufficiale. Mauro Saroglia dovrebbe passare dalla sesta alla quinta posizione assoluta davanti a Franco Collè che ha concluso la gara senza interruzioni in 84h 15’ 59’’. Questi sono i calcoli:
Mauro Saroglia ha un tempo complessivo, incluse le pause forzate, di 97h 47’ 42’’. A questo vanno decurtate 8h 28’ per la sosta a Valtournenche e 5h3 0’ per la seconda sosta nei pressi del Col du Malatrà.
Il tempo effettivo di Saroglia risulterebbe quindi essere di 83h 49’ 42’’, inferiore a quello fatto registrare da Franco Collè.
L’organizzazione non ha ancora comunicato i tempi di ingresso degli atleti fermati al rifugio Barmasse e, quindi, i calcoli non possono essere completi. Non è però escluso che ci siano altre novità in merito alla classifica finale delle prime 10 posizioni. Marco Mangaretto, infatti, decurtate le pause (9h 26’ Valtournenche e 5h 30’ Malatrà) arriva a 84h 53’ 46’’ (a 37’ da Collè) e Marco Camandona (9h 05’ Valtournenche e 5h 30’ Malatrà) arriva a 86h 13’.
In campo femminile Sonia Glarey manterrebbe il secondo posto in classifica su Patrizia Pensa anche dopo il calcolo delle soste forzate. Il suo vantaggio risulta essere di 7’ 21’’.
Come verranno ricalcolati i tempi del Tor?
Le due interruzioni costringono a rivedere le ore di gara
Due sospensioni della gara, mercoledì 12 settembre dalle ore 01:20 alle ore 09:30 (causa frana) e giovedì 13 settembre dalle ore 03:30 alle ore 09:00 (causa tempo avverso). Il Tor des Geants è stato sicuramente disturbato dal maltempo. Ma come verranno ricalcolati i tempi tenendo conto delle pause forzate? Ecco come verranno rideterminati i tempi di gara:
interruzione di giovedì 13 settembre: a tutti gli atleti, fatta eccezione per i primi cinque classificati, saranno decurtate dal tempo di gara 5 ore e 30 minuti;
interruzione di mercoledì 12 settembre: ai soli atleti fermati al Rifugio Barmasse e alla base vita di Valtournenche verrà decurtato il tempo di sosta forzata, calcolato tra l'orario di ingresso alla base vita di Valtournenche o al Rifugio Barmasse e l'orario di partenza dai due punti, al termine del periodo di sospensione (ore 09:30).
Glarey e Pensa sul podio femminile
Tre italiane ai primi posti del Tor des Geants
Quando, alle 20 di giovedì, Patrizia Pensa ha tagliato il traguardo del Tor des Geants, si è delineato un podio femminile tutto azzurro. Dopo Francesca Canepa, infatti, è arrivata a Courmayeur Sonia Glarey (alle 18,45). Due valdostane e una piemontese per un podio tricolore. Da segnalare che la Pensa si dimostra l'atleta perfetta per il Tor, ancora sul podio dopo il secondo posto dell'anno scorso. La Glarey ha fermato il cronometro su 104h 45' 54'', la Pensa su 106h 00' 15'', ma i tempi dovranno essere attualizzati con le due pause forzate quando la gara è stata interrotta.
Francesca Canepa vince il Tor des Geants al femminile
La valdostana è arrivata a Courmayeur alle 13,13
Francesca Canepa alle 13,13 ha tagliato il traguardo del Tor des Geants, vincendo la gara femminile. Dopo il secondo posto all'Ultra-Trail du Mont Blanc un risultato pesantissimo per l'atleta del Team Vibram. Un risultato che proietta Francesa nell'olimpo delle atlete endurance. La Canepa è al momento l'unica donna ad avere tagliato il traguardo di Courmayeur ed è ancor più rilevante il piazzamento nella classifica assoluta, al settimo posto. «Provo a fare il Tor, così mi tengo in allenamento, certo, io non riesco ad andare piano, andrò alla mia velocità e poi vedo cosa succede» ci aveva detto il lunedì dopo la vittoria della UTMB. Invece... Il tempo di gara è di 99h 13' 56'', ma questo dato non tiene conto delle due interruzioni, l'ultima questa notte, pertanto all'arrivo dell'ultimo concorrente, nel fine settimana, verrà aggiornato. Due interruzioni pesanti, a casua del maltempo, quelle nelle quali è incorsa la Canepa, l'ultima questa notte quando la visbilità era pessima e la valdostana ha perso per qualche istante il percorso, per fotuna subito ritrovato.
Perez, analisi di una vittoria
Lo spagnolo ha costruito il successo nella seconda parte di gara
Il grafico relativo ai distacchi progressivi dei primi 5 classificati al Tor des Géants 2012 sintetizza quanto è avvenuto da domenica mattina a mercoledì pomeriggio lungo le alte Vie numero 1 e 2 della Valle d’Aosta. Un intreccio di linee che rappresentano altrettante storie, incontri, tratti in solitaria e in compagnia, momenti di crisi e di euforia. In poche parole, rappresentano la passione dei primi cinque Giganti del Tor 2012. Per tutti loro, come per gli altri 400 concorrenti ancora in gara, esiste un unico voto: 10 e lode.
LA SFIDA PER IL PRIMO POSTO - Il Tor des Géants 2012 ha regalato a tutti gli appassionati emozioni ininterrotte per tutte le 75 ore di gara del primo arrivo. I primi tre classificati, Oscar Perez, Gregoire Millet e Christophe Le Saux, sono tutti transitati almeno una volta in testa alla corsa.
Millet è stato il protagonista assoluto fino a Valtournenche, con un unico cedimento nei pressi di Gressoney. Da Valtournenche in poi, invece, il protagonista assoluto del Tor 2012 è stato lo spagnolo Oscar Perez. Il solo Millet è riuscito a recuperare qualcosa nei pressi dell’ultima base vita di Ollomont. Per il resto, i parziali dall’uscita di Valtournenche all’arrivo, ovvero gli ultimi 100 chilometri di gara, descrivono molto bene quanto sia accaduto: Oscar Perez 23h 45’, Gregoire Millet 27h 45’, Christophe Le Saux 27h 40’.
Per i parziali a metà gara: Da Courmayeur a Sassa (161 km), Oscar Perez ha impiegato 29h 12’ 01’’; da Sassa a Courmayeur (171 km) 46h 44’ 30’’.
LA SFIDA PER IL QUARTO POSTO - Lo spagnolo Pablo Criado Toca e l’italiano Franco Colle hanno condotto una gara quasi simile, spesso e volentieri appaiati, alternandosi uno davanti all’altro svariate volte.
A Bosses, Colle sembra aver tentato l’ultimo attacco portandosi a soli 33’ dallo spagnolo dopo che era entrato nella base vita di Ollomont con 1h 17’ di svantaggio. E' poi riuscito a mantenere lo stesso distacco fino a Courmayeur dove è giunto con 38’ su Criado Toca.
Lungo l’intero percorso hanno avuto solo due cali abbastanza evidenti rispetto ai primi in classifica. Il primo nel tratto compreso tra Donnas e Niel, dove hanno perso tra le quattro e le cinque ore circa, il secondo tra Valtournenche e Ollomont dove hanno perso circa tre ore. Da Ollomont a Courmayeur, invece, il loro tempi sono in linea con i primi, per Franco colle addirittura il secondo tempo parziale di 13’ superiore solo a quello del vincitore Perez.
Tor des Geants, un'altra interruzione nella notte
Fermata anche la Canepa. Perez ha corso sempre nel gruppo di testa
Immaginate di dover percorrere a piedi la distanza compresa tra Torino e Livorno. Nel mezzo inseriteci l’ipotesi di dover salire sulla cima di un grattacielo di 8.000 piani e poi ridiscendere. Questo ipotetico sforzo può riassumere solo numericamente i numeri del Tor des Géants. Per renderlo veritiero, bisognerebbe però aggiungere altre difficoltà quali il terreno quasi sempre accidentato, lunghi tratti su pietraie, la quota, il sonno, il vento, il freddo e addirittura la neve. In sostanza, bisognerebbe percorrere interamente le Alte Vie numero 1 e 2 della Valle d’Aosta che delimitano il confine della regione per quasi 340 chilometri e 24.000 metri di dislivello positivo. Questo è il Tor des Géants, una prova che solo fino a tre anni fa era follia solo immaginarla.
INTERRUZIONI - Le avverse condizioni meteorologiche hanno caratterizzato questa terza edizione del Tor des Géants. Dopo l’interruzione a Valtournenche a causa di una frana, tutti i circa 400 concorrenti ancora in gara sono stati nuovamente fermati questa notte alle 3,30 a causa della neve e del forte vento che nella notte hanno letteralmente spazzato via la segnaletica nella zona del Col Malatrà. Tra i primi fermati, anche la leader della classifica femminile Francesca Canepa. La nuova partenza questa mattina alle 9.
PEREZ SUPERSTAR, LE SAUX REGOLARE - Questa fantastica cavalcata alpina è stata vinta ieri dallo spagnolo Oscar Perez (1973) con il nuovo tempo record di 75h 56’ 31’’. Dietro di lui, secondo e terzo, i francesi Gregoire Millet in 78h 50’ 03 e Christophe Le Saux in 80h 14’ 14’’. Dietro di loro, quarto Pablo Criado Toca in 83h 37’ 29’’ e quinto l’italiano Franco Colle in 84h 15’ 59’’.
Per lo spagnolo Oscar Perez, questa vittoria si aggiunge a un palmarès già ricco di grandi risultati come le vittorie di quest’anno nell’Andorra Ultra Trail di 170 chilometri e nel Grand Raid Occitan di 148 chilometri e quella dello scorso anno nel Grand Raid des Pyrénées di 160 chilometri solo per citarne qualcuna.
Dopo le 80h 27’ 33 di Ulrich Gross nel 2010 e le 79h 58’ 26’’ di Jules Henry Gabioud nel 2011, il nuovo tempo fatto registrare da Oscar Perez costituisce un ulteriore punto di svolta nella storia della competizione. Per quanto riguarda invece il terzo posto di Le Saux e il quarto di Criado Toca, sono i primi due concorrente che riescono a ripetersi a grandi livelli per il secondo anno consecutivo; Le Saux lo scorso anno arrivo secondo e Criado Toca terzo.
SUBITO TRA I PRIMI - A differenza delle due edizioni passate, i primi tre concorrenti all’arrivo non sono usciti sulla distanza ma hanno condotto la gara fin dalle prime battute. Nel primo punto di rilevamento cronometrico posto a La Thuile, dopo soli 18 chilometri di gara, Le Saux e Perez transitavano infatti già in prima e seconda posizione mentre Millet era ottavo. I cinque concorrenti che a distanza di quasi 20 ore dal primo arrivo sono giunti finora al traguardo, sono anche gli unici che non hanno dovuto subire soste forzate causa maltempo.
Cresce l'attesa per il Sellaronda Trail Running
Il 15 settembre si chiude il Salomon Trail Tour Italia
Ci sono tutte le prerogative per un'edizione di rilievo del Sellaronda Trail Running, l'impegnativa maratona podistica in programma sabato 15 settembre con partenza e arrivo quest'anno a Colfosco, inclusivo del passaggio nelle quattro valli ladine Val Badia, Livinallongo, Val di Fassa e Val Gardena.
La prima riguarda la validità, visto che la competizione chiuderà ufficialmente il prestigioso circuito Salomon Trail Tour Italia ed avrà il compito di assegnare i nuovi titoli 2012. Le iscrizioni, che fino alla mezzanotte di giovedì 13 settembre sono fissate nella quota di 60 euro, quindi 70 euro nelle ultime 24 ore, hanno raggiunto quota 150 adesioni, le previsioni meteo lanciano messaggi positivi e c'è grande interesse anche per la presenza di atleti di indubbio valore.
INSAM PROVA A RIPETERSI - Primo fra tutti il vincitore di dodici mesi fa, il gardense Christian Insam, specialista delle competizioni su lunga distanza, che sulla carta dovrà soprattutto guardarsi da due atleti con un pedigree di tutto rispetto, seppure più a loro agio in gare più corte come chilometraggio. Si tratta del fiemmese Paolo Larger e del friulano Fulvio Dapit, due esperti di pendenze, verticalità e gestione delle risorse, perché la competizione lunga ben 53,9 km richiede attenzione anche nel dosaggio delle energie. In seguito al principio di alternanza, come la competizione sorella di sci alpinismo, il Sellaronda Trail Running quest'anno partirà dalla località badiota di Colfosco, quindi i partecipanti transiteranno per i centri abitati di Corvara, Arabba, Canazei e Selva, affrontando il Bec de Roces nei pressi del Passo Campolongo, per salire al Passo Pordoi, transito al Passo Sella, salita sulla Dantercepies per raggiungere il traguardo situato a Colfosco. Un percorso altamente spettacolare, in un contesto paesaggistico decisamente affascinante, che prevede un dislivello complessivo in salita di 3486 metri.
PICCOLE MODIFICHE AL PERCORSO - Rispetto allo scorso anno gli organizzatori delle quattro valli, coordinati da Diego Salvador, patron anche della prestigiosa Dolomites SkyRace andata in scena a fine luglio in Val di Fassa, hanno deciso di porre una lieve modifica al percorso nel tratto di discesa che da Passo Pordoi porta a Canazei, e altresì saranno allungati i tempi di passaggio ai cancelletti di 15 minuti a valle e il tempo finale massimo verrà portato a 11 ore anziché le 10 del 2011.
Tornando ai possibili protagonisti saranno presenti alcuni fra gli esperti di gare trail, come i due dominatori di alcune delle gare del circuito Salomon Matteo Pigoni e Simona Morbelli, ma anche tanti skyrunner del Trentino Alto Adige, che si sono preparati accuratamente in queste settimane per ben figurare nella competizione di casa.
ULTIMA TAPPA DEL SALOMON TRAIL TOUR ITALIA - La classifica del Salomon Trail Tour Italia, ad una prova dal termine, vede al comando il ligure Pablo Barnes davanti al piemontese Sergio Vallosio, al trentino Cristiano Campestrin e al modenese Matteo Pigoni, mentre nella graduatoria femminile sta primeggiando la piemontese Simona Morbelli, davanti alla bergamasca Simonetta Castelli e alla comasca Sabina Bacinelli.
Il programma prevede alle ore 16 di venerdì 14 settembre l'apertura dell'ufficio gare presso la Sala Tita Alton di Colfosco (vicino alla chiesa), quindi alle 18.30 il briefing tecnico. Sabato mattina lo start verrà dato alle 6 del mattino, mentre l'arrivo dei primi concorrenti è previsto per le ore 12. Chiusura cancelletti alle 17 e premiazioni alle 18.
Test 2013: fine prima parte
In archivio la prova degli scarponi grantour. Allo Stelvio nevica fitto
Conclusa la prima sessione dei test materiali in vista della Guida all’acquisto di Ski-alper; pubblicazione interamente dedicata alle prove sul campo dei prodotti da scialpinismo. Oggi, durante l’unica finestra di tempo accettabile, sono stati messi a dura prova gli scarponi grantour. Alcune ore di nuvole basse e manto compatto prima della fitta nevicata che, tuttora, sta imbiancando lo Stelvio. Questa prima full immersion, cui faranno seguito due ulteriori, intense, sessioni sul campo, ha consentito al nostro team di testare attacchi, scarponi, sci e pelli sia race sia grantour. Verdetti, in ogni caso, non definitivi, dato che torneremo fuori pista non appena il manto nevoso cambierà, così da stressare nuovamente i prodotti in presenza di condizioni prettamente invernali e inserire alcune importanti novità arrivate in redazione in questi giorni.
I NOSTRI PARTNER - Nel frattempo, un doveroso ringraziamento va a quanti hanno reso possibile questo primo appuntamento: in primis i nostri partner ufficiali ATK Race, che ha messo a disposizione gli attacchi SL World Cup e RT destinati rispettivamente agli sci race e grantour, Ski Trab, che ha fornito gli esemplari di Duo Race Aero e Duo Freerando Light per il test degli attacchi, delle pelli e degli scarponi, Pomoca, le cui pelli hanno accompagnato ogni nostro movimento sulla neve, Karpos, che ha interamente vestito testatori e staff, Camp, i cui caschi hanno garantito confort e sicurezza in ogni frangente, Julbo, protettrice dei nostri occhi grazie alle lenti fotocromatiche dei propri occhiali, e Microgate, che nella persona di Francesco Santus ha portato direttamente in ghiacciaio un kit professionale per il cronometraggio, utilizzato per rilevare la scorrevolezza delle pelli. Senza dimenticare Sifas (Società Impianti Funiviari Allo Stelvio), che ha garantito libero accesso al ghiacciaio, e, soprattutto, gli Hotel Thoeni 3000 e Folgore, ‘case ufficiali’ di Ski-alper.
UN TEAM DI ALTISSIMO LIVELLO - Impossibile, inoltre, non ringraziare Guido Salvetti, tester e titolare del negozio specializzato Punto Sport di Sonico (BS), che ha personalmente montato e curato ogni attrezzo, così come Guido Valota, testatore, membro dello staff e fondista di alto livello il cui contributo, specie durante la prova di scorrevolezza delle pelli, è risultato indispensabile. Come da tradizione, i tester storici di Ski-alper Alain Seletto e Andrea Basolo hanno dimostrato di avere piedi e testa per poter interpretare, ‘interrogare’ e portare al limite qualsiasi prodotto in qualsiasi condizione di neve. Due fuoriclasse che, ancora una volta, non hanno tradito le aspettative. Un grazie, infine, a Umberto Isman, responsabile della sezione Touring della rivista, capace di calarsi immediatamente nella parte di tester degli sci grantour. Appuntamento a tra due settimane: sarà tempo di freeride mountaineering!
Tor: Perez verso la vittoria finale
Mancano circa 30 km alla conclusione per lo spagnolo
Lo spagnolo Oscar Perez conduce attualmente il Tor des Géants 2012. Per lui, circa 30 km alla conclusione di questa avventura. Davanti a lui, un’ultima insidia costituita dall’ascesa al Col du Malatrà a 2.934 metri di quota.
Alle 7:52 di questa mattina è transitato a Bosses dopo 303 km di gara e 69h52’ complessivi.
Perez è passato in testa nei pressi di Saint Jacques, 222 km, e da quel punto ha continuato ad incrementare il suo vantaggio sui diretti inseguitori. All’uscita dell’ultima base vita di Ollomont, dopo 283 km, aveva un vantaggio di 1h25’ su Gregoire Millet e di 3h35’ su Christophe Le Saux. Seguono in classifica Franco Colle, Pablo Criado Toca, Marco Zanchi e Enrico Viola.
A Bosses, Oscar Perez è di poco sotto il tempo fatto registrare lo scorso anno da Marco Gazzola quando era in testa alla corsa.
Sul fronte maltempo, la pioggia battente e le basse temperature hanno accompagnato gli atleti nel corso della terza notte di gara. Si parla di un’interruzione della corsa verso le 2:00 di questa notte dal rifugio Barmasse, al 240esimo km, a causa di una frana. Gli unici atleti che sono riusciti a transitare dovrebbero essere i primi 6 della classifica. Per i diretti inseguitori, una pausa ormai prolungata di svariate ore. Tra i primi atleti fermati, anche la leader femminile Francesca Canepa. All’entrata di Valtournenche, il suo vantaggio sulla seconda in classifica, Patrizia Pensa, era di 9h30’ circa.