Adamello Ski Raid, tracciatura del percorso completata

Domenica impianti gratuiti per il pubblico dalle 5.30 alle 7.30

È tutto pronto a Ponte di Legno e al Passo del Tonale per la quarta edizione dell'Adamello Ski Raid, la prestigiosa maratona di sci alpinismo in programma domenica 7 aprile che ha doppia validità come prova del circuito internazionale La Grande Course e come atto conclusivo di Coppa delle Dolomiti.

TRACCIATURA COMPLETATA - Gli organizzatori in questi giorni hanno tracciato completamente il percorso che misura 44,5 km, con un dislivello in salita di 4000 metri, in discesa di 4380 metri, che comprende 5 salite e 9 cambi di assetto e 3 passaggi attrezzati con gli sci in spalla.

Un itinerario altamente suggestivo, che ripercorre gran parte dei luoghi della Guerra Bianca e transita per tre rifugi importanti come il Città di Trento al Mandrone, il rifugio Garibaldi e il rifugio ai caduti dell’Adamello alla Lobbia Alta, e pure nei pressi della croce posta dopo la visita di Papa Giovanni Paolo II.

Una competizione dai numeri importanti, visto che gli iscritti sono oltre 700, o meglio 350 coppie visto che si tratta di una gara a squadre come da filosofia delle scialpinistiche più importanti, e che avrà al via i dominatori di questa stagione. Leader della Grande Course che fra l'altro fanno squadra e hanno decisamente tutti i favori del pronostico, ovvero i due francesi William Bon Mardion e Mathèo Jacquemod in campo maschile, con la coppia dell'Esercito Matteo Eydallin (primo in Coppa delle Dolomiti) e Damiano Lenzi come principali avversari, quindi l’iberica Mireia Mirò assieme alla transalpina Laetitia Roux fra le donne, pure loro leader del circuito internazionale.

Ieri lo staff ha concluso l'ultimo sopralluogo, mettendo in sicurezza alcuni tratti impegnativi e altamente spettacolari come il Passo degli Inglesi, le Roccette dell'Adamello, la discesa dal Canalino dell'Adamello e la discesa di Cresta Croce. Adesso la parola passa al meteo e, soprattutto, alla perturbazione prevista per la giornata di venerdì che dovrebbe portare altra neve, ma il grosso del lavoro è completato. Lo start è previsto alle ore 6 del mattino non più dal Passo del Tonale, bensì da località Tonalina (stazione intermedia da Ponte di Legno al Tonale a quota 1630 metri). Il primo tratto si sviluppa lungo le piste che portano al Tonale, allungando così la coda del gruppo per evitare intasamenti, fino a raggiungere Passo Presena (2296 metri) percorrendo il versante Paradiso. Al cambio assetto i partecipanti scendono poi verso il rifugioMandrone (altro tratto nuovo), per risalire poi verso il suggestivo Passo Tre Denti, con 500 metri di dislivello e continue inversioni (primo tratto inedito del tracciato). È poi previsto ancora un leggero dislivello verso Passo Bedole (3150 metri), l’attraversamento del ghiacciaio del Pisgana fino a Passo Venerocolo, per scendere verso il rifugio Garibaldi in un tratto con 500 metri di dislivello senza particolari difficoltà. Dal Garibaldi (2548 metri) si sale sul versante nord dell’Adamello, percorrendo sci nello zaino il tratto attrezzato del Passo degli Inglesi. Si prosegue poi fino alla base delle Roccette dell’Adamello raggiungendo la vetta che è pure il punto più alto della gara, ovvero 3539 metri. Cambio assetto e discesa lungo il versante sud fino a raggiungere la base del ghiacciaio del Pian di Neve, percorrendolo fino ai piedi di Cresta Croce, quindi una breve salita che porta al suggestivo passaggio di Cresta Croce (3300 metri), conosciuto per la croce in granito posata in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II. Ancora una discesa sul ghiacciaio passando per il rifugio Lobbia (3045 metri), dirigendosi poi verso sud-ovest per l’ultima salita nella valle che porta ai 3200 metri di Passo Valletta. Da questo punto inizia la tecnica, lunga e tanto attesa discesa del Pisgana che porterà gli atleti sul traguardo di Ponte di Legno (1250 metri) con arrivo nel centro del paese.

MATERIALE OBBLIGATORIO - Per questa edizione è stata inserita un'importante novità tecnica per i partecipanti, ovvero l'obbligatorietà degli occhiali e la maschera da sci di scorta nello zaino.

GLI IMPIANTI APERTI AL PUBBLICO -
Un'altra peculiarità dell'Adamello Ski Raid riguarda il pubblico. Gli organizzatori infatti per consentire ai tanti appassionati di seguire la competizione in quota, grazie alla disponibilità della società impianti, consentono la risalita gratuita degli impianti dalle 5.30 alle 7.30.  

 


Trofeo Parravicini 21 aprile: si chiude la Coppa Italia

Ancora aperti i giochi per la vittoria finale nel circuito

Il percorso, come vuole la tradizione, partirà a pochi metri dalla porta d'entrata del Rifugio Calvi. I responsabili del tracciato hanno aggiornato il percorso aumentando i tratti da affrontare con gli sci ai piedi e diminuendo quelli da percorre con gli sci nello zaino. In questi giorni si sono svolti i primi sopralluoghi in quota per iniziare la segnalazione del tracciato che conta ben sei salite. La prima raggiungerà il Passo Grabiasca a 2463 metri di quota, il Monte Reseda sarà la seconda asperità della giornata mentre la lunga salita al Monte Madonnino con l'ultima parte da affrontare a piedi sarà il giro di boa della competizione.
Dopo la vetta del Madonnino gli atleti scenderanno al Lago dei Curiosi per salire al Monte Cabianca, la Cima Coppi del Parravicini a 2601 metri di quota. A questo punto mancheranno due brevi salite, la prima di 250 metri di dislivello e la seconda, che porterà all'arrivo, di 70 metri di dislivello.
Il dislivello complessivo di sola salita è di 1900 metri mentre la lunghezza è di 17,2 chilometri.

IL PREMIO MARIO MERELLI - Anche quest'anno lo Sci Cai Bergamo ha istituito il premio Mario Merelli che consiste in premi d'assoluto valore come sci da scialpinismo in carbonio, pala e pelli. Gli attrezzi invernali saranno vinti in base a delle percentuali rispetto al tempo della squadra prima classificata. Saranno quindi gli atleti della "pancia del gruppo" ad aggiudicarsi gli ambiti premi.

ECCO LA SITUAZIONE ATTUALE DI COPPA ITALIA - Per quanto riguarda la classifica di Coppa Italia - Trofeo Scarpa, Matteo Eydallin (Esercito) dopo il secondo posto al Campionato Italiano di Madonna di Campiglio guadagna la prima posizione con 166 punti. In seconda posizione il valtellinese Lorenzo Holzknecht (sc Alta Valtellina) con soli 4 punti di svantaggio. Damiano Lenzi (Esercito), autore di una stagione in crescendo, è sul terzo gradino del podio virtuale con 146 punti.
In campo femminile, Gloriana Pellissier ha iniziato inesorabile la corsa verso la prima posizione nella classifica generale. Federica Osler del Team l'Arcobaleno è prima con 179, mentre la valdostana, portacolori del Centro Sportivo Esercito è seconda a soli 9 punti dalla vetta della classifica. In terza posizione un'altra atleta che tanto ha dato allo scialpinismo azzurro, Francesca Martinelli dello sci club Alta Valtellina, che ha totalizzato 155 punti.

LA PRESENTAZIONE AL PALAMONTI -
Il prossimo appuntamento in programma è la presentazione ufficiale del Trofeo Parravicini che si svolgerà mercoledì 10 aprile alle 18.15 nella sala conferenze del Palamonti a Bergamo.  


Colmen Trail 14 Aprile 2013 a Morbegno (SO)

Fioccano le iscrizioni per la gara sulla 'Montagna Magica'

Tutto tracciato il percorso gara del primo trail della provincia di Sondrio.
A due settimane dalla data d’esordio fissata per domenica 14 aprile, presso la segreteria del Team Valtellina stanno arrivando diverse adesioni e, nonostante il clima invernale, diversi trailer hanno già effettuato un primo sopralluogo.

«L’anello che abbiamo ideato prevede uno sviluppo di 19.5km con un dislivello positivo di 1300m – ha esordito il direttore gara Fabio Bongio -. Il nostro obiettivo è valorizzare l’attività  dell’associazione Colmen e di altre associazioni presenti sul territorio che in questi anni si sono occupate del rifacimento e segnatura di tutta la sentieristica della Colmen. Nei giorni scorsi, al fine di agevolare chi ama correre in quello che molti hanno ribattezzato 'il regno dei cervi' abbiamo completamente segnalato il tracciato gara con fettucce e frecce direzionali in legno».     

Ad entrare nei dettagli tecnici, ci ha invece pensato l’ex azzurro di skyrunning Giovanni Tacchini: «Partenza e arrivo saranno alla Colonia di Morbegno, ovvero nell’area verde a due passi dall’Adda e dal Ponte di Ganda che è uno dei simboli storici della città. La prima parte del trail prevede una salita lungo una facile strada asfaltata (circa 250m dislivello), fino a raggiungere la frazione di Santa Croce. Da qui comincia un veloce saliscendi molto panoramico che precede la discesa verso Campovico».       

Lasciato asfalto e ciottolato, si entra a tutti gli effetti nella “Montagna Magica” percorrendo i numerosi sentieri rimessi a nuovo dai ragazzi dell’associazione Colmen: «Vicino alla chiesetta dei Torchi Bianchi si sale per altri 250m, per poi tornare a perdere quota grazie ad una tecnica discesa che porta all’abitato di Paniga». Breve tratto pianeggiante, che permette di sciogliere le gambe in vista della parte clou: «Da Desco parte il nuovo sentiero che porta alla cima della "montagna magica" (dislivello positivo 700m circa). Lasciata alle spalle una breve rampa, il sentiero sale regolare girando attorno alla Colmen sino a prendere quello di cresta che porta alla cima (916m slm)».
Attraversati i caratteristici laghetti, ora ancora ricoperti di ghiaccio, si scende verso Dazio per l’ultima breve ascesa  (70m dislivello): «Sopra Cerido, inizia la  tecnica discesa che ci riporterà sulla strada panoramica percorsa all'andata e al ripido sentierino finale che precede l’arrivo».      

Tirando le somme, Bongio ha concluso: «Il tracciato è corribile, muscolare e panoramico. Lo abbiamo volutamente scelto non troppo lungo per dare a tutti la possibilità di prendervi parte e godere di uno scenario che in periodo primaverile è fantastico; con scorci sul vicino lago di Como e sulle montagne innevate della Valmasino. Il tutto con costo low e tanta passione».                     


Vertical Civetta a Sommacal e Corradini

Terminato il circuito Dolomiti sotto le stelle 2013

Ivan Sommacal si aggiudica l'ultima tappa della stagione 2012-2013 di 'Dolomitisottolestelle'. Ieri il forte atleta bellunese si è imposto nella sesta edizione del 'Vertical Civetta' organizzato dalla Sci Club Alleghe in collaborazione con il soccorso alpino locale, il rifugio self service Piani di Pezzè, AllegheFunivie Spa e ristoro La Stua, e ultimo appuntamento locale del lungo inverno con le pelli di foca.   

Circa 350 i metri di dislivello da affrontare per i quasi sessanta skialper che si sono presentati alla partenza in linea: dai Piani di Pezzè i partecipanti si sono inerpicati lungo la ripida pista Civetta, per raggiungere La Tiezza, nella zona del ristoro La Stua.    

Un percorso che Sommacal (Sc Valdobbiadene) ha messo alle spalle in meno di un quarto d'ora (14' 54"). Dietro di lui il compagno di squadra Olves Savaris (15' 00") e il portacolori della Sc La Valle Agordina Renzo De Zaiacomo (15' 18").   

Tra le donne vittoria di Marika Giovannini (Mai Zeder Team), che ha chiuso in 22' 22". Seconda Susanna Neri (Brenta Team) in 23' 22", terza Annalisa Marcon (Cai Agordo) in 23' 35".  
Per quanto riguarda le categorie junior, primi posti per Chantal Da Rios ed Erwin Ronzon.
Tra gli over successo per Angelo Da Campo.  

Si chiude così la stagione sugli sci di 'Dolomitisottolestelle'. L'appuntamento ora è a Bolzano, alla Fiera Prowinter in programma dal 17 al 19 aprile, per la premiazione della Prowinter Cup.  


Domenica parte la Sultan Marathon des Sables

Ski-alper presente con un inviato sul campo

Ritorna la mitica Sultan Marathon des Sables e per la prima volta Ski-alper sarà presente all’evento con un suo inviato. Una gara a tappe nel deserto sahariano, in Marocco, che nel corso degli anni è diventato l’evento di endurance outdoor più mediatico al Mondo.  La gara per eccellenza nei deserti. L’intuizione fu di Patrick Bauer, all’epoca fotografo al seguito della Parigi-Dakar, che nel 1984 decise di percorrere in solitaria una tappa della nota gara automobilistica. E così fu, con uno zaino da 35 litri contenente acqua e cibo, percorse 350 km in 12 giorni in completa autonomia. Due anni dopo, nasceva ufficialmente la Marathon des Sables con 23 concorrenti al via. Nei vari anni, sono ormai 13.000 i concorrenti che hanno portato a termine la prova.

NUMERI DA 'NUMERI UNO' - In 28 anni, un susseguirsi di eventi che hanno portato la competizione ad avere numeri assolutamente unici: un’organizzazione composta da 500 persone, 100 veicoli, 4 quad bikes, 2 elicotteri, 1 aeroplano … e 4 dromedari. Uno staff sanitario composto da 52 medici e paramedici, e poi ancora, 120.000 litri d’acqua minerale al seguito, 270 tende berbere e 3.000 kg di attrezzatura medica (5 km di bende, 2.700 cerotti, 125 litri di disinfettante, 230 litri di flebo reidratanti, 100.000 compresse di sali minerali, 2.500 paia di guanti chirurgici). La copertura mediatica è garantita da 2 TV accreditate (Eurosport e TV5MONDE), 15 emittenti radiofonichee da decine di giornalisti e fotografi accredittai. E poi ancora, 340.000 visite della pagina internet durante i giorni della gara nell’ultima edizione, più di 680 articoli su oltre 100 riviste e quotidiani.  Il tutto, sotto l’alto patronato di Sua Maestà Re Mohammed VI.

I FAVORITI - Quest’anno, tra i 1.200 concorrenti provenienti da 45 nazioni, i favoriti della vigilia sono: Salameh Al Aqra – JOR (1° 2012, 2° 2008 e 2010, 3° 2009 e 2011), Mohamad Ahansal – MAR (4 volte vincitore e 9 volte secondo), Rachid El Morabity – MAR (1° 2011), gli europei Christophe Le Saux – FRA (6° 2012), Anton Vencelj – SLO (4° 2010, 8° 2012), Vincent Delebarre – FRA (9° 2005) e gli italiani Marco Olmo (più volte nei top 10) e Antonio Filippo Salaris (7° nel 2012) capitanati dal mitico Paolo Zubani, con 25 edizioni al proprio attivo. Tra le donne, Lorence Klein – FRA (1° 2007, 2011 e 2012), Meryem Khali – MAR (2° 2012), Simone Kayser – LUX (3 vittorie) e Megan Hicks – USA (2° 2009).

In totale 6 tappe in 7 giorni, per 223 km complessivi in completa autosufficienza alimentare. Prima tappa domenica 7 aprile di 37,2 km. Ogni giorno, resoconti e aggiornamenti live dal nostro inviato Paolo Secco, già finisher della Sultan Marathon des Sables nel 2010.
 


Marmoleda Full Gas Race, si profila la sfida del 2012

Gia' iscritti i duellanti Nejc Kuhar e Filippo Beccari

Sono già arrivate le prime iscrizioni importanti alla seconda edizione della Marmoleda Full Gas Race, in programma sabato 13 aprile lungo i pendii della regina delle Dolomiti.
All’ufficio iscrizioni degli organizzatori, composto dalle principali realtà sportive dell’alta Val di Fassa, ovvero lo staff della Dolomites SkyRace, della Sellaronda Skimarathon, del Bogn da Nia Val de Fasha, de La Bela Ladinia, nonché l’importante collaborazione del soccorso alpino, hanno infatti confermato la propria partecipazione i due sci alpinisti che hanno animato la prima edizione. Si tratta dello sloveno Nejc Kuhar del team La Sportiva, che impiegò 1 ora 41 minuti e 39 secondi a concludere la sua prova e Filippo Beccari, atleta del Bela ladinia residente a Livinallongo, che dodici mesi fa concluse in piazza d’onore dopo un avvincente testa a testa con il rivale e staccando il tempo di 1 ora 43 minuti e 58 secondi.

INIZIATA LA PREPARAZIONE DEL PERCORSO - Nel frattempo lo staff del Comitato organizzatore composto da Diego Salvador, Ivano Ploner, Oswald Santin, Valerio Lorenzo e Mauro Sommavilla, in questi giorni hanno iniziato la tracciatura del percorso che si annuncia altamente spettacolare e suggestivo, con un dislivello positivo di circa 2100 metri per complessivi 18 chilometri toccando le cime più alte della Marmolada, in particolare Punta Rocca a quota 3265 metri e Punta Penia a 3342 metri, il punto più alto della gara. Una sfida alla regina delle Dolomiti che ha sempre un grande richiamo fra i più forti specialisti italiani e non solo, che hanno l’opportunità di gareggiare per gran parte del tracciato su quota decisamente elevate, sopra i 3000 metri. Ed è proprio questa la peculiarità di questa competizione, caratteristiche che pochi eventi possono mettere sul piatto. Una degna chiusura di stagione. Il via verrà dato presso il rifugio Cima 11 a quota 1080 metri, quindi subito verrà affrontata la prima salita di 1185 metri di dislivello, che porterà gli atleti al primo cambio a quota 3265 di Punta Rocca, per poi scendere fino a Pian dei Fiacconi (2626 metri). Cambio pelli e partenza verso Punta Penia (3342 metri) che è il punto più alto della competizione nonché la cima più alta delle Dolomiti, con 716 metri di dislivello dell'ascesa. Seguirà poi una discesa tecnica fino a Col di Bous (2160 metri) per poi risalire per circa 150 metri fino all'ultimo cambio pelli prima di tagliare il traguardo, previsto sempre al rifugio Cima 11.

ISCRIZIONI -
Le iscrizioni (quota 35 euro comprensiva di gadget e pranzo al rifugio Cima 11) sono aperte fino alle 15 di venerdì 12 aprile e dovranno essere effettuate on line sul sito www.marmoledafullgasrace.com.
La cifra va versata sul conto corrente IT71V0814034520000009048949 presso la Cassa Rurale Val di Fassa e Agordino (Agenzia di Canazei), inviando copia del certificato medico e ricevuta del versamento al numero di fax 0462 601053.

Il briefing tecnico è previsto per le ore 18 di venerdì 12 aprile presso la Scuola di Sci Canazei Marmolada in Streda del Piz, 12, dove è previsto anche l'ufficio gare.  


Verso l'International Trail Running Association

Costituiti cinque gruppi di lavoro che daranno vita all'organismo

La prima pietra è stata posta il 3 settembre a Courmayeur, con la prima conferenza internazionale del trail running, alla quale hanno aderito 150 persone da 18 diversi Paesi. Una specie di 'Stati Generali' del trail running, una tavola rotonda dalla quale sono nati cinque gruppi di lavoro ai quali partecipano 50 'players' del settore e che, da poco costituiti, hanno lavorato per due mesi tramite dei forum privati (www.trail-running-association.org) su cinque temi ben definiti: definizione di trail, carta etica, management degli atleti di alto livello, politica della salute e anti-doping, international ranking. Il prossimo step è la creazione della International Trail Running Association, che avverrà in primavera. Sul sito trail-running-association.org è stato anche creato un forum aperto a tutti .
 


Dolomiti di Brenta Ski Alp Race al via lunedi' 1 aprile

E' Campionato italiano Team race. Lanfranchi out

Poche ore ormai separano dal via della 39.a Ski Alp Race – Dolomiti di Brenta a Madonna di Campiglio (TN) e il parterre di concorrenti si infittisce di big. Tra i circa 250 scialpinisti previsti ai nastri di lunedì mattina 1° aprile, la coppia da sorvegliare in maniera speciale è senz’altro quella francese, campione del mondo in carica, formata da William Bon Mardion e Matheo Jacquemoud. 

'Bonmà', come lo chiamano oltralpe, ha già vinto le precedenti due edizioni e quella del 2007, e l’obiettivo ora è portarsi a casa la quarta Ski Alp Race della carriera, impresa riuscita solo ai valtellinesi Enrico Pedrini e Fabio Meraldi, con quest’ultimo recordman da sei successi tra il ’90 e il ’98. 

CAMPIONATO ITALIANO SQUADRE - La gara prenderà il via alle 8,15 dal Rifugio Boch e la coppia transalpina non sarà ovviamente da sola: gli italiani faranno di tutto per riportare finalmente il tricolore a sventolare più alto di tutti e l’occasione del titolo di Campionato Italiano a squadre da assegnare proprio in questa Pasquetta è quantomai ghiotta. 

LE SQUADRE IN LIZZA -
Il valdostano Matteo Eydallin si è recentemente laureato campione mondiale ai Giochi Militari in Alta Savoia ed ha vinto la Ski Alp di Campiglio nel 2009. È dunque un sicuro candidato al successo in coppia con Damiano Lenzi, anche perché entrambi sono saliti sul podio lo scorso anno (Eydallin) e due anni fa (Lenzi): la voglia di rivincita su “Bonmà” è decisamente alta.  Iscritte al via della 39.a Ski Alp Race di Campiglio sono anche le coppie formate da Lorenzo Holzknecht e Michele Boscacci, da Davide Galizzi con lo junior tedesco Anton Palzer, da Alessandro Follador e Filippo Beccari, da Denis Trento e Daniel Antonioli e da Daniele Pedrini e Fabio Bazzana. Da tenere d’occhio ci sarà anche il forte sloveno Nejc Kuhar in coppia con l’udinese Tadei Pivk.
 
LANFRANCHI OUT - Mancherà però il combattente di razza per antonomasia, Pietro Lanfranchi. Lo scorso giovedì 21marzo, primo giorno di gare della Pierra Menta, si era scontrato in discesa con Manfred Reichegger. Quella che sembrava una forte contusione gli aveva condizionato il resto della già massacrante gara, limitandolo perfino nella respirazione. Una volta tornato a casa, gli accertamenti hanno evidenziato un'infrazione allo sterno, che ora deve assolutamente recuperare con il riposo.  

LE SQUADRE FEMMINILI -
Nella gara femminile spicca il nome di Gloriana Pellissier, vincitrice già nel 2009, e ai nastri quest’anno con Elena Nicolini del Brenta Team, stessa squadra delle varie Pedrazzoli, Canestrini, Stefanolli e Iachelini, tutte papabili protagoniste sulle nevi di Madonna di Campiglio. Altre ski alper in partenza: l’altoatesina Annemarie Gross in coppia con Monica Sartogo e la valtellinese Elisa Compagnoni con Martina Valmassoi. IL PERCORSO 2013 - La Ski Alp Race - Dolomiti di Brenta è una delle gare più amate e temute per i campioni e gli appassionati di sci e pelli, un tracciato di 18,5 chilometri, anche se quello che conta sono i 1835 metri di dislivello positivo, ossia delle sole salite, che senior e master affronteranno tutti d’un fiato…o quasi. Per i giovani la fatica sarà un po’ ridotta, 1.175 metri di dislivello e 13 chilometri di lunghezza. Il percorso di quest’anno è ultra collaudato, ottimamente innevato e oltre ad esser stato solcato e testato negli anni da campionissimi della disciplina ha da tempo ricevuto il benestare dalla federazione internazionale ISMF che per tre anni (2007, 2008 e 2010) ha fatto assurgere la gara campigliana a prova di Coppa del Mondo. La Pasquetta 2013 celebrerà, come detto, i nuovi campioni italiani a squadre, ma la gara è anche prova di Coppa Italia, Coppa delle Nazioni a squadre e prova internazionale “Certified Race ISMF”.
MONTEPREMI RICCHISSIMO -
E dopo la fatica del duro ma affascinante percorso rendenese, i vincitori della gara senior saranno chiamati anche a …saltare in sella alle due biciclette da corsa in palio quest’anno. Uno sforzo decisamente più che fattibile visto anche il valore di migliaia di Euro di ciascuna bici. Il montepremi complessivo della Ski Alp Race 2013 oltrepassa i 10.000 Euro, con premi sopra i mille Euro per il resto del podio maschile e per le prime donne al traguardo.  

Con i team Sporting Club Campiglio e Sporting Eventi collaborano ApT Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, la Società Funivie Madonna di Campiglio, Trentino Marketing e la Comunità delle Regole di Spinale e Manez. Info: www.skialprace.com   


All’Electric Trail sfida tra i Brunod

Vittoria di Dennis davanti a Bruno

 Si è svolto domenica scorsa a Point St. Martin (AO) l’Electric Trail, corsa di 30 km, 2.500 m D+ e quota massima raggiunta a 940 m. Circa 160 i concorrenti al via che hanno affrontato il maltempo con pioggia presente per quasi tutta la durata della manifestazione e terreno in molti tatti fangoso. Vittoria di Dennis Brunod in 3h11’46’’ su Bruno Brunod in 3h23’41’’ e Maurizio Fenogllio in 3h23’41’’. Per Dennis, ennesima vittoria ancora nel vivo della stagione di ski alp,  per Bruno, a meno di un anno dal suo ritorno alle gare, una grande prova nonostante un errore di percorso. Per lui si avvicina il momento tanto atteso da tutti gli appassionati, dell’ennesima vittoria in carriera. Tra le donne, vittoria di Sonia Glarey in 4h04’44’’ davanti a Cecilia Mora in 4h14’57’’ e Iva Borghesio in 4h36’05’’. In programma anche una distanza più corta di 19 km dove la vittoria è andata a Enzo Mersi (Atletica Monte Rosa)m in 1h50’14’’ e a Enrica Perico in 2h15’17’’. Da segnalare la prestazione di Valetudo Skyrunning che, oltre al terzo posto di Fenioglio e al secondo di Mora e quarto di Pavan, ha piazzato anche Mauro Toniolo all'ottavo posto.

CLASSIFICA MASCHILE
1 Dennis Brunod (Mont Avic) 3h11’46’’
2 Bruno Brunod (Forte di Bard) 3h23’41’’
3 Maurizio Fenoglio (Valetudo Skyrunning Italia) 3h31’18’’
4 Diego Vuillermoz (Point Saint Martin) 3h33’35’’
5 Jarno Venturini (Team Tecnica) 3h39’45’’

CLASSIFICA FEMMINILE
1 Sonia Glarey (Lafuma Team Italia- Point Saint Martin) 4h04'44''
2 Cecilia Mora (Valetudo Skyrunning Italia) 4h14'57''          
3 Iva Borgesio 4:36:05
4 Marina Plavan (Valetudo Skyrunning Italia) 4h46'08''
5 Ester Callegari (Calvesi) 5h01'49''   


Lunedi' di Pasqua la Ski Alp del Brenta tricolore

Condizioni eccezionali: 5 metri di neve in quota e altra e' in arrivo.

Neve a go-go in quota a Madonna di Campiglio e per questo week-end di Pasqua gli appassionati dello scialpinismo avranno di che divertirsi. Lunedì, giorno di Pasquetta e classica giornata delle escursioni fuori porta, calzati gli sci con le pelli sarà una cuccagna lungo lo spettacolare tracciato della Ski Alp Race Dolomiti di Brenta.

Lunedì 1 aprile una delle antesignane dello ski alp compie 39 anni e ripropone il collaudato tracciato che i tecnici stanno mettendo a punto e che, in quota, ora vanta oltre 5 metri di una spessa coltre di neve, a cui si è aggiunta anche una spolverata caduta oggi.

IL PERCORSO -
Il percorso della Ski Alp Race Dolomiti di Brenta su cui si misureranno gli atleti nella prova internazionale e campionato italiano a coppie, è quello arci collaudato che fa perno sul Grostè e che offre un panorama unico al mondo, con gli atleti che da località Boch (2.085 m.) affronteranno 18,5 chilometri e da subito i primi 4 saranno in un’ascesa 'viva' con oltre 800 metri di dislivello, transitando da Passo Grostè e quindi scollinando a Cima Grostè. Per arrivarci, gli scialpinisti nella parte finale dovranno salire a zig-zag in un canalone effettuando ben 50 inversioni. E in quanto ad adrenalina, è difficile intuirne i valori nella successiva discesa da Cima Grostè, imboccando la Bocchetta dei Camosci. In soli 3 km lanciandosi nella neve vergine gli atleti affronteranno 800 metri di dislivello fino al sentiero Tuckett. Nuovo cambio pelli in vista per la successiva salita del Torrione del Brenta, con due tratti in assetto alpinistico, e ancora salita fino a Bocca di Sella per un totale di oltre 700 metri di dislivello con ancora tante inversioni.  

Da Castello di Vallesinella la gara scende nuovamente verso il sentiero Tuckett, una discesa veloce per chi ha 'birra' nelle gambe ed un pizzico di coraggio. La pendenza è significativa, un canalone ampio dove gente come Bon Mardion, ex nazionale di sci alpino francese, negli ultimi due anni ha fatto la differenza. Al cambio pelli, il settimo di dieci, probabilmente la classifica avrà già preso una fisionomia concreta, anche se l’ultima salita verso Passo Grostè  (2.500 m.) potrebbe riservare qualche ultima sorpresa. Poi la gara prosegue scendendo quasi a lambire la pista da sci, per chiudersi al rifugio Boch, dopo una breve passerella in salita. Il dislivello assorbito nei 18,5 km sarà a quel punto di 1.835 metri di sole ascese.

MONTEPREMI DA FAVOLA - 
 Gli organizzatori della Ski Alp Race Dolomiti di Brenta, quest’anno capeggiati da Adriano Alimonta, hanno sempre stupito per l’eccezionale montepremi. Una volta una Fiat Panda, per due volte una moto Ducati e quest’anno due splendide e preziose bici da corsa, che i vincitori della classifica assoluta maschile si porteranno a casa.

PARTECIPAZIONE AL MASSIMO LIVELLO -
In lizza non c’è solo la coppia regina di questa Ski Alp Race Dolomiti di Brenta, ovvero William Bon Mardion e Matheo Jacquemoud, ma anche gli azzurri che puntano al titolo tricolore a coppie in prova unica e che si deciderà appunto sulle nevi di Madonna di Campiglio.  Così Manfred Reichegger si schiera in coppia con Robert Antonioli, Matteo Eydallin con Damiano Lenzi, Denis Trento con Daniel Antonioli e ancora Beccari con Follador, Martini con Pedergnana, ma tra le tante coppie iscritte ci sono anche due autentici monumenti dello ski alp, Omar Oprandi e Franco Nicolini.

Al femminile, Gloriana Pellissier ed Elena Nicolini ambiscono al successo. La prestigiosa competizione campigliana è nata nel 1975 a Pinzolo, poi  nel 1988 è migrata a Madonna di Campiglio, da allora è stata una serie continua di successi con edizioni di calendario Coppa del Mondo.  


A Bringer e Dewalle la vittoria al Ventoux

Oltre 1200 partecipanti alla gara francese

Ennesimo grande successo per il Trail du Ventoux, giunto ormai alla sua undicesima edizione. Anche nella zona di Bedoin, in Provenza. Il meteo avverso non ha risparmiato gli oltre 1.200 partecipanti all’evento di domenica scorsa. Per motivi di sicurezza, a causa di numerosi tratti ghiacciati, gli organizzatori sono stati costretti ad accorciare il percorso di qualche km e non si è quindi potuto transitare in vetta al Mont Ventoux. In definitiva, 44 km e 2.400 m D+. In campo maschile, una gara molto combattuta fin dalle prime battute e con I primi 4 classificati con un distacco complessivo di soli 2’07’’. La vittoria finale è andata a Patrick Bringer che ha preceduto di 43’’ Michel Lanne e di 1’06’’ Clement Petit. Lo scorso anno, su un percorso di 46 km, vinse l’inglese Andy Symonds con uno strepitoso 3h59’18’’. Tra le donne, vittoria incontrastata di Christelle Dewalle con oltre mezz’ora di vantaggio su Maud Combarieu e Sandra Martin. Sorprende la performance di Christelle Dewalle che passa con estrema disinvoltura dal record del mondo di Vertical in 36’38’’ (Fully 2012) alla vittoria in una delle più importanti classiche francesi.

CLASSIFICA MASCHILE
1 Patrick Bringer (Sigvaris) 3h55’20’’
2 Michel Lanne (Salomon) 3h56’03’’
3 Clement Petit Jean (Altecsport) 3h56’26’’
4 Maxime Durand (Inov 8) 3h57’27’’
5 Thomas Lorblanchet (Asics) 4h01’17’’

CLASSIFICA FEMMINILE
1 Christelle Dewalle 4h34’03’’
2 Maud Combarieu 5h08’44’’
3 Sandra Martin 5h10’08’’
4 Josiane Piccolet 5h27’29’’
5 Celia Trevisan 5h45’28’’  


Giochi Mondiali Militari: Eydallin campione del mondo

Antonioli bronzo. Donne: vince Roux davanti a Pellissier

La 2^ Edizione dei Giochi Mondiali Militari, iniziati oggi a Annecy, regala subito tre medaglie alla formazione italiana, con gli atleti del Centro Sportivo Esercito subito grandi protagonisti. Nella gara individuale di sci alpinismo, il 1°C.le Magg. Matteo Eydallin si è aggiudicato il successo a pari merito con il francese Alexis Sevennec.
Eydallin, reduce dal 2°posto della Pierra Menta e già due volte sul podio in Coppa del Mondo in questa stagione, ha condotto la gara per lunghi tratti, ma Sevennec è stato bravo a non cedere fino alla linea del traguardo che i due atleti hanno deciso di tagliare assieme. Da sottolineare anche la prova del C.le Robert Antonioli, ottimo 3°, che nonostante la giovane età non ha a ccusato le fatiche della Pierra Menta e si è aggiudicato la medaglia di bronzo.

La gara al femminile ha poi visto il successo della padrona di casa Laetitia Roux, grande favorita della vigilia. Il 1°C.le Magg. Gloriana Pellissier, la migliore interprete azzurra di questa disciplina, ha provato a resistere al ritmo forsennato della transalpina, ma si è dovuta accontentare della medaglia d’argento.
Il podio è poi stato completato dall’altra francese Valentine Fabre.

Gli sci alpinisti avranno ora a disposizione un giorno di riposo, per poi tornare in gara giovedì con le gare di staffetta, in cui l’Italia, al pari della Francia, è la grande favorita per la medaglia d’oro.


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