Pivk: 'Zegama la soddisfazione piu' grande'
Il forte atleta del Team Crazy in gara anche alla Valmalenco-Valposchiavo
A quasi una settimana dall'exploit di Zegama, dove si è classificato terzo alla prima gara internazionale importante della sua carriera, alla 'gara delle gare', abbiamo rivolto alcune domande a Tadei Pivk, l'astro nascente dello skyrunning italiano.
Ti immaginavi a questo livello di prestazione? «No, assolutamente! Ho iniziato a correre solo ai primi di maggio, quindi ho circa 25 giorni di corsa nelle gambe. No, proprio non me l'aspettavo».
Raccontaci la tua gara di Zegama. «È conosciuta come una gara molto nervosa, con tante variazioni di pendenza. Non è come qui, con salite e discese lunghe o addirittura tutta salita e poi tutta discesa. Vista anche la distanza sono partito cauto sui primi 10 km… cauto fino a un certo punto perché al decimo chilometro Kilian era lì davanti a un minuto. Però non la conoscevo, è una maratona, sono all'inizio della preparazione e quindi non ero sicuro di come dosarmi. Alla prima salita più impegnativa ho visto che ritornavo sotto a Hernando. L'ho ripreso e abbiamo corso 10 chilometri insieme, ma in una discesa ho avuto un problema intestinale per cui mi sono fermato circa 20". Sono anche stato raggiunto e nell'ultima parte ho pensato a tener duro, a gestire la stanchezza, anche i crampi, ma alla fine ce l'ho fatta e l'ho spuntata arrivando terzo».
A te piace anche la discesa, dove spesso fai la differenza. Come andavano gli altri a Zegama? «Eh, se in gara in Italia te ne trovi qualcuno forte e qualcuno un po' meno, lì invece in discesa vanno tutti forte! Non molla nessuno, sono tutti bravi».
E in salita, chi corre e chi cammina? «A Zegama anche le salite sono molto variabili, per cui tutti alternavamo un po' di corsa e un po' di camminata. Anche Hernando, e anche Kilian ho visto che camminava parecchio. E quando è così, lo sai, diventa ancora più dura».
Tu sei solo l'ultimo in ordine di tempo tra tutti quelli che gareggiano sulle due stagioni e dimostrano i vantaggi delle due discipline complementari, inserendosi al vertice tra gli specialisti di ognuna delle due. Quali sono i migliori adattamenti che lo ski-alp offre per la corsa? «La forza, naturalmente. Anche perché non c'è paragone tra quanta salita puoi fare con gli sci e quanta con la corsa».
Quindi che tipo di lavori fai prevalentemente per la transizione? «Devo cercare soprattutto l'agilità e il ritmo più alto della corsa, e richiede tempo e tanto lavoro. Per il resto, sugli altri valori, quello che fai con gli sci lo fai anche per la corsa».
E viceversa? «È più difficile. Bisogna cercare la forza, e poi c'è tutta la parte superiore del corpo da allenare».
A che punto di preparazione ti senti in questo momento? «Credo di poter migliorare ancora un po'… o almeno lo spero!»
Quali cambiamenti hai introdotto nella preparazione da quando hai raggiunto questi livelli e ti fai seguire da un preparatore? «Sono aumentati tanto tutti i carichi, sia la quantità che la qualità. Ora che sto lavorando approfitto del sabato e della domenica per doppiare in quei due giorni».
La maggior soddisfazione agonistica degli ultimi mesi? «Eh, è difficile dirlo! Il Sellaronda per gli sci è stato il massimo. Ma senza voler togliere niente a nessuno, a Zegama c'erano proprio tutti, è diventata una gara importante ed è stata la mia prima esperienza in un vero confronto internazionale. Quindi direi che la maggior soddisfazione personale è stata proprio questa. Anche per il tempo finale: mai nessun italiano prima era rimasto sotto le quattro ore. Tra l'altro ringrazio Scott, e Crazy Idea che mi ha consentito di andare a correre a Zegama».
I prossimi obbiettivi? «Penso proprio che andrò a correre l'International SkyRace Valmalenco-Val Poschiavo».
Anche Jacquemoud e Maguet all'Orobie Vertical
Tantissimi i big al via domenica alle 9,30 in Val Seriana
L'appuntamento è confermato per domenica alle 9,30 sui ripidi pendii che portano al rifugio Coca. In Val Seriana (Bg) è tutto pronto per l'Orobie Vertical edizione numero tre e continuano ad arrivare adesioni importanti.
BIG - Oltre a Marco De Gasperi ci sarà anche Tadei Pivk del Team Crazy, reduce dal fantastico terzo posto a Zegama. Il team Scott sarà rappresentato da Xavier Chevrier, Luca Cagnati, Antonio Toninelli, Migido Bourifa, Elisa Desco ed Elisa Compagnoni. E poi… Marco Moletto, Nicola Golinelli, Marco Facchinelli, i fratelli Bernard e Martin Dematteis, Davide Milesi, Debora Cardone, Samanta Galassi. Due gradite sorprese anche dalla folta schiera degli ski-alper: Mathéo Jacquemoud e Nadir Maguet.
ISCRIZIONI - Sono ancora aperte sul sito www.orobievertical.it e la quota di 20 euro può essere versata direttamente in loco il giorno della gara. La gara è inoltre valida come seconda prova del Campionato Italiano Skyrunning della Federazione di skyrunning. La partenza è prevista alle 9,30.
Gignoux: 'Noi eravamo amatori rispetto a Jacquemoud'
Il grande ski-alper francese racconta il suo record sul bianco del 2003
Lo scorso 14 maggio Mathéo Jacquemoud ha battuto il record di salita e discesa dal Monte Bianco che resisteva da 10 anni e apparteneva alla coppia Pierre Gignoux-Stéphane Brosse. Mathéo ha fermato il cronometro a 5h05'. Il 30 maggio 2003 Pierre e Stéphane ci avevano messo esattamente 10 minuti in più. Proprio in occasione del decimo anniversario dell'impresa Pierre Gignoux, sul suo sito, ha voluto raccontare i retroscena di quell'impresa.
PERCHÉ - Il primo motivo che aveva portato alla decisione dei due francesi erano le immagini viste in tv di Laurent Smagghe che aveva stabilito il record di 5h29' il 5 agosto 1988 e poi la voglia di battere il record di Pierre-André Gobet del 1990 (a piedi) di 5h10.
LE REGOLE - Salire in due con delle regole di sicurezza e lungo l'itinerario classico utilizzato da chi aveva già fatto il record (Chamonx-La Jonction-Grand Plateau-Col du Dome). Questi i punti fissi. I dubbi? Prendere e lasciare gli sci dove iniziava la neve oppure portarli con sé? Alla fine ha vinto questa seconda ipotesi. Però i due hanno potuto godere di un servizio di rifornimento cibo e bevande lungo il percorso. E la preparazione? Specifica per l'alta quota ma… «Inutile perché abbiamo dovuto rinviare la data del tentativo di un mese a causa delle condizioni meteo».
IL MATERIALE - «Prototipi di scarponi in fibra di vetro e carbonio di mia fabbricazione del peso di circa 680 grammi a scarpa. Sci Dynastar da 170 cm e 950 grammi ad asta e attacchi misti: il puntale Dynastar e la talloniera prototipo per un peso totale di 230 gr (180 gr + 50 gr). Oggi si possono guadagnare 600 gr a piede (200 gr in meno di scarpone, 250 grammi in meno di sci e 155 di attacco».
LA PAURA - Durante la discesa Stéphane Brosse è caduto in un crepaccio mente cercava di recuperare lo sci che si era sganciato, un'avventura per fortuna finita bene perché si è fermato a 3-4 metri su un ponte di neve.
UN RECORD RESISTITO 10 ANNI - «Ci sono stati molti tentativi. La preparazione richiede molto tempo tra ricognizione del percorso, acclimatazione, preparazione. Bisogna poi essere liberi nel giorno giusto, quando il meteo è favorevole perché ci sono poche finestre positive». Potrà essere battuto il record di Jacquemoud? «Prima di tutto bravo Mathéo, non è solo un atleta eccezionale ma anche un grande montanaro. Noi rispetto a lui eravamo degli amatori, ha un livello nettamente superiore e materiali più performanti. Il giorno con tutte le condizioni positive, vale a dire bel tempo senza vento, buon rigelo nella parte bassa, buona traccia, La Jonction in un buono stato, potrà battere il suo record. Con queste condizioni di innevamento eccezionali forse c'è ancora tempo per battere il record quest'anno. Spero che Kilian sia con lui questa volta perché era anche loro volontà essere insieme».
Tanti big alla prima Eiger Ultra Trail
Appuntamento a Grindelwald il 20 luglio
Una nuova gara che promette da subito di diventare un evento di successo. Stiamo parlando dell'Eiger Ultra Trail che si correrà ai piedi della famosa montagna svizzera il prossimo 20 luglio, con partenza da Grindelwald. La gara, con tre versioni, 101, 51 e 16 km, è già praticamente 'sold-out' (giusto qualche pettorale sulla 51 e posti liberi sulla 16) e nella sua versione maggiore supererà 6700 metri di dislivello.
NOMI IMPORTANTI - All'evento hanno già confermato la loro presenza diverse big del calibro di Dawa Sherpa, Francesca Canepa, Iker Karrera, Maud Gobert, Jules Henri Gabioud, Oscar Perez. Una partenza con il botto dunque… www.eigerultratrail.ch
Rinvii e percorsi alternativi nel weekend
Estremamente Parco spostato al 29 giugno, confermato il Gir de le Malghe
L'appuntamento era per il primo giugno ma le condizioni meteo eccezionali di questo periodo hanno costretto al rinvio a fine mese. Stiamo parlando di Estremamente Parco, trekking di 48 ore in semiautonomia (110 km/8000 m D+, 50 km/4000 D+) nel Parco naturale delle Prealpi Giulie. L'appuntamento è stato dunque posticipato al 29-30 giugno. Le iscrizioni sono aperte fino al 20 giugno. Nel calendario interattivo di skialper.it tutte le info pratiche. Confermato invece il Gir de le Malghe di Caregno (Bs) del 2 giugno anche se gli organizzatori della Promosport Valli Bresciane hanno predisposto un percorso alternativo per evitare il Monte Guglielmo in caso di maltempo.
23 giugno 2013 - 11.Rally estivo Valtartano a coppie
Torna la classica Skyrace 7. Trofeo Crazy Idea sul percorso collaudato
Manca poco meno di un mese al Rally Estivo della Valtartano, giunto quest’anno all’11. edizione. L'ormai consolidata Sky Race a coppie si correrà domenica 23 giugno 2013. Negli anni l’evento ha destato interesse sempre maggiore da parte degli atleti e anche in questa edizione ci si aspettano grandi numeri.
La macchina organizzativa dello Sci Club Valtartano sta lavorando per proporre un'altra bella giornata di sport nel piccolo comune orobico.
PACCO GARA PREZIOSO E UTILE - Come ci conferma il presidente Arnaldo Spini, quest’anno verrà consegnato ad ogni iscritto un gadget di grande valore in collaborazione con Crazy Idea, su proposta di uno dei nostri sponsor: il nuovo Short Running MSS (con un innovativo sistema di compressione), personalizzato appositamente per la gara.
IL PERCORSO - Il tracciato, ormai collaudato è quello classico con partenza ed arriva da Tartano, con lunghezza di 22,3 km e 1620m di dislivello positivo.
Entrambi i record del percorso sono stati stabiliti entrambi nel 2009: quello maschile appartiene alla coppia dell’Aldo Moro Paluzza composta da Tadei Pivk e Fulvio Dapit in 2h 08’ 15”. Il record femminile di 2h 42’ 06” è detenuto da Emanuela Brizio e Lisa Buzzoni (Valetudo Sky Running).
ISCRIZIONI - Sono aperte al costo di € 60,00 a coppia, e chiuderanno mercoledì 19 Giugno 2013 alle ore 20. Il pacco gara sarà garantito alle prime 100 coppie iscritte.
Sarà possibile iscriversi compilando il modulo che trovate sul sito ufficiale della manifestazione, inviandolo con gli altri documenti richiesti via mail a rallyestivo@valtartano.com, oppure passando nei punti vendita Crazy Idea di Morbegno e Castione Andevenno.
INFO - www.valtartano.com, mail rallyestivo@valtartano.com, telefono 3387296149.
PROGRAMMA
SABATO
16.30 / 18,30 Ritiro pettorali presso oratorio Tartano
DOMENICA
7.30 Ritrovo e ritiro pettorali presso oratorio Tartano
9.00 Partenza gara
11.10 Arrivo Previsto prima Coppia
12.00 Inizio pranzo presso i Ristoranti Gran Baita e Vallunga
14.30 Premiazioni
Al via la prima SkyRace Alta Valtellina
Il 16 giugno a Valdidentro
Una bella novità attende gli amanti delle skyrace: il 16 giugno, difatti, si terrà la prima edizione della Skyrace Alta Valtellina, il cui percorso si snoderà tra i paesaggi suggestivi della Val Viola.
SPECIFICHE - Ed è così che l’Atletica Alta Valtellina - in collaborazione con Pro Loco e Amministrazione Comunale di Valdidentro, dopo aver superato a pieni voti l’organizzazione dei Campionati italiani di lunghe distanze a Sondalo con la 4 Passi in casa Nostra, ha voluto introdurre una nuova Skyrace, in parte anche per colmare il gap lasciato purtroppo dalla Skyrace Ortles Cevedale.
Il percorso, opportunamente segnalato da pallini sul terreno, frecce, fettucce e bandierine, si terrà su sentieri e mulattiere, ad eccezione dei primi metri iniziali su asfalto. All’incirca 20,8 i km da affrontare, con un dislivello intorno ai 1000 metri, gara dunque decisamente corribile e veloce (l’arrivo del primo concorrente è stato previsto per le 11). Il ritrovo, previsto presso località Arnoga (in prossimità dell’albergo Li Arnoga, a 15 km da Bormio in direzione Livigno), è stabilito per le 7.30. Qui avverrà la consegna dei pettorali e alle 9, sempre dal punto di ritrovo, lo start della manifestazione.
ISCRIZIONI - La partecipazione è consentita ai soli atleti che abbiano compiuto i 18 anni, opportunamente muniti di certificato medico sportivo valido per il giorno della gara. La quota d’iscrizione è di 25 euro, comprensiva di pacco gara per i primi 200 iscritti, di assistenza e ristori durante il percorso e pasta party, che si svolgerà in località Rasin alle ore 13. Le richieste d’iscrizione dovranno pervenire compilando il modulo d’iscrizione, comprensivo di ricevuta bancaria, entro venerdì 14 giugno alle ore 20. Sarà possibile iscriversi il giorno stesso alla quota di 30 euro.
Anche i più piccini saranno protagonisti di questa prima edizione, con la mini Skyrace Alta Valtellina (5 euro la quota d’iscrizione, comprensivo di pasta party e ricchi premi).
INFO - Ritrovo alle ore 9 e partenza alle 9.30 per le prime categorie, sempre in località Arnoga. Per maggiori informazioni contattare Adriano Greco (adrianogreco@hotmail.com), Thomas Gianoli (thomas.gianoli@tiscali.it) o Alessandra Valgoi (Alessandra.valgoi@cima-piazzi.com).
Per dettagli e pre-iscrizioni, rivolgersi alla Pro Loco Valdidentro (proloco@valdidentro.net)
Transvulcania, immagini ed emozioni
Finalmente e' arrivato il video ufficiale della gara
Un fiume di luci che nella notte sale i primi tornanti, l'emozione dell'alba tra boschi e mare, il racconto degli atleti e della loto tattica di gara. Una gara unica perché tutta l'isola è coinvolta, perché l'isola è di una straordinaria bellezza, una gara «da fare almeno una volta nella vita» come hanno detto alcuni big che hanno partecipato alla Transvulcania. Finalmente, tanto atteso, è arrivato il video ufficiale della Transvulcania 2013. Non resta che guardarlo!
Partito il primo corso per allenatori di skialp
Le lezioni teoriche in questi giorni a Milano, poi a giugno allo Stelvio
Sono iniziate l'altroieri le prime lezioni teoriche del corso per allenatori di scialpinismo, a Milano. Un evento importante e atteso, il primo corso al mondo di questo tipo. A seguire il comunicato ufficiale della FISI. Non mancheremo di tornare a breve sull'argomento con approfondimenti.
È in pieno svolgimento a Milano il primo corso per allenatori di scialpinismo al mondo. L'iniziativa della Federazione Italiana Sport Invernali coinvolge l'élite del mondo scialpinistico italiano e non solo (è infatti presente un atleta francese con doppio passaporto, Toni Sbalbi). Questo primo corso permetterà la formazione di allenatori di terzo livello che saranno poi i docenti dei corsi a seguire: il primo già nel prossimo ottobre, se vi saranno richieste.
Partecipano al corso i nomi più importanti dello ski-alp azzurro: da Manfred Reichegger, a Gloriana Pellissier, a Matteo Eydallin. C'è anche il dt dello snowboard italiano, Cesare Pisoni. Poi grandi esperti di scialpinismo che sono maestri di sci di fondo, di sci alpino, di snowboard, guide alpine e tecnici che hanno sempre lavorato con la base dei praticanti di questa disciplina in grande crescita. Sono 47 gli iscritti a questo primo, storico, corso, tra cui 3 donne.
Questo primo corso ha l’obiettivo principale di formare i 'quadri' che dovranno poi dar vita ai successivi corsi per Allenatori Federali e Assistenti Tecnici Federali di scialpinismo. Da questo primo corso, che possiamo chiamare corso 'zero' dovranno uscire i futuri docenti STF per la parte tecnica relativa allo scialpinismo, che avranno l’onere di sviluppare tantissimi argomenti che riguardano questo sport. Gli attuali partecipanti rappresentano l’eccellenza dello scialpinismo nazionale, con la presenza di alcuni tecnici di riferimento segnalati dai rispettivi Comitati Regionali; sono presenti:
• Istruttori Nazionali Sci Alpino e Fondo
• Istruttori Nazionali Guide Alpine
• Guide Alpine
• Maestri di Sci
• Atleti di Coppa del Mondo (Reichegger, Eydallin, Pellissier ad esempio)
• Tecnici di riferimento dei Comitati Regionali
La particolarità e l’innovazione di questo corso è rappresentata dal fatto che nella stesura del regolamento si è tenuto conto delle peculiarità dello scialpinismo, sintesi di più componenti tipiche degli sport invernali e della pratica della montagna: per questa ragione il corso è stato aperto, oltre alle tipica figura del Maestro di sci, anche alla Guida Alpina, che sicuramente rappresenta una figura professionale di particolare importanza nel mondo dello sci alpinismo. La collaborazione che si è aperta tra FISI e Collegio Nazionale Guide Alpine potrà senz’altro giovare all’evoluzione anche nel campo dell’allenamento sportivo allo sci alpinismo italiano, già protagonista a livello internazionale come dimostrato dagli eccellenti risultati ottenuti nella scorsa stagione agonistica. Altro aspetto importante è la presenza di alcuni elementi di primissimo piano e riferimento nazionale nello sci alpinismo, che pur non possedendo la qualifica di Maestro di Sci e/o Guida Alpina, potranno ottenere la qualifica di Assistente Tecnico Federale e fornire nell’ambito della struttura sportiva federale uno straordinario contributo tecnico, per le esperienze maturate sul campo in tanti anni di pratica dello sci alpinismo.
L’esigenza di far nascere un corso per Allenatori di Sci Alpinismo era sentita in ambito FISI già da tempo, proprio per l’importanza che lo sci alpinismo riveste in Italia: tantissimi praticanti, molti agonisti di tutti i livelli, Squadra Nazionale Italiana tra le migliori al mondo da tempo, grandi tradizioni storiche e nell’organizzazione di gare importantissime. Essere riusciti a coinvolgere tutte le figure tecniche che animano il mondo dello sci alpinismo italiano è sicuramente un aspetto positivo ed esaltante: sicuramente può rappresentare un punto di partenza importante per una collaborazione sempre maggiore per sostenere gli sport invernali, con un riguardo particolare ai settori giovanili.
Il corso è sviluppato con una prima fase teorica dal 27 al 31 maggio a Milano ed una fase teorico-pratica dal 17 al 21 giugno al Passo dello Stelvio. Le materie che saranno sviluppate saranno:
MILANO FASE TEORICA
• Organizzazione Federale, norme e regolamenti
• Quadro normativo
• Metodologia dell’allenamento e preparazione atletica
• Psicologia
• Fisiologia
• Modello prestativo e tecnico
PASSO DELLO STELVIO FASE TEORICO PRATICA
• Studio della neve e fenomeno delle valanghe; analisi e prevenzione
• Progressione Italiana Sci Alpino
• Progressione Italiana Sci di Fondo
• Autosoccorso e soccorso organizzato in montagna e su valanga
• Nozioni generali di primo soccorso
• Progressione sci alpinistica – utilizzo materiali e tecniche alpinistiche
I docenti per le varie materie saranno tratti tra quelli tipicamente utilizzati dalla STF, ma integrati da altri per specifici argomenti quali quelli normativi (Avv. Saltarelli e Isp. De Podestà Corpo Forestale dello Stato), di psicologia (Dr. ssa Castelli), di fisiologia (Prof. Miserocchi Università degli Studi Milano Bicocca), studio della neve e del fenomeno delle valanghe (dr. Sterpini Presidente Servizio Valanghe Italiano). Per gli argomenti specifici relativi al soccorso in montagna e alla progressione sci alpinistica è intendimento utilizzare docenti forniti dal Collegio Nazionale delle Guide Alpine.
Zegama-Aizkorri, analisi uomini
Il movimento italiano tra certezze e speranze
C’è un dato su tutti che ci aiuta a capire molto bene il livello generale che ha caratterizzato la Zegama-Aizkorri di quest’anno. Anche se l’analisi si riferisce alla gara maschile, questo spunto di riflessione deriva invece dalle prestazioni femminili. In gara, tra le altre c’erano cinque atlete che siamo abituati veder primeggiare in Italia in ambito femminile e in ottime posizioni anche nella classifica generale. Sono Debora Cardone, Silvia Serafini, Emanuela Brizio e Stevie Kremer. Su quest’ultima, nell’ultimo numero di Up&Down, a seguito del suo secondo posto assoluto alla Maremontana di marzo, avevamo addirittura titolato ‘'Sergio Vallosio salva l’onore all’Italia’’. Sabato, su 437 concorrenti che hanno terminato la prova, nella generale si sono classificate, 174° Stepanie Jimenez, 151° Debora Cardone, 101° Silvia Serafini, 90° Emanuela Brizio e 73° Stevie Kremer. Al netto di alcuni problemi fisici, i numeri si leggono da soli.
Per l’analisi sintetica della gara, parto a ritroso con alcune riflessioni inerenti agli italiani in gara.
FABIO BAZZANA – In un contesto simile, il valore assoluto di un piazzamento in classifica corre il rischio di non essere interpretato correttamente. Porto ad esempio il risultato di Fabio Bazzana, che ha terminato la prova in 27° posizione con il tempo finale di 4h27’32’’ e un distacco dal vincitore di 32’54’’. Solo 5 anni fa, nel 2008, con lo stesso tempo si sarebbe classificato 17°, segno che il livello continua a crescere di anno in anno. Al termine della gara, ho chiesto a Fabio se fosse contento e il suo ‘’si’’ non mi è sembrato dei più convinti. Se in uno sport più maturo come lo sci alpino, un giovane al suo esordio in Coppa del Mondo si classificasse nei primi 30, verrebbe automatico pensare che si tratti di un ottimo punto di partenza su cui costruire gli anni a venire. C’è un immagine di Fabio che la dice molto lunga sulla sua gara. Dopo il giro nel centro di Zegama gli atleti sono tornati in zona partenza e Fabio era tra le prime posizioni, davanti a Kilian, Marco, Luis Hernando, Fulvio e tanti altri big. Una convinzione dei propri mezzi e una voglia di fare non da poco ma sintomo eloquente che la sua inesperienza in un contesto di questo tipo non l’ha di certo aiutato. In una gara come Zegama, bisogna dare il 100% ma saperlo fare nel momento giusto. Ogni sforzo inutile, anche il più insignificante, si paga caro. Al test materiali di Ski-alper Fabio mi disse che avrebbe valutato i risultati di Zegama e Chamonix per poi decidere se continuare con le World Series. La speranza di tutti noi tifosi italiani è quella che continui anche su questa strada che rappresenta più che altro una grande sfida per se stesso.
FULVIO DAPIT - Per lui che è sempre entrato nei 10 a Zegama, il 20° posto può sembrare come una mezza sconfitta. A leggere meglio i dati e davanti alla grandezza di un atleta simile, emerge qualcosa di diverso. La sua gara è stata in continua progressione, risalendo posizioni in classifica in ogni punto di controllo. Partito intorno alla 50° posizione, nel finale ha stretto i denti ed è andato letteralmente a conquistarsi un posto nei top 20 che vale molto. E’ vero che Fulvio ha impiegato circa 11 minuti in più dello scorso anno ma è anche vero che sabato è arrivato 1° di categoria. Segno che non solo il livello continua a crescere ma che l’età media si abbassa inequivocabilmente. In campo maschile, il Team Crazy può veramente primeggiare nel corso della stagione e Fulvio, oltre che ottenere altri risultati importanti, può fare da traino ai più giovani mettendo a disposizione tutta la sua esperienza.
DANIELE CAPPELLETTI – Pensare a un 9° posto assoluto dopo aver vissuto Zegama dal vivo mette i brividi. Si è parlato poco di Daniele e il mio rammarico più grande è quello di non essere riuscito a scattargli una foto all’arrivo della gara. Anche lui, come Fulvio è partito relativamente in dietro, intorno alla 57° posizione del primo punto di controllo. Ha poi raggiunto la 10° posizione, proteggendola con tutte le sue forze per poi guadagnarne ancora una negli ultimissimi km. Tra qualche anno, quando si analizzerà l’albo d’oro di Zegama, il nome di Daniele entrerà di diritto nelle statistiche che contano. Ha dalla sua anche l’esperienza di un Team, il Valetudo Skyrunning, che da sempre ha partecipato a questo tipi di eventi con risultati strepitosi e che è capitanato dal sempre presente Giorgio Pesenti. Un’arma in più per confermarsi nel prosieguo di stagione.
I BIG – Tra gli italiani non ho inserito volutamente il nome di Tadei Pivk perché un terzo posto a Zegama va oltre le banali logiche campanilistiche. Come al solito ho rappresentato i distacchi dei primi in classifica in un grafico. Per me non sono semplici linee ma vere e proprie armonie, disegnate con sofferenza, tenacia e talento, da leggere cercando di entrare nel merito della corsa e dei suoi personaggi. Tutto gira intorno a Kilian e sabato è andata in scena la dimostrazione più eloquente di tutte. Ha trovato in Marco il partner ideale, come avvenuto già in altre occasioni. In cuor suo avrebbe sicuramente sperato che decidesse di non fermarsi come aveva annunciato in precedenza. Troppo saggio Marco per azzardare e compromettere il suo recupero. Se tutto va come deve andare, il vero duello lo potremo vivere tra un anno esatto. Nella prima parte in cui hanno corso insieme, dietro si è creato il vuoto. Un osservatore distratto potrebbe pensare che dopo il ritiro di Marco improvvisamente gli inseguitori abbiano raggiunto Kilian o addirittura che quest’ultimo abbia avuto un calo. Io invece mi immagino lo stesso Kilian che scendendo dall’Aizkorri si domandasse, quasi annoiato, è adesso cosa faccio da solo? Appena raggiunto da Luis Alberto, il caso ha voluto che abbia dato una piccola prova di forza distaccandolo di più di 1 minuto in pochi chilometri. Il finale me lo vedo di quelli veri con Luis Alberto che ci ha provato fino alla fine. L’immagine dell’arrivo, con lo stesso Luis Alberto stramazzato al suolo e Kilian che quasi per riconoscenza si piega sulle ginocchia, avendola vissuta a pochi metri mi fa ancora sorridere. Mentre il primo era realmente in debito d’ossigeno, Kilian parlava tranquillamente con Pau Ylla, responsabile Salomon Spagna. E Tadei? Banale dire che ha fatto una grande gara. Il suo terzo posto assoluto è avvalorato dal fatto che l’ha conquistato negli ultimi metri alle spese di Zaid Ait Malek. Tra i due, una sfida nella sfida che li ha visti coinvolti nella seconda parte del percorso, culminata con un abbraccio a dir poco emozionante. I 4’29’’ di distacco da Kilian, in una gara come quella di sabato in cui bene o male il talento spagnolo non è di certo andato a passeggio, valgono molto. Kilian è andato a congratularsi con lui a fine gara e i due hanno parlato per qualche minuto, giusto per controllare dal vivo e sul momento la condizione di un suo altro possibile rivale.
Valeruz colpito da ictus
Ora sta meglio, ad aprile aveva sciato sulla nord del Gran Vernel
Lo scorso 21 maggio Tone Valeruz, guida alpina e sciatore estremo originario della Val di Fassa, 62 anni lo scorso gennaio, è stato colpito da un malore. Trasportato in ospedale, sembra per fortuna che si tratti di un lieve ictus e che stia bene. In questo inverno senza fine, con le pareti più verticali impastate di neve, Valeruz si era reso protagonista di un'altra ripetizione illustre. Lo scorso 15 aprile ha infatti sciato lungo la parete nord del Gran Vernel.
L'IMPRESA - La parete, con pendenze fino al 60% (da quota 3210), nel gruppo della Marmolada, era stata sciata da Valeruz il 23 marzo 1973. Lo scorso aprile Tone ci ha messo circa due ore. «In condizioni difficili, con neve molto dura… si conferma tra le pareti più difficili di tutto l'arco alpino, più impegnativa di Cervino, Lyskamm e altre» ha spiegato al quotidiano L'Adige la guida alpina originaria di Alba di Canazei (Tn). Nel video caricato da Valeruz su Youtube alcuni momenti della ripetizione.
Domenica 2 giugno il Monviso Vertical Race
Sconfitta la neve, si arrivera' in vetta
Color ruggine, di taglia media e di razza dubbia. Un cane sconosciuto ha accompagnato oggi, lunedì 27 Maggio, la verifica tecnica sul terreno di gara che domenica 2 giugno ospiterà la prova unica del Campionato Regionale di Chilometro Verticale Fidal. Sopralluogo sotto la guida e responsabilità di Graziano Giordanengo in veste di omologatore regionale.
IL PERCORSO - Certificati 4,050 Km di lunghezza e 990 metri di dislivello dal concentrico di Crissolo al Monte Granè dove la fatica degli scalatori dai garretti buoni finirà definendo i nomi dei campioni regionali di specialità al maschile ed al femminile. Cinque i classici “muri” da affrontare a muso duro. Pendenze superiori al 35% intervallati da brevi tratti defaticanti. La parte più dura sta nei primi 3 chilometri. Poi si respira, se si può ancora!!! La verifica “de visus” ha decretato la possibilità di salire fino ai 2330 mt del traguardo in assenza di neve. Ancora qualche macchia qua e là ma il sole di questa settimana e qualche attrezzo agricolo nella giornata di sabato provvederanno “alla bisogna”.
I BIG AL VIA - Attesi molti e qualificati atleti: Marco Moletto, Massimo Galliano, Paolo Bert, Romina Cavallera ecc… Ma ci saranno anche i campioni delle Valli Ossolane della Val Sesia, della Valle d’Aosta ad onorare l’appuntamento Crissolino.Lo scorso anno si imposero MArco Moletto in 39'10'' e Romina Cavallera in 47'36''. I tempi record del percorso sono invece il 37'51 di MArco Galliano (2008) e il 45'29'' di Cristina Clerico (2007).
L'ORGANIZZAZIONE - L’iniziativa sportiva coordinata ancora dalla Podistica Valle Infernotto a supporto della locale Pro Loco. Sarà anche la prova del nove, dal punto di vista organizzativo, in vista del TourMonvisoTrail in programma domenica 1 settembre. Le iscrizioni all’indirizzo mail carlodegiovanni@tiscali.it fino alle ore 12 di VENERDI’ 31 Maggio al costo di € 10, pagabili al ritiro pettorale, ed ulteriori iscrizioni entro le ore 8,30 di DOMENICA 2 giugno presso l’ufficio gara al costo di € 12.












