Silvia Serafini conquista anche la Cina
Grande performance dell’italiana con il nuovo record
Si è svolta ieri la Great Wall Marathon, la famosa maratona che dal 1999 percorre anche una parte della muraglia cinese, per la precisione 5.164 dei suoi interminabili scalini. Partenza e arrivo a Beijing con passaggi spettacolari nella campagna circostante. Nella distanza regina di 42 km, sono stati 755 gli atleti che hanno portato a termine la gara, tra tutte le prove in programma, più di 2.000.
DOMINIO SALOMON - Hanno vinto la prova, a pari merito, i tre portacolori del Team Salomon, l’americano Jorge Maravilla, il greco Dimitris Theodorakakos, e il neozelandese Jonathan Wyatt. Per loro un tempo finale di 3h09’18’’ che rappresenta anche il nuovo record della corsa. Al quarto posto assoluto, prima tra le donne, Silvia Serafini del Team Salomon Agisco. Anche per lei, con un crono di 3h32’12’’, la prestazione le vale anche il nuovo record della corsa. Poker tra gli atleti Salomon con il secondo posto femminile per l’americana Tina Lewis, con il tempo finale di 3h49’05’’ e il dodicesimo tempo assoluto.Una gara di livello internazionale con il primo atleta locale, Jianyong Hu, giunto ventiquattresimo in classifica.
ASPETTANDO ZEGAMA - Per l’italiana Silvia Serafini, dopo il Lyon Urban Trail di marzo, seconda vittoria internazionale e secondo record del percorso in questo avvio di stagione. Prossima tappa, tra una settimana, la prestigiosa Zegama-Aizkorri in Spagna.
Pivk e Desco campioni italiani lunghe distanze FIDAL
La vittoria oggi alla 4 Passi in Casa Nostra
4 Passi in Casa Nostra, Sondalo (So)… e Campionato Italiano Lunghe Distanze FIDAL. L'appuntamento era in programma oggi su 23 km e 1.450 metri di dislivello. La vittoria è andata a Tadei Pivk in 2h06'58'', davanti a Rolando Piana e Fabio Ruga, poi Emanuele Manzi e Andrea Regazzoni. Tra le donne vittoria di Elisa Desco in circa 2h30', davanti a Raffaella Rossi e Debora Cardone. I tempi sono ancora ufficiosi. TOP 5 UOMINI 1. Tadei Pivk (aldo Moro Paluzza) 2h06.57
2. Rolando Piana (Genzianella) 2h09.26
3. Fabio Ruga (Recastello Radici Group) 2h10.27
4. Emanuele Manzi (G.S. Forestale) 2h10.51
5. Andrea Regazzoni (X-Bionic Running Team) 2h12.23 TOP 5 DOONE 1. Elisa Desco (Atletica Alta Valtellina) 2h30.08
2. Raffaella Rossi (Rupe Magna) 2h39.10
3. Debora Cardone (Team Valli di Lanzo) 2h39.54
4. Dimitra Theocharis (US Aldo Moro Paluzza) 2h44.10
5. Anna Finzio (Aldo Moro Paluzza) 2h54.58
Trail del Motty, Trisconi concede il bis
Prova caratterizzata da pioggia e freddo con 400 partenti
Il maltempo ha costretto gli organizzatori del Trail del Motty a spostare tutti i 400 iscritti su un percorso alternativo di 25 km con quota massima a circa 1.300 metri. Pioggia, freddo e fango hanno quindi caratterizzato questa edizione della gara piemontese. Ottima organizzazione e tracciato veloce che allo stesso tempo non ha deluso gli amanti delle salite. Le nuvole basse hanno compromesso gli innumerevoli scenari vista lago ma non hanno comunque rovinato la bella festa ad Armeno (NO). Mente e anima della manifestazione l’instancabile Max Valsesia coadiuvato dall’associazione ViviMottarone.
TRISCONI BIS - Gara molto tirata fin dall’inizio con il gruppo dei primi che imprimeva il forcing già all’inizio della prima salita. Dopo il successo ne Le Porte di Pietra di sabato scorso, Stefano Trisconi (Castiglione Ossola) concede il bis ottenendo la vittoria con il tempo finale di 1h59’57’’. Alle sue spalle Giulio Ornati (Salomon Agisko) in 2h02’48’’, anche lui reduce da un podio sabato scorso a Le Finestre di Pietra e terzo Luca Ponti (Gazzada Schianno) in 2h03’15’’. Poco più di tre minuti tra i primi tre in classifica, a dimostrazione dell’alto livello tra i partecipanti.
BORZANI SU TUTTE - In campo femminile, vittoria di Lisa Borzani (Lafuma Team Italia) in 2h27’04’’ che ha condotto la gara fin dalle prime battute. Secondo posto per Cecilia Mora (Valetudo Skyrunning) in 2h30’12’’ seguita da Maria Giovanna Cerutti (Valsesia) in 2h31’42’’.
TOP 5 UOMINI
1. Stefano Triconi (Castiglione Ossola) 1h59.57
2. Giulio Ornati (Salomon Agisko) 2h02.48
3. Luca Ponti (Gazzada Schianno) 2h03.15
4. Ruben Mellerio (Caddese) 2h07.25
5. Alexandro Colombo 2h08.10
TOP 5 DONNE
1. Lisa Borzani (Lafuma Team Italia) 2h27.12
2. Cecilia Mora (Valetudo Skyrunning) 2h30.12
3. Maria Giovanna Cerutti (Valsesia) 2h31.42
4. Annalisa Diaferia (BikeAdventures) 2h51.25
5. Lorella Mor (Avis Marathon Verbania) 2h51.34
Jacquemoud: 'Venite ad allenarvi con me e capirete'
Il transalpino torna sul record del Bianco svelando particolari inediti
Mathéo Jacquemoud e il record del Monte Bianco. Ricordate… lo scorso 14 maggio ha coperto il percorso Chamonix (chiesa)-Monte Bianco-Chamonix in 5h06', battendo il record che era detenuto da Stephane Brosse e Pierre Gignoux. Un record che Mathéo avrebbe voluto fare con Kilian Jornet ma che ha preferito anticipare per sfruttare una finestra di buon tempo non potendo aspettare Kilian che si trovava lontano da Chamonix.
C'ERA ANCHE BECCARI - A qualche giorno dall'impresa Jacquemoud ricorda quel giorno sul suo blog. «Per me il record Chamonix-Monte Bianco con gli sci è ben più di un semplice tempo. È un'avventura favolosa ed è soprattutto il record di due immensi campioni: Stéphane Brosse e Pierre Gignoux, i miei idoli di gioventù, quelli che mi hanno fatto sognare, che mi hanno dato voglia di fare lo scialpinismo e le gare». Mathéo ha anche raccontato di essere stato accompagnato nella parte a piedi da Thierry Galindo e da Filippo Beccari. «Il mio obiettivo non era quello di mediatizzare il record perché non l'avevo comunicato ufficialmente a nessun media. Per me era veramente un crono personale, una ricerca di emozioni profonde che è difficile spiegare». E poi ancora: «Stèphane (Brosse, ndr) me ne aveva parlato più volte e aveva veramente a cuore che fossimo io o Kilian a battere il record».
LA RISPOSTA AI SOSPETTI - In conclusione delle parole che sono come pietre sulle illazioni che hanno seguito le super-prestazioni di Mathèo, Kilian & co: «Accetto e comprendo tutti i sospetti, i dubbi e non ho che una sola risposta: venite a passare una giornata con Kilian e me e capirete cosa vuol dire essere appassionati come noi ma anche allenarsi e semplicemente divertirsi». Dopo questa sentenza… Mathéo è partito per qualche giorni di vacanza e relax al mare. Anche i super-eroi, ogni tanto, staccano la spina.
La Cara Amon dice Zemmer
L'altoatesino vince la seconda prova delle World Series
Non è stato un vertical come gli altri quello disputato oggi in Spagna e valido come seconda prova del circuito Vertical delle Skyrunner World Series. Le avverse condizioni meteo, infatti, hanno costretto ad accorciare il percorso. Con 30 cm di neve in quota, il tracciato originale con 1.400 m è saltato e gli atleti hanno quindi corso su un percorso nervoso da 900 metri di dislivello. Un vertical solo sulla carta, quindi, molto corribile con anche due brevi tratti in discesa.
Nonostante le caratteristiche diverse, non proprio da vertical perfetto, la vittoria è andata comunque a Urban Zemmer, seguito dallo spagnolo Agustì Roc Amador e dall'altro azzurro Marco Facchinelli, reduce dalla vittoria nella prima prova sull'Elbrus. Al quarto posto il francese Didier Zago e al quinto Marco Moletto, in forse fino all'ultimo per un fastidioso virus intestinale. Il suo quinto posto, dunque, vale molto di più. Zemmer ha fermato il cronometro a 39'26'', Roc Amador a 39'34'' e Facchinelli a 39'40''. Tra le donne successo di Laura Orgué Villa davanti a Tessa Hill e Alba Xandri Suets.
TOP 5 UOMINI
1. Urban ZEMMER (ITA- La Sportiva) 39.26.22
2. Augusti roc Amador (ESP - Like Sport) 39.34.97
3. Marco Facchinelli (ITA - La Sportiva) 39.40.96
4. Didier Zago (FRA - Arc'teryx) 40.35.78
5. Marco Moletto (ITA - La Sportiva) 41.30.72
TOP 3 DONNE
1. Laura Orgue (ESP - Salomon Santiveri) 47.23.74
2. Tessa Hill (GBR - Arc'teryx) 49.59.42
3. Alba Xandri (ESP - FEEC) 51.51.29
Cara Amon Vertical Kilometer, tutti contro Urban
Domani la Coppa del Mondo in spagna, presenti i big della disciplina
Si disputa domani a Barruera, in Spagna, il Cara Amón Vertical Kilometer®, valido come seconda prova delle Vertical Series 2013. La partenza è fissata per le ore 16:30 per le donne e 16:45 per gli uomini. Già sede degli Skygames lo scorso anno, dove si imposero lo spagnolo Augusti Roc in 35’51’ e la connazionale Oihana Kortazar in 43’59’’, la gara spagnola è giunta quest’anno alla sua quinta edizione.
URBAN ZEMMER IL FAVORITO - Al via, grandi nomi della disciplina, a partire dal Campione del Mondo in carica, l’italiano Urban Zemmer (La Sportiva) attuale detentore del record del mondo. Lo scorso anno, nelle stesse Vertical Series, s’impose in tutte e tre le prove disputate, il Vertical Gernaia in Grecia, Fully in Svizzera e Puig Campana in Spagna. Proveranno a insediare la sua leadership gli italiani Marco Facchinelli (La Sportiva), vincitore della prima prova in Russia e il giovane talento Marco Moletto (La Sportiva), il francese Didier Zago (Arc'teryx), gli andorrani Marc e Oscar Casal Mir (FAM), Ferran e Xavier Teixido Marti-Ventosa (FAM), gli spagnoli Augusti Roc (Likesport), Joan Freixa (FEEC), Josè Lozano (FEEC) e Alfonso Rodriguez (Team Salomon Agisko), l’inglese Robbie Simpson (inv-8) e la delegazione russa della Russian Skyrunning con Il'jas Achabaev, Nikolay, Gorbunov, Vitaliy Shkel', Artem Rostovtsev e Valentin Vergilyush.
LA SFIDA TRA LE DONNE - Non da meno il parterre femminile con la campionessa in carica, la spagnola Laura Orguè (Salomon), le connazionali Silvia Leal Augè (FEEC), Alba Xandri Suets (FEEC), la russa Zhanna Wokueva (Salomon), la francese Corinne Favre (Lafuma) e le inglesi Natalie White (inov-8) e Tessa Hill (Arc'teryx),
Prossima tappa del circuito Vertical Series a Chamonix (FRA) il 28 giugno.
4 Passi in Casa Nostra, Campionato Italiano Fidal
Domenica si assegnano i tricolori sulla Lunga Distanza
Si svolgerà domenica alle ore 9:30 con partenza da Sondalo (SO) la settima edizione della 4 Passi in Casa Nostra, gara di 23 km e 1.450 m di dislivello positivo, con quota massima ai 1.700 m del Monte Mottino. La gara, organizzata dall’Atletica Valtellina, è valida come prova unica del Campionato Italiano di Corsa in Montagna Lunga Distanza targato FIDAL.
I TEMPI - Il cancello orario è fissato in 3h35’ al 18° km e sono previsti 8 ristori lungo il percorso. Come riferimento cronometrico, i record appartengono a Tadei Pivik (2h04’09’’ nel 2010) e a Emanuela Brizio (2h29’23’’ nel 2009). Lo scorso anno vinse tra gli uomini Gil Pintarelli in 2h10'48'', davanti a Emanuele Manzi in 2h11'48'' e a Erik Gianola in 2h12'58''. Tra le donne, invece, la vittoria andò a Paola Romanin in 2h42'04'' davanti a Laura Besseghini in 2h51'03'' e a Ester Scotti in 2h51'16''.
IL CAMPIONATO ITALIANO – Lo scorso anno a Carovilli (IS) si laurearono campioni italiani, tra gli uomini, Gabriele Abate (G.S. Orecchiella Garfagnana) davanti a Emanuele Manzi (G.S. Forestale) e Andrea Regazzoni (Atl. Valli Bergamasche) e, tra le donne, Mariagrazia Roberti (G.S. Forestale) davanti a Francesca Iachemet (Atletica Trento) e Ilaria Bianchi (Atl. Vallecamonica).
I NOMI DI SPICCO - Ad iscrizioni ancora aperte, tra gli uomini figurano figurano Emanuele Manzi (G.S. Forestale), Nicola Golinelli (Ger Rancio), Tadei Pivk (Aldo Moro Paluzza), Andrea Regazzoni (X-Bionic Running Team, Rolando Piana (G.S. Genzianella)e tra le donne Paola Romanin (Aldo Moro Paluzza), Raffaella Rossi (Rupe Magna) e Arianna Regis (Unione Giovane Biella). Al momento assenti quindi i due campioni italiani in carica.
Per gli atleti impegnati una prova che potrebbe anche valere una qualificazione per il 10° WMRA Long Distance Mountain Running Challenge che si svolgerà a Szklarska Poręba, in Polonia, il 3 agosto.
In edicola l'ultimo numero stagionale di Ski-alper
Ecco i principali contenuti del numero in distribuzione nei prossimi giorni
In montagna fa freddo, in certi posti nevica addirittura. E siamo a metà maggio. La stagione invernale non poteva andarsene senza l'ultimo numero di Ski-alper, che finalmente è in distribuzione. Certo, il meteo ci ha messo del suo, con il rinvio del Mezzalama, un appuntamento che proprio era impossibile non aspettare prima di entrare in stamperia… E così tra domani e mercoledì prossimo, a seconda della velocità dei distributori locali a smistare le varie copie nelle edicole, Ski-alper numero 89 sarà finalmente disponibile, con l'immancabile allegato Up&Down, il magazine di riferimento del settore agonistico.
≥ 50° - Quella che si sta pian piano esaurendo è stata un po' la primavera del ripido, con un crescente 'revival' di interesse per canalini e pareti 'in piedi'. Il tema è stato affrontato da Guido Valota nella rubrica 'Ripidamente'. In copertina, non a caso, c'è un'immagine in presa diretta di Davide Terraneo in azione durante la ripetizione della discesa con gli sci della Nord del Disgrazia, realizzata insieme a Mattia Varchetti e al nostro nuovo collaboratore Matteo Tagliabue, che ha anche raccontato i dettagli dell'impresa. Suo anche il servizio sulla linea ripida giù dalla Forcola di Sciora, ma soprattutto la monografia 'Sci & Piccozze' sul massiccio della Presanella, con ben 11 proposte - tra il classico e l'alternativo - sul confine tra scialpinismo e alpinismo. Da non perdere anche 'Gran Sasso steep & deep', servizio di Luca e Roberto Parisse sulle affascinanti possibilità di discesa dal versante sud del Corno Grande del massiccio abruzzese.
VIAGGI E PROPOSTE - Continua a crescere l'interesse per il grande Nord, per la Scandinavia, dove sci e barca a vela si uniscono magicamente in un'unica irripetibile avventura. Questa volta il nostro Umberto Isman ha visitato le Sunmørsalpane, tra le cime più innevate di Norvegia, salpando a bordo di Explore North dal porto di Ålesund. Un mix tra ski-alp classico, freeride in territori tutti da scoprire. Rimanendo molto più vicino, invece, 'Zorro' Zarattini, insieme alla guida alpina Francesco Tremolada, ci suggerisce dove andare a sciare sul firn primaverile in mezzo all'incatevole scenario del gruppo Puez-Odel in Alta Badia.
INTERVISTE A TU PER TU - Abbiamo incontrato ad Alagna il grande 'Gnaro' Mondinelli, per una chiacchierata a 360° su alpinismo, ski-alp, Himalaya, Alpi e… Kilian! Ma siamo anche andati a Premana, presso la sede di Camp, per incontrare Andrea Codega e farci raccontare la sua folgorazione per lo scialpinismo, anche in chiave agonistica.
JEZ BRAGG IN ESCLUSIVA - Il forte runner inglese ha scritto in esclusiva per Ski-alper il racconto della sua straordinaria impresa lungo il sentiero di Te Araroa, che congiunge i due capi estremi dell'Isola Nord e Sud della Nuova Zelanda: 53 giorni, 3.053 chilometri, documentati dalle straordinarie immagini di Damiano Levati.
A TUTTO RUNNING - Con l'avvicinarsi della bella stagione non potevamo non 'strizzare' l'occhio all'outdoor running, la faccia estiva di Ski-alper e dei suoi lettori. E allora, oltre al servizio da sogno sul Te Araroa, anche l'intervista a Gregoire Millet, il professore dell'Università di Losanna secondo classificato all'ultima edizione del Tor des Géants. E poi l'approfondimento tecnico sull'overtraining a cura dell'equipe del CERISM di Rovereto, l'intervista a Fabio Meraldi sulla tematica della sicurezza in allenamento e in gara, la rubrica di Flavio Saltarelli sulle responsabilità degli organizzatori di gare di trail in fatto di equipaggiamento.
UP&DOWN, DI TUTTO E DI PIU' - Il supplemento di Ski-alper dedicato alle gare è giunto alla terza uscita. Pochi mesi di vita gli sono bastati per diventare punto di riferimento incontrastato per gli atleti e il mondo racing dello ski-alp. L'apertura è dedicata alle nominations della stagione, con il francese William Bon Mardion 'man of the year' (con tanto di poster esclusivo!), anche se in copertina 'svetta' l'urlo di Matteo Eydallin e Damiano Lenzi sul traguardo del Mezzalama a Gressoney. Proprio le mitiche gare de La Grande Course' la fanno da padrone su questo numero, con gli approfondimenti tecnici del nostro inviato Guido Valota su Mezzalama, Adamello Ski Raid e Pierra Menta, illustrati dalle magnifiche foto di David Boudin, Ralf Brunel e Nacho Grez. E poi la Coppa Italia, con il report di tutte le gare che non sono entrate nello scorso numero (Lagorai Cima d'Asta, Tre Rifugi, Val Martello, Parravicini) e poi il Dolomiti del Brenta, la Pizolada delle Dolomiti, la Marmoleda Full Gas, il Trofeo Rollandoz. E le finali di Coppa del Mondo, con la graduatoria generale che ha premiato Laetitia Roux e lo stesso Bon Mardion. Naturalmente nelle sezioni locali tutte le classifiche e i commenti delle gare di circuito: Ski-alp sotto le stelle e il sole, Piemonte ski-alp, Dolomiti sotto le stelle, Trofeo dell'Appennino Centrale, Coppa dell'Appennino, Vinschgau Cup.
TADEI PIVK È THE KING OF THE NIGHT - Interviste a tutto campo, per conoscere i protagonisti delle gare di tutta Italia. Su questo numero i fratelli Fulvio e Alberto Fazio, Carolina Tiraboschi, Lukas Arquin, Carlo Colaianni. Per la sezione club ecco l'Alta Valtellina e il Peves Gherdeina. E poi, naturalmente, 'the king of the night', un riconoscimento che su questo numero è toccato al migliore guerriero della notte della stagione 2013, Tadei Pivk.
TRAIL RUNNING - I risultati delle prime gare di stagione e tutte le classifiche delle gare disputate fino ai primi di maggio. Il reportage di Paolo Secco della Marathon des Sables, l'intervista parallela curata da Fabio Menino ai presidenti di Fidal, Fisky, Iuta e Uisp. E poi la presentazione di tutti i team commerciali della stagione 2013: Crazy Idea, Tecnica, Lafuma Italia, Salomon Agisko, Kutt, Vibram, Valetudo Skyrunning Italia, La Sportiva. Infine news e curiosità dal mondo delle gare outdoor running.
Gran Trail Courmayeur nuova ultra sotto il Monte Bianco
Il 13 luglio in programma la 80 e 50 km
Si disputerà sabato 13 luglio il nuovo Gran Trail Courmayeur. Dopo i successi dei sei Gran Trail Valdigne, i VDA Trailers creano quindi una nuova gara che da maggiore visibilità al comprensorio di Courmayeur. Due percorsi in programma di 80 km e 4.500 m D+ e 50 km e 2.800 m D+ con vista pressoché permanente sul Monte Bianco, prima dalla Val Veny e poi dalla Val Ferret.
La prima parte del percorso, comune a tutte e due le gare, parte da Courmayeur affrontando da subito la lunga salita verso il Col d’Arp (2.570 m). Da qui inizia un lungo traverso che porta prima al Colle di Youlaz (2.695 m) e poi al Col des Chavanne (2.592 m), transitando dal Mont Fortin (2.758 m). Raggiunge quindi il Col de la Seigne per poi arrivare al Rifugio Elisabetta con la variante del Colle delle Pyramides Calcaires (2.600 m). Dal Lago Combal riprende il sentiero del TMB, transitando sull’Arete du Mont Favre per poi arrivare sotto la cima del Mont Chetif dal Pré de Pascal. La 50 km terminerà a Courmayeur scendendo a Dolonne sui sentieri del comprensorio sciistico mentre la 80 km risalirà la Val Ferret sulla balconata balconata tra il rifugio Bertone ed il rifugio Bonatti. Toccherà quindi il Malatrà, per poi scendere a La Suche dal versante della Val Sapin, prima di tornare definitivamente a Courmayeur.
COMUNICATO STAMPA
Courmayeur, 15 maggio 2013_ C’è tutto lo spirito di Courmayeur nella nuova gara organizzata daVDA Trailers: l’amore per i grandi spazi aperti, la passione per le sfide in alta montagna, il rispetto per la tenacia di chi, passo dopo passo, dimentica per un momento la fatica del percorso, alza lo sguardo e si gode un panorama che non ha eguali. Il Grand Trail Courmayeur è il nuovo straordinario capitolo di un romanzo lungo e avvincente, che racconta il legame profondo tra questo singolare “paese di montagna” e il gigante d’Europa, il Monte Bianco. Ed è una storia che “scrivono” da anni i trailer di tutto il mondo, non in punta di penna, ma in punta di piedi.
Particolarità della gara è proprio il percorso, che valorizza appieno il territorio. Per tutti, partenza ed arrivo saranno a Courmayeur. Sarà possibile disputare la corsa nella versione lunga, 80 km da coprire in massimo 22 ore, e nella versione breve, 50 km da percorrere entro 13 ore. I concorrenti della 80 km attraverseranno Courmayeur ben due volte, raccogliendo i saluti e gli incoraggiamenti dei tifosi e degli appassionati assiepati lungo le strade del borgo. I partecipanti correranno lungo le balconate naturali poste di fronte al massiccio del Monte Bianco, nelle due vallate laterali che si dipartono da Courmayeur, la Val Veny e la Val Ferret, ammirando così uno dei massimo capolavori naturali delle Alpi, e abbracciando con lo sguardo Courmayeur, la piccola capitale di questo regno incantato.
La gara si svolgerà il 13 e il 14 luglio 2013, anticipando i trail più rinomati a livello internazionale, che, coinvolgendo Courmayeur, la incoronano regina di questa specialità. Da una parte il North Face® Ultra-Trail du Mont-Blanc®, storico giro del Monte Bianco che quest’anno si svolgerà dal 25 al 31 agosto, dall’altra il Tor des Géants®, l’endurance trail più duro al mondo che, con partenza e arrivo a Courmayeur, compie tutto il giro della Valle d’Aosta lungo le due Alte Vie. Senza dimenticarel’Arrancabirra®, appuntamento sportivo e goliardico che chiude a passo di corsa l’estate, accompagnato dalla sua versione junior, l’Arranchina®, dedicata ai bambini dai 7 ai 13 anni.
Tragedia sull'Everest, muore Bolotov
L'incidente del compagno di Urubko a quota 5.600
Alexey Bolotov, compagno di spedizione di Denis Urubko sull'Everest, è morto a quota 5.600 metri in un incidente alpinistico questa mattina. Al momento non ci sono molti dettagli ma sembra che si possa trattare della rottura di una corda che ha proiettato il corpo del russo in una caduta di 300 metri oppure di una scarica di sassi. La morte sarebbe stata istantanea. Urubka e Bolotov stavano tentando di aprire una nuova via in stile alpino sul versante sud-ovest della montagna.
Pinsach-Sola', dal mare in vetta in sette ore
L'impresa dei due catalani sabato: 146,5 km in bici, corsa e sci
Chi non ha mai sognato di fare il bagno il mattino e sciare il pomeriggio o, magari, il contrario? Un sogno che per Marc Pinsach e Marc Solà, i due i catalani, è diventato realtà. Sabato scorso hanno percorso 146,5 km da Sant Feliu de Guìxols alla Cima del Bastiments, dalla spiaggia alla vetta. Partenza alle 8 in punto, poi 130 km in bici, 13 km di corsa e 3,5 km con gli sci e le pelli, per un totale di 3.500 metri di dislivello positivo e 7h45'. «L'idea ci ha sempre sedotto: unire il mare e la montagna, acqua e neve e i tre sport che pratichiamo di più: bici, corsa e sci - ha scritto Marc Pinsach su carreraspormontana.com -. … Ci sono posti con montagne più alte, tanta neve, paesaggi molto belli, ma passare in poche ore dal mare alla montagna, dalla spiaggia allo sci è qualcosa che puoi fare soltanto sui Pirenei». L'articolo completo, in spagnolo, si trova a questo link carreraspormontana.com/esqui-de-montana/marc-pinsach-y-marc-sola-del-mar-a-la-montana-en-el-dia
Lesotho Ultra Trail, prima Ultra Skymarathon in Africa
Con la gara di novembre, anche l’Africa entra nello Skyrunning
Il 30 novembre si svolgerà nello stato di Lesotho, con partenza alle ore 5:00 da Maliba Lodge, nel Tsehlanyane National Park, il Lesotho Ultra Trail, gara di 55 km e 3.173 m D+. Il percorso si snoda lungo le Maloti Mountains e raggiunge una quota massima di 3.157 m del Hlomo Pass, con tre ascese principali, rispettivamente di 720, 320 e 1.140 metri di dislivello positivo. Il tempo massimo per completare la prova è stato fissato in 12h30’. Il Regno di Lesotho è uno stato dell’Africa del Sud. È una enclave all'interno del territorio della Repubblica del Sudafrica ed è pertanto uno stato senza sbocco al mare.
Il Lesotho Ultra Trail viene definita come la prima Ultra Skymarathon® in Africa ed è un evento patrocinato dalla South African Skyrunning Accociation (SASA). Fondata nel 2011, la SASA è membro della International Skyrunning Federation (ISF) e con il Lesotho Ultra Trail entra ufficialmente nel circuito internazionale dello Skyrunning con l’obbiettivo di sviluppare la disciplina in Sudafrica.