Dominio africano alla Jungfrau Marathon

Nella gara femminile successo dell'austriaca Andrea Mayr

Dominio africano alla Jungfrau Marathon: vittoria di Geoffrey Gikuni Ndungu in 2h050'28" davanti a Petro Mamo in 2h52'49". Un successo costruito nel finale, quello del keniota d'Austria: l'eritreo Mamo passa per primo a metà percorso a Lauterbrunnen ed è in testa ancora al km 30 a Wengen con un vantaggio di 30 secondi su Gikuni Ndungu, intanto risalito in seconda posizione. Poi il gran finale di Geoffrey Gikuni Ndungu, Mamo conserva la piazza d'onore, terzo lo svizzero Viktor Röthlin. Un po' lo stesso copione in campo femminile. La francese Aline Camboulives passa per prima a Lauterbrunnen, ma a Wengen al comando c'è l'austriaca Andrea Mayr che recupera il minuto di vantaggio a metà gara e passa con 46 secondi di margine. Il distacco aumenta nel finale: prima Andrea Mayr in 3h20'20", seconda Aline Camboulives 3h25'08", terza la svizzera Martina Strähl in 3h25'23". Le azzurre. Ivana Iozzia e Elisa Desco sono quinta e sesta a Lauterbrunnen, a Wengen la Iozzia mantiene la posizione, la Desco ne perde una, superata dall'americana Stevie Kremer. Al termine settima Ivana Iozzia in 3h34'47", ottava Elisa Desco 3h35'45".

Top ten maschile
1. Geoffrey Gikuni Ndungu 2h50'28
2. Petro Mamo 2h52'49   
3. Viktor Röthlin 2h53'21       
4. Robert Krupicka 3h00'48
5. Hosea Tuei 3h02'12
6.  Paul Maticha Michieka 3h03'42
7. Eric Blake 3h03'52
8. Shaban Mustafa 3h04'12
9. Gerd  Frick 3h06'05
10. Hannes Rungger 3h07'05
Top ten femminile
1. Andrea Mayr 3h20'20
2. Aline Camboulives 3h25'08
3. Martina Strähl 3h25'23
4. Sabine Reiner 3h25'59
5. Stevie Kremer 3h27'09
6. Emma Pooley 3h34'06
7. Ivana Iozzia 3h34'47
8. Elisa Desco 3h35'45
9. Angela Haldimann-Riedo 3h38'43
10. Simona Staicu 3h42'37


Trail degli Eroi, lunedi' la presentazione

Tutto pronto per la gara del 29 settembre

Si avvicina il Trail degli Eroi, in programma il 29 settembre. La conferenza ufficiale di presentazione è in programma per lunedì prossimo 16 settembre alle ore 11, presso la sede SCARPA di Asolo. 

PIU' ISCRITTI - 'I Lupi Team', associazione sportiva che organizza il Trail, proprio in questi giorni ha innalzato il numero massimo di partecipanti portandolo da 350 a 430. «Abbiamo voluto alzare il numero massimo degli iscritti ha detto Davide Zanetti, presidente del Comitato Organizzatore - per venire incontro alle numerosissime richieste d’iscrizione. Non vogliamo superare di molto i numeri che abbiamo stabilito all’inizio, il numero chiuso ci permette di tenere alta la qualità dei servizi ai nostri trailers».

PERCORSO - Domenica 29 settembre gli atleti partiranno alla volta della cima del Monte Grappa, Monumento Sacro alla Patria che con il Sacrario Militare ricorda e onora i nostri eroi caduti nella Grande Guerra. La partenza è dal ristorante Antica Abbazia nel comune di Borso del Grappa, per poi attraversare in poche ore quasi tutti i comuni del comprensorio del Brenta. 46,5 chilometri in autosufficienza alimentare e 2.500 metri di dislivello positivo per una gara che è un vero e proprio tuffo nella storia. Saranno i luoghi simbolo della tragedia della Prima Guerra Mondiale a sostenere il passo dei corridori e ad accompagnare gli ultimi chilometri saranno proprio i percorsi delle trincee.

ANNO SCORSO - Per quanto riguarda l’edizione dello scorso anno, Nicola Giovanelli, autore di una bellissima gara, dopo una partenza nelle posizioni di rincalzo, lungo le creste del Finestron ha guadagnato la prima posizione fermando il cronometro in 4.22.20 e stabilendo il nuovo record della gara. In seconda posizione si è classificato Andrea Zanatta con il tempo di 4.35.38 e il marocchino Salah Cinaour è salito sul terzo gradino del podio. Tra le donne Maria Chiara Parigi, favorita sin dalla partenza, ha chiuso con il tempo di 5.37.06, in seconda posizione si è classificata Rosanna Tavana, Catena Pizzino ha completato il podio in 5.43.32. 


Tor: raccolta fondi per Yuan

Lanciata una sottoscrizione a favore dei parenti del cinese

In seguito alla tragica scomparsa del trailer cinese Yuan Yang avvenuta la prima notte di gara, l'organizzazione del Tor des Géants ha deciso di aprire una raccolta fondi a favore dei suoi parenti. I soldi raccolti serviranno per il rimpatrio della salma dell’atleta cinese nel paese d’origine e per realizzare un’opera in pietra commemorativa che sarà installata nel punto del percorso dove è avvenuto il tragico incidente. L’eventuale somma eccedente sarà totalmente devoluta alla famiglia di Yuan Yang: i genitori anziani vivono nella remota regione della Mongolia Interna, nella parte settentrionale della Cina. Fino al 31 ottobre tutti potranno contribuire a questa raccolta spontanea versando il proprio contributo sul conto corrente intestato alla società Valle d'Aosta Trailers s.s.d.r.l. . Via Roma 98, 11013 Courmayeur (AO) : IBAN IT 36 R 01030 31560 000002115744  - BBAN R 01030 31560 000002115744  - BIC PASCITM1AO3  Causale: donazione per Yuan.     


Gli azzurri dello ski-alp ospiti della Pitturina

Primo ritiro dal 19 al 22 settembre in Comelico

Primo appuntamento per la nazionale di ski-alp che sarà in ritiro 'a secco' a Sappada/Val Comelico (che ospiterà la terza tappa della Coppa del Mondo, la Pitturina Ski Race) dal 19 al 22 settembre. 

DI CORSA - Il programma del fine settimana prevede una corsetta defaticante il giovedì pomeriggio, il venerdì una gita in montagna ne gruppo del Popera, una breve seduta di corsa nel pomeriggio e alle 21 una serata sull'uso dei GPS dedicati allo sport in collaborazione con Garmin. La Val Visdende sarà teatro dell'allenamento di sabato mattina, nel pomeriggio golf e skiroll e la sera un party dedicato alla Pitturina con la proiezione in anteprima di un video dedicato alla World Cup by Scarpa. 

PITTURINA - Lo Spiquy Team, presieduto da Michele Festini, è già al lavoro per rendere la tappa di Coppa del Mondo indimenticabile. Le date da segnare in agenda sono quelle al 31 gennaio al 2 febbraio, con individual e una spettacolare sprint a Sappada. 


Alice Gaggi festeggiata da Crazy Idea

Venerdi' a Castione nello store dove lavora

Alice Gaggi ha vinto l'oro ai campionati del mondo di corsa in montagna in Polonia. Ma da venerdì le vacanze sono finite e si torna a lavorare al Crazy Store di Castione. Che ha organizzato per lei una festa (dalle ore 19) per i suoi risultati sportivi: in fondo, quanti possono vantare di avere una commessa campionessa del mondo?


Anche Silvia Serafini al Sellaronda

Oltre 250 runner al via sabato

Tutto pronto per la terza edizione del Sellaronda Trail Running, che si disputerà sabato 14 settembre sui 'mitici' quattro passi dolomitici Sella, Gardena, Campolongo e Pordoi, teatro dell'edizione invernale. Alla 'maratona' di corsa in montagna, che si sviluppa su un percorso di 56,3 chilometri e un dislivello positivo di 3.626 metri, hanno confermato la presenza ben 250 trail runner provenienti da tutta Europa, fra i quali molti atleti di assoluto livello. 

TANTE BIG - Le novità dell’ultima ora riguardano la partecipazione femminile, vista la conferma anche della pluricampionessa italiana di skyrunning Emanuela Brizio, che ha deciso di cimentarsi in una gara lunga, quindi di Silvia Serafini, che è salita sul podio proprio nella recente Dolomites SkyRace della Val di Fassa, e dell’esperta fassana Nadia Scola che conosce alla perfezione i dislivelli di questa affascinante competizione. Sarà inoltre presente Alessandra Carlini, seconda nella 80 chilometri du Mont Blanc.

TUTTI CONTRO DAPIT - Di prestigio anche la starting list maschile, che vede come atleta da battere il vincitore della passata edizione Fulvio Dapit, quindi il gardenese Georg Piazza secondo dodici mesi fa e il vincitore del 2011 Christian Insam. Non staranno certo a guardare gli specialisti delle marathon Giuliano Cavallo, vincitore all’Alpago Trail e secondo nell’Eiger Ultra; quindi Filippo Canetta recente dominatore della Bryce 100 Canyon, ed ancora Sergio Vallosio del Team Salomon Agisko ,sul podio sia all’Elba trail, alle Porte di Pietra e all’Alpago Trail.

SALOMON TRAIL TOUR - Sono tanti i motivi di interesse che gravitano attorno alla terza edizione del Sellaronda Trail Running, a partire dalla validità, visto che sarà l’ultima prova del circuito Salomon Trail Tour Italia con relative premiazioni finali in serata e considerato il fatto che assegnerà pure un punto per la graduatoria di qualificazione per l’Ultra Trail du Mont Blanc del 2014. Nuovo in parte anche il percorso di gara, con due variazioni sostanziali. La prima riguarda una deviazione rispetto al passato, ovvero da Passo Sella si attraverserà la Città dei Sassi fino al rifugio Comici per scendere poi verso Selva Gardena. La seconda modifica riguarda il tratto fra Arabba e Porta Vescovo, con l’inserimento del passaggio in località Viel dal Pan fino a Passo Pordoi. Entrambe le modifiche privilegiano anzitutto il panorama. La partenza è fissata per le 6 di sabato mattina da Canazei, con il passaggio dei primi concorrenti previsto per le 7.10 a Selva Gardena, per le 8.30 a Corvara, per le 9.45 ad Arabba, per le 11.20 a Passo Pordoi e per le 12 l’arrivo a Canazei, mentre la chiusura cancelli è fissata per le 9 a Selva Gardena, per le 14.30 ad Arabba e alle 17 il fine gara a Canazei dopo 11 ore previste come tempo massimo. Il programma prevede il briefing presso la sala consigliare del Comune di Canazei in piazza Marconi venerdì alle 18.30, mentre sabato alle 20 presso la sala Gran Tobia Teater è previsto il gran finale del circuito Salomon Trail Tour Italia 2013 con la cena e le premiazioni dei vincitori delle varie categorie.
 


Parole e immagini dal Tor des Geants

La voce degli abitanti dei paesi dove passa la mitica gara valdostana

Condividiamo un video pubblicato da Montura sulla propria pagina Facebook, con qualche flash di commento da parte degli abitanti dei paesi attraversati dal Tor des Geants. Intanto la gara prosegue, gli arrivi a Courmayeur si susseguono. E qualcuno inizia a sognare la prossima edizione.


Bis Canepa, e' lei la regina del Tor

Francesca a Courmayeur alle 2:29

È arrivata a Courmayeur questa mattina alle 2:29 Francesca Canepa, prima donna a tagliare il traguardo del Tor des Géants. La valdostana si aggiudica dunque per il secondo anno consecutivo la più dura endurance run. 88h12' il tempo di Francesca, che scontava anche l'infortunio dell'UTMB (doppia storta). Dietro di lei la spagnola Nerea Martinez, che è stata anche davanti alla Canepa durante la gara. La Martinez ha tagliato il traguardo alle 5:18. La terza donna, Emanuela Tonetti Scilla, è passata al Bonatti alle 6:39. La Canepa ha tagliato il traguardo in quindicesima posizione assoluta. Intanto sono solo 24 al momento di pubblicare questa news i finisher. Ricapitoliamo le posizioni dalla prima alla decima: Iker Karrera, Oscar Perez, Franco Collè, Lionel Trivel, Patrick Bohard, Marco Zanchi, Nickademus Hollon, Masahiro Ono, Giuseppe Grange, Massimo Borettaz.    


Franco Colle’, prestazione immensa

Per l’italiano, la consacrazione nelle ultra distanze

Lo scorso anno il valdostano Franco Collè aveva stupito tutti con il quinto posto assoluto al Tor des Géants. Quest’anno, con i colori del Team Tecnica,  si è presentato a Courmayeur con una grande stagione agonistica alle spalle e molta più esperienza acquisita sul campo, in particolare proprio sui sentieri di casa. I risultati si sono visti lungo tutti i 330 km di gara dove è riuscito a conquistare il terzo posto assoluto scendendo di oltre dodici ore sotto il suo stesso tempo del 2012. In termini cronometrici, è il miglior italiano di sempre al Tor.

UNA GARA ALL’ATTACCO - Quella che inizialmente poteva sembrare una tattica di gara spergiudicata, con il passare dei km si è trasformata in una pura e semplice dimostrazione di carattere. Franco Collè è’ partito tra i primi ed è arrivato, prima a Valgrisenche, poi a Cogne con il favoritissimo Iker Karrera. Ha poi incominciato a perdere sull’avversario ma non ha mollato la presa resistendo alla fatica e alla stanchezza. A Ollomont è poi stato superato dall’altro spagnolo Oscar Perez e da quel punto in poi ha stretto i denti per conservare l’enorme vantaggio sul quarto in classifica e per andarsi a prendere un terzo posto finale che vale oro. Il suo tempo finale, 72h05’.

UNA STAGIONE INCREDIBILE - I risultati che Franco Collè ha ottenuto nel corso dell’anno parlano chiaro: primo al Gran Trail Rensen di 56 ad aprile, quarto al Dolomiti Extreme Trail di 53 km a giugno, primo al Gran Paradiso Trail di 47 km a giugno, primo al Cervino X-Trail di 55 km a luglio, primo al Gran Trail Courmayeur di 80 km a luglio e infine, terzo al Tor des Gèants di 330 km a settembre. 


Cadini Sky Race, ci siamo

Il via domenica alle ore 9

Mancano pochi giorni al via della quarta edizione della Cadini Sky Race, la gara di corsa in montagna che attraverserà le guglie dei Cadini di Misurina. La partenza è fissata per le ore 9 di domenica 15 settembre dal Ristorante 'La Baita': questa edizione prevede una novità per quanto riguarda l’orientamento del percorso, che sarà invertito rispetto a quello degli anni scorsi per dare spazio a una nuova manifestazione sportiva che prenderà vita nel 2014.
Il meteo per la giornata di domenica sembra garantire un tempo favorevole, l’organizzazione ha comunque preparato un percorso alternativo nel caso in cui le condizioni meteorologiche non dovessero garantire la sicurezza degli atleti. Il tracciato di riserva è caratterizzato dalla stessa lunghezza e dallo stesso dislivello, ma si sviluppa a quote un po’ più basse. La macchina organizzativa, composta dalla Cadini Promotion, dal Soccorso Alpino di Auronzo e dal Consorzio Turistico Auronzo Misurina, è in movimento per garantire l’ottima riuscita della manifestazione. «Il percorso parte con i primi otto chilometri, fino al Rifugio Città di Carpi, decisamente corribili, senza grandi difficoltà e dislivelli importanti - spiega Ivano Molin, vincitore della Dolomiti Extreme Trail e organizzatore della manifestazione - dopodiché inizia il tratto dove top runners potranno fare la differenza, con salite più ripide e discese molto tecniche. In un tratto ci sarà una corda fissa per agevolare il passaggio dei partecipanti. Una volta giunti al Rifugio Fonda Savio gli atleti affronteranno l’ultima discesa fino all’arrivo. Questo tratto non presenta grandi difficoltà tecniche». Le novità di questa edizione vedono anche la disponibilità della traccia gps del percorso e il briefing online, disponibile da sabato pomeriggio. Il materiale si potrà scaricare dal sito www.cadinipromotion.it.

CADINI 'KID' RACE - La gara è pensata anche per i più giovani e competitivi partecipanti: sabato 14 settembre, dalle ore 15, i ragazzi si sfideranno in un percorso interamente pensato per loro che si snoderà nei dintorni del ristorante 'La Baita'. I cuccioli e gli esordienti affronteranno 600 metri di percorso, mentre saranno 1200 metri per i ragazzi e i cadetti.


A Iker Karrera Tor e record

Finale avvincente con Perez che si porta a 25', terzo Colle'

Lo spagnolo Iker Karrera, classe 1974 in forza al Team Salomon Santiveri, è il vincitore della quarta edizione del Tor des Géants. Ha percorso i 332 km e 24.000 m di dislivello positivo del percorso in 70h04’15''. Nei pronostici della vigilia, Karrera era sicuramente il più accreditato alla vittoria finale. Quella di quest'anno, però, si è dimostrata un’edizione di altissimo livello e in pochi avrebbero pronosticato dei distacchi finali così contenuti così come si sono poi verificati. Il connazionale Oscar Perez è secondo a poco più di mezz'ora.

KARRERA, PEREZ E COLLE' - Nella prima parte di gara, fino a Cogne, lo spagnolo ha duellato da vicino con l’italiano Franco Collè, autore di una prova di altissimo livello. Partito decisamente accorto, si è poi fatto strada Oscar Perez, il vincitore dello scorso anno che, continuando a guadagnare posizioni, si è portato in seconda a Ollomont, a 50 km dalla conclusione. Alla base del Colle del Malatrà, a 17 km dalla conclusione, Karrera andava a resistere all’ultimo attacco possibile di Perez con un margine di 50’. Al rifugio Bonatti, il divario tra i due si riduceva a 34’ lasciando ancora aperta una possibile e clamorosa rimonta di Perez. Alle 7:47 Iker Karrera transitava al rifugio Bertone e manteneva ancora 30' di vantaggio su Oscar Perez. Alle 8:10 Karrera era al termine del sentiero che porta sull’asfalto finale. Le sue parole a meno di 2 km dall’arrivo «Sono felice, molto difficile. Sul Malatrà sapevo che stava arrivando Oscar, ho dato tutto e ho anche fatto un errore di percorso». Alle 8:21, l'arrivo di Karrera a Courmayeur per un tempo finale di 70h04'15''. Segue Perez in 70h29'41''. Al terzo posto è arrivato Franco Collè, con il tempo di 72h05'.

GRANDE AMMINISTRAZIONE - Un’edizione del Tor quindi molto avvincente con Karrera che ha sempre dato l’impressione di gestire con accortezza il suo vantaggio sui diretti inseguitori e con un Oscar Perez che non solo si migliora rispetto allo scorso anno, ma che ribadisce di essere uno dei più grandi interpreti mondiali dell’endurance running.  

TEMPI INCREDIBILI - Nella prima edizione del 2010, quella dei pionieri, l’italiano Ulrich Gross vinse la gara con il tempo finale di 80h27’33’’. Un tempo di fatto straordinario per una prova che in molti non credevena potesse essere portata a termine da nessun atleta. Sempre nello stesso anno, la sorella annemarie vinse tra le donne in 91h19’13’’. Lo scorso anno vinse lo spagnolo Oscar Perez stabilendo il nuovo primato del percorso in 75h56’31’’. Il tempo finale di Iker Karrera, 70h04'15'', con 5h52' in meno rispentto al precedente record, e quello di Osacar Perez, 70h29'41'', sono un ulteriore passo in avanti nella storia dell'endurance trail.  


'Ho corso con Karrera e Perez'

Il nostro Pistoni con i due campioni a 30 km dall'arrivo

Ho visto cose che voi umani non potete immaginare. Ho corso insieme al primo e al secondo al Tor quando mancavano (per loro) 30 km all'arrivo. Erano sufficientemente distanti l'uno dall'altro perché una macchina facesse in tempo a riportarmi indietro, in modo da prendere il secondo nel punto in cui, un'ora prima, avevo accompagnato il primo. Mi ero dato come regola di non chiedere nulla, lasciare intatta la bolla mentale che immaginavo accompagnasse il loro procedere. Giusto avrei risposto alle loro domande se mai ve ne fossero state. Ho visto un taciturno che alla fine mi ha stretto la mano con calore e un loquace che nello stesso posto mi ha chiesto di lasciarlo solo (o in pace). I fatti: correvano. Cavolo se correvano. In discesa a 5'30'', sul piatto a 6'-7'. Camminavano solo in salita ripida. Karrera non sbuffa mai, magari rallenta sul ripido ma non dà mai l'impressione di tirare; Perez sì, così sembra più umano, e poi parla, chiede, fa battute. Il trail è l'unico sport dove, per 4 km o giù di lì, il rag. Rossi può vivere insieme ai primi una gara che, se osservata e non vissuta, fa proprio un po' paura. Il fantasma del cinese passato a miglior vita osservava in silenzio ma, come tutti i fantasmi, taceva, lasciando a ognuno l'onere di dare un senso a un gioco che io ritengo bello e costruttivo, malgrado tutto.