Novita' La Grande Course

Meeting dei comitati organizzatori in Svizzera

Meeting dei comitati organizzatori de La Grande Course a Ovronnaz, in Svizzera. La Grande Course propone in questa stagione, la Pierra Menta tra il 20 e il 23 marzo, il Millet Tour du Rutor Extreme tra il 28 e il 30 marzo, e la Patrouille des Glaciers tra il 2 e il 3 maggio come gran finale di stagione. Novità l'apertura ai giovani: si comincerà in Adamello, nel tradizionale Memorial Stedile di fine novembre. Poi le già affermate Pierra Menta Jeunes e il collaudato evento giovani in Valgrisenche, per finire il 1 maggio con la grande novità: La Patrouille des Glaciers dei Giovani. Sono stati inoltre decisi anche i criteri per le gare candidate ad entrare nel circuito: occhi puntati sulla Altitoy Ternua 2013, ma anche la Tris Rotondo diventerà gara osservata.


La Red Bull Elements in Savoia

Nella parte trail, il piu' veloce e' stato Kilian davanti a Sevennec

A Talloires, sul lago di Annecy, in Savoia, terza edizione della Red Bull Eléments: si gareggia a squadre in quattro discipline, prima frazione in canoa, poi corsa, parapendio e mountain bike. Il miglior tempo nella parte del trail lo ha fatto segnare Kilian Jornet con una rimonta dalla trentunesima alla terza posizione. Il suo Font Romeu Team Altitude, con Jeremy Pouge (canoa), Martin Bonis (parapendio) e Gregory Doucende (mtb) ha chiuso al quinto posto. La vittoria finale è andata al team Team Scott con Edouard Jonville, Alexis Sevennec (secondo nella parte trall), Antoine Tricou e Alexis Chenevier. Kilian ha chiuso il tratto di corsa (su una distanza di 11 km, con 1900 di dislivello positivo, una pendenza media superiore al 21% e passaggi addirittura all'80%) in 1h21'30" con Sevennec secondo 1h24'28", quindi Cédric Fleureton in 1h25'20", Benjamin Lemay in 1h31'29", Michel Lanne in 1h31'33", Matheo Jacquemoud in 1h33'46", Roland Claverie in 1h34'35", Aurélien Collet in 1h35'23", Laurent Marconnet in 1h39'23" e Sacha Devillaz in 1h40'20".


Concluso il Salomon Trail Tour

Successi di Francesca Mai e Sergio Vallosio

Con il Sellaronda Trail Running si è concluso il Salomon Trail Tour Italia 2013, giunto quest’anno alla terza edizione: cinque le tappe in programma, Elba Trail, Le Porte di Pietra, Cima Tauffi Trail e Alpago Ultra Trail oltre alla prova conclusiva di Canazei, per un totale di 387 km e 22.800 metri di dislivello. I vincitori del Salomon Trail Tour Italia sono Sergio Vallosio del Team Salomon Agisko (che ha chiuso davanti a Sandro Todeschi e Fulvio Dapit del Team Crazy) e Francesca Mai de I Muscoli del Lario (che ha preceduto Simonetta Castelli dell'Altitude Race e Lisa Borzani del Lafuma Team Italia).


Ivrea-Mombarone, a segno Moletto e Kuzminska

In 400 alla 'classica' canavesana

Numeri da record per una 'classica' della corsa in montagna, la trentasettesima edizione dell'Ivrea-Mombarone. Nonostante il maltempo in 400 hanno sfidato, partendo da piazza Ottinetti nel cuore di Ivrea, i 2371 metri della Colma di Mombarone per un totale di 20 km e 2100 metri di dislivello. Successo di Marco Moletto che chiude in 2h01'49” davanti a Nadir Maguet in 2h06'44” e Enzo Mersi in 2h07'11”. Ai piedi del podio Silvio Balzaretti e Juan David Orozco Sanchez. Grande attesa per la presenza di Nicola Golinelli, che per un errore di segnalazione del percorso mentre era al comando, è rimasto attardato, decidendo poi di ritirarsi. Nella gara femminile vittoria di Katarzyna Kuzminska in 2h28'34”, piazza d'onore oer Marcella Belletti in 2h31'54” e Barbara Cravello in 2h37'26”, quindi Ornella Bosco e Cristina Dosio.


Tor, dalle retrovie la sfida ai big

Grande prova di Luca Negri alla prima esperienza nel trail

Dopo 283 di gara sulle gambe il tratto di 20 km che porta dalla base vita di Ollomont a Saint-Rhemy, con i suoi 1.450 metri di dislivello positivo e 1.255 negativo, rappresenta ogni anno un buon punto punto d’osservazione per valutare le doti di endurance di tutti i Geants. Si esce dall’ultima base vita della gara e si affrontano gli ultimi 50 km.

La prima parte del tratto è costituita da 10 km che partendo da Ollomont (1.385 m), prevedono prima la salita al Rifugio Letey-Champillon (2.375 m) e poi la successiva discesa Ponteilles Desot (1.807 m). La seconda parte sono 10 km in leggera discesa che portano a Saint Rhemy (1621 m). Da quel punto, ancora 4 km di falsopiano e poi inizia l’ultima salita della gara che porta ai 2.925 m del Col Malatrà.

CONTRO LE PREVISIONI - In un tratto simile, a quel punto della gara, si potrebbe essere indotti a pensare che influisca sulla prestazione oltre che la dote fisica, anche l’esperienza sul campo acquisita in anni di gare. Nell’edizione di quest’anno, con una rincorsa avvincente alla prima posizione, si poteva anche immaginare che il tempo migliore fosse stato fatto registrare dai primi in classifica, ovvero gli spagnoli Iker Karrera e Oscar Perez. Quest’anno, invece, c’è stata l’eccezione che in qualche modo conferma la regola. L’eccezione che, forse, dimostra ancora una volta come sia la testa l’aspetto principale nelle gare di ultra distanza. 

PRESTAZIONE DI ALTO LIVELLO
- Il concorrente che ha fatto registrare il miglior tempo assoluto, con un parziale di 3h55’ è Luca Negri, quattordicesimo nella classifica finale e dal curriculum immacolato nel mondo del trail running in generale. Una prestazione di altissimo livello che ha consentito a Negri di scavalcare sette posizioni  in classifica e di entrare nella top 15. I distacchi sono impietosi, 34’ a Iker Karrera,  16’ a Oscar Perez, 32’ a Franco Collè, 1h07’ a Lionel Trivel e 1h17’ a Patrick Bohard , ovvero i primi cinque classificati del Tor. Roberto Beretta, uno che di ultra distanze ci ha ormai fatto l’abitudine, uscito da Ollomont 18’ prima di Negri, deve averlo visto sfrecciare visto che ha poi chiuso quel tratto di gara impiegandoci 1h03’ in più. Nulla hanno potuto neanche le doti di endurance della campionessa Francesca Canepa che nello stesso tratto si è presa 1h20’.   


5 Comuni Trail sotto la pioggia

Vittorie di Mauro Bernardini e Michela Piana

La pioggia torrenziale che si è abbattuta sul Verbano non ha fermato i 269 iscritti che hanno partecipato alla quarta edizione della 5 Comuni Trail. Sul percorso rinnovato, che tutti i partecipanti hanno molto apprezzato nonostante sia stato reso decisamente più difficile dalle abbondanti piogge, c'è stata una grande battaglia sia in campo femminile sia in campo maschile. Tra gli uomini uno dei grandi favoriti, Mauro Bernardini, non ha tradito le attese andando a vincere con più di cinque minuti di distacco su Paolo Mascarenti, e su un altro dei favoriti della vigilia, Stefano Trisconi. L'ultimo a cedere a Bernardini è stato in realtà Dereje Rabattoni, poi tradito da uno sbaglio di percorso che l'ha messo fuori gara. Da segnalare anche il quarto posto di Claudio Caretti, sempre sul podio nelle passate edizioni della 5 Comuni, e il quinto di Maurizio Mora, vincitore dell'International Bettelmatt Sky Race dello scorso luglio.
In campo femminile la gara è vissuta sul lungo duello tra Michela Piana e Annalisa Cappelletti: l'atleta della Caddese ha resistito al forte ritmo che la portacolori dell'Atletica Cistella ha mantenuto per buona parte del percorso e poi nell'ultimo tratto, quello che da Pollino, riportava gli atleti alla Trinità di Ghiffa, ha fatto valere le sue migliori doti da discesista staccando nettamente l'avversaria. Al terzo posto si è classificata l'inglese Patricia Richardson che dopo essere stata punta da una vespa mentre si recava alla zona di partenza ha avuto comunque la forza di terminare sul podio. Quarto posto per Lorella Mor, mentre quinta è arrivata la vincitrice del Lago Maggiore Night Trail Federica Schiavini.


Cadini Sky Race ok nonostante il maltempo

Successi di Matteo Piller Hoffer e Anna Finizio

Cielo nuvoloso per la Cadini Sky Race, la gara di 16 chilometri e 1200 metri di dislivello positivo con partenza al Lago di Misurina. Ma tutto è filato al meglio: tracciato promosso in vista della futura Misurina Sky Marathon.
Nella prima salita il gruppetto di testa formato da Matteo Piller Hoffer, Davide Pierantoni, Elia Costa, Alessandro Morassi e Osvaldo Zanella ha imposto subito un ritmo molto alto. Al passaggio al Rifugio Carpi, il sappadino Piller Hoffer aveva da amministrare un buon margine, alle sue spalle lotta serrata per conquistare le posizioni di rincalzo. Dalle retrovie la guida alpina Filippo Beccari aveva iniziato la sua rimonta. Matteo Piller Hoffer ha chiuso con il tempo di 1h31’54’’, in seconda posizione si è classificato Filippo Beccari autore di una rimonta incredibile in discesa, mentre sale sul terzo gradino del podio lo zoldano Elia Costa.
In campo femminile Anna Finizio ha preso il comando della gara lungo la prima salita, chiudendo vittoriosa sul traguardo fermando il cronometro in 1g55’28. Martina Valmassoi dopo una partenza tranquilla è salita in seconda posizione con 1h57’07. Martina De Silvestro ha completato il podio in 2h01’55. Da segnalare il ritiro di Stefania Zanon che mentre stava lottando per il podio è caduta procurandosi un trauma alla caviglia.


Fulvio Dapit e Silvia Serafini primi al Sellaronda

Ultima prova del circuito Salomon Trail Tour Italia

L'esperienza di Fulvio Dapit e la freschezza di Silvia Serafini determinanti e vincenti nella terza edizione del Sellaronda Trail Running, la marathon di corsa in montagna che si è sviluppata su un percorso di 56,3 km con un dislivello positivo di 3626 metri, transitando per i famosi passi dolomitici Sella, Gardena, Campolongo e Pordoi. Un evento valido anche come ultima prova del circuito Salomon Trail Tour Italia 2013.
LA GARA MASCHILE - Fulvio Dapit ha costruito il suo successo grazie al forcing finale soprattutto in discesa, chiudendo in 5h42'16”, tempo di 14 minuti superiore rispetto a quello che lui stesso aveva staccato lo scorso anno, considerando però il consistente allungamento in fatto di sviluppo e di dislivello di quest'anno. Il deluso di giornata è il bergamasco Fabio Bazzana, sconfitto per la terza volta quest'anno sempre da Dapit. Inevitabilmente amareggiato l'atleta lombardo, anche perché assieme al gardenese Georg Piazza avevano condotto la gara appaiati al comando dalla prima ascesa al Passo Sella, fino all'ultima a Porta Vescovo, con Dapit  lontano sempre di qualche minuto. Nel primo intermedio a Selva Gardena, Bazzana e Piazza erano transitati dopo 1h13'03”, con Dapit a 3 minuti e mezzo, mentre a Corvara il bergamasco aveva una decina di secondi di vantaggio sul gardenese e 4 minuti e 20 sul friulano. Nell'ultimo rilevamento di Arabba nuovamente appaiato il duo di testa, con il poliziotto ora residente a Vipiteno a 4 minuti esatti. Nella salita di Porta Vescovo Dapit è riuscito a recuperare un minuto e mezzo, iniziando la lunga rincorsa alla vittoria nel nuovo tratto fiancheggiante la Mamolada, raggiungendo e superando prima un Piazza con problemi fisici a seguito di una storta ancora prima di Viel del Pan, e riducendo progressivamente il gap che lo separava da Bazzana fino al Pordoi, agguantandolo in località Pecol e allungando definitivamente nella discesa che portava al traguardo di Canazei, dove è transitato a braccia alzate dopo 5 ore e 42 minuti di gara. Ad un minuto e sei secondi Fabio Bazzana, quindi sfinito a 13 minuti e 41 secondi è giunto Georg Piazza. Medaglia di legno per il polacco Sobczyk Przemystaw e sorprendentemente quinto il fassano di Campitello, con un passato olimpico nel biathlon, Paolo Longo, staccato di 22 minuti dal vincitore. Quindi a seguire l'altoatesino Alexander Rabensteiner e Giovanni Paris.
GARA FEMMINILE - In campo femminile dominio assoluto per la trevigiana del team Salomon Silvia Serafini, che ha fermato il cronometro sul tempo di 6h26'01”, dodicesima assoluta, tempo di ben 40 minuti più veloce rispetto alla vincitrice della seconda edizione. A 15 minuti la pluricampionessa italiana di Verbania Emanuela Brizio, quindi sul terzo gradino del podio la fassana Nadia Scola. Per quanto riguarda gli intertempi la Serafini a Selva Gardena aveva un vantaggio di 4 minuti sulla Brizio e di 6 minuti sulla Scola, quindi a Corvara il gap era aumentato a 7 minuti sulla piemontese e ad 8 minuti sulla trentina, successivamente ad Arabba: 6 minuti e 16 minuti.


Dominio africano alla Jungfrau Marathon

Nella gara femminile successo dell'austriaca Andrea Mayr

Dominio africano alla Jungfrau Marathon: vittoria di Geoffrey Gikuni Ndungu in 2h050'28" davanti a Petro Mamo in 2h52'49". Un successo costruito nel finale, quello del keniota d'Austria: l'eritreo Mamo passa per primo a metà percorso a Lauterbrunnen ed è in testa ancora al km 30 a Wengen con un vantaggio di 30 secondi su Gikuni Ndungu, intanto risalito in seconda posizione. Poi il gran finale di Geoffrey Gikuni Ndungu, Mamo conserva la piazza d'onore, terzo lo svizzero Viktor Röthlin. Un po' lo stesso copione in campo femminile. La francese Aline Camboulives passa per prima a Lauterbrunnen, ma a Wengen al comando c'è l'austriaca Andrea Mayr che recupera il minuto di vantaggio a metà gara e passa con 46 secondi di margine. Il distacco aumenta nel finale: prima Andrea Mayr in 3h20'20", seconda Aline Camboulives 3h25'08", terza la svizzera Martina Strähl in 3h25'23". Le azzurre. Ivana Iozzia e Elisa Desco sono quinta e sesta a Lauterbrunnen, a Wengen la Iozzia mantiene la posizione, la Desco ne perde una, superata dall'americana Stevie Kremer. Al termine settima Ivana Iozzia in 3h34'47", ottava Elisa Desco 3h35'45".

Top ten maschile
1. Geoffrey Gikuni Ndungu 2h50'28
2. Petro Mamo 2h52'49   
3. Viktor Röthlin 2h53'21       
4. Robert Krupicka 3h00'48
5. Hosea Tuei 3h02'12
6.  Paul Maticha Michieka 3h03'42
7. Eric Blake 3h03'52
8. Shaban Mustafa 3h04'12
9. Gerd  Frick 3h06'05
10. Hannes Rungger 3h07'05
Top ten femminile
1. Andrea Mayr 3h20'20
2. Aline Camboulives 3h25'08
3. Martina Strähl 3h25'23
4. Sabine Reiner 3h25'59
5. Stevie Kremer 3h27'09
6. Emma Pooley 3h34'06
7. Ivana Iozzia 3h34'47
8. Elisa Desco 3h35'45
9. Angela Haldimann-Riedo 3h38'43
10. Simona Staicu 3h42'37


Trail degli Eroi, lunedi' la presentazione

Tutto pronto per la gara del 29 settembre

Si avvicina il Trail degli Eroi, in programma il 29 settembre. La conferenza ufficiale di presentazione è in programma per lunedì prossimo 16 settembre alle ore 11, presso la sede SCARPA di Asolo. 

PIU' ISCRITTI - 'I Lupi Team', associazione sportiva che organizza il Trail, proprio in questi giorni ha innalzato il numero massimo di partecipanti portandolo da 350 a 430. «Abbiamo voluto alzare il numero massimo degli iscritti ha detto Davide Zanetti, presidente del Comitato Organizzatore - per venire incontro alle numerosissime richieste d’iscrizione. Non vogliamo superare di molto i numeri che abbiamo stabilito all’inizio, il numero chiuso ci permette di tenere alta la qualità dei servizi ai nostri trailers».

PERCORSO - Domenica 29 settembre gli atleti partiranno alla volta della cima del Monte Grappa, Monumento Sacro alla Patria che con il Sacrario Militare ricorda e onora i nostri eroi caduti nella Grande Guerra. La partenza è dal ristorante Antica Abbazia nel comune di Borso del Grappa, per poi attraversare in poche ore quasi tutti i comuni del comprensorio del Brenta. 46,5 chilometri in autosufficienza alimentare e 2.500 metri di dislivello positivo per una gara che è un vero e proprio tuffo nella storia. Saranno i luoghi simbolo della tragedia della Prima Guerra Mondiale a sostenere il passo dei corridori e ad accompagnare gli ultimi chilometri saranno proprio i percorsi delle trincee.

ANNO SCORSO - Per quanto riguarda l’edizione dello scorso anno, Nicola Giovanelli, autore di una bellissima gara, dopo una partenza nelle posizioni di rincalzo, lungo le creste del Finestron ha guadagnato la prima posizione fermando il cronometro in 4.22.20 e stabilendo il nuovo record della gara. In seconda posizione si è classificato Andrea Zanatta con il tempo di 4.35.38 e il marocchino Salah Cinaour è salito sul terzo gradino del podio. Tra le donne Maria Chiara Parigi, favorita sin dalla partenza, ha chiuso con il tempo di 5.37.06, in seconda posizione si è classificata Rosanna Tavana, Catena Pizzino ha completato il podio in 5.43.32. 


Tor: raccolta fondi per Yuan

Lanciata una sottoscrizione a favore dei parenti del cinese

In seguito alla tragica scomparsa del trailer cinese Yuan Yang avvenuta la prima notte di gara, l'organizzazione del Tor des Géants ha deciso di aprire una raccolta fondi a favore dei suoi parenti. I soldi raccolti serviranno per il rimpatrio della salma dell’atleta cinese nel paese d’origine e per realizzare un’opera in pietra commemorativa che sarà installata nel punto del percorso dove è avvenuto il tragico incidente. L’eventuale somma eccedente sarà totalmente devoluta alla famiglia di Yuan Yang: i genitori anziani vivono nella remota regione della Mongolia Interna, nella parte settentrionale della Cina. Fino al 31 ottobre tutti potranno contribuire a questa raccolta spontanea versando il proprio contributo sul conto corrente intestato alla società Valle d'Aosta Trailers s.s.d.r.l. . Via Roma 98, 11013 Courmayeur (AO) : IBAN IT 36 R 01030 31560 000002115744  - BBAN R 01030 31560 000002115744  - BIC PASCITM1AO3  Causale: donazione per Yuan.     


Gli azzurri dello ski-alp ospiti della Pitturina

Primo ritiro dal 19 al 22 settembre in Comelico

Primo appuntamento per la nazionale di ski-alp che sarà in ritiro 'a secco' a Sappada/Val Comelico (che ospiterà la terza tappa della Coppa del Mondo, la Pitturina Ski Race) dal 19 al 22 settembre. 

DI CORSA - Il programma del fine settimana prevede una corsetta defaticante il giovedì pomeriggio, il venerdì una gita in montagna ne gruppo del Popera, una breve seduta di corsa nel pomeriggio e alle 21 una serata sull'uso dei GPS dedicati allo sport in collaborazione con Garmin. La Val Visdende sarà teatro dell'allenamento di sabato mattina, nel pomeriggio golf e skiroll e la sera un party dedicato alla Pitturina con la proiezione in anteprima di un video dedicato alla World Cup by Scarpa. 

PITTURINA - Lo Spiquy Team, presieduto da Michele Festini, è già al lavoro per rendere la tappa di Coppa del Mondo indimenticabile. Le date da segnare in agenda sono quelle al 31 gennaio al 2 febbraio, con individual e una spettacolare sprint a Sappada.