Domenica si apre il circuito Trail Occitani

Con la Vallevaraitatrail nel Cuneese

Domenica 27 aprile il Vallevaraitatrail apre la stagione del circuito Trail Occitani. La prima gara, infatti, Il Trail Bianco di Casterino nella Valle Roja francese, è stato cancellato per rischio valanghe. Domenica seconda tappa a Brossasco su un tracciato di 32 km e 1750 m D+. Il circuito proseguirà l'8 giugno ad Angrogna, laterale della Val Pellice, con il Trail del Monte Servin, poi il 6 luglio in alta Valle Maira  ci sarà l'Alpine Wonderful Trail. Il 13 luglio tocca ad una classica, la Tre Rifugi Val Pellice giunta alla trentanovesima edizione, mentre ad agosto due gare: il 3 a Mondovì di scena la Tre Rifugi che diventa anche Sky Marathon e porterà i partecipanti sul Canalone dei Torinesi, il 31 tocca al Tour Monviso, con partenza ed arrivo a Crissolo. Il 14 settembre si torna in Valle Maira, a Canosio, con la Val Maira Sky Marathon e sempre il 14 settembre da Ostana, in Val Po, partirà una inedita corsa a tappe, il Trail d’Oc, con traguardo finale a Fenestrelle in Valle Chisone.In alta Valle Susa, il 21 settembre appuntamento con il Trail d’Oulx, in concomitanza, ma a Sospel, in territorio francese ecco il Trail des Alpes Marittimes. Ancora la Francia con il Trail di Gorbio il 12 ottobre, prima della chiusura il 9 novembre con il Val Susa Trail di Chiusa San Michele. In totale 550 km e 30000 metri di dislivello. Info: www.trailoccitani.com


Domenica e' tempo di Trofeo Parravicini

Una classica la gara bergamasca: 65 edizioni

Domenica 27 aprile nell’anfiteatro del Rifugio Calvi, qualche chilometro sopra il paese di Carona, in Valle Brembana, in provincia di Bergamo, andrà in scena il Trofeo Parravicini, gara a squadre di scialpinismo che ha fatto la storia di questa disciplina.

Questa sera si chiuderanno le iscrizioni che sino a ora hanno registrato cinquantasei squadre in lista di partenza. In questi giorni i tracciatori utilizzando il Rifugio Calvi come quartier generale, stanno allestendo il tracciato di gara, segnalando il percorso e mettendo in sicurezza i luoghi più critici. «Le condizioni della neve - ha detto Gianni Mascadri, coordinatore della manifestazione - sono perfette, purtroppo però le previsioni meteo per il weekend non sono delle migliori e alcune cornici di neve in quota ci fanno pensare a un percorso alternativo. Il punto più critico è proprio il Monte Madoninno, stiamo provando a trovare una soluzione che scenda dal Passo Portula in direzione Lago dei Curiosi per poi salire verso il Cabianca».
 
Per quanto riguarda la logistica il comitato organizzatore conferma la possibilità di arrivare grazie alle navette a Pra del Lago, anche i mezzi fuoristrada privati potranno salire facendosi rilasciare un permesso di transito dalla locale Pro Loco.
Al Rifugio Calvi, durante il briefing tecnico del sabato sera, verrà proiettato un filmato che ricorda le edizioni storiche, andando a ripescare immagini del primo dopoguerra, quando il Trofeo Parravicini era una festa per tutti gli appassionati di montagna di Bergamo e provincia. Con le sue 65 edizioni in 78 anni di vita il Trofeo Parravicini è, a pieno titolo, una delle più longeve manifestazioni scialpinistiche internazionali.
Anche quest'anno lo Sci CAI Bergamo ha istituito il premio Mario Merelli che consiste in premi d'assoluto valore come sci da scialpinismo in carbonio, pala e pelli. Gli attrezzi invernali saranno vinti in base a delle percentuali rispetto al tempo della squadra prima classificata. Saranno quindi gli atleti della 'pancia del gruppo'  ad aggiudicarsi gli ambiti premi.


Il 25 aprile la premiazione della Coppa delle Dolomiti

Pettorale rosso per Ivo Zulian e Francesca Martinelli

Chiusura all’interno del palcoscenico del 62° Trento Film Festival per la 22ª edizione della Coppa delle Dolomiti. Venerdì 25 aprile alle ore 19, presso la Sala Conferenza della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, in via Garibaldi a Trento, è infatti in programma un duplice appuntamento, ovvero la premiazione del circuito di sci alpinismo e la nomina dei vincitori del Concorso fotografico Internazionale 'Rotary&foto: montagne', organizzato dal Rotary Club Trentino Nord e appunto dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Coppa delle Dolomiti.

COPPA DOLOMITI - La Coppa delle Dolomiti, disputatasi su sei prove, ha coronato il fassano Ivo Zulian, che, dopo averci provato ripetutamente, è finalmente riuscito a mettersi al collo la corona del vincitore, indossando il pettorale rosso Kerakoll, mentre in campo femminile la valtellinese Francesca Martinelli, per il secondo anno consecutivo ha iscritto il proprio nome nell’albo d’oro della kermesse, portandosi a casa il pettorale Hypnos 2014.
Una sfida che si è risolta proprio all’ultima prova, caratterizzata da grande equilibrio e colpi di scena con la leadership che è cambiata più volte nel corso delle sei tappe previste. Dopo il prologo giovanile di novembre al Passo del Tonale, la Coppa delle Dolomiti ha esordito ufficialmente con la Pitturina Ski Race della Val Comelico, seguita dal Tour de Sas della Val Badia, dalla Ski Alp Val Rendena di Pinzolo, dal Trofeo Kreuzspitze della Val di Fiemme, dalla Scialpinistica dell'Adamello al Passo del Tonale e dalla Ski Alp Race Dolomiti di Brenta a Madonna di Campiglio. Una challenge che quest’anno si è presentata con due novità di rilievo, ovvero la new entry rappresentata dal Trofeo Kreuzspitze e dal rientro della gara di Madonna di Campiglio.

CONCORSO FOTOGRAFICO - Oltre ai dominatori del circuito la serata prevede la premiazione dei vincitori del concorso fotografico internazionale «Rotary&Foto: Montagne», in collaborazione con il Rotary Club Trentino Nord. «Un concorso che ha riscosso un successo inatteso, - spiega il presidente di Coppa delle Dolomiti Alberto Stedile - con più di mille foto inviate da fotografi e appassionati della montagna, istituito con l’obiettivo raggiunto di rendere omaggio alla montagna intesa come bene comune vissuto nonché simbolo ideale di cultura e di valori umani. Il concorso ha infatti voluto  contribuire alla conoscenza e alla valorizzazione della montagna proponendo un’occasione per esprimere sensibilità e talento attraverso l’arte della fotografia».
'Rotary&Foto: Montagne' aveva tema specifico 'la montagna' in tutti i suoi molteplici aspetti fisici, antropologici, culturali, tradizionali, turistici e sportivi, suddivisi in quattro sezioni, ovvero Avventura, Esplorazione, Paesaggio e Sci Alpinismo.
C’è dunque grande attesa per conoscere i nomi dei vincitori, scelti dalla giuria tecnica composta dal presidente nonché giornalista Franco de Battaglia, dall’architetto Luana Bisesti, dal fotografo Piero Cavagna, dal vicedirettore dell’Istituto Pavoniano per Arti Grafiche Marco Franceschini, dal direttore del giornale l’Adige Pierangelo Giovanetti, da Luisa Sforzellini dell’Ufficio Comunicazione Itas Assicurazioni e da Marco Zorzini del negozio foto La Rotonda.

CLASSIFICHE FINALI 22ª COPPA DELLE DOLOMITI
CLASSIFICA MASCHILE:
1. Ivo Zulian (Bogna da Nia) punti 340; 2. Matteo Eydallin (Esercito) 332; 3. Davide Pierantoni (CAI Schio) 277; 4. Davide Galizzi (Brenta Team) 255; 5. Kilian Jornet Burgada (Spagna) 180; 6. Michael Moling (Badiasport) 174; 7. Daniele Cappelletti (Adamello Ski Team) 160; 8. Alex Salvadori (Alpin Go Val Rendena) 143; 9. Thomas Trettel (As Cauriol) 140; 10. Roberto de Simone (Gossensass) 138.
CLASSIFICA FEMMINILE: 1. Francesca Martinelli (Alta Valtellina) 345; 2. Roberta Pedranzini (Alta Valtellina) 312; 3. Bianca Balzarini (Adamello Ski Team) 205; 5. Marialucia Moraschinelli (Polisportiva Albosaggia) 145).
 


Kilian e il Giir di Mont, un ritorno importante

Dopo due anni di assenza il catalano sara' a Premana

«Dopo due anni in cui non mi è stato possibile partecipare al Giir di Mont, quest’anno torno molto volentieri». Parola di Kilian Jornet. L'edizione numero 22 della gara di Premana (Lc), in programma il 27 luglio, sarà dunque di quelle da non perdere assolutamente. Intanto fino al 30 aprile ci si può iscrivere alla quota scontata di 30 euro su www.giirdimont.it

RICORDI - Kilian ha vinto quattro volte di seguito, dal 2008 al 2011, la gara premanese e anche quest'anno si annuncia grande spettacolo. «Arrivò qui da noi da perfetto sconosciuto e rischiò di battere Ricardo Mejia quando questi era la leggenda della corsa in montagna in qualsiasi disciplina - dice Filippo Fazzini, direttore di gara - . Perse la sfida nel 2007 per soli 7 secondi, fu un’edizione memorabile, come memorabili le sfide con il pluricampione del mondo di corsa in montagna Marco Degasperi, con una punta di orgoglio ci teniamo a dire che alcune fra le sfide più storiche della corsa in montagna si sono disputate a Premana».

CIRCUITI - Il Giir di Mont 2014 fa parte delle ISF Skyrunner Italy Series 2014 ed è una delle tre prove del challenge che, oltre ai premi, assegnano ai vincitori anche l’iscrizione alla finale delle ISF Skyrunner World Series 2014, la maggiore rassegna della disciplina a livello mondiale. La gara di Premana sarà anche la quarta tappa del La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup, l’apprezzato circuito che include alcune delle più belle skymarathon italiane. 


Cerro Torre - E' la natura a dettare le regole

Proiezione speciale a Trento il 26 e 29 aprile

'Cerro Torre - È la natura a dettare le regole' è il nuovo film diretto da Thomas Dirnhofer e prodotto da Red Bull Media House che racconta l’emozionante e difficile impresa dell’atleta Gore-Tex David Lama - austriaco classe 1990 - alle prese con la scalata in free climbing della spettacolare vetta di Cerro Torre, insieme al suo compagno di cordata Peter Ortner. Il film sarà presentato in première sabato 26 aprile al Supercinema Vittoria di Trento. Nella stessa sala è in programma martedì 29 aprile una proiezione speciale con David Lama come ospite. Il film verrà proiettato inoltre in 36 sale The Space Cinema nei giorni 19, 20 e 21 maggio per il grande pubblico di appassionati. Visita il sito  www.thespacecinema.it  per conoscere l’elenco delle sale The Space Cinema. 


Domenica 4 maggio torna '4 Passi in Casa Nostra'

Prova di 24 km all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio

Domenica 4 maggio torna '4 Passi in Casa Nostra', la kermesse podistica disegnata all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio e 'griffata' Atletica Alta Valtellina. Giunta alla sua ottava edizione, la gara di corsa in montagna, andrà in scena sul classico percorso da 24km, articolato in tre salite e altrettante discese (dislivello positivo prossimo ai 1600m).

«Lo scorso anno, che ci ha visto ospitare gli italiani lunghe distanze, abbiamo appurato che l’essere affiliati alla Fidal non comporta alcun inghippo ai concorrenti e, a livello organizzativo, ci ha dato una maggiore tranquillità – ha esordito Dario Capitani del comitato organizzatore -. Per questo si è deciso di continuare su questa linea aggiungendo l’opzione dell’internazionalità che ci permetterà di fare correre anche atleti stranieri». Per chi non fosse tesserato, nessun problema: «Sul sito www.sondaloskyrace.it, alla voce “iscrizione”, oltre al ricco pacco gara che offriremo, è specificato chiaramente che la competizione è aperta anche agli associati di altri enti di promozione sportiva purché muniti di opportuna visita atletica». 

Entrando nei dettagli, già girano indiscrezioni sui possibili protagonisti: «Per il momento ci è giunta voce che il vincitore 2013 Tadei Pivk dovrebbe essere dei nostri, così come il giovane talento della nazionale italiana di corsa in montagna Xavier Chevrier. Dovrebbero esserci entrambi, e sperando in un meteo più clemente di quello visto in occasione dei tricolori lunghe distanze, è lecito attendersi un nuovo record cronometrico».   

Da ricordare che '4 Passi in Casa Nostra' continuerà ad essere anche gara promozionale per le categorie giovanili: «Sui prati del centro sportivo, mentre gli atleti del settore assoluto saranno impegnati sul percorso lungo da 24km, riproporremo le competizioni dedicate ai piccoli con tanti premi per tutti».


Patrouille, Eydallin e Lenzi con Michele Boscacci

Bon Mardion e Jacquemoud con Alexis Sevennec

Con la Patrouille des Glaciers si chiude La Grande Course. Eydallin e Lenzi guidano la generale, ex aequo con Bon Mardion e Jacquemoud: nella gara svizzera i due azzurri saranno in squadra insieme a Michele Boscacci, i due transalpini con Alexis Sevennec. Saranno le due squadre da battere?
Al via anche due team italiani 'tosti', il primo con Filippo Beccari, Filippo Barazzuol, Nadir Maguet, il secondo con Alain Seletto, Franco Collè e Jean Pellissier, oltre ai giovani francesi Idris Hirsch, Léo Viret e Pierre François Gachet, l'altro team francese con Xavier Gachet, Didier Blanc e Valentin Favre e poi gli svizzeri con Martin Anthamatten, Yannick Ecoeur, Florent Troillet, con Marcel Marti, Alan Tissières, Werner Marti, con Steven Girard, Marcel Theux, Vincent Mabboux e con Lukas von Känel, Flavio e Iwan Arnold.

Nella gara femminile, Laetitia Roux, leader della generale, si presenta con la connazionale Séverine Pont Combe e la svizzera Maude Mathys; presenti anche le svizzere Claudia Stettler e Victoria Kreuzer con l'austriaca Michaela Essl, le altre elvetiche Jennifer Fiechter, Emilie Gex-Fabry, con la francese Axelle Mollaret, un altro team rossocrociato con Nathalie Etzensperger, Lucia Näfen, Cécile Pasche, le catalane Marta Riba, Anna Comet, Marta Garcia, il trio franco-pirenaico Marion Maneglia, Maria Fargues e Naila Jornet Burgada.


Venerdi' la carica dei 4000 alla DueRocche

Debutta la versione Trail di 48 km

Venerdì 25 aprile si rinnova l'appuntamento della Duerocche a Cornuda, in provincia di Treviso, un appuntamento che è in calendario dal 1972. Nata per volontà di un gruppo di amici 36 anni fa, la Due Rocche deve il suo nome agli originari punti di partenza e di arrivo delle prime edizioni, ovvero la scalinata sottostante la Rocca monumentale di Asolo e il Santuario della Madonna della Rocca di Cornuda. Col passare degli anni il percorso venne allungato, portando a trenta il numero di chilometri da percorrere. La gara si suddivideva allora in una prima parte svolta su asfalto che vedeva gli atleti partire dal centro di Cornuda e arrivare alla Rocca d’Asolo, mentre la seconda metà prevedeva che il ritorno degli atleti a Cornuda fosse svolto quasi completamente tra i sentieri dei colli Asolani e Cornudesi. Il percorso seguiva e ricalca tuttora antichi sentieri e mulattiere sulla dorsale dei colli Asolani, immerso in uno dei più suggestivi angoli della Marca Trevigiana.

DEBUTTA LA VERSIONE ULTRA - Quest'anno debutto della versione lunga. Cinque, infatti, i percorsi: 6, 12, 21.097 km, passeggiata storica/nordic walking (di 13 km) e il nuovo Trail di 48 km. Nel 2013 le varie manifestazioni hanno visto alla partenza di più di 4.000 partecipanti. Il primo Trail Duerocche è un lungo percorso cross country, con un’altimetria di oltre 1.900 m che richiede una buona preparazione e un’altrettanta ottima capacità di gestione delle proprie forze.

Info su www.duerocche.com
 


Prima discesa sulla Nord del Murfreid, Dolomiti

Il 7 aprile 2014 Hermann Comploj ha compiuto in solitaria la prima discesa in sci della parete Nord del Murfreid nel Gruppo del Sella, Dolomiti.
Si tratta della stessa parete dove all’inizio di marzo Philipp Angelo e Simon Gietl hanno aperto la difficile via di ghiaccio e misto ‘Edle Mischung’, la linea di discesa di Comploj passa poco più a destra e ha richiesto ben tre doppie per collegare i vari lenzuoli di neve con pendenze anche oltre i 50°, il tutto per 350 m.
Hermann Comploj, 56 anni, con un passato da agonista nello sci alpino e attualmente guida alpina, ha all’attivo altre prime discese di ripido in Dolomiti tra cui lo Spallone del Sassolungo nel 2001 e la discesa di fianco alla ferrata Tridentina nel gruppo del Sella nel 2010.

 

La Dynafit x3 a Courchevel

Ciclismo, running e ski alp

A Courchevel si è svolta la 'Dynafit x3', prova, a squadre e individuale, articolata in 13.9km (930m D+) di ciclismo, 6,3km (180m D+/-) di running e vertical di ski alp di 4,8km (950m D+).
Vittoria finale di Laurent Brochard, Erik Clavery e Mathéo Jacquemoud in 1h56'20", davanti a Florian Pinel, Yoann Mougel e Frederic Perrin in 2h03'01" e a Florian Hudry, Pierre Joulin e Simon Bellabouvier  in 2h04'00"; in campo femminile a segno Sarah Deplanche, Sarah Pusset e Marie-Pascale Fontana in 3h00'55" su Adelaïde Sola, Jeanne Bougnol e Guylaine Blanc in 3h06'58" e su Florence Grand, Patricia Renoton e Laurie Renoton in 3h09'08".
Nella classifica 'Solo' maschile primo Yoann Sert in 2h00'12" su Daniel Antonioli in 2h01'19" e Florent Perrier in 2h01'35"; in quella rosa affermazione di Marion Maneglia in 2h38'03" su Caroline Freslon Bette in 2h45'28" e Marion Mathieu in 2h46'08". 


Marmoleda Full Gas all'austriaco Alex Fasser

Alba De Silvestro vince la gara femminile

La Marmoleda Full Gas Race più internazionale fra le tre edizioni finora disputate, non poteva che avere un altro vincitore straniero, ovvero l'austriaco Alex Fasser che ha siglato per la prima volta il suo nome nell'albo d'oro della manifestazione, andata in scena sulla cima simbolo e più alta delle Dolomiti, (Marmolada 3342 metri) succedendo allo sloveno Nejc Kuhar, che aveva dominato nel 2012 e 2013. Nella gara maschile a medaglia Austria, Italia e Slovenia con Alex Fasser, Thomas Martini e Nejc Kuhar, mentrein campo femminile ha primeggiato la veneta Alba De Silvestro, davanti alla sorella Martina, con la trentina Elena Nicolini sul terzo gradino del podio.

TEMPI - Una gara tutta all'attacco per il 39enne tirolese, che ha concluso i 16 chilometri del percorso, con un dislivello di 1800 metri, facendo registrare l'eccellente prestazione di 1h35'56”, precedendo di 2 minuti e 42 secondi il noneso Martini e di 4 minuti e 34 secondi lo sloveno Kuhar. La cadorina Alba De Silvestro ha invece fermato il cronometro sul tempo di 2h15'08, staccando di 19 secondi la sorella Martina, quindi di 2 minuti e 48 secondi la Nicolini.

LA GARA MASCHILE - Dopo la partenza ai 2100 metri del rifugio Cima 11, sopra il lago della Fedaia, al comando si era formato subito un terzetto composto da Davide Galizzi, Nejc Kuhar e Alex Fasser, con una manciata di secondi sul resto del gruppo. Quando però la verticalità verso punta Rocca si è accentuata, il tirolese ha alzato il ritmo riuscendo a prendere il comando e transitando in solitaria ai 3265 metri di Punta Rocca, con 30 secondi di vantaggio su Kuhar, quindi a 50 secondi Martini, e più staccati Alessandro Follador, Davide Galizzi, che ha accusato le fatiche stagionali, e Filippo Beccari. Non cambia la leadership nemmeno al secondo cambio assetto al Pian dei Fiacconi (2626 metri) e nel passaggio sotto Punta Penia, vetta che anche quest'anno non è stata conquistata dai 90 atleti in gara. Fasser sempre in testa, seguito da Kuhar, con Martini in recupero e ad oltre 3 minuti Follador, Galizzi e Beccari. Nell'impegnativa discesa verso i 2150 metri del Col di Bous viene coronata la rimonta di Martini, che riesce a raggiungere e superare lo sloveno Kuhar, a sua volta limitato anche da un problema tecnico. Per i tre atleti di vertice le posizioni da questo momento non subiscono variazioni, nella impegnativa ascesa con 71 spettacolari e suggestive inversioni sino al Fortino (2620 metri), né sul traguardo, dove Fasser transita a braccia alzate, precedendo il grintoso Thomas Martini, quindi Kuhar, Follador, il rimontante Filippo Beccari, quindi Roberto De Simone e Galizzi che nel finale aveva le pile scariche. Subito dietro Nadir Maguet, risultato il miglior espoir della giornata.

LA GARA FEMMINILE - Combattuta anche la prova femminile, dove è subito partita con un buon ritmo Elena Nicolini, che è transitata in testa sia a Punta Rocca, sia al Pian dei Fiacconi, cedendo però la leadership alla giovane Alba De Silvestro nell'ascesa verso Punta Penia. La Nicolini, a seguito di una stagione difficile con un lungo stop, è costretta a cedere il passo anche all'altra De Silvestro, Martina, che riesce ad agganciarla e a staccarla nell'ultima salita verso il Fortino. Al Rigugio Cima 11 taglia il traguardo vittoriosa Alba De Silvestro, nei confronti della sorella Martina, con la Nicolini terza e al quarto posto Federica Osler. Quinta piazza poi per Monica Sartogo, sesta per Francesca Paoli Napoli.

ORGANIZZAZIONE - Dopo due edizioni caratterizzate dal sole, il comitato organizzatore diretto da Diego Salvador con Oswal Santin responsabile di percorso, si è trovato a fronteggiare una giornata difficile con nebbia nella parte bassa e bel tempo in quota, centrando comunque un altro successo, che conferma le indiscusse potenzialità della Marmoleda Full Gas Race, evento destinato a crescere in maniera esponenziale nelle prossime stagioni.


Marmoleda Full Gas Race, tutto confermato

La gara e' in programma a Pasquetta

È lo sloveno Nejc Kuhar l'atleta da battere alla terza edizione della Marmoleda Full Gas Race, visto che ha un feeling particolare con questa competizione di sci alpinismo che ha come teatro la montagna più alta delle Dolomiti. E le affermazioni nelle prime due edizioni ne sono la testimonianza. L'alfiere del team La Sportiva si è preparato con attenzione per la gara che andrà in scena lunedì 21 aprile in Alta Val di Fassa, anche se dovrà ben guardarsi da un gruppetto di avversari di tutto rispetto, a partire dall'azzurro di Cimego Davide Galizzi, autore di una stagione davvero importante, ed ancora dal noneso Thomas Martini, dal fiemmese Thomas Trettel, dal falcadino Alessandro Follador, dal valdostano Nadir Maguet e dallo skialper di casa, quel Filippo Beccari che conosce alla perfezione i segreti del tracciato di gara.
E a proposito del percorso i responsabili capitanati da Oswal Santin hanno effettuato un altro sopralluogo , confermando che ci sono tutti i presupposti per salire in vetta a Punta Penia (3343 metri). «E' tutto pronto - precisa Santin -, i punti più impegnativi sono stati attrezzati e sabato è giunta anche una quarantina di centimetri di neve fresca. Ora la parola passa al meteo, visto che le previsioni per i prossimi due giorni sono variabili. Eventuali variazioni di itinerario verranno decise esclusivamente prima del via lunedì mattina».
Il programma prevede alle 15 di domenica 20 aprile l’apertura dell’ufficio gare in piazza Marconi a Canazei, dove è stato allestito anche un villaggio skialper, con in anteprima tutte le novità in fatto di materiali in vista della prossima stagione, e dove non mancherà musica e i filmati delle precedenti edizioni. Alle ore 18.30 è poi previsto il briefing tecnico e la presentazione della gara, sempre in piazza Marconi. Il giorno di Pasquetta è poi programmata l a distribuzione degli ultimi pettorali presso il Bar Diga al Passo della Fedaia (ore 6.30), quindi alle 8 verrà dato lo start alla gara. Alle 12 pranzo, premiazioni ed estrazione premi ai concorrenti presenti. Il villaggio skialper il giorno della gara si sposterà al Passo della Fedaia.
Per quanto riguarda le iscrizioni si possono effettuare anche al mattino prima del via, a partire dalle 6.30 al rifugio Cima 11, luogo di partenza e arrivo della Marmoleda Full Gas Race.
Tornando sul percorso, avrà una lunghezza complessiva di circa 18 chilometri con un dislivello positivo di 2100 metri. Lo start è previsto presso il rifugio Cima 11 a quota 2080 metri, quindi subito verrà affrontata la prima salita di 1185 metri di dislivello, che porterà gli atleti al primo cambio a quota 3265 di Punta Rocca, per poi scendere fino a Pian dei Fiacconi (2626 metri). Cambio pelli e partenza verso Punta Penia (3343 metri) che è il punto più alto della competizione nonché la cima più alta delle Dolomiti, con 716 metri di dislivello dell'ascesa. Seguirà poi una discesa tecnica fino a Col di Bous (2160 metri) per poi risalire per circa 150 metri fino all'ultimo cambio pelli prima di tagliare il traguardo, previsto sempre al rifugio Cima 11.