In Sud Africa 10.000 dollari per chi batte il record
Bisogna fare la Salomon SkyRun in meno di 12 ore
La gara è decisamente dura: 100 km in una delle zone più selvagge, a cavallo tra Sud Africa e Lesotho, raggiungendo quota 2.800 e camminando spesso sulle creste, con terreno tecnico e tre climi differenti. Una competizione giunta alla diciassettesima edizione e inventata da un gruppo di amici appartenenti alle forze speciali. L'acqua e la nebbia sono sempre in agguato. Il paesaggio è quello del Drakensberg Range dove l'atleta Salomon Ryan Sandes ha recentemente battuto il record della traversata (ne parleremo sul prossimo numero di Ski-alper, in edicola nelle prime settimane di giugno). Ora però c'è un altro record da battere. Secondo quanto riporta un interessante articolo del fotografo Ian Corless, l'organizzazione ha messo in palio 10.000 dollari per chi riuscirà a scendere sotto le 12 ore di gara (il record è detenuto da Ryan Sandes in 12h36). Inoltre per 999 sterline l'organizzazione offre a una quindicina di trail runner la possibilità di fare una vacanza in Sud Africa (escluso il volo) e partecipare a un workshop con atleti che partecipano alla gara come Ryan Sandes, Nick Clark e Gary Robbins. Il pacchetto include tre notti nei pressi della gara, altre due notti in un lodge e due notti a Città del Capo. La gara sarà il 22 novembre prossimo. Per candidarsi ad acquistare il pacchetto bisogna registrarsi nel form a quelo link
Tutto pronto per il Cadore Dolomiti vertikal kilometer
La gara e' in programma sabato 14 giugno
Sabato 14 giugno 2014 prenderà il via a Domegge di Cadore la Cadore Dolomiti vertikal kilometer, gara con sviluppo di 3 km circa e dislivello di 1000 metri, nata dalla collaborazione tra il Gruppo marciatori Calalzo e Alpstation Lavaredo. Lo start verrà dato alle 16 a Vallesella, frazione di Domegge, e l'arrivo è previsto in cima al monte Croda a 1750 metri circa, in uno scenario da favola che permetterà ai concorrenti di ammirare la splendida vallata Cadorina da una terrazza naturale dove sarà allestito il traguardo. A seguire pasta party nella piccola frazione di Grea.
Dettagli e info su www.marciatoricalalzo.org
Cinquanta chilometri tra le vigne di Langa
Il 2 giugno la Barbaresco-Barolo
Oggi è il giorno della cronometro del Giro d'Italia, Barbaresco-Barolo, ma la Barbaresco-Barolo sarà anche una UltraTrail 50K in programma il 2 giugno. 'Vieni a sfidare le Langhe, ti abbracceranno!' è questo lo slogan degli organizzatori che hanno in cantiere tante sorprese per i partecipanti della prima edizione. Cinquanta chilometri tra le vigne di Langa, 'premiati' da pacco-gara che con vino Barolo e Barbaresco, maglia tecnica personalizzata di alta qualità e con un 'tajarin party' finale arricchito di uova con tartufo e tumin, oltre alla possibiltà di visitare gratuitamente il museo del vino all'interno del Castello di Barolo, semplicemente presentando il pettorale di gara. La gara è patrocinata della IUTA Italian Ultramarathon and Trail Association. Tutte le informazioni necessarie, le iscrizioni, il regolamento, il percorso e la logistica sono consultabili sul sito www.triangolosport.it.
L’edizione 'zero' del Willy Jervis Spring Triathlon
Manifestazione che unisce mtb, corsa in montagna e sci alpinismo
L’edizione 'zero' del Willy Jervis Spring Triathlon si svolgerà sabato 24 maggio in Alta Val Pellice a Bobbio Pellice (TO). E’ una manifestazione che unisce mtb, corsa in montagna e sci alpinismo, solo per atleti invitati all’evento. L’edizione 'zero' servirà agli organizzatori per testare il percorso e la complessa logistica per i prossimi anni: dal 2015, infatti, ci sarà la prima edizione ufficiale in cui gli atleti si potranno cimentare nella multidisciplinarità.
L’evento è promosso dal CAI Uget Val Pellice in memoria del 70° anniversario dell'uccisione del partigiano 'Willy' Jervis che, nella notte tra il 4 ed il 5 agosto 1944 fu fucilato con altri quattro partigiani sulla piazza di Villar Pellice. Sulla salma di Jervis, che fu lasciata appesa ad un albero, fu ritrovata una Bibbia tascabile, sulla quale Jervis aveva scritto il seguente messaggio: “Non piangetemi, non chiamatemi povero. Muoio per aver servito un’idea”.
La prima frazione di gara è in mtb con partenza dalla località Villanova (quota 1230 metri) per arrivare, dopo circa 7 km e 510 metri di dislivello, al Rifugio intitolato appunto a Willy Jervis (1735 metri) situato all'inizio della conca del Prà. Nel piazzale davanti al Rifugio verrà allestita la prima zona cambio dove gli atleti troveranno le scarpe da running per affrontare la frazione podistica. La frazione di corsa si svilupperà su una distanza di circa 3 km ed un dislivello di circa 20 metri, dal Rifugio Willy Jervis fino all’alpeggio della Partia d’Amount (a 1745 metri), dove verrà allestita la seconda zona cambio e dove gli atleti troveranno zainetto, sci, bastoncini e scarponi. La frazione di sci alpinismo si svilupperà dall’alpeggio di Partia d’Amount fino al Colle Selliere (a 2850 metri), con dislivello positivo 1105 metri.
Shisha Pangma, salita la parete Sud-Ovest
Francesi ripetono la via Britannica
La spedizione francese composta da Sébastien Moatti, Sébastien Ratel, Antoine Bletton e Max Bonniot, tutti appartenenti al Groupe Militaire de Haute Montagne, ha toccato la vetta dello Shisha Pangma (8.027 m) il 14 maggio alle 13 e 15 ora locale, dopo aver salito la parete Sud lungo la via Britannica.
Questa via sale lungo un’evidente canalone che taglia la parete Sud-Ovest e venne aperta nel 1982 in stile alpino dai fortissimi inglesi Alex McIntyre, Roger Baxter-Jones, Doug Scott e Nick Prescott, che furono i primi a salire in vetta allo Shisha dal suo versante meridionale. Anche il team francese ha effettuato l’ascensione in stile alpino: senza portatori d’alta quota, senza campi fissi e senza ossigeno. Durante la salita sono stati fatti tre bivacchi in parete, uno a quota 5.900, uno a 6.600 e uno a 7.200, infine hanno toccato la vetta il 14 maggio e il giorno dopo si trovavano già al campo base avanzato.
Anche Rory Bosio alla Lavaredo Ultra Trail
Al via tanti altri big stranieri e italiani
La notizia è di queste ore: Rory Bosio correrà alla The North Face Lavaredo Ultra Trail, la ultra di 119 km e 5.850 m D+ in programma dal 27 al 29 giugno. La statunitense, vincitrice con record dell'Ultra-Trail du Mont Blanc 2013, sarà al via insieme ad altre big del calibro di Francesca Canepa (che torna dopo la vittoria del 2012) e della spagnola Nerea Martinez, mentre le altre italiane in gara sono Katia Fori, Simona Morbelli e Lisa Borzani. Tra gli uomini da segnalare Emmanuel Gault, Vincent Delabarre, Antoine Guillon e Christophe Le Saux, Mike Foote, Freddy Thevenin e Upendra Sunuwar. Tanti anche gli italiani al via nell'unica tappa azzurra dell'Ultra Trail World Tour: Ivan Geronazzo e Stefano Trisconi, Fulvio Dapit, Matteo Pigoni, Filippo Canetta, Marco Zanchi e l’atleta di casa Ivano Molin.
A Giovanelli il Trail dei 3 Castelli
Nella gara corta successo di Pivk
Percorso lungo ridotto (da 50 km con 3.500 D+ a 35 km con 3.000 D+) a causa del maltempo per la prima edizione del Trail dei 3 Castelli dello scorso 18 maggio. La gara è stata condotta dall’inizio da Damir Mesec e Maurizio Francesconi, mentre Nicola Giovanelli ha optato per una partenza più lenta ma si è imposto in 4h34 con Mesec secondo in 5h04 e Francesconi terzo in 5h07. La gara corta è andata invece a Tadei Pivk (3h02) mentre tra le donne Maria Catena Pizzino (4h26) ha vinto la corta e Angela de Poi (5h47) si è imposta nella lunga.
Camandona in vetta al Kangchenjunga
Dopo Everest e K2 Marco sale anche la terza vetta della Terra
18 maggio 2014, 11 e 30 del mattino ora locale nepalese, Marco Camandona è l’unico del suo team ad aver raggiunto la vetta del Kangchenjunga (8.586 m) lungo la via normale oltretutto senza ossigeno. Non ce l’hanno fatta invece gli altri due valdostani Emrik Favre, maestro di sci di Ayas e François Cazzanelli del Centro Sportivo Esercito fermati dal freddo a quota 7.600. È tornato indietro anche il valtellinese Marco Confortola, dopo aver raggiunto quota 8.200.
La spedizione italiana si trovava ai piedi del colosso himalayano ormai da un mese, l’attesa al campo base è stata lunga per via della perdurante instabilità della meteo e della conseguente gran quantità di neve fresca che ha rallentato parecchio tutte le spedizioni presenti sul Kangche.
Dopo essere stato sia sul K2 che sull’Everest, con quest’ultima ascensione la guida alpina aostana Marco Camandona è così riuscito a salire su tutte e tre le vette più alte del pianeta; questa la sua dichiarazione dopo essere ridisceso al campo 2: “Sto bene anche se sono molto stanco, sono sceso al campo 2, dove passo la notte”.
Si segnala inoltre la salita alla vetta dell’alpinista spagnolo Carlos Soria che all’eta di 75 anni ha raggiunto il suo dodicesimo ottomila.
Maratona della Valle Intrasca, sono 40 edizioni
Domenica 1° giugno la gara, con un cambio di percorso
'Quarant’anni e non sentirli...': è questo lo slogan dell’edizione 2014 della Maratona della Valle Intrasca che festeggia le sue prime 40 candeline con tre giorni di sport e spettacolo. Da venerdì 30 fino a domenica 1 giugno infatti, nella piazza Ranzoni di Verbania Intra, tre giorni di sport e spettacolo. Si inizia nella serata del 30, con la prima edizione de 'La pica da legn', un concorso per premiare le migliori immagini di alpinismo, scialpinismo e di viaggi avventurosi.
«Sono arrivate numerose richieste di partecipazione da parte di alpinisti di primo piano ma anche di semplici appassionati – spiega Massimo Bocci responsabile del concorso – e questo ci fa molto piacere. Per noi questa è la prima edizione e ci piacerebbe farlo diventare un appuntamento fisso».
Sabato 31, come di consueto, la giornata dedicata ai più piccoli con numerosi appuntamenti: dal teatro in piazza, fino alla 'Sgambettata dei bambini gamba' corsa per le vie di Intra con premio per la scuola più numerosa. Novità di quest’anno una struttura per il boulder, in cui piccoli potranno provare evoluzioni in tutta sicurezza.
«Ci interessa promuovere la montagna e lo sport pulito – dicono Franco Rossi e Marco Maierna rispettivamente presidenti del CAI Verbano e dell’AVIS Verbania – e vogliamo farlo a partire dai più piccoli che devono essere educati ai valori di solidarietà, onestà sportiva ed altruismo che sono i pilastri dei nostri sodalizi».
Alla sera del sabato musica in piazza e poi la domenica al via Maratona e Maratonina a partire dalle 8 del mattino. Al pomeriggio la premiazione e poi i festeggiamenti continuano con il 'Baraonda Festival' con contest di boulder, ancora musica e tanto divertimento fino a notte fonda.
PERCORSO - La novità dell’anno è il cambio di percorso che ha portato la Maratona a 35,030 km con un dislivello positivo di 1634 metri di dislivello. «E’ una variante di circa 2,5 km che ha fatto molto discutere l’ambiente dei runner diviso tra tradizione ed innovazione – spiega Adriano Montuschi che con Massimo Agnelli svolge le funzioni di direttore del percorso – da un punto di vista tecnico rende più nervoso il percorso di discesa con un tratto di tecnico ma ben corribile sulla Cresta del Pizzo Pernice a cui si aggiungono circa 2,5 Km nervosi in cui chi ne ha può fare la differenza; una ulteriore novità è il Gran Premio della montagna che sarà posizionato al Rifugio di Paincavallone, speriamo che serva per movimentare la gara fin dalle prime battute».
Si conferma quindi la tradizione che vede la Maratona come una corsa che tradizionalmente vede prevalere corridori completi in grado di destreggiarsi non solo in salita ed in discesa ma anche in grado di correre sul ritmo nei tratti pianeggianti.
Un’incognita sarà il crono; nell’ambiente dei runner si pronostica la vittoria con un tempo variabile tra le 3 ore e le 3 ore e 15; sotto le 3 ore si parlerebbe di un’impresa.
ISCRITTI - Scorrendo la lista degli iscritti compaiono già i nomi dei primi atleti di spicco: si sono iscritti Alberto Comazzi nazionale di winter triathlon, vincitore di due edizioni, in coppia con Ennio Frassetti vincitore di una edizione e secondo lo scorso anno.
Tra gli uomini molte delle coppie classificate nelle prime dieci della passata edizione ed anche qualche nome di spicco come Livio Tretto più volte nazionale di ultratrail.
Tra i 'local' segnaliamo alcune coppie stabilmente tra i primi come ad esempio quella composta Stefano Toffolet e Cristian Minoggio con quest’ultimo classificato tra i primi nella scorsa edizione della Mozzafiato Skyrace gara che si svolge sui monti della Valle Cannobina e che è gemellata con la Maratona della Valle Intrasca.
Tra le altre coppie quella con l’inossidabile Livio Barozzi (cinquant’anni e non sentirli) quinto nella scorsa edizione quest’anno in coppia con Matteo del Boca, Davide d’Amelio e Maurizio Spadea.
«Non escludiamo, però sorprese - commenta Massimo Agnelli - anche perché la lista dei partecipanti è molto lunga e sono molti gli atleti di fuori Verbania che possono rappresentare una sorpresa il giorno della gara; tra l’altro abbiamo già visto iscritte alcune coppie di forti atleti che arrivano da fuori e che correranno sicuramente per le prime posizioni».
Dove invece è certo che ci sarà battaglia serrata è tra le coppie miste: i due 'fratelli volanti' di Aurano Emanuela 'Manu' e Mauro Brizio lanciano il guanto di sfida ad altre agguerritissime squadre come quella di Scilla Tonetti (terza classificata al Tor de Geants ) con Enrico Di Lullo e di Cecilia Mora con Andrea Defrancesco.
Saranno loro a giocarsi i posti sul podio oppure anche qui è nascosta la sorpresa ?
«Il 1 giugno tutti i misteri saranno svelati – chiosa Alberto Francioli il 'patron' della corsa - e quindi per ora ci riempie di soddisfazione il fatto che, anche quest’anno ci avviamo a fare il record di presenze e quindi invito tutti a non mancare in piazza Ranzoni per tre grandi giornate che noi della maratona vogliamo offrire alla città ed agli appassionati».
Monte Bianco project
Di Denis Trento e Manfred Reichegger
In un video Denis Trento e Manfred Reichegger nel loro 'Monte Bianco project', un giornta di sci alpinismo di alta montagna con la salita e la discesa (in velocità) da Courmayeur al Monte Bianco. I due 'alpini' lo scorso 17 aprile hanno affrontato la salita al Bianco, senza riuscire a trovare, però, le condizioni per 'chiudere' il loro progetto.
Le Porte di Pietra, altro sigillo di Stefano Trisconi
Nella gara rosa vittoria e record per Julia Baykova
A Cantalupo Ligure apertura della del circuito Ultra delle Skyrunner Italy Series della FSA.
Stefano Trisconi bissa il successo della scorsa edizione, aggiudicandosi anche Le Porte di Pietra 2014: 7h42'01" il tempo del portacolori del Team Dynafit dopo 71 km. Piazza d'onore per Gianluca Caimi del Team Hoka in 7h57'08", con terzo Nicola Poggi in 8h21'00". Quarto Eros Zanoni in 8h21'45", quinto Michele Evangelisti in 8h26'19". Nel top ten anche Fabio Toniolo, Luca Arrò, Andrea Rebeschi, Luca Guerini, Sebastiano Arlotta Tarino.
Julia Baykova del Trail-Running Team si aggiudica la prova rosa in 8h39'01", settimo tempo assoluto, nuovo record femminile. Seconda Simona Morbelli del Team Salomon in 9h28'05".
FINESTRE DI PIETRA - Nella gara di 37 km a segno Giulio Ornati del Berg Team in 3h23'54" su Pablo Barnes del Team Salomon in 3h41'21" e il compagno di club Davide Ansaldo in 3h42'45"; ai piedi del podio Domenico Longo del Team Trail Technosport in 3h42'47" e Marco Frigerio dei Road Runners Milano in 3h49'07".
In campo femminile vittoria di Virginia Oliveri del Team Salomon in 4h07'05", ottava assoluta; con lei sul podio Giuliana Arrigoni del Team Tecnica in 4h17'20" e Giulia Amadori del Berg Team in 4h29'09".
Ultra Trail World Tour in Australia
Vittoria di 'Stu' Gibson e Andrew Tuckey, successo di Nuria Picas
Tappa dell'Ultra Trail World Tour in Australia con la The North Face 100 Australia: cento chilometri e 5000 metri di dislivello nel Blue Mountain National Park alle spalle di Sydney.
Nella gara maschile i primi cinque chiudono sotto le dieci ore: arrivo di coppia in 9h31'11" per lo scozzese, ormai trapiantato in Australia, Staurt 'Stu' Gibson e l'altro australiano Andrew Tuckey. Terzo posto per l'altro 'aussie' Brendan Davies in 9h53'10", quindi ai piedi del podio gli atleti di casa Jonathan O'Loughlin in 9h53'30" e Ben Duffus in 9h56'16"
Nella gara femminile vittoria con record per la spagnola Nuria Picas in 10h57'46", alle sue spalle l'americana Joelle Vaught in 11h45'15" e la brasiliana Fernanda Maciel in 11h47'52", quarta l'australiana Gill Fowler in 11h56'01" e quinta la britannica Claire Walton in 12h05'30".